I dispositivi Fotored e Vistared, ossia i
dispositivi automatici di rilevazione delle violazioni semaforiche, continuano
a far discutere. Dopo Segrate e Perugia ora è la volta di Firenze.
L’assessore alla sicurezza e vivibilità urbana di Firenze
Graziano Cioni si chiede se il parere del ministero dell’Interno circa
l’annullamento delle multe elevate dai dispositivi Fotored a Segrate possa
essere applicata anche Firenze e se l’Amministrazione abbia intenzione di
annullare le contravvenzioni e di risarcire quelle già pagate dai cittadini. Cioni, dopo aver dichiarato che gli apparecchi del Comune
di Firenze funzionano rispettando le norme e quindi le multe sono
assolutamente legittime, ha fornito alcuni dati rilevati prima e dopo
l’installazione dei dispositivi. "Nel 2003 - ha dichiarato Cioni - furono
203 i verbali elevati in seguito a incidenti causati proprio dal transito con
il semaforo rosso, l’anno corso grazie all’installazione dei dispositivi come
il Fotored e Vistared sono stati 109". Questo ha continuato l’assessore, è
un "risultato significativo perché si traduce in morti e feriti evitati"
ed è proprio sulla prevenzione che insiste l’assessore Cioni: "I fotored e
vistared, così come gli autovelox fiorentini, sono ben segnalati nonostante il
codice della strada non prevedano questo obbligo come accade per gli autovelox.
Il nostro obiettivo infatti non è elevare le multe ma evitare gli
incidenti". I dati raccolti prima e dopo l’installazione dei
dispositivi dimostrano come gli incidenti siano diminuiti. "Il Fotored
installato sul lungarno Colombo all’angolo con il ponte Vespucci nelle prime
settimane di funzionamento registrava una media di 60 violazioni al giorno - ha
dichiarato il comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini - adesso
siamo a 11. Lo stesso è accaduto per gli altri vistared già funzionanti (viale
Guidoni angolo via Torre degli Agli, via Piagentina angolo via Arnolfo) e in
quello installato in via Doni angolo via Toselli che inizierà ad elevare le
contravvenzioni da lunedì 11 febbraio". "Nel periodo di collaudo
registravano, ma senza fare multe, 10-12 violazioni al giorno - ha continuato
il comandante Bartolini - da quando, una settimana fa, abbiamo dato la notizia
che presto sarebbe entrato in funzione, le infrazioni sono precipitate a una al
giorno. Evidentemente quando gli apparecchi ci sono e sono noti, i conducenti
rispettano le regole".
L’assessore Cioni, visti i risultati raggiunti, ha precisato che i dispositivi
"non solo resteranno al loro posto e che presto ne saranno installati
altri. "La prevenzione - ha dichiarato Cioni - è fondamentale: fotored,
vistared come pure gli autovelox funzionano perché intervengono su violazioni
che, insieme alla guida in stato di ebbrezza, rappresentano le cause principali
degli incidenti: l’eccessiva velocità e il passaggio con il semaforo
rosso". Per quanto riguarda l’eventuale applicazione fiorentina
del parere del ministero dell’Interno, il comandante della Polizia
Municipale Alessandro Bartolini ha spiegato la situazione, sostenendo che il
dubbio posto dal ministero - ossia che se per gli autovelox è necessaria
l’autorizzazione del prefetto, per analogia potrebbe essere necessario anche
per i fotored e vistared - "è una interpretazione illogica e in
contraddizione con il codice della strada che indica chiaramente i casi in cui
è obbligatoria e tra questi non c’è il passaggio con il semaforo rosso". Il codice della strada, infatti, all’articolo 201, precisa che per il
passaggio con il semaforo rosso non è necessaria la contestazione immediata da
parte dell’agente di Polizia Municipale. Questa violazione, secondo il
legislatore è così grave da giustificare una notifica a posteriori sulla base
del numero di targa rilevato dal vigile e questo vale, ancor di più, se il
numero di targa viene rilevato attraverso una foto o un filmato come accade con
gli apparecchi installati a Firenze. Tornando al parere del ministero, Bartolini dopo aver
premesso di essere in attesa della pronuncia dell’avvocatura di Stato su
questo tema, ha precisato che la situazione di Firenze è molto diversa da
quella oggetto del parere del ministero dell’Interno. Nel caso in esame,
infatti, si tratta di apparecchi per la rilevazione delle violazioni dati in
concessione a soggetti privati, mentre a Firenze la gestione è totalmente della
Polizia Municipale e quindi pubblica. Bartolini ha anche preannunciato che
essendo la situazione di Firenze assolutamente a norma e, nel caso di ricorsi,
l’amministrazione comunale andrà fino al giudizio della Corte di Cassazione.
Da Helpconsumatori.it
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