Venerdì 22 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su

Francia - Sentenza choc l’uomo che uccise 4 giovani con la sua auto nel 2006

7 anni di prigione, tutti da scontare in carcere per il 36enne che bruciò un semaforo rosso in pieno centro di Parigi, finendo a 130 all’ora contro una macchina

L’incrocio del XIII Arrondissement di Parigi dove ebbe teatro la tragedie che sciocca la Francia ancora oggi

(ASAPS) PARIGI, 13 febbraio 2008 – Quando si dice “paese e paese”: in Francia un automobilista è stato condannato a 7 anni di prigione effettiva per aver provocato la morte di 4 giovani, piombando su un’auto di ragazzi che rientravano dalla veglia di Natale nel 2006 nel tredicesimo Arrondissement di Parigi. L’uccisore era in preda ad alcol e stupefacenti; in Italia un uomo che al volante in stato di ebbrezza travolse ed uccise 4 ragazzi, ci riferiamo a Marco Ahmetovic, è stato condannato a 6 anni e mezzo di carcere, finendo subito dopo a scontare la pena ai domiciliari. Ricordiamo che in Italia un anno di galera è costituito da 10 mesi effettivi. Se non fosse stato per un’ordinanza di custodia cautelare per rapina, l’uomo sarebbe ancora a casa propria. Dunque, tra Italia e Francia la pena non cambia granché, ma in Francia l’uomo resterà sicuramente in carcere per un considerevole numero di anni, prima di poter accedere a permessi premio o pene alternative. In Italia, beh…, ci sembra inutile aggiungere altro. Il giudice del tribunale correzionale di Parigi ha letto la sentenza parlando di esemplarità della pena, alla quale si deve aggiungere l’annullamento della patente del condannato e il divieto di poter sostenere nuovi esami di guida nei prossimi 10 anni, oltre ad un risarcimento di 500mila euro ai familiari delle vittime. Luis Filipe Vieira Policarpo, questo il nome del condannato, è stato ritenuto colpevole di omicidio involontario aggravato, guida in stato di ebbrezza alcolica e da stupefacenti: l’inchiesta, portata avanti dalla Gendarmeria, ha permesso di accertare che l’uomo aveva fumato cannabis, bevuto alcol fino a raggiungere una soglia di 1,16 g/l, superato un semaforo rosso a 130 km/h, in un tratto di strada urbana con limite a 50, finendo contro un’altra auto in avenue d’Italie, poco prima delle 4 e mezza del mattino. A bordo della macchina c’erano 6 ragazzi originari del dipartimento della Seine-et-Marne, nella regione della Ile-de-France. Quattro di loro, di età compresa tra i 17 ed i 20 anni, morirono sul colpo, ma i due unici superstiti porteranno per sempre i segni di quel folle impatto. A rendere ancora più difficile la sua posizione, l’ombra della recidiva: Vierira Policarpo era già stato sorpreso in stato di ebbrezza nel 2004, infrazione che gli era costata 500 euro di multa e 4 punti decurtati dalla patente. I familiari delle vittime si sono detti felici del verdetto, che ha accolto in pieno le richieste del Pubblico Ministero, che aveva evidenziato il “cumulo straordinario” di infrazioni che resero criminale la condotta di guida del conducente, ora in carcere. “Per una volta il paese si renda conto che non solo l’alcol ma anche i cannabis sono un pericolo immane quando è connesso alla guida”, ha detto il padre di un 17enne ucciso, “e spero che ciò serva a riflettere”. Jean Jaskiewicz, uno degli avvocati di parte civile, ha detto che si tratta “di una delle pene più severe mai pronunciate per un incidente stradale”. Molti giornalisti hanno cercato conferma tra i più eminenti giuristi francesi, e tutti sono stati concordi nel rispondere che si tratta di un caso estremamente raro. Non che in Francia manchino esempi di plurimortalità nell’accidentologia, ma in concomitanza di eventi di questo tipo – in genere – “chi provoca questi incidenti resta a sua volta ucciso”, come precisato da Claude Got, medico legale e membro del comitato di esperti presso il Consiglio Nazionale della Sicurezza Stradale (CNSR). Solo un precedente accertato, nel 2006.  (ASAPS)


© asaps.it
Mercoledì, 13 Febbraio 2008
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK