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Notizie brevi 13/02/2008

Studio ETSC - Numero dei decessi tra i motociclisti in Europa: tendenze preoccupanti richiedono misure urgenti


18 dicembre 2007, Bruxelles – Nell’EU25 (Unione Europea a 25 Stati), nel corso del 2006 almeno 6200 centauri sono morti a causa di incidenti stradali. Se da un lato tale cifra rappresenta il 16% del numero totale dei decessi sulla strada, dall’altro rappresenta solamente il 2% sulla base dei chilometri percorsi. L’ultimo rapporto dell’ETSC – PIN sulla Sicurezza Stradale che ha ad oggetto i motociclisti prende in considerazione da vicino la situazione stagnante circa la sicurezza dei centauri (PTW).

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Il Programma PIN (Road Safety Performance Index) è stato lanciato nel 2006 al fine di comparare le performance di ben 27 nazioni europee. Attualmente include ben 30 Stati. www.etsc.be/PIN

Norvegia, Svizzera, Danimarca e Finlandia sono le nazioni nelle quali è meno pericoloso circolare con le due ruote a motore, con un media dei decessi tra i motociclisti tra i 30 ed i 45 ogni miliardo di chilometri percorsi. Gli Stati nel secondo gruppo, al quale fanno parte Germania, Portogallo, Austria, Svezia e Grecia, sono appena al di sotto della media europea che è di 86 motociclisti deceduti ogni miliardo di chilometri percorsi. In Spagna, Irlanda, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Estonia e Polonia le cifre registrate sono superiori alla media europea ma inferiori a 200 per miliardo di chilometri percorsi. Infine, in Lituania, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovenia i motociclisti sono esposti ad un tasso di mortalità ben al di sopra di 200 per ogni miliardo di chilometro percorso.

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Decessi dei conducenti dei veicoli a motore a due ruote per miliardo di chilometri percorsi nel 2006.
*Ad eccezione di BE,PL e SL (2005), GR (2004), PT (2001) e NL (2000)

Al fine di invertire il trend negativo l’ETSC si appella alle autorità dell’Unione Europea e dei singoli Stati membri affinché:

- rendano efficaci le norme sull’obbligatorietà dell’uso del casco protettivo;
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Installino apparecchiature per la rilevazione della velocità al fine di rilevare gli eccessi di velocità;
- Migliorino l’addestramento sia dei motociclisti che degli automobilisti, con particolare riguardo a particolari situazioni di rischio per i motociclisti stessi;
- Prendano in considerazione particolari esigenze dei centauri nella progettazione delle strade e nella loro manutenzione;
- Rendere obbligatorio il sistema di frenata ABS per tutti i veicoli con alte performance e verificarne l’efficacia nei motocicli più piccoli e nei ciclomotori;
- Includere le problematiche inerenti i veicoli a motore a due ruote nell’Agenda europea di ricerca;
- Permettere anche ai motociclisti di beneficiare dell’eCall, sistema che sta diventando uno standard per le autovetture in molte nazioni dell’EU[2].

“Se condurre una motocicletta prevede inevitabilmente più rischi rispetto a guidare una macchina, l’implementazione di misure di sicurezza dedicate può migliorare in maniera sostanziale la sicurezza dei veicoli a motore a due ruote” ha affermato Richard ALLSOP dell’University College di Londra, Presidente del Programma PIN.

“Grazie ad un migliorato sistema di addestramento e di scuola guida, ad una più attenta applicazione delle norme del codice della strada ed a migliori infrastrutture stradali e veicoli, in Austria il rapporto tra i tassi di morte motociclisti/automobilisti è relativamente basso per i centauri” ha detto Martin WINKELBAUER del KfV in Austria. “Comunque, i decessi tra i motociclisti negli ultimi dieci anni hanno subito anche qui una stagnazione. E’ necessario focalizzare l’attenzione su questo gruppo obiettivo se si vogliono rendere le strade europee più sicure per tutti”.  


[1]Queste raccomandazioni sono basate sull’opera del gruppo di lavoro dell’ETSC sulla Sicurezza dei Motociclisti. Una rivista “Centauri vulnerabili – Implicazioni sulla sicurezza dei motociclisti nell’Unione Europea” sarà pubblicata all’inizio del 2008.

[2] Rapporto tra i dati sui decessi ogni miliardo di chilometri percorsi dai motociclisti ed i valori corrispondenti per gli automobilisti nel 2006. * Ad eccezione di PL, BE, FI, FR, EE e SL (2005); GR (2004); PT (2001) e NL (2000).


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Mercoledì, 13 Febbraio 2008
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