Nelle
foto di Repubblica (Omnimilano): in alto, due medici lavorano a stabilizzare
una delle persone ferite. Si tratta di una donna alla quale sarà amputata (ASAPS) MILANO, 15 febbraio 2008 – Sono da
poco passate le 15, quando il rumore del traffico del centralissimo corso Porta
Vittoria, a Milano, è squarciato da un tonfo cupo. Non è una bomba, ma
l’effetto è comunque quello di un attentato: due autobus si sono scontrati
frontalmente. “Inferno” è la parola giusta per descrivere ciò che è seguito:
decine di ambulanze, un Punto Medico Avanzato allestito sul posto per il triage
delle vittime e la loro evacuazione verso gli ospedali di zona, Vigili del
Fuoco al lavoro per liberare persone incarcerate tra le lamiere, e poi
poliziotti, vigili, carabinieri, tutti ad aiutare, ad annotare, a sentire
testimoni. La gestione della scena attiva si chiude un paio d’ore più tardi,
quando anche il ferito più lieve è stato ospedalizzato ed il teatro
infortunistico resta silenzioso ed inanimato per i rilievi di legge. Bilancio: Giuliana
Grossi, 52 anni, che viaggiava su uno dei bus, seduta dietro il conducente, è
morta sul colpo; 4 persone sono ricoverate in gravi condizioni, tra cui i conducenti
dell’autobus e del tram – Domenico Ressa, 26 anni, e Marco Momenté, di 33 – intubati
sul posto e trasportati in codice rosso al
San Carlo ed al Fatebenefratelli. In
prognosi riservata altri due passeggeri, tra cui una donna alla quale i medici
sono stati costretti ad amputare una gamba. {foto3c} Altre 6 persone hanno riportato
fratture varie, mentre una ventina sono i contusi. Secondo la ricostruzione
diffusa in serata, un SUV condotto da un agente di commercio avrebbe tagliato
la strada ad uno dei mezzi pubblici coinvolti nella sciagura, invadendo la
corsia preferenziale proprio mentre il tram stava sopraggiungendo. Il tentativo
del conducente di evitare l’impatto ha portato il veicolo ad effettuare una
brusca manovra, invadendo a sua volta la corsia opposta e scontrandosi frontalmente
con un l’altro mezzo. L’impatto è violentissimo e i due veicoli, l’autobus numero 60 ed il tram jumbo numero
12, penetrano l’uno dentro l’altro per cinque metri. I mezzi si sono piegati su
loro stessi deformandosi, tanto che nemmeno le porte si sono più aperte ed i
soccorritori hanno estratto i feriti dai finestrini e dalle aperture praticate
dai Vigili del Fuoco con le moto troncatrici. Molti testimoni avrebbero
confermato agli inquirenti che l’autista del pullman ha disperatamente tentato
di evitare l’impatto con il SUV, la cui manovra sarebbe stata descritta come
“azzardata”: la persona al volante della Porsche Cayenne, un italiano di 38
anni residente in Svizzera, ha dichiarato di aver invaso la preferenziale allo
scopo di evitare dei pedoni, ma alcune persone smentirebbero |
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