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Giurisprudenza 18/02/2008

Giurisprudenza

a cura di Franco Corvino

Guida in stato di ebbrezza - Accertamento - Modalità - Prelievo ematico - Utilizzabilità - Condizioni - Limiti

Per accertare la responsabilità del reato di guida sotto l’influenza dell’alcool, legittimo acquisire e utilizzare il certificato medico relativo all’accertato tasso di alcool nel sangue dell’interessato, se e qualora l’analisi del sangue sia stata effettuata dal personale ospedaliero, non a richiesta specifica degli agenti di polizia stradale, ma unicamente per motivi clinici e a scopo curativo delle lesioni riportate dal predetto nell’incidente stradale in cui questi sia stato coinvolto. (La Corte ha osservato che tale accertamento “invasivo”, sarebbe illegittimo e processualmente inutilizzabile - a seguito della sentenza della Corte costituzionale 9 luglio 1996 n. 238 - solo se effettuato, in assenza del consenso dell’interessato, ad iniziativa dell’organo di polizia ai fini processuali)

(Cass. Pen., Sez. IV, 14 giugno 2006, n. 20236) [RIV-0703P275]


Patente - Revoca e sospensione - Sospensione - Sospensione ex art. 223, secondo comma, c.s. - Termine per l’emissione del provvedimento - Decadenza - Esclusione - Prescrizione quinquennale - Sussistenza.

Il provvedimento di sospensione della patente di guida, emesso dal Prefetto ai sensi dell’art. 223, secondo comma, codice della strada, non è soggetto ad alcun termine di decadenza, atteso che la norma citata, a differenza della diversa ipotesi di sospensione disciplinata dal precedente art. 218, non fissa alcun termine al riguardo, ma soltanto all’ordinario termine di prescrizione quinquennale. (Enunciando il principio di cui in massima, la S. C. ha escluso che vi sia in materia un termine decadenziale di venticinque giorni, dato dalla somma del termine di dieci giorni, previsto dal primo comma del citato art. 223, per la trasmissione degli atti al Prefetto e di quello, di cui al secondo comma della medesima disposizione, di quindici giorni concesso al Dipartimento per i trasporti terrestri, già MCTC, per il parere).

(Cass. Civ., Sez. I, 28 aprile 2006, n. 9863) [RIV-0703P279]


Patente - Revoca e sospensione - Patteggiamento - Sospensione della patente di guida quale sanzione amministrativa accessoria - Applicazione con la sentenza di patteggiamento - Necessità.

È illegittima la decisione con cui il giudice applichi la pena richiesta dalle parti omettendo di disporre la sospensione della patente di guida, considerato che tale sospensione - prevista dall’art. 186 c.s. ed avente natura di sanzione amministrativa accessoria e non di pena accessoria - deve essere obbligatoriamente ordinata dal giudice anche nel caso di definizione del procedimento penale con l’applicazione della pena su richiesta delle parti, ex art. 444 c.p.p.

(Cass. Pen., Sez. V, 10 aprile 2006, n. 12607) [RIV-0703P280]


Pedoni - Circolazione dei pedoni - Attraversamento fuori dalle strisce pedonali - Collisione con motociclo - Responsabilità del pedone - Concorso di colpa - Sussistenza.

Nell’ipotesi di collisione di un motociclo con un pedone che abbia attraversato la strada fuori dalle strisce pedonali, senza dare la precedenza al veicolo, avendo valutato male la distanza intercorrente tra di essi, deve riconoscersi il concorso di colpa del pedone nella misura dei 2/3 per i danni cagionati al conducente.

(Tribunale Civile di Milano, Sez. V, 8 agosto 2006) [RIV-0703P291]


Strade - Autostrade - Circolazione di trattore sulla corsia di emergenza - Obbligo di segnalarne la presenza con cartelli di pericolo.

Nelle controversie alle quali si applichi il codice della strada previgente, qualora un mezzo (nella specie, trattore agricolo) occupi la corsia di emergenza di un’autostrada per eseguire lavori di manutenzione (sfalcio dell’ erba sulla scarpata) che non interessano, o interessano solo in parte la carreggiata, non è sufficiente che il mezzo sia dotato del cartello indicato dall’art. Il del regolamento approvato con D.P.R. 30 giugno 1959, n. 420, ma è necessario anche che, ai sensi dell’art. 9 del medesimo regolamento, sui luoghi sia apposto il segnale di pericolo per lavori (se del caso integrato da una bandiera rossa) di cui all’art. 44 del regolamento e che esso venga avanzato di pari passo con la presenza dei lavori, con le modalità stabilite dal penultimo comma della disposizione citata. Tale disposizione, infatti, è stretta a tutelare sia l’incolumità di chi effettui i lavori sia quella degli utenti della strada, e concerne ogni situazione potenzialmente pericolosa, indipendentemente dal fatto che essa sia statica o dinamica, tanto più sulle autostrade, dove la più elevata velocità media dei veicoli in transito esalta la pericolosità di un mezzo che proceda assai poco speditamente.

(Cass. Civ., Sez. III, 14 marzo 2006, n. 5446) [RIV-0704P423]


Strade - Private e pubbliche - Strada pubblica - Presupposti.

L’accertamento in ordine alla natura pubblica di una strada presuppone necessariamente l’esistenza di un atto o di un fatto in base al quale la proprietà del suolo su cui essa sorge sia di proprietà di un ente pubblico territoriale ovvero che a favore del medesimo ente sia stata costituita una servitù di uso pubblico e che la stessa sia destinata all’uso pubblico con una manifestazione di volontà espressa o tacita dall’ente medesimo, senza che sia sufficiente a tal fine l’esplicarsi di fatto del transito del pubblico né la mera previsione programmatica della sua destinazione a strada pubblica o l’intervento di atti di riconoscimento da parte dell’amministrazione medesima circa la funzione da essa assolta. (Nella specie, relativa all’azione proposta da un frontista contro gli autori di comportamenti lesivi del suo diritto di passaggio su una strada realizzata con la copertura di un torrente, la S.C. ha cassato la sentenza di accoglimento della domanda, essendo risultato dagli accertamenti di merito che la strada non apparteneva al Comune, ma ad un consorzio, che ne aveva dato al comune soltanto l’affidamento in concessione.

(Cass. Civ., Sez. II, 7 aprile 2006, n. 8204) [RIV-0704P423]


Veicoli - Pubblico registro automobilistico - Trasferimento di proprietà del veicolo.

Il trasferimento di proprietà di un veicolo si realizza per l’effetto del consenso delle parti, e la trascrizione dell’atto nell’ufficio del PRA non costituisce un requisito di validità o di efficacia del trasferimento, ma soltanto un mezzo di pubblicità funzionale alla risoluzione di eventuali conflitti tra più aventi causa dal medesimo venditore.

(Cass. Civ., Sez. III, 11 aprile 2006, n. 8415) [RIV-0704P424]


Strade - Tutela e manutenzione - Responsabilità dell’amministrazione proprietaria di mantenere in buono stato anche la “banchina” - Correlativo obbligo di segnalazione di pericoli ed insidie.

In materia di strade pubbliche, per assicurare la sicurezza degli utenti la P.A., quale proprietaria, ha l’obbligo di provvedere alla relativa manutenzione (art. 16 legge n. 2248 del 1865, all. F; art. 14 C.S.; art. 28 legge n. 2248 del 1865, all. F; per i Comuni, art. 5 R.D. 15 novembre 1923, n. 2506) nonché di prevenire e, se del caso, segnalare qualsiasi situazione di pericolo o di insidia inerente non solo alla sede stradale ma anche alla zona non asfaltata sussistente ai limiti della medesima, posta a livello tra i margini della carreggiata e i limiti della sede stradale (“banchina”), tenuto conto che essa fa parte della struttura della strada, e che la relativa utilizzabilità, anche per sole manovre saltuarie di breve durata, comporta esigenze di sicurezza e prevenzione analoghe a quelle che valgono per la carreggiata, in quanto anch’essa, in assenza di specifica segnalazione contraria, benché non pavimentata per la sua apparenza esteriore suscita negli utenti affidamento di consistenza e sicura transitabilità, sicché non deve presentare insidie o trabocchetti, la cui sussistenza comporta pertanto la responsabilità della P.A. per i danni che ai medesimi ne siano derivati.

(Cass. Civ., Sez. III, 14 marzo 2006, n. 5445) [RIV-0704P424]


Da il Centauro n. 118


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Lunedì, 18 Febbraio 2008
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