IL MESSAGGERO (Pesaro)
Il Questore va alla battaglia anti-alcol. Pansini ai sindaci: «Feste e
sagre legate al vino aumentano incidenti e risse» E sui controlli anti
clandestini aggiunge: «Se non si interviene subito in maniera drastica, le
situazioni di degrado si moltiplicano».
«Troppe feste del vino» L’allarme del Questore
di EMY INDINI
PESARO - Questore anti-vino.
Scatta il bollino rosso per le feste ad alta gradazione. Che sia la sagra del
vino o della crescia, la festa della birra o del Novello poco importa. Il
questore di Pesaro e Urbino, Benedetto Pansini, non usa mezzi termini e
ammonisce i sindaci di tutta la provincia. «Attenzione a incoraggiare le feste
a tema legate al vino e all’alcol», è stato il suo monito lanciato come uno
strale durante il comitato di ordine e sicurezza itinerante che, martedì
mattina, ha fatto tappa a Fano.
Questore Pansini, come hanno reagito i sindaci alle sue parole?
«Non possono non darmi ragione
viste le conseguenze poco piacevoli che, spesso, sono collegate a queste feste.
Risse e incidenti stradali prima di ogni cosa. L’uso smodato di alcol causa
danni a volte irreparabili già senza che ci siano feste a tema, figuriamoci
dove il vino scorre a fiumi. Bisogna scoraggiare iniziative del genere. In ogni
caso, l’attenzione delle forze dell’ordine è e sarà sempre al massimo. A
dimostrarlo è la sentenza di condanna in primo grado a un anno e due mesi dei
due giovani simpatizzanti di destra coinvolti nella rissa alla festa del vino
di Pergola del luglio scorso. Sul caso siamo giunti a una conclusione in tempi
brevi, dall’arresto alla pena. Questo l’ho fatto anche presente ai sindaci
presenti al comitato di martedì. Così come ho richiamato l’attenzione sulla
chiusura del bar Zanzibar sempre di Pergola da parte dei carabinieri proprio
per uso smodato di alcol. A questo proposito, ci tengo a sottolineare il clima
di grande collaborazione tra le varie forze dell’ordine». (*)
E gli
interventi mirati contro i clandestini, il bivacco e gli appartamenti occupati
abusivamente come i blitz a villa Andreina di viale Trieste o nell’edificio di
via Solferino?
«Sono un momento centrale della mia azione nei confronti della
città per aumentare la sicurezza reale e quella percepita. Vengo da una realtà
come Modena dove la presenza di clandestini è un problema molto più grande che
a Pesaro e so, quindi, che se non si interviene subito in maniera drastica, le
situazioni di degrado si moltiplicano».
Ha un piano preciso?
«Il piano è solo uno: un costante monitoraggio e controllo della
città, soprattutto delle aree a rischio come la stazione ferroviaria, la zona
del Miralfiore, l’ex Cif, via Kolbe, via dell’Acquedotto. I poliziotti di
quartiere pattugliano il centro, mentre le Volanti tutti gli altri quartieri».
E il suo impegno nelle scuole?
«Continuerà con un nuovo “tour” nelle scuole della provincia in cui
incontrerò ragazzi, docenti e presidi a cui, stavolta, distribuirò un libricino
che, in occasione dei 60 anni della Costituzione, indica alcuni principi di
educazione civica e ricorda la figura di Giovanni Palatucci, poliziotto
italiano e questore di Fiume, il “giusto” che salvò centinaia di ebrei».
E a dimostrazione di come alle parole del questore corrispondano anche i
fatti, martedì sera a Pesaro c’è stato l’ultimo controllo preventivo proprio
contro le occupazioni abusive di edifici abbandonati. Gli agenti delle Volanti
hanno perlustrato Cattabrighe. Lì, nella vecchia Fornace Mancini, è stato
trovato un uomo che bivaccava all’interno di un edificio fatiscente e
pericolante. Il soggetto è stato controllato e allontanato.
(*) Nota: qualcosa si sta muovendo sul fronte della acritica promozione
degli alcolici. Da sempre il massimo del coinvolgimento delle autorità nei
problemi alcol correlati era il presenziare alle inaugurazioni delle varie
feste e sagre alcoliche. Quando seguivano dei disordini si diceva che erano
stati causati da persone estranee alla cultura che si voleva promuovere.
Qualcuno poi ha cominciato a pensare che forse poteva esserci un nesso, tra
l’invogliare la gente a bere ed i problemi causati da quelli che avevano
bevuto. Ora qualcuno si interroga se sia possibile fare diversamente. Ci
aspettiamo che qualcun altro scopra che non solo è possibile, ma che, per la
maggior parte delle persone, è anche meglio.
BARISERA
Una serie di iniziative per prevenire le stragi della strada
causate da alcol e droghe
Ciao Vinny, la cultura della vita
Gilda Camero
BARI - Divertirsi senza rischiare la vita. Far comprendere ai ragazzi
che mettersi alla guida ubriachi o sotto l’effetto di droga può generare
incidenti mortali. Da tre anni il progetto di sensibilizzazione e informazione
di Ciao Vinny rilancia La cultura della vita, così come è stato ribadito
stamani in una conferenza stampa a Palazzo di città dal presidente e dai uno
componenti dell’associazione, rispettivamente Biagio e Lorenzo Moretti e dal
vicesindaco
Emanuele Martinelli.
In particolare, quest’ultimo ha ricordato come il progetto coinvolga i
ragazzi del quarto superiore perchè prossimi alla patente e si affianca ad
altre iniziative di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale che vengono
realizzate in scuole di ogni ordine e grado. "Da tre anni", ha
ricordato il presidente Moretti, "promuoviamo questo progetto e nel corso
del tempo sono aumentati i ragazzi che aderiscono. A questa edizione realizzata
in sinergia con l’assessorato, Angeli senz’ali, l’Age di Barletta (genitori di
vittime della strada) e le forze dell’ordine partecipano 24 istituti baresi e
quasi duemila studenti". "Partiremo", ha aggiunto Lorenzo
Moretti, "con l’informazione: per una settimana i ragazzi al Galleria e
vedranno un monologo scritto da Di bari e Di Credico, parteciperanno ad un
gioco e saranno invitati a scrivere dei post it che poi pubblicheremo sul sito
dell’associazione, rinnovato di recente. La seconda fase si svolgerà alla Fiera
del Levante, dove accanto alla visione di spezzoni di film e interviste sugli
stessi argomenti, avranno modo di ascoltare testimonianze dirette ed esperti.
Inoltre, grazie alle forze dell’ordine, sarà simulato un incidente stradale,
per capire non solo quello che accade ma anche come è possibile comportarsi per
prestare un primo soccorso, grazie ad una voce narrante che spigherà ogni fase.
E in ultimo sarà possibile per gli studenti realizzare degli spot informativi
sia video che cartacei".
ASAPS
Incidenti contromano: è l’alcol
la prima causa
Sono stati ben 136 nel 2007 gli
incidenti per guida contromano, con 34 morti: la tendenza è al netto
peggioramento rispetto al 2006, quando i sinistri con queste caratteristiche
erano stati solo 46 con 21 vittime. La denuncia del problema arriva dal mensile
Quattroruote e dall’Asaps, l’Associazione sostenitori amici della polizia
stradale, che ha elaborato i dati rilevando anche come il 54,4% degli incidenti
sia avvenuto di notte, in prevalenza (per il 59,6%) su strade a carreggiate
separate e con un 55,1% di situazione che si sono risolte positivamente solo
grazie all’intervento efficace delle forze di polizia. Inoltre, il 42,6% dei
protagonisti di questi incidenti è risultato in stato di ebbrezza, mentre quasi
il 4% ha denotato problemi di natura psichiatrica; nel 16,2% dei casi ha
giocato un ruolo anche l’età avanzata del guidatore. Infine, il 27,2% degli
episodi ha riguardato conducenti stranieri.
Il peggioramento della
situazione, insieme con fatti clamorosi come i 120 km percorsi recentemente
contromano da un anziano sulla Milano-Bologna in condizioni di scarsa
visibilità, fanno ritenere a Quattroruote e all’Asaps urgente la necessità di
interventi su strade e autostrade.
IL GAZZETTINO
Domenica e il 16 marzo due incontri in Gran Guardia organizzati
dall’Acat. Scaroni: «Non si conoscono le conseguenze»
Immigrati vittime dell’abuso
di alcol
L’alcol è una delle piaghe sociali più diffuse nella nostra società.
L’Organizzazione mondiale della sanità lo inserisce tra la categoria delle
droghe. È assodato che il consumo di bevande alcoliche è uno dei fattori che
maggiormente influenzano lo stato di salute e il benessere. Su queste basi
l’Acat (Associazione club alcolisti in trattamento) ha disegnato un progetto
specifico, finanziato dal Centro servizi volontariato, assieme
all’Amministrazione comunale.
La novità del progetto sta nel
fatto che al tavolo della progettazione sono state chiamate anche alcune
associazioni di immigrati, per destinarne una parte a loro. «La migrazione di
persone straniere nel nostro territorio è un fenomeno emergente e in continua
espansione - spiega l’assessore all’immigrazione Giovanna Pineda - il loro
inserimento sociale è spesso difficile e reso ancor più complicato dal
contemporaneo consumo di bevande alcoliche, soprattutto per quelle popolazioni
che culturalmente o per motivi religiosi non bevevano alcol nei loro territori
di origine».
Gli incontri si svolgeranno
domenica e il 16 marzo alla Gran Guardia in piazza Vittorio dalle 15 alle 17,
con ingresso gratuito. I partecipanti incontreranno alcuni medici del Sert che
spiegheranno i problemi e le patologie in cui si può incorrere con il consumo
di alcol e daranno informazioni utili sulle strutture cittadine che si occupano
di supportare le persone che hanno alcuni problemi con il consumo di alcol e le
loro famiglie. «Gli incontri sono aperti a tutti - prosegue Ermanno Scaroni,
volontario Acat - in particolar modo ai cittadini stranieri e anche alle donne,
che sono le persone che subiscono di più una persona in famiglia che beve.
L’aumento di consumo delle bevande alcoliche anche a Rovigo è andato di pari
passo con l’arrivo di persone di altri paesi. Il problema è che spesso non si
conoscono le conseguenze dell’abuso, né le strutture atte ad aiutare le persone
che hanno questi problemi. Il progetto è nato proprio per fornire informazioni
sanitarie a varie comunità e contribuire alla formazione di una rete perché chi
ha questi problemi si avvicini alle strutture di cura».
Per informazioni si può contattare l’Acat, viale Gramsci 27,
ai telefoni 0425 362176 oppure 346 0865866.
Maria Benedetta Errigo
IL GAZZETTINO (Padova)
Ancora un mercoledì di tensione in piazza delle Erbe. I Disobbedienti
sono arrivati con casse e consolle e hanno sparato musica a tutto volume oltre
l’una di notte
No global & spritz, nuova sfida al Comune
La manifestazione "PiazzaIdea", promossa per elevare
culturalmente il rito dell’aperitivo, è stata un flop. I baristi si sentono
presi in giro
Gli spritz fanno tremare palazzo Moroni. Mercoledì sera, alle 23.30, i
no global si sono ripresentati in piazza delle Erbe muniti di generatore
elettrico, casse e console, per sparare musica a tutto volume oltre l’una di
notte. Così ancora una volta i Disobbedienti agiscono indisturbati, mentre i
baristi sono costretti a chiudere alle 24 a causa dell’ordinanza del 3 maggio
2006 e i residenti non riescono a riposare. Una situazione di alta tensione,
che il Comune ha provato a sedare finanziando con 10 mila e 100 euro (delibera
di giunta del 18 dicembre) la manifestazione "PiazzaIdea" promossa
dall’Arci. L’iniziativa, che comprende i 4 mercoledì di febbraio (l’ultimo sarà
il 27), avrebbe avuto l’obiettivo di elevare culturalmente il rito
dell’aperitivo. In realtà è stato un autentico flop da 2.500 euro a serata,
perchè gli universitari preferiscono ballare al ritmo della musica no global e
bere birra e, soprattutto, stare alzati fino a notte fonda e non andare a
dormire alle 24. L’orario di chiusura di "PiazzaIdea".
I baristi del centro storico si
sentono chiaramente presi in giro dalla giunta e l’assessore al Commercio,
Ruggero Pieruz (ex socialista democratico), la cui delega gli impone di
difenderli, preferisce non toccare l’argomento. Anzi appare piuttosto irritato,
probabilmente conscio di non riuscire a rilanciare l’economia dei locali del
centro attanagliati dai provvedimenti di chiusura anticipata voluti dal primo
cittadino. Al posto di Pieruz ha risposto il consigliere regionale e comunale
di Liv (L’intesa veneta), ex socialista democratico, Carlo Covi.«Non è un
segreto - ha affermato Covi - che non condivido la politica di Zanonato in
merito alla gestione del fenomeno spritz. Credo che le regole debbano essere
valide per tutti, quindi i vigili urbani oltre a multare chi è in divieto di
sosta, devono anche multare chi lorda il centro storico. Penso che i bar - ha
terminato Covi - dovrebbero rimanere aperti 24 ore al giorno, così come i bagni
pubblici. La città deve tornare a vivere e lo può fare solo facendo rispettare
a tutti le regole».
Sulla medesima linea d’onda di
Carlo Covi è il segretario generale dell’Appe (associazione provinciale
pubblici esercizi), Angelo Luni.
«Sono convinto - ha affermato Luni - che il fenomeno dello spritz sia
essenzialmente un problema politico. Si basa solamente sul rapporto che esiste
tra la giunta Zanonato e i gruppi che scendono in piazza per sparare musica a
tutto volume e vendere abusivamente dell’alcol. Si tratta, inoltre, di un
problema di ordine pubblico e in tutto questo i baristi non hanno colpe. Certo
qualche esercente è stato un po’ discolo, ma non si può penalizzare in questo
modo un’intera categoria. Il centro storico di Padova oramai è un deserto».
Per ora gli unici a fare festa
sono i Disobbedienti, che per mercoledì 5 marzo hanno organizzato a partire
dalle 21 un rave party in piazza delle Erbe contro il controllo e il
proibizionismo.
«Il problema non è dato dal fatto che il Comune abbia dato del denaro
pubblico - ha sentenziato Max Gallob leader del Cso Pedro - a dei movimenti per
organizzare l’aggregazione in piazza. Il problema è che questi soldi li ha dati
a organizzazioni di partito. Se, poi, l’Arci spera di ricevere la pecunia dal
ricavato che palazzo Moroni dovrebbe avere dalle nostre multe, se lo può
scordare. Noi le multe ricevute per i mercoledì in piazza delle Erbe non le
pagheremo mai. Crediamo e siamo convinti - ha concluso Gallob - di dover
disobbedire a ogni forma di proibizionismo, legato a logiche di mercato e non
per delle piazze libere dal controllo, ma per dei corpi liberi dal controllo di
chi vuole imporci la sua morale. Siamo di fronte a una giunta che criminalizza
l’aggregazione in piazza e proibisce con il coprifuoco l’apertura dei bar del
centro dopo la mezzanotte».
Marco Aldighieri
IL GAZZETTINO (Belluno)
Ieri mattina in municipio,
prefetto, sindaco e assessore regionale hanno sottoscritto un protocollo per la
sicurezza della città attraverso il quale verranno coordinate le forze
dell’ordine
Un patto per battere droga, alcol
e vandalismi
Più controlli nei pubblici esercizi, sulle strade e anche nei luoghi di
lavoro. Previsto anche il potenziamento della videosorveglianza
Feltre
È stato firmato a Feltre il primo protocollo sulla sicurezza che
coordina tutte le forze dell’ordine del territorio, con la supervisione di
Prefettura e Comune, per migliorare la sicurezza reale ma anche quella
percepita dai cittadini. Ieri mattina in sala giunta hanno apposto la propria
firma il prefetto di Belluno Provvidenza Delfina Raimondo, l’assessore regionale
Massimo Giorgetti e il sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari. Ma erano presenti
anche il questore Francesco Faggiano, il consigliere regionale Dario Bond, la
giunta e i comandanti provinciali di Guardia di Finanza e Carabinieri, oltre al
comandante della Compagnia di Feltre Antonio Cavalera e a quello della Polizia
Locale di Feltre Ennio Zannin. «Un accordo che testimonia ai cittadini che noi
ci siamo - ha spiegato il prefetto - con una presenza sinergica delle forze di
polizia nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità e all’illegalità».
Il questore ha ben chiarito la finalità del protocollo che «vuole evitare le
sovrapposizioni e le carenze che possono verificarsi sul territorio,
permettendo di ottimizzare le forze a disposizione». Cinque gli articoli del
protocollo in cui si regolano i rapporti tra soggetti in un quadro di
collaborazione finalizzato al «controllo degli esercizi pubblici e dei locali
di intrattenimento; ai servizi di prevenzione e controllo sul territorio per
contrastare lo spaccio di stupefacenti; al rafforzamento dei controlli per
evitare le "stragi del sabato sera"; alla lotta contro lo
sfruttamento della manodopera irregolare e l’irregolare circolazione di denaro;
alla prevenzione e controllo del degrado urbano, dei vandalismi e del disturbo
della quiete pubblica anche rafforzando i sistemi di videosorveglianza».
Proprio sulla questione telecamere l’assessore Giorgetti ha invitato il comune
di Feltre ad ampliare lo spettro di controllo, aumentando anche gli apparecchi
se necessario. «La Regione ha appena stanziato 18 milioni di euro per la
sicurezza, vi appoggeremo noi, anche per potenziare le apparecchiature a
disposizione della polizia locale. Questo di Feltre è un modello che vogliamo
esportare in tutto il Veneto dove creeremo dei veri distretti di polizia con un
vigile urbano ogni mille abitanti». «La polizia locale sta profondamente
cambiando - ha aggiunto l’assessore Alberto Curto - il vigile deve diventare la
prima persona cui il cittadino chiede aiuto». Il prefetto ha spiegato che il
protocollo per il momento durerà un anno.
Anna Valerio
REUTERS ITALIA
Venezia, anonimo confessa in una
lettera omicidio turista Gb
Venerdì 22 febbraio 2008 - Un
anonimo ha confessato oggi di aver ucciso un turista britannico trovato morto
la settimana scorsa sotto un ponte a Venezia. L’autodenuncia è arrivata tramite
una lettera, la cui veridicità non è ancora stata provata, indirizzata alla
redazione della Rai Veneto.
"Ho perso la testa e l’ho spinto violentemente. Lui è caduto in
acqua. Spaventato sono scappato, poi quando ho sentito il telegiornale ho avuto
rimorso perché praticamente l’ho ucciso io", si legge nella lettera
ottenuta da Reuters e scritta da un anonimo che dichiara di essere un veneziano
trentaquattrenne.
Il giorno di San Valentino,
Richard John Raynor, turista di 23 anni del Doncaster, è scomparso dopo aver
cenato con la sua fidanzata. Quattro giorni dopo il suo cadavere è affiorato in
Laguna a Venezia sotto il Ponte delle Libertà.
"Ho deciso di raccontare la verità sulla tragedia di quella notte
di San Valentino", si legge nella lettera in cui l’anonimo dice di aver
prima cercato di aiutare il giovane turista, ubriaco e perso sul Ponte delle
Libertà, e poi di essere stato aggredito da quest’ultimo e di avere reagito
spingendolo in acqua.
"Non voglio giustificarmi per il delitto ma sappiate che ho agito
per legittima difesa e ho sentito il bisogno di vuotare il sacco",
conclude l’anonimo.
La Rai ha provveduto ad inoltrare la lettera alla squadra mobile della
polizia di Venezia che sta procedendo agli accertamenti del caso, secondo
quanto dichiarato da un portavoce.
Interrogato sull’attendibilità
della lettera, il portavoce ha preferito non commentare.
IL GAZZETTINO (Treviso)
L’anziana travolta dall’auto pirata uccisa sul colpo, domani i funerali
L’autopsia eseguita sul corpo di Eugenia Breda Merlo, la 65enne
investita domenica pomeriggio a Breda da un ventenne del posto, A.Z., che non
si è fermato a soccorrerla, ha accertato che l’anziana è morta sul colpo.
Fatale per lei il trauma cranico riportato nell’impatto con il cofano della
macchina del ragazzo. La donna, secondo l’esame effettuato dal medico legale
Alberto Furlanetto, alla presenza dei consulenti di parte del figlio della
donna, il dottor Antonio Arrigoni, e dell’imputato, il dottor Giovanni Ceraso
di Padova, non è quindi morta affogata nell’acqua del fossato in cui l’urto
l’ha scaraventata. Un dubbio che aveva attanagliato, dopo il tragico sinistro
avvenuto mentre la donna tornava dal cimitero in sella alla sua bicicletta,
familiari e amici della vittima: forse Eugenia, ci si era detti, poteva essere
salvata se fosse stata subito soccorsa. Ma l’esame autoptico ha confermato che
la morte è avvenuta praticamente sul colpo. Intanto è stata fissata per lunedì
la perizia tecnica per stabilire l’esatta dinamica del sinistro. L’intenzione
dell’avvocato Roberto Campion, il legale di Enzo Merlo, il figlio 39enne di
Eugenia Breda, è quella di nominare anche in questo caso un consulente di
parte, anche se sono pochi i dubbi che rimangono da sciogliere su questo
fronte. Il ragazzo, che gli esami hanno confermato guidava in stato di
ebbrezza, ha preso in pieno la bicicletta: segni di frenata per terra non ce
n’erano. La Procura ha già affidato l’incarico di svolgere la perizia ad Amedeo
Torzo. Intanto ieri mattina il pubblico ministero Iuri De Biasi ha rilasciato
il nullaosta per la sepoltura. I funerali di Eugenia Breda saranno celebrati
domani pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Breda. Un’altra
difficile prova per il figlio Enzo, dipendente della Sotreva, che già 12 anni
fa aveva perso il padre, morto d’infarto. "E’ profondamente scosso per
quello che è accaduto - commenta l’avvocato Campion - Se ha parlato
dell’investitore? No. Prima della rabbia viene il dolore".
Lina Paronetto
SAVONANEWS
Savona: guidava la bici ubriaco, denunciato dai vigili
Venerdì 22 Febbraio 2008 - Un trentacinquenne savonese è stato
denunciato dai vigili urbani perchè guidava ubriaco la bici. L’episodio è
avvenuto in corso Italia dove l’uomo è rimasto coinvolto in un incidente
stradale. Percorreva contromano il tratto fra le vie Battisti e Vegerio quando
è finito contro una macchina
r.c.
IL GAZZETTINO (Rovigo)
In stato di ebrezza intorno a mezzogiorno.
È avvenuto ieri mattina a Borsea, nella zona artigianale-commerciale
della frazione, dove una pattuglia della Polizia stradale di Badia Polesine
stava effettuando dei controlli di routine ai mezzi in transito. In via Maestri
del Lavoro i poliziotti hanno fermato anche una Fiat Punto condotta da un rodigino
di 50 anni. Come d’abitudine l’automobilista è stato sottoposto all’alcoltest
e, tra la sorpresa degli operatori, T.G. è risultato aver valori nettamente
superiori al consentito. 2,16 e 2,18. Così agli uomini della Polizia stradale
non è rimasto altri che multare l’automobilista e ritirargli la patente.
IL MATTINO
Due ucraini svaligiano una villa
ISCHIA, 22/02/2008 - Ubriachi
hanno fatto irruzione in una villetta disabitata, devastando i locali e rubando
oggetti di valore. Due giovani ucraini sono stati tratti in arresto ad Ischia
Porto dagli agenti del locale commissariato. A colpi di accetta hanno fatto a
pezzi il portoncino di ingresso della villetta e sono penetrati all’interno,
dove hanno proseguito così la loro opera di devastazione
IL GAZZETTINO (Venezia) SALZANO. FERMATI DUE MINORI ROM
PER FURTO IN ABITAZIONE
Aggredisce un carabiniere, arrestato
Mirano
Serie di operazioni da parte dei carabinieri di Mestre
finalizzate in particolare al monitoraggio della circolazione stradale e alla
repressione dei reati contro il patrimonio e legati al mondo della droga.
A Noale i Carabinieri della
locale stazione hanno arrestato N.J. 48enne proveniente dalla ex Jugoslavia,
per violazione della normativa sulla legge sull’immigrazione. L’uomo è stato
sorpreso mentre girovagava per le vie del centro abitato.Controlli anche a
Salzano. I Carabinieri della Stazione di Scorzè hanno arrestato T.D., 40enne
rumeno, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Singolare la vicenda.
Un carabiniere, libero dal servizio, ha notato una macchina che sbandava
vistosamente invadendo la corsia opposta. Immediatamente ha avvisato la locale
Centrale Operativa per far inviare una pattuglia di colleghi sul posto ma,
rendendosi conto della pericolosità del comportamento o temendo che la persona
avesse dei problemi di salute, ha cominciato a lampeggiare e suonare il clacson
per farlo accostare sincerandosi così delle condizioni del guidatore.
Qualificatosi, e rendendosi disponibile per un ausilio, si è trovato però di
fronte un soggetto in evidente stato di ebbrezza che ha tentato di aggredirlo.
Con l’aiuto dei colleghi, nel frattempo giunti sul posto, ha quindi proceduto
all’arresto dell’uomo che, dopo gli accertamenti del caso è stato condotto in
carcere a Venezia.
ADNKRONOS
FIRENZE: PADRONE MORDE CANE E LO
UBRIACA PER ELEMOSINARE, DENUNCIATO
Firenze, 22 feb. (Adnkronos) -
Uomo morde cane. E’ accaduto davvero a Firenze, dove un giovane, originario di
Ragusa, e’ stato denunciato dalle guardie zoofile dell’Enpa perche’ mentre chiedeva
l’elemosina, mordeva le orecchie al suo cane, un cucciolo di labrador, per
farlo guaire e suscitare pieta’ nei passanti. E come se non bastasse lo
stordiva costringendolo a bere alcolici. (*) Il comportamento dell’uomo era
stato segnalato da alcuni passanti. Il giovane e’ stato denunciato per
maltrattamento di animali, il questore ha emesso foglio di via immediato. Il
cucciolo, una femmina di cinque mesi, e’ stato sequestrato. Adesso e’ assistito
dal canile sanitario della Asl.
(*) Nota: non è solo l’uomo che
morde il cane a far notizia, ma anche il cane ubriacato. Sicuramente più che se
fosse stato ubriacato un essere umano. In alcuni casi c’è una maggior
sensibilità verso gli animali che verso i propri simili. Ma non dobbiamo
scandalizzarci. “Abbiamo bisogno di sviluppare le qualità umane necessarie
per salvare gli animali; saranno infatti quelle stesse qualità che ci
serviranno per salvare noi stessi”. Ian McMillan, autore di Man and the
California Condor (1968)
CORRIERE DELLA SERA
<>Gascoigne all’ultimo atto Fermato per disturbi mentali «È pericoloso», ricoverato dopo gli incidenti in hotel
LONDRA — «Ho speso quasi tutti i
miei soldi in alcol, donne e macchine veloci. Gli altri, li ho sprecati».
George Best raccontava così la sua vita vissuta pericolosamente. Paul
Gascoigne, che ha buttato via il suo talento come e forse più di Best, di
sterline non ne ha sprecata nessuna. Le ha bevute tutte.
Si chiama Mental Health Act ed è
la legge sulla salute mentale che permette alla polizia inglese di fermare e
portare in un posto «di pubblica sicurezza » le persone che presentano sintomi
di disturbi psichici e possono rappresentare un pericolo per l’incolumità
pubblica. È questo il motivo per cui Gascoigne è in un ospedale, e non in
carcere, dopo due diversi incidenti avvenuti in due alberghi del Nord
dell’Inghilterra. La cronaca è una mera ripetizione di tante altre: prima
all’Hotel Malmaison di Newcastle e poi all’Hilton Hotel di Gateshead è stato
notato un quarantenne «che si comportava in maniera turbolenta con altri
ospiti». La prima volta l’ha aiutato la sorella, portandolo via. La seconda è
intervenuta la polizia. Gascoigne resterà per 72 ore in ospedale, dove sarà
tenuto sotto controllo medico.
IL GIORNALE DI TREVIGLIO Ubriaco tampona un’auto, diciassettenne
in coma
L’UNIONE SARDA Lite tra ubriachi, spunta un
coltello: tentato omicidio
IL RESTO DEL CARLINO Guida sicura: bisogna stare
attenti all’interazione tra alcol e farmaco ...
IL CENTRO ubriaco aggredisce l’autista di
un bus
IL SOLE 24 ORE Trento e Bolzano fanno i conti
con l’etilometro
LA GAZZETTA DI PARMA Marocchino ubriaco sveglia il
condominio
IL MESSAGGERO Non solo le discoteche, ma anche
i pub saranno interessati da domani da "Un soffio p...
CORRIERE ALTO ADIGE Alcol e incidenti Andreolli netto
“Serve più rigore”
“Ragazzi e alcol, i divieti non
bastano”
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