(ASAPS) PARIGI, 25 febbraio 2008 – Le minimoto
ed i miniquad continuano a rappresentare un rischio, se non usate correttamente
e con le dovute cautele, soprattutto da quando il mercato è stato letteralmente
invaso da esemplari a basso costo – prodotti soprattutto in Cina – che non
garantiscono i requisiti minimi di sicurezza: propulsori in grado di sviluppare
discrete velocità, ma abbinati a sistemi di frenatura e di sospensione che
definire approssimativi non è affatto esagerato. Per questo motivo,
l’associazione francese “Prévention Routière”, che Oltralpe è un vero e proprio
punto di riferimento per chi si occupa di contrastare la violenza stradale, ha
presentato nei giorni scorsi una proposta di legge che si propone di inquadrare
in un rigoroso sistema normativo la vendita e l’utilizzo di questi “giocattoli”.
In effetti, da quando il mercato è stato invaso – fino a qualche anno fa si
trovavano in commercio solo minimoto e miniquad di qualità, destinati all’uso
agonistico – le “brutte copie” hanno evidenziato tutta la loro pericolosità.
Un’indagine condotta sugli eventi infortunistici dall’associazione ha
dimostrato che più della metà degli incidenti rilevati vedono il coinvolgimento
di bambini di età inferiore ai 10 anni: vi sono stati anche alcuni eventi
mortali. “L’obiettivo di questa legge – dicono alla Prévention Routière – è
quello di responsabilizzare gli adulti sui pericoli legati a questi motorini e
di evitare che acquisti, fatti alla leggera, portino a conseguenze
irreparabili”. La legge, se verrà approvata, prevederà il divieto di vendita o
la cessione a titolo gratuito (in sostanza un “regalo”) ai minori di 14 anni,
seguendo il canovaccio di un vero e proprio vademecum redatto dalla Commissione
di Sicurezza dei Consumatori (www.securiteconso.org). I più piccoli potranno
usarla, ma solo in condizioni di totale tranquillità, all’interno di piste, con
casco e dispositivi di protezione. (ASAPS) |
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