LETTERA DI GUIDO DELLAGIACOMA
Egregio signor Direttore. Vorrei commentare l’articolo apparso sul suo
giornale in relazione ai dati forniti dall’ISTAT relativi agli incidenti
mortali causati dall’alcol e spiegare, secondo il mio parere, perché il dato
nazionale (2%) è così basso. Premetto che sono un pensionato delle forze
dell’ordine e quindi con una adeguata esperienza in campo ed inoltre faccio
parte da diversi anni di una associazione che segue molto da vicino tutti i
problemi provocati dal consumo di bevande alcoliche. I mod. Istat, come del resto di tutte le
schede, questionari e modelli statali non sono facili da compilare. A tal
proposito ho trovato sul sito www.provincia.modena.it/allegato.asp?ID=9539, una spiegazione per la “compilazione delle
circostanze dell’incidente” del mod. Istat: “le
circostanze statisticamente rilevate, sono quelle immediate che si manifestano
all’osservatore comune, e alle quali si può far risalire direttamente il fatto,
e non le eventuali cause indirette che non si rilevano con i comuni mezzi di
indagine. Ad esempio, se un conducente spinge un veicolo a velocità eccessiva,
perché esaltato da uno stato di eccitazione nervosa o da un qualunque trauma
psichico non manifesto, causando un incidente, la circostanza immediata
oggettivamente rilevabile da un osservatore, è l’eccesso di velocità e non lo
stato psichico del conducente stesso. E’ peraltro chiaro che lo stato
fisico-psichico del conducente può essere assunto e rilevato, come circostanza
apparente o presunta, tutte le volte in cui esso si manifesta con segni
esteriori facilmente riconoscibili, come, ad esempio, lo stato di ebbrezza
alcolica. In alcuni casi, pertanto, le cause indirette
possono non corrispondere esattamente a quelle accertate in fase successiva. In
definitiva occorre tener presente che la statistica degli incidenti stradali
rispecchia il fenomeno così come si presenta nelle circostanze di tempo e di
luogo in cui viene accertato.” Già da qui si può intuire la scarsa veridicità
dei dati rilevati. Inoltre la presenza di alcol nel sangue del conducente
deceduto non viene rilevata sul luogo dell’incidente, ma successivamente. Altre
volte, i feriti vengono portati in ospedale ancora prima dell’arrivo delle
forze dell’ordine e quindi anche in questo caso la presenza di alcol nel sangue
sarà accertata successivamente. Quando il conducente non è deceduto né ferito,
il rilevatore riporterà sul mod. Istat lo stato fisico-psichico del conducente,
solo se esso si manifesta con segni esteriori facilmente riconoscibili e quindi
vengono segnalati solo i conducenti manifestatamene ubriachi e non quelli che
hanno consumato alcolici moderatamente, che possono essere individuati solo da
persone particolarmente sensibilizzate al problema. Sappiamo, invece, che già con minime quantità
di alcol il nostro cervello subisce delle modifiche e che la capacità di
guidare viene compromessa. Vediamo cosa insegna in proposito l’Osservatorio
Nazionale sull’Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità:
- con 0,2 gr/l di alcolemia abbiamo la
tendenza a guidare in modo più rischioso, i riflessi sono disturbati
leggermente ma aumenta la tendenza ad agire in modo imprudente in virtù di una
riduzione della percezione del rischio;
- con 0,4 gr/l di alcolemia rallentano le
capacità di vigilanza ed elaborazione mentale; le percezioni ed i movimenti o
le manovre vengono eseguiti bruscamente con difficoltà di coordinazione;
- con 0,5 gr/l di alcolemia il campo visivo si
riduce prevalentemente a causa della riduzione della visione laterale (più
difficile perciò controllare lo specchietto retrovisore o controllare le
manovre di sorpasso); contemporaneamente si verifica la riduzione del 30-40%
della capacità di percezione degli stimoli sonori, luminosi ed uditivi e della
seguente capacità di reazione.
Da quanto sopra si può dedurre che i dati
Istat, a livello nazionale, sulle condizioni fisico-psichiche dei conducenti
sono poco veritiere e non rispecchiano la realtà che dovrebbe invece riportare,
come circostanza apparente o presunta dell’incidente, qualsiasi quantità, anche
minima, di alcol rilevata nel sangue di chi guida. Viceversa, invece, in
Trentino, terra dove per la prevenzione e la riabilitazione dei problemi
alcolcorrelati ci sono dei programmi invidiati da tutti, la percentuale degli
incidenti risulta più alta proprio per la particolare attenzione ai problemi
alcolcorrelati posta dagli agenti delle forze dell’ordine, dovuta ad una
minuziosa sensibilizzazione attuata dai Servizi di Alcologia dell’Azienda
Sanitaria Provinciale.
Guido
Dellagiacoma Centro Studi e Ricerche APCAT - TRENTO
Nota: questo interessante ed esauriente commento
ai dati Istat su incidenti stradali e stato di ebbrezza è stato inviato ai
quotidiani “Adige” e “Trentino”.
CORRIERE ADRIATICO
Il
patron Ascani“Sono iniziative importantissime Noi abbiamo sempre aderito e gli
altri debbono fare altrettanto” La discoteca ha ospitato la campagna di Regione
e polizia stradale contro gli incidenti “Un soffio per la vita” al Green Leaves PORTO RECANATI - Non poteva che essere al
Green Leaves una delle tappe di “Un soffio salva la vita”, la campagna
destinata a salvaguardare la sicurezza dei giovani nel dopo discoteca. Un
progetto che rientra nell’attività di promozione sociale già avviata nel 2006
dalla Regione e che intende favorire un atteggiamento responsabile da parte dei
giovani, soprattutto per evitare la guida in condizioni di pericolo. Per
l’occasione sabato scorso è stato allestito uno stand in cui i giovani hanno
potuto fare la prova alcolemica con l’apposita strumentazione. E qualcuno ha
avuto la possibilità di scoprire di avere bevuto oltre il limite consentito
dalla legge per mettersi alla guida. Non sono tutti ubriachi ma indubbiamente i
riflessi sono ben più lenti rispetto a quelli soliti, complice anche la
stanchezza. Ecco allora che c’è chi, per evitare di ritrovarsi senza patente e
soprattutto di mettere a repentaglio la propria incolumità e quella degli
altri, ha lasciato le chiavi dell’auto a un amico sobrio. Soddisfatto il patron
del Green Leaves, Silvano Ascani. “La nostra discoteca - commenta il titolare -
è sempre in prima linea quando vengono organizzate iniziative di questo genere.
Il mio invito agli altri gestori di discoteche è di fare altrettanto. Sono
progetti importantissimi”. Lo stand della Croce Rossa al Green ha destato grande
curiosità. “Contrariamente alle nostre previsioni - ha
dichiarato la scorsa settimana il dirigente del compartimento Polizia stradale
delle Marche Italo D’Angelo nel corso della conferenza stampa di presentazione
del progetto in riferimento all’edizione dello scorso anno - i ragazzi che
uscivano dalle discoteche hanno gradito molto la nostra presenza e quella dei
volontari, accettando di buon grado di sottoporsi al controllo del tasso
alcolico con test monouso, 20 mila in tutto, messi a disposizione dalla
Regione, consapevoli della funzione preventiva della nostra presenza”. Anche il presidente della Regione Gin Mario
Spacca in conferenza aveva espresso la sua soddisfazione per il progetto.
“Crediamo tantissimo in quest’iniziativa - aveva affermato - che rafforza la
rete di prevenzione contro gli incidenti, mettendoci dalla parte dei ragazzi
secondo una logica educativa e non repressiva. Intendiamo inoltre rendere più
incisiva la nostra azione realizzando intese con le Regioni Emilia Romagna e
Abruzzo, le cui discoteche sono spesso meta di giovani marchigiani, e
impegnandoci nell’attuazione di quel codice etico di autoregolazione per la
sicurezza stradale sottoscritto dai gestori e dai sindacati di categoria dei
locali d’intrattenimento assieme a diversi ministeri, che vede le Marche come
regione capofila”. R.M.,
IL TIRRENO
IN UNA SOLA NOTTE Positivi all’alcoltest: dodici denunce LA
SPEZIA. Una dozzina di automobilisti sono stati denunciati dai carabinieri
della compagnia di Sarzana per guida in stato di ebbrezza la notte scorsa. Due,
in particolare, hanno causato un incidente ed hanno tentato poi di fuggire.
Intercettati dai carabinieri di Lerici, sono stati denunciati sia per guida
sotto l’influenza dell’alcool che per omissione di soccorso, perchè nell’urto
un 25enne era rimasto lievemente ferito. Variegata
la tipologia dei denunciati: un bancario 55enne di Castelnuovo, un carrozziere
39enne di Carrara, un operaio 38enne di Pietrasanta, uno studente 25enne di
Sarzana e uno 21enne di Carrara, due operai di 25 e 40 anni di Castelnuovo, un
pensionato 62enne di Carrara, due operai di 21 e 38 anni di Carrara. (*) I
controlli su strada si sono concentrati fuori dai locali pubblici maggiormente
frequentati, lungo le strade provinciali di maggior scorrimento e nelle zone ad
alta frequenza di prostitute. (*) Nota: quando si parla di guida in stato di
ebbrezza i discorsi evocano giovani che guidano nelle ore notturne. Se si
facesse una osservazione sistematica su quanti e chi sono coloro che guidano
sotto effetto di alcolici, si avrebbe una percezione molto diversa del
problema.
IL GAZZETTINO
POLSTRADA Ritirate quattro patenti di guida Sempre molto attenta l’opera di prevenzione
della Polizia stradale per evitare la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto
di sostanze psicotrope. Ieri nella tarda serata e nelle prime ore del mattino,
gli agenti della polstrada hanno controllato diverse persone all’uscita dei
locali sulla statale 16 in località Borsea. A seguito delle verifiche
effettuate mediante alcoltest sono state ritirate quattro patenti di guida (tre
a uomini e una a una donna) tutti tra i 20 e i 40 anni. L’azione della
Polstrada s’inserisce in un vasto quadrato di controlli tesi a ridurre la
"sinistrosità" (in pratica gli incidenti stradali) nelle notti di
venerdì e sabato, dovuti molto spesso a guida in condizioni non ammesse dalla
legge e pericolose per l’incolumità di conduttori, passeggeri e passanti.
IRPINIANEWS
Alcool, droga e reati contro il patrimonio:
denunce e segnalazioni Ariano Irpino, lunedì 25 febbraio 2008 - I
Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino durante l’ultimo week-end su
disposizione del Comando Provinciale di Avellino hanno intensificato i
controlli sul territorio. Le operazioni hanno portato innanzitutto
all’arresto di un pregiudicato di Cerignola, colpevole del furto di
un’autovettura a Benevento, messo in manette dopo uno spettacolare inseguimento
sulla SS 90 delle Puglie. Due persone sono state deferite in stato di
libertà poichè trovate alla guida delle
autovetture in stato di ebbrezza, con valori di sette volte superiori alla
norma e per non aver mai conseguito la patente. I due sono stati fermati all’uscita del
Casello di Grottaminarda e in località Cardito di Ariano Irpino. Per quanto riguarda il consumo di sostanze
stupefacenti (sempre monitorato dai militari di Ariano Irpino come dimostra
l’ultimo arresto di Villanova del Battista) i Carabinieri hanno segnalato
quattro persone alla Prefettura poichè trovati con modiche quantità di marijuana, eroina e hashish. Infine ben dieci pregiudicati provenienti dal
napoletano e dalla vicina Puglia sono stati proposti e allontanati con foglio
di via obbligatorio dai comuni di Ariano Irpino, Grottaminarda, Vallata e
Zungoli. Le dieci persone - tutte con precedenti penali
per reati contro il patrimonio - sono state allontanate poichè sorprese vicino
ad abitazioni isolate senza dare alcuna giustificazione della loro presenza sul
territorio.
CORRIERE ADRIATICO
La
polizia è dovuta intervenirein via Giolitti, durante una zuffa è comparso
perfino un coltello Pestaggio anche in piazzale Pilo Almeno tre episodi sabato
in città, immigrati protagonisti. Arrestato l’aggressore del barista La serata delle risse con feriti e denunce PESARO - Fine settimana caratterizzato da
risse - con svariati pretesti - in città. E’ stato arrestato il magrebino di 30
anni sorpreso dalla Squadra mobile subito dopo la furibonda rissa scatenata
sabato sera in piazzale Matteotti. Un luogo da diverso tempo caratterizzato da
episodi del genere, nel quale bivaccano ogni sera frotte di sfaccendati e
ubriachi, tra le vane proteste di passanti e negozianti. E proprio il barista
del chiosco Sofia è stato preso di mira dall’arrestato: si era intromesso nella
lite - scoppiata tra alcuni extracomunitari alticci per problemi di pagamento
delle consumazioni - per cercare di sedare il litigio ed è stato colpito in
volto con una pesante borsa. A seguito della zuffa, il bar è stato quasi
devastato, con le vetrine rovesciate. L’uomo bloccato dalla polizia - immigrato
regolare, sposato, ma pregiudicato per reati analoghi - è stato messo in
carcere con l’accusa di ubriachezza e lesioni. Ma non è finita. Sabato sera sono scoppiate
altre zuffe che potevano avere esiti ancora peggiori di quelli che hanno avuto.
Agenti della Mobile e della Volante sono dovuti intervenire in via Giolitti a
seguito di una chiamata per una rissa scoppiata tra condomini originari dello
Sri Lanka, verosimilmente ubriachi. Durante la colluttazione, uno dei
contendenti aveva anche sfoderato un acuminato coltello, e soltanto il pronto
intervento dei poliziotti ha scongiurato che la rissa potesse trasformarsi in
tragedia.
CORRIERE ADRIATICO
Rumorosa
carambola alle 3 del mattino in via De Gasperi. Due vetture distrutte Ubriaco al volante contro sei auto posteggiate
PESARO - Guidava ubriaco alle 3 di notte e con
l’auto ha fatto carambola contro sei innocenti auto che erano parcheggiate al
lato della strada, distruggendone, in pratica, due. E, naturalmente, svegliando
di soprassalto con quel botto spaventoso gli abitanti della zona di via De
Gasperi. Il responsabile di tutto il pandemonio è un
pesarese di 40 anni, L.S., il quale stava tornando a casa dopo aver fatto le
ore piccole in un locale e - come poi è stato dimostrato - dopo aver brindato
più del necessario. L’uomo, a un certo punto e inevitabilmente, ha
perso il controllo della sua Alfa Romeo 147, ha iniziato a sbandare e ha fatto
un rumoroso “filotto” contro alcune auto parcheggiate sul lato di via De
Gasperi. Come detto, il botto è stato tremendo. Le
innocenti coinvolte erano una Bmw 320, due Fiat Punto, una Jeep Cherokee, una
Mazda e una Mecedes. Subito avvisata da uno dei tanti che erano
stati svegliati dal fracasso delle lamiere accartocciate, è arrivata sul posto
una pattuglia della Polizia stradale di Fano, che ha effettuato i rilievi del
caso. Come prima cosa gli agenti hanno sottoposto il
pesarese all’esame dell’etilometro, che ha dato risultati positivi, superando
di tre volte almeno i limiti prefissati. E’ quindi scattata automaticamente la
sospensione della patente. Per quanto riguarda i danni, saranno naturalmente
eventuali assicurazioni a pensarci. E per il sonno perduto, fortuna che
era...domenica.
VARESENEWS
Varese -
La scorsa notte, gli agenti hanno arrestato un tunisino pregiudicato fermato
dopo un breve inseguimento. A bordo dell’auto arnesi da scasso e oggetti rubati Tampona l’auto della polizia e tenta la fuga:
arrestato Le tre della notte scorsa. In piazza Trento,
all’altezza della stazione delle Nord, una volante intercetta una vettura.
Nonostante i visibili segnali degli agenti, il conducente non si ferma e
prosegue la sua corsa. I poliziotti inseguono l’auto che, poco più avanti,
proprio di fronte alla stazione delle Ferrovie dello Stato inchioda di colpo.
Gli agenti si accingono a scendere, quando l’inseguito innesta la retromarcia e
riprende la corsa andando a tamponare la volante. È una frazione di secondo: i
poliziotti scendono dall’auto e si precipitano a bloccare l’uomo che stava già
per ripartire e fuggire. Dal controllo dei documenti, si scopre che è
un cittadino tunisino di 43 anni, con numerosi precedenti penali per furto e
lesioni. Sull’auto, vengono trovati alcuni arnesi da
scasso e oggetti proventi di precedenti colpi probabilmente in negozi: due
carte di credito, già restituite al titolare, un’autoradio e alcuni profumi. L’uomo è stato arrestato per resistenza a
pubblico ufficiale e denunciato per danneggiamento ricettazione, possesso
ingiustificato di attrezzi da scasso, e guida in stato di ebrezza.
IL GAZZETTINO
La Polizia lo aveva chiamato per ... La Polizia lo aveva chiamato per recuperare
l’auto incidentata di un giovane che, sotto l’effetto dell’alcol era finito
fuori strada all’altezza del pub Excalibur della Veneggia. Ma l’autista del
carro attrezzi, titolare di un’autofficina in città, non era certo in
condizioni migliori. L’occhio esperto dei poliziotti ha subito notato le
manovre maldestre per caricare l’auto, decidendo così di sottoporlo
all’alcoltest. Ma lui si è rifiutato, beccandosi comunque la guida in stato di
ebbrezza e anche il rifiuto all’accertamento che comporta una sanzione di 2.500
euro, oltre alla decurtazione di 10 punti che sommati agli altri 10 per la
guida in stato di ebbrezza... fa saltare l’intera patente. Poi, non contento,
ha deciso anche di violare l’obbligo di non spostare il mezzo, dandosi alla
fuga lungo la Veneggia. Immediato l’inseguimento da parte della polizia che
poco dopo è riuscita a fermarlo, procedendo con altre contestazioni. È stata una nottata davvero movimentata quella
tra sabato e domenica notte fuori dalla nota birreria in un andirivieni di
polizia e curiosi. Ad innescare il can can, l’incidente autonomo di un giovane
finito contro un palo. Aveva bevuto. Qualcuno, nel frattempo, ha chiamato la
polizia che ha così proceduto ad accertare la dinamica e a valutare se il
conducente fosse sotto l’effetto dell’alcol. Per completare l’opera non restava
che chiamare il carro attrezzi per far rimuovere il veicolo incidentato. Giunto
sul posto, l’autista ha subito dato segni di alterazione alcolica. I
poliziotti, prontamente, lo hanno così invitato a sottoporti al test, ricevendo
per contro un secco rifiuto. La contestazione della guida in stato di ebbrezza
è comunque scattata e di qui l’obbligo a non mettersi alla guida di alcun
veicolo. Non si sa come non si sa perché, l’autista è rapidamente salito sul
veicolo innescando un inevitabile inseguimento che, ovviamente, non poteva che
concludersi poco distante, confermando tuttavia che qualche alterazione
alcolica, evidentemente, c’era. L.M.
IL GAZZETTINO
LIDO Rifiuta l’alcol test: «Sono un
diplomatico» Si aggrava la posizione dell’automobilista di
nazionalità spagnola, ma residente a Castello, che venerdì sera, guidando in
evidente stato di alterazione, aveva tamponato alcune auto in via Sandro Gallo,
al Lido. Prima che gli fosse ritirata la patente,
infatti, l’uomo che era alla guida di una Mercedes aveva già seminato il panico
per mezza isola Lido, provocando due incidenti senza fermarsi. Ora la posizione
dell’uomo è al vaglio delle forze dell’ordine che dovranno valutare se, oltre
alle infrazioni al codice della strada, sussistano altri reati. Si è poi
appreso che già nelle ore precedenti, l’uomo era stato fermato dalla polizia
municipale che lo aveva notato agli Alberoni mentre, in mezzo alla strada,
cercava, con un navigatore satellitare, di individuare via Parri. Vista la situazione, i vigili gli avevano
consigliato di farsi accompagnare al vaporetto da un taxi per poi rincasare.
Lui, però, non ha voluto seguire il consiglio e, arrivato il tassista, si è
fatto accompagnare non in piazzale Santa Maria Elisabetta, ma in via Parri. Qui
si è messo al volante di una Mercedes e ha subito seminato lo scompiglio.
Uscendo dal garage l’automobilista ha prima danneggiato la stessa vettura di
cui era alla guida con una manovra azzardata, poi, giunto in via Sandro Gallo,
all’altezza del distributore Agip, ha provocato un primo incidente, ma ha
subito proseguito la sua corsa senza fermarsi. Infine l’ultimo incidente, con
coinvolto anche un bus Actv, all’altezza della chiesa di Sant’Antonio. Solo
alcune fortunate coincidenze hanno fatto sì che l’auto "impazzita"
non abbia provocato alcun ferito, ma solo danni ai mezzi coinvolti. Quando i vigili urbani lo hanno bloccato, dopo
l’ultimo tamponamento in cui aveva danneggiato tre vetture, ha sostenuto, in
maniera confusa, di godere dell’immunità diplomatica e perciò si è rifiutato di
sottoporsi all’alcol test. Per questo ora si stanno valutando se a suo carico
esistano anche altre ipotesi di reato. (*) Lorenzo Mayer (*) Nota: si potrebbe scrivere un libro
raccogliendo tutte le scuse ed i sotterfugi che i guidatori escogitano per
evitare l’etilometro e le sue conseguenze. Seriamente. Altri libri simili hanno
avuto successo.
Ubriaco per colpa della medicina SASSARI - (p.cab.) Gli fu ritirata la patente
per guida in stato di ebbrezza, ma la causa di quell’alito che sapeva di alcol
non era l’aver alzato il gomito, ma una pasta gengivale che si era applicato
per alleviare il dolore di una infiammazione. I guai, per Antonio Ugo Cossu,
professore di Sassari di 66 anni, sono finiti due giorni fa, quando il giudice
monocratico, Carla Altieri, lo ha assolto dall’accusa di guida in stato di
ebbrezza. La vicenda che vede come protagonista il
professore di Sassari, ebbe inizio l’undici aprile del 2004. L’uomo rientrava a
casa alla guida della sua utilitaria. Quando, nei pressi di Castelsardo,
incappa in un posto di blocco dei carabinieri. L’uomo produce i documenti, ma i
militari si insospettiscono e lo giudicano "in stato di ebbrezza".
L’uomo si dichiara addirittura astemio, cercando di convincere inutilmente i
militari. Gli viene sequestrata la patente, senza nemmeno essere sottoposto
alla prova dell’etilometro. Antonio Ugo Cossu viene anche colto da una crisi di
panico e accompagnato in ospedale. Il professore, una volta dimesso, nomina un
legale e presenta ricorso alla magistratura. L’avvocato di Cossu produce copia
del "bugiardino" (come viene definito il libretto di istruzioni
accluso alla scatola di un medicinale), della pasta gengivale usata dal suo
assistito quel pomeriggio di quattro anni fa. (*) Un particolare che convince
il giudice monocratico ad assolvere il professore a cui è stata restituita la
patente. (*) Nota: molti fraintendimenti potrebbero
essere evitati avendo a disposizione un etilometro. Rispetto ad altre
strumentazioni non ha un costo eccessivo e in molte occasioni è indispensabile.
Serve a verificare le affermazioni dei “bugiardini”… e dei bugiardoni.
VIRGILIO NOTIZIE
GERMANIA/ "SCARPETTE BLU" PER I CANI
POLIZIOTTO, TROPPI "FERITI" Molti si
feriscono zampe a causa bottiglie rotte centro storico Berlino, 25 feb. (Ap) - Chissà se il celebre
cugino austriaco Rex si ’piegherebbe’ a questa ordinanza: a breve i cani
poliziotto di Duesseldorf, nell’ovest della Germania, saranno equipaggiati con
delle scarpette di plastica blu. "Non è una questione di stile",
tiene a precisare un portavoce della polizia, ma il tentativo di proteggere le
zampe degli animali dopo i numerosi casi di ferimento "in servizio". "Tutti i nostri 20 cani poliziotto -
pastori tedeschi e belgi - stanno ricevendo l’addestramento per camminare con
queste scarpe", ha spiegato il portavoce Andre Hartwich. "Non credo
che le gradiranno - ha aggiunto - ma dovranno abituarsi". In particolare nel centro storico della città,
famoso per i suoi pub e locali, i cani spesso inciampano nelle bottiglie di
birra rotte e si feriscono. "Anche la pulizia delle strade non riesce a
rimuovere tutti i pezzi di vetro che finiscono tra i ciottoli", ha
spiegato Hartwich.
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