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I contromano 26/02/2008

Osservatorio Contromano dell’Asaps: crescono i casi


Nel 2007 monitorati 136 eventi, in larga parte sulla viabilità maggiore (81 casi, 59,6%), costati la vita a 34 persone. Il 42,6% degli episodi dovuti all’alcol. Il caso di anziani (16,2%) e degli stranieri (27,2%) In Emilia R., Lombardia e Toscana il maggior numero di contromano

(ASAPS) Tra i tanti osservatori che Asaps tiene in piedi, quello sul “contromano” è uno di quelli che vengono maggiormente tenuti in debita considerazione, e non solo dalla stampa specializzata. La fattispecie, come si vede scorrendo i dati statistici, si pone come una delle più cruenti e letali, nel pur ampio panorama offerto dalla violenza stradale. Nel corso del 2007 lo staff impegnato nell’analisi degli episodi, ha avuto modo di monitorare ben 136 eventi, 22 dei quali (16,2%) con esito mortale. Le vittime, in tutto, sono state 34, facendo segnare un indice di letalità di 1,5 morti per ogni episodio funesto. È probabile che non tutti i contromano siano stati registrati, ma la rete informativa stesa dalla nostra associazione (che conta sui propri referenti e sulla consultazione giornaliera della cronaca) ha senza dubbio preso in considerazione tutti gli eventi più gravi. Si pensi che nel corso del 2006 gli episodi monitorati erano stati appena 46, 10 dei quali con esito mortale, con 21 lenzuola bianche stese sull’asfalto. L’elevata presenza di alcol o droghe negli episodi più gravi (58 in tutto, corrispondenti al 42,6%), evidenzia una notevole crescita rispetto al dato del 2006 (37%), ma soprattutto attribuisce al fenomeno la peculiarità di essere a tutti gli effetti un “PAC” (Problema Alcol Correlato). Si tratta di un particolare importantissimo, che impone alla società di trovare soluzioni al più presto: pensiamo a controlli più capillari su strada - in ordine all’ebrietà dei conducenti - ed a protocolli di intervento per la grande viabilità, quella a carreggiate separate, che sembra particolarmente soggetta e che purtroppo registra le punte di maggior drammaticità. Proprio a proposito di una maggior presenza di “divise” sulla strada, è interessante verificare che 75 episodi sono stati bloccati grazie all’intervento di forze di Polizia: parliamo del 55,1% dei casi. Molti di questi, per tipologia di evento, avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. È infatti nel contesto viario della grande viabilità che si sono verificati 81 dei 136 episodi (59,6.1%), in larga parte plurimortali: in questo caso però assistiamo ad un deciso decremento dell’incidenza rispetto allo scorso anno, quando l’Asaps ebbe modo di verificare che gli eventi su arterie a carreggiate separate erano stati l’89,1%. Merito della migliorata segnaletica autostradale e l’apporto vitale delle radio infotrafic - Isoradio in testa - capaci di avvertire con un pronto allarme gli utenti in transito. Certamente, i divieti imposti sulla somministrazione dell’alcol hanno influito positivamente. Cresce, e di molto, la presenza di cittadini stranieri “attivi”, autori cioè di manovre di contromano: nel 2007 sono stati 37 in tutto (27,2%): un numero che preoccupa, visto il raffronto con il dato del 2006 (15,2%). Un’attenzione particolare, però, deve essere rivolta agli anziani, prendendo atto che oltre una certa età si rende ormai improrogabile verificare con molta attenzione il mantenimento degli standard minimi di sicurezza: 22 episodi, infatti, hanno come protagonisti conducenti over 65 (16,2%), rimasti vittima di “errori” d’interpretazione di segnaletica o in condizioni meteo sfavorevoli. Gli episodi “fantasma”, quelli per i quali è scattato l’allarme ma non è stato poi identificato l’autore, sono stati in tutto 5 (3,7%). La localizzazione geografica dei contromano, indica che la regione maggiormente a rischio è l’Emilia Romagna, che guida la classifica con 22 eventi (16,2%), seguita da Lombardia (11,8%) e Toscana (10,3%). Evidentemente, ciò è imputabile al numero di strade a rischio ed al numero di veicoli circolanti. L’unica regione a non essersi misurata con tale fenomeno, è la Basilicata. (ASAPS)

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da Il Centauro n.119

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Martedì, 26 Febbraio 2008
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