Nel 2007 monitorati
136 eventi, in larga parte sulla viabilità maggiore (81 casi, 59,6%), costati la
vita a 34 persone. Il 42,6% degli episodi dovuti all’alcol. Il caso di anziani
(16,2%) e degli stranieri (27,2%) In Emilia R., Lombardia e Toscana il maggior
numero di contromano
(ASAPS) Tra
i tanti osservatori che Asaps tiene in piedi, quello sul “contromano” è uno di
quelli che vengono maggiormente tenuti in debita considerazione, e non solo
dalla stampa specializzata. La fattispecie, come si vede scorrendo i dati
statistici, si pone come una delle più cruenti e letali, nel pur ampio panorama
offerto dalla violenza stradale. Nel corso del 2007 lo staff impegnato
nell’analisi degli episodi, ha avuto modo di monitorare ben 136 eventi, 22 dei
quali (16,2%) con esito mortale. Le vittime, in tutto, sono state 34, facendo
segnare un indice di letalità di 1,5 morti per ogni episodio funesto. È
probabile che non tutti i contromano siano stati registrati, ma la rete
informativa stesa dalla nostra associazione (che conta sui propri referenti e
sulla consultazione giornaliera della cronaca) ha senza dubbio preso in
considerazione tutti gli eventi più gravi. Si pensi che nel corso del 2006 gli
episodi monitorati erano stati appena 46, 10 dei quali con esito mortale, con 21
lenzuola bianche stese sull’asfalto. L’elevata presenza di alcol o droghe negli
episodi più gravi (58 in tutto, corrispondenti al 42,6%), evidenzia una notevole
crescita rispetto al dato del 2006 (37%), ma soprattutto attribuisce al fenomeno
la peculiarità di essere a tutti gli effetti un “PAC” (Problema Alcol
Correlato). Si tratta di un particolare importantissimo, che impone alla società
di trovare soluzioni al più presto: pensiamo a controlli più capillari su strada
- in ordine all’ebrietà dei conducenti - ed a protocolli di intervento per la
grande viabilità, quella a carreggiate separate, che sembra particolarmente
soggetta e che purtroppo registra le punte di maggior drammaticità. Proprio a
proposito di una maggior presenza di “divise” sulla strada, è interessante
verificare che 75 episodi sono stati bloccati grazie all’intervento di forze di
Polizia: parliamo del 55,1% dei casi. Molti di questi, per tipologia di evento,
avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. È infatti nel contesto viario della
grande viabilità che si sono verificati 81 dei 136 episodi (59,6.1%), in larga
parte plurimortali: in questo caso però assistiamo ad un deciso decremento
dell’incidenza rispetto allo scorso anno, quando l’Asaps ebbe modo di verificare
che gli eventi su arterie a carreggiate separate erano stati l’89,1%. Merito
della migliorata segnaletica autostradale e l’apporto vitale delle radio
infotrafic - Isoradio in testa - capaci di avvertire con un pronto allarme gli
utenti in transito. Certamente, i divieti imposti sulla somministrazione
dell’alcol hanno influito positivamente. Cresce, e di molto, la presenza di
cittadini stranieri “attivi”, autori cioè di manovre di contromano: nel 2007
sono stati 37 in tutto (27,2%): un numero che preoccupa, visto il raffronto con
il dato del 2006 (15,2%). Un’attenzione particolare, però, deve essere rivolta
agli anziani, prendendo atto che oltre una certa età si rende ormai
improrogabile verificare con molta attenzione il mantenimento degli standard
minimi di sicurezza: 22 episodi, infatti, hanno come protagonisti conducenti
over 65 (16,2%), rimasti vittima di “errori” d’interpretazione di segnaletica o
in condizioni meteo sfavorevoli. Gli episodi “fantasma”, quelli per i quali è
scattato l’allarme ma non è stato poi identificato l’autore, sono stati in tutto
5 (3,7%). La localizzazione geografica dei contromano, indica che la regione
maggiormente a rischio è l’Emilia Romagna, che guida la classifica con 22 eventi
(16,2%), seguita da Lombardia (11,8%) e Toscana (10,3%). Evidentemente, ciò è
imputabile al numero di strade a rischio ed al numero di veicoli
circolanti. L’unica regione a non essersi misurata con tale fenomeno, è la
Basilicata. (ASAPS)
da Il
Centauro n.119 |