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Notizie brevi 28/02/2008

Palermo - La Guardia di Finanza scopre una banda che falsificava Ferrari

Sequestrate ventuno imitazioni e quindici persone denunciate

Una delle Ferrari contraffatte - foto da Repubblica.it

(ASAPS) – Bastavano 20mila euro per acquistare una Ferrari “rossa, fiammante e... contraffatta”. La Guardia di Finanza di Palermo ha messo fine a un giro di finte “rosse” gestito da abili artigiani, titolari di concessionarie e gestori di siti internet specializzati in vendite di automobili on-line. In totale sono state denunciate quindici persone e sequestrate ventuno auto con il “Cavallino rampante” contraffatto. L’organizzazione era diffusa su tutto il territorio nazionale e l’inchiesta è partita dalla Sicilia, ma ha coinvolto anche Roma, Asti, Casale Monferrato, Milano, Crotone e Taranto. Le Fiamme Gialle, che l’anno scorso avevano requisito repliche di vetture con il celebre marchio nel trapanese e in Sardegna, hanno continuato a monitorare le vendite in rete delle auto di Maranello scoprendo un vero e proprio mercato di auto contraffatte. Gli acquirenti individuavano i modelli su siti internet specializzati e poi contattavano i rivenditori. Secondo gli investigatori erano consapevoli di comprare vetture “clonate”. I carrozzieri, definiti “abilissimi” dagli stessi inquirenti, riproducevano le Ferrari usando soprattutto Pontiac di seconda mano, le auto americane sarebbero quelle che meglio si adattano a “montare” la carrozzeria delle auto di Maranello, usando alcuni pezzi originali e altri falsi. I motori, generalmente, non erano quelli del “cavallino”.
I libretti di circolazione delle vetture erano, però, originali: ulteriore prova del fatto che gli acquirenti, per lo più imprenditori e commercianti, sapevano di avere comprato falsi. Il guadagno per la banda era notevole: un’auto usata costava circa 3mila euro e, dopo la contraffazione, veniva riveduta a prezzi che andavano dai 20mila ai 50 mila euro. Nell’ultimo quarto di secolo sono state trovate decine di falsi di “rosse rampanti”. Il quantitativo più consistente è quello che venne scoperto nel cuneese nel 1985, quando furono sequestrate ben 50 Ferrari, perfette imitazioni della mitica Gs del ‘62. (ASAPS)

© asaps.it
Giovedì, 28 Febbraio 2008
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