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Rassegna stampa 12/06/2004

Rassegna stampa del 11 giugno 2004

 


Rassegna stampa del 11 giugno 2004


Da “ANSA” del 11 giugno 2004

 Patentino: Min. Trasporti, Già Esaminati 190.000 Candidati


Roma. Alla data del 10 giugno 2004 risultano esaminati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti oltre 190.000 candidati per dotarsi del certificato di idoneità ala guida dei ciclomotori a fronte di circa 260.000 richieste di prenotazione di esame pervenute. Tali richieste, peraltro, si incrementano di circa 10-12.000 unità al giorno con andamento costante dall’inizio del corrente mese di giugno e le strutture del Ministero sono in grado di garantire l’esaurimento delle richieste di esame pervenute nell’arco dei 5 giorni lavorativi successivi. In un comunicato, il ministero ribadisce che il ’’patentino’’ rappresenta ’’una misura estremamente sentita sia dal Governo, che ne ha proposto l’adozione, che dalle Amministrazioni coinvolte, che dal Parlamento, che ne ha ratificato sia i contenuti sia i tempi di attuazione, nonché dalla società civile, e rappresenta una innovazione importante che pone l’Italia all’avanguardia nella sfida per il conseguimento dei più elevati standard di sicurezza nella circolazione stradale, anche rispetto agli altri paesi della Comunità Europea, dove si registra un analogo provvedimento solo in Portogallo e di cui la UE sta valutando con estrema attenzione la possibilità di estendere come obbligatorio per tutti gli altri paesi aderenti’’.

 


 

Da “Il Messaggero” del 11 giugno 2004

I PERICOLI

«Aumenteranno le fughe»

La Stradale: per evitare la multa tanti non rispetteranno l’alt

di MARIA LOMBARDI

 


ROMA. Legge giustissima, quella sul patentino, «peccato che creerà un esercito di fuorilegge». E saranno guai per i vigili e i poliziotti che dal primo luglio dovranno vedersela con migliaia e migliaia di ”disobbedienti” delle due ruote. «Ci troveremo sicuramente in difficoltà», prevede Gabriele Di Bella, segretario romano del Sulpm, il sindacato unitario lavoratori polizia municipale. Entro il primo luglio, secondo i calcoli dell’associazione dei costruttori di moto e motorini, saranno tra i 150 e i 200mila i ragazzi che riusciranno a superare l’esame e ottenere il patentino. Gli altri 800mila - per non trasgredire - dovranno legare il ciclomotore con la catena e non usarlo più fino a quando saranno in regola oppure andare a piedi. D’altra parte, se la legge è in vigore vigili e poliziotti non possono che applicarla. «La cosa più sensata da fare è rinviare di qualche mese l’introduzione del patentino per dare la possibilità a tutti di prenderlo - aggiunge Di Bella - ma dal momento che di rinvii non si parla, noi saremo costretti dal primo luglio ad applicare la legge ed essere inflessibili».
Nessuna scusa sarà buona. Anche l’Asaps, l’associazione sostenitori della polizia stradale, aveva sollecitato un posticipo, «non è pensabile che migliaia di giovani si trovino al margine della legalità». Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, guarda con grande timore alla scadenza del primo luglio. «Non vorremmo - spiega - che il gioco fosse questo: le norme ci sono, adesso se la vedano le forze di polizia. In pratica, ogni responsabilità ricadrebbe su di noi. E’ la solita linea che noi chiamiamo dell’intransigenza permissiva: si fanno leggi severe, ma non si dà la possibilità alle persone di mettersi in regola». Eppure i corsi gratuiti nelle scuole erano previsti per legge, «una legge sacrosanta, ma i primi finanziamenti stanno arrivando solo adesso». Tanti fuorilegge e tanti pericoli in più sulle strade. «Temiamo che aumentino le fughe all’alt delle pattuglie dei ragazzi senza patentino - aggiunge Biserni - e di conseguenza anche il numero degli inseguimenti, con gravi rischi per chi fugge e chi insegue».
Come uscirne? «Perché non prevediamo una specie di ”foglio rosa” per chi va in motorino?», propone Di Bella. «Un titolo provvisorio da rilasciare a chi si è iscritto a un corso per conseguire il patentino o lo sta già frequentando: dimostra la volontà del giovane di mettersi in regola e non penalizza tutti coloro che non sono riusciti a sostenere l’esame. Questo ”foglio rosa” per le due ruote dovrebbe avere validità, ovviamente, per un tempo limitato».
La verità, dice Di Bella, è che «i punti alla patente non andrebbero tolti solo agli automobilisti indisciplinati, ma anche a chi fa le leggi e non mette i cittadini nelle condizioni di rispettarle».

 

Sabato, 12 Giugno 2004
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