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Rassegna stampa del 7 Giugno 2004 |
Da
"Il Secolo XIX" del 7 giugno 2004 Sestri
Levante
La lotta senza quartiere delle forze dell’ordine ai motociclisti che seminano terrore lungo le strade sul Passo del Bracco ha vissuto un’altra puntata ieri. Per un paio d’ore, dalle 9 alle 11, gli agenti di una pattuglia della polizia stradale di Chiavari hanno controllato una ventina di moto. Incoraggiante il bilancio definitivo. Dieci contravvenzioni elevate, due patenti di guida ritirate e una carta di circolazione trattenuta dai poliziotti perché il mezzo controllato presentava modifiche non consentite dalla motorizzazione civile. Per i motociclisti più spericolati e indisciplinati il ricordo della domenica di ieri resterà a lungo. Specie per quel giovane al quale sono stati sottratti 25 punti in un colpo solo dalla patente di guida. Il motociclista è stato sorpreso procedere ad alta velocità mentre superava un’automobile in un tratto stradale con linea continua. Quando gli agenti della polstrada hanno cominciato a conteggiare le infrazioni commesse hanno scoperto che il giovane aveva bruciato il bonus dei 20 punti e non poteva più guidare salvo riportare il mezzo nel luogo di residenza come prevede la nuova legge. A finire nelle maglie dei controlli motociclisti di Rapallo, Predappio, Moneglia, La Spezia e perfino di Como a dimostrazione che il popolo delle due ruote si dà l’appuntamento proprio sulle strade del Bracco per provare il brivido della velocità. Infine un piacentino è stato multato perché gli agenti si sono accorti che la targa della motociletta era inclinata in modo tale da evitare di essere fotografata dagli autovelox. Camion
piomba sull’autostrada Un
camion che trasportava frutta ha divelto
il guard rail nel punto in cui la
Savona-Torino si immette sulla A10.
«Si è ribaltato, è
finito giù dal terrapieno,
ha fatto alcuni metri sottosopra ed
è finito nella corsia autostradale
che corre sotto», hanno raccontato
i testimoni. Erano da poco passate
le 15 di ieri ed è iniziato
un inferno: per l’autista ma anche
per migliaia di automobilisti che
si trovavano in autostrada. L’autista del camion, un africano di 31 anni (Habdalla Husalam Esa), è rimasto incastrato nell’abitacolo ed estrarlo non è stato facile. Una volta fuori è stato soccorso dall’automedica del 118 oltre che dai militi di Croce Rossa di Savona e Verde albisolese che hanno fatto il possibile per tenerlo in vita. «Era incosciente, respirava a fatica», hanno detto. È stato intubato sul posto e poi preso in consegna dal personale dell’elisoccorso dei vigili del fuoco richiamato per l’emergenza e atterrato su una piazzola vicina. Nel successivo volo verso il San Martino le condizioni si sono stabilizzate. È stato ricoverato nel reparto di neurochirurgia e la sua vita è appesa a un filo: «La prognosi è riservata, il politrauma è molto brutto». A preoccupare c’era soprattutto il doppio trauma, toracico e cranico, procurato nello schiacciamento della cabina. In più aveva un femore rotto e una sospetta frattura della clavicola. Prima, per le operazioni di soccorso, ma soprattutto dopo, per la lenta e delicata rimozione del camion, il nodo autostradale intorno a Savona è andato letteralmente in tilt. La Polstrada ha dovuto chiudere due "svincoli": chi scendeva dalla Savona-Torino non poteva andare verso Genova, chi proveniva dalla Riviera non poteva salire verso Val Bormida e Piemonte. Un vero incubo soprattutto per migliaia di turisti di ritorno in Piemonte e rimasti bloccati sotto il sole. Si è formato un lungo serpentone di auto da Finale oltre il casello di Albisola. Di piemontesi, lombardi ma anche savonesi e liguri. Sulla dinamica dell’incidente indaga la Polizia Stradale. Con ogni probabilità il camion ha centrato il guard rail per l’alta velocità e per una distrazione dell’autista che forse non si aspettava il bivio in quel punto. Nell’uscita di strada, tra l’altro, sono finiti sull’asfalto centinaia di scatoloni di banane, il suo carico, e per rimuoverle ci sono volute ore. AUTOSTRADE:
MENO MORTI E FERITI NEL FINE SETTIMANA
SULLA RETE Roma
-
Nell’ultimo
fine
settimana,
compreso
tra
venerdì
4
e
domenica
6
giugno,
sono
diminuiti
gli incidenti con conseguenze alle persone: -36% feriti, -60% deceduti. Sulla rete Autostrade per l’Italia (2854 km, pari al 51% della rete autostradale a pedaggio) gli incidenti sono stati 149 contro 152 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 84 (131 nel 2003),due deceduti (5 lo scorso anno). Lo ha comunicato la stessa società. Strade:
51
morti
nel
weekend ROMA
- Sono 51 i morti negli incidenti stradali del weekend: 7 in piu’ del
precedente, 3 in piu’ rispetto all’analogo weekend dello scorso anno.
Complessivamente, secondo i dati rilevati da Polizia stradale e
carabinieri, si sono registrati 1.567 incidenti, di cui 42 con esito
mortale.
Il 33% di questi ultimi e’ avvenuto per perdita del controllo del
veicolo da parte del guidatore. Il 28% si e’ verificato in un centro
abitato, il 36% con fondo stradale scivoloso per la pioggia.
Un
bilancio
più
articolato
a
un
anno
dalla
nuova
legge ROMA
Morti e feriti in calo dell’8,2 per centro rispetto al 2002. È il bilancio 2003 degli incidenti stradali - che comprende anche l’andamento dei primi sei mesi di patente a punti - allargato ai sinistri più gravi avvenuti su tutte le strade, città comprese. Un risultato che pur essendo positivo mostra un progressivo ritorno alle vecchie abitudini degli automobilisti, con un preoccupante rallentamento della diminuzione degli incidenti con morti e feriti. Secondo le statistiche in possesso dell’Ania, l’associazione delle imprese assicurative che registra tutte le denunce relative agli incidenti e non soltanto quelli avvenuti su autostrade e strade extraurbane come avviene per le statistiche di polizia stradale e carabinieri, la differenza tra 2003 e 2002 è dunque poco al di sopra dell’otto per cento. Uno scarto con i dati ufficiali, che balza subito agli occhi: secondo l’Ania lo scorso anno si sono verificati 3.708.504 incidenti (meno 3,3% rispetto al 2002) dei quali 704.615 con morti o feriti (- 8,2%) e 3.003.889 con soli danni alle cose (- 2,1%). Il confronto con gli anni precedenti è presto fatto. Secondo l’Ania il calo registrato è dunque dell’8,2 per cento mentre per stradale e carabinieri il 2003 si è chiuso con una discesa più marcata: i sinistri più gravi sarebbero calati del 17,5 per cento (80.390 quelli con morti o feriti contro i 97.458 del 2002), mentre in totale gli incidenti verbalizzati sono stati 163.009 (in calo del 16,4% rispetto ai 194.910 del 2002). Una difformità notevole, che le assicurazioni spiegano in questo modo: secondo l’Istat il 75% dei contatti tra veicoli avvengono nei centri urbani dove in caso di incidente intervengono quasi sempre i vigili urbani. Ai dati ufficiali di polstrada e carabinieri mancano quindi quei 75 incidenti su cento rilevati dalle polizie municipali e che entrano nelle statistiche in possesso degli assicuratori. Per capire qual è invece la reale tendenza e incidenza della patente a punti sui comportamenti degli automobilisti, occorre analizzare i diversi trimestri di riferimento e l’andamento di sinistri con morti e feriti. I dati del ministero dell’Interno per il 2003 evidenziano una forte riduzione del numero degli incidenti sul 2002, già nel secondo trimestre (- 20,9%) e quindi prima dell’entrata in vigore della patente a punti. Dopo l’entrata in vigore del provvedimento (il 1 luglio) la discesa è stata del 22,3% nel terzo trimestre e lievemente inferiore nel quarto (- 14,9%). Questo invece il percorso registrato nei dati Ania: la riduzione del numero dei sinistri denunciati nel secondo trimestre è pari a - 9,8%, mentre nel terzo e quarto trimestre si sono ridotte al lumicino, rispettivamente, a - 0,1% e - 1,1% a dimostrazione del calo di attenzione nei controlli e nel comportamento dei guidatori. Secondo l’Ania queste dinamiche così differenti si spiegano con la "straordinaria piovosità dell’estate del 2002", causa principale di un maggior numero di sinistri, mentre nell’estate scorsa le condizioni meteorologiche "sono risultate meno rischiose per la guida, soprattutto nelle strade extraurbane dove avviene la gran parte degli incidenti verbalizzati da stradale e carabinieri". Interessante anche il confronto con gli anni precedenti: gli incidenti già in calo nel 2001 e il trend è addirittura migliorato nel 2002 con una diminuzione addirittura superiore a quella del 2003. La discesa quindi dovrebbe far scattare un campanello d’allarme nelle stanze del ministero guidato dal ministro Pietro Lunardi, visto che anche secondo il Centauro e Asaps (associazione sostenitori amici della polizia stradale) il calo degli incidenti è via via diminuito. Si è passati, infatti, dal meno 26,15% di morti in meno messo a segno nei due mesi successivi l’introduzione della patente a punti, al 18,23% del mese scorso. Schianto
tra
due
auto
sul
cavalcavia
della
ferrovia:
a
un
trentenne
badiese
ritirata
la
patente
di
guida BADIA
POLESINE - Ritiro immediato della patente per N.P., 30 anni, residente
a Badia Polesine, per guida in stato di ebbrezza.
Il giovane, alla guida di una Fiat Bravo, è stato protagonista di un incidente, sabato notte poco dopo le due, sul cavalcavia della ferrovia, in prossimità dello svincolo di via Masetti, lungo la provinciale 1 a Badia. Proveniente da Crocetta con la sua auto, complici l’alcol e l’asfalto reso viscido dalla pioggia, si è scontrato con la Bmw condotta da R. B., 62 anni, di Castelmassa, sulla quale viaggiavano altre tre persone. L’impatto è stato piuttosto violento, ma le conseguenze potevano essere ben più gravi. Solo uno dei passeggeri della Bmw è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Trecenta per lievi contusioni e dimesso subito dopo: illese le altre due donne a bordo. È intervenuta una pattuglia della Polstrada di Badia: la dinamica del sinistro è ancora da chiarire. Controlli
della
Polstrada:
ritirate
14
patenti Le
notti della fine settimana sono quelle maggiormente a rischio per la
sicurezza sulle strade. Questo spiega l’intensificarsi dei controlli da
parte delle forze dell’ordine allo scopo di convincere gli
automobilisti delle ore notturne al rispetto delle regole e quindi a
mettersi alla guida in condizioni psico-fisiche che non costituiscano un pericolo per sè e per gli altri. Certi
comportamenti, soprattutto da parte dei più giovani, non possono essere
tollerati. Proprio per contrastare questi comportamenti gli agenti
della Polizia stradale, effettuano in località di volta in volta diverse severi
controlli con l’etilometro e il telelaser. L’ultimo servizio si è
svolto dalla mezzanotte di sabato alle 6 di ieri mattina ad opera di tre pattuglie nelle zone di
Desenzano, Rezzato e Erbusco. Gli agenti della Polstrada hanno ritirato
14 patenti, di cui 5 per guida in stato di ebbrezza (superamento del
limite consentito di 0.5
grammi di alcol per litro di sangue) e 9 per eccesso d velocità (40 km
orari oltre il limite previsto in quel tratto di strada). Si tratta di
giovani (tutti maschi) di età compresa tra i 22 e i 34 anni. Tutti hanno perso anche 10 punti
della patente. I cinque risultati positivi al test alcolico sono stati
anche denunciati penalmente. La Stradale ha effettuato inoltre 60
contravvenzioni per violazione di norme del Codice della strada.
La
polstrada
in
campo
È
stata anche la notte dei presidi contro le stragi del sabato sera: in
campo, con posti di blocco lungo le principali arterie del territorio,
la polizia stradale di Cremona, Pizzighettone e Crema. Nella rete degli
agenti, tesa con l’unico obiettivo di prevenire o almeno limitare gli
incidenti, sono finiti in dieci. Nove hanno perso la patente per guida
in stato di ebbrezza, uno per
l’abitudine di abbassare troppo il piede sull’acceleratore.
Martedì, 08 Giugno 2004
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