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Rassegna stampa 20/05/2004

Rassegna stampa del 19 Maggio 2004


Rassegna stampa del 19

Maggio 2004

Da "ANSA" del 19 maggio 2004
Assicurazioni: mille indagati per truffa e falso
Clienti figuravano residenti in Abruzzo anziche’ in Campania


L’AQUILA
Mille indagati per falso e truffa contro le Assicurazioni: molti clienti figuravano residenti in Abruzzo per pagare polizze piu’ basse. Oltre 2 mila le posizioni assicurative sospette e circa 100 le polizze bloccate in varie agenzie aquilane nell’operazione ’Ventaglio’ della Polstrada dell’Aquila. Si e’ accertato che la maggior parte dei truffatori, in genere broker, sono originari della Campania come i clienti.


Da "Asca" del 19 maggio 2004

SICUREZZA STRADALE: LUNARDI, AL VIA CAMPAGNA ’VIAGGIA SICURO’


Roma
’’Rispetta la segnaletica; Allaccia le cinture; Indossa il casco; Rispetta lo stop; Mantieni la distanza’’. Sono questi alcuni dei messaggi che gli automobilisti troveranno sui cartelloni stradali nei prossimi giorni. La campagna, denominata ’’Viaggia sicuro’’ e ideata dall’Associazione italiana familiari e vittime della strada con il patrocinio del ministro dei Trasporti, ha lo scopo di ricordare agli automobilisti gli obblighi del codice della strada ed evitare incidenti.
"Una iniziativa importante - ha spiegato il Ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi - soprattutto perche’ prevede l’installazine di cartelloni stradali che ricorderanno agli italiani come devono comportarsi sulle strade’’.

Da "ASCA" del 19 maggio 2004

SICUREZZA STRADALE: LUNARDI, FIRMATO DECRETO PER REVISIONE SEGNALETICA


Roma
La segnaletica stradale in Italia verra’ rivisitata. Lo ha annunciato il Ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi che ha riferito di aver firmato il decreto per la costituzione della commissione che dovra’
rivedere il problema della segnaletica stradale.
   ’’Oggi - ha detto Lunardi nel corso di una conferenza stampa - gli utenti che viaggiano per strada trovano indicazioni diverse tra paese e paese e tra strada e strada.
Per questo serve una corretta informazione con delle infrastrutture omogenee perche’ in un Paese non si puo’ avere un limite di 30 chilometri orari su una strada di un comuni e 50 su un’altra’’.
   La commissione sara’ composta da 15 membri, da esperti e da rappresentanti di regioni, comuni e province. ’’Il lavoro della commissione - ha detto il Ministro - dovra’ raggiungere un risultato entro tre mesi’’.

Da "ASCA" del 19 maggio 2004

SICUREZZA STRADALE: LUNARDI, INCIDENTI COME 1 DISASTRO AEREO AL GIORNO


Roma
’’In Europa ogni giorno ci sono 130 morti per incidenti stradali, e’ come se cadesse un aereo ogni giorno’’. Questo il monito lanciato dal Ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi che, nel corso di una conferenza stampa sulla sicurezza stradale ha lamentato la carenza di attenzione sugli incidenti sulle strade.
   ’’Se cade un aereo - ha sottolineato - succede un’ira di Dio. Degli incidenti stradali, invece, nessuno dice niente, eppure ci sono 8 mila morti l’anno’’.
   In Italia - ha aggiunto Lunardi - ’’grazie all’introduzione della patente a punti, attualmente abbiamo il 18% in meno di incidenti mortali e il 22% in meno di feriti sulle strade. Un primo passo verso l’obiettivo finale che naturalmente e’ quello di non avere morti sulle strade’’.
   Lunardi ha poi elogiato gli italiani per ’’aver capito’’ il nuovo provvedimento. ’’Temevamo - ha detto - che la patente a punti fosse una scelta impopolare, invece, abbiamo visto che gli italiani sono stati responsabili e l’hanno accettata’’.

Da "Il Messaggero" del 19 maggio 2004

DIVISE INNOCENTI
Occhio nero col trucco: «Sono stati i poliziotti»
Donna accusa due agenti: «Mi hanno picchiata».
La Procura: i lividi fatti con l’ombretto
di GIAMPAOLO MILZI


Sarebbe ricorsa alla cosmesi per vendicarsi degli agenti che l’avevano arrestata per resistenza una volta beccata alla guida mezza ubriaca. Reso artificiosamente pesto - ben dopo il litigio-zuffa coi poliziotti e grazie a un’opera di maquillage degli orrori - l’occhio della 25enne Erica Fini. Ne è convinta il pm Stefania Ciccioli, che ha indicato il self-intervento estetico tra i motivi che l’hanno spinta a chiedere l’archiviazione dell’inchiesta aperta contro Eugenio Angelini e Valentina Cappelli, della polstrada di Senigallia, e Francesco Frattini, il conducente del carro attrezzi che all’alba del 24 novembre 2002 portò via l’auto della giovane pesarese appena sequestrata. Erica Fini, all’epoca cameriera del sexy-ristorante "L’uselin della comare" di Senigallia, forte di certificati medici, aveva querelato per lesioni i tre e giura di essere stata picchiata gratuitamente. Balle, secondo la sezione senigalliese del Tribunale, che il 6 aprile scorso l’ha condannata a 7 mesi di reclusione perché colpevole, in preda a una crisi di nervi (era saltata sul carro attrezzi per protesta) di essersi opposta al prelievo della macchina - lungo la SS16 a Cesano - sferrando calci e pugni all’impazzata. Ma la ricostruzione dei fatti del pm Ciccioli (false le lesioni; il personale sanitario, sentito in inchiesta, non le ricorda; inattendibili la presunta vittima e i suoi amici) nella richiesta di archiviazione al gip (3 marzo scorso) è andata giù davvero storta all’avvocato Michele Andreano, difensore della Fini, che ha presentato opposizione. Illazioni incredibili, quelle del pm, in contrasto con documenti medici e risultanze istruttorie, stando al ricorso del legale, in cui si chiede al gip di ordinare nuove indagini e verifiche. Capaci, a suo avviso, di molte conferme: l’occhio sinistro della ragazza era davvero nero dopo lo scontro coi poliziotti; reali il trauma cranico, gli acciacchi, le ecchimosi riportati in tutto il corpo: lesioni multiple indicate nella cartella ospedaliera. Quanto all’occhio, Andreano ha chiesto l’acquisizione degli atti del processo di condanna alla Fini, da cui risulta che l’agente Cappelli affermò che lo vide gonfio. E ancora, si evidenzia nell’opposizione: nero, secondo le tesimonianze degli amici della Fini (l’andarono a trovare in ospedale), del padre Lamberto (che chiese venisse portata al pronto soccorso) e del fotografo ingaggiato dalla difesa per immortalare gli esiti delle botte. E il primario Del Pesce, della neurologia di Senigallia, scrisse "evidente ematoma orbitale" sulla cartella clinica quando fu convalidato l’arresto. Insomma, sull’occhio nero di Erica (e non solo) è proceduralmente ancora giallo. Al gip Cutrona l’onere di imporre o meno al pm nuovi chiarimenti.


Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 19 maggio 2004

I furti e le rapine avvenivano anche sulle piazzole dell’autostrada
Rubavano e riciclavano abiti
Arrestate dalla Stradale 14 persone: anche tre donne
Gianpaolo Balsamo
Luca Natile


Entravano in azione nelle aree di servizio, soprattutto in alcuni tratti dell’«A14» e dell’«A16». In pochi minuti erano in grado di ripulire tir o furgoni. Non solo: nel mirino dell’organizzata banda, sgominata dalla polizia stradale nel corso dell’operazione denominata «Ariamara», c’erano anche depositi di capi d’abbigliamento, alimentari e casalinghi.
Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e alla ricettazione, 14 persone sono state arrestate dagli agenti della polstrada del Compartimento di Bari. Si tratta di 11 uomini, due dei quali già in carcere, e di tre donne, finite ai domicilari. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del Tribunale di Bari Chiara Morfini su richiesta del pm Eugenia Pontassuglia. Gli arresti sono stati eseguiti a Bari e provincia. Secondo gli investigatori a capo dell’organizzazione c’erano Francesco Diomede, di 58 anni, e Francesco Bartolo, di 48. E’ rimasto coinvolto anche il 43enne Leonardo Gallo, già coinvolto in una maxioperazione di narcotraffico internazionale. Le indagini sono partite dopo il ritrovamento di due furgoni carichi di capi d’abbigliamento, portati via durante una rapina nel deposito di un corriere di Modugno a settembre del 2002. Il colpo fruttò ai rapinatori un bottino di circa 800mila euro. La stessa merce che, nei mesi successivi, fu sequestrata dai poliziotti mentre stava per essere venduta su alcune bancarelle a Cassano, vicino Pescara e in un bazar di Bari, gestito proprio da una delle donne coinvolte. Al fine investigativo, fondamentali sono state alcune intercettazioni telefoniche che hanno consentito di sequestrare ingenti quantità di merci rubate per un valore complessivo di alcuni milioni di euro.

Da "La Provincia di Sondrio" del 19 maggio 2004

sulla Trivulzia a 160 all’ora: è nei guai
Colombera


Samolaco - Sfrecciava a 157 chilometri all’ora contro i 90 previsti come limite in quel punto della Trivulzia. E’ finito così nei guai un valchiavennasco che lunedì nel primo pomeriggio è stato «pizzicato» dal telelaser della Polstrada di Chiavenna sulla Provinciale mentre procedeva con la sua station wagon a velocità folle. La polizia gli ha immediatamente ritirato il documento di guida, che in base alla decisione che verrà presa dalla Prefettura gli verrà sospesa per un periodo che va da un minimo di uno a un massimo di tre mesi. L’automobilista si vedrà decurtare la patente di dieci punti e dovrà pagare una multa di 343 euro. Dopo gli ultimi gravi incidenti stradali, intanto, proseguono i controlli delle forze dell’ordine sulle strade della Valchiavenna.
Giovedì, 20 Maggio 2004
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