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Rassegna stampa 22/04/2004

Rassegna stampa del 21 Aprile 2004


Rassegna stampa del 21 Aprile 2004

Da "Romagna Oggi" del 21 aprile 2004
Giordano Biserni (Asaps) ricorda Stefano Biondi
"Un vero leader" il poliziotto ucciso mentre inseguiva un’auto rubata


Un agente esperto, sempre disponibile, con una grande professionalità e un’immensa passione per la divisa che portava. I colleghi ricordano così Stefano Biondi, 28 anni, travolto e ucciso ieri sera da una Porsche con a bordo due malviventi in fuga nei pressi del casello dell’A1 a Reggio Emilia. E c’è rabbia a Forlì nella sede nazionale dell’Asaps, l’associazione nazionale sostenitori e amici della polizia stradale, presieduto da Giordano Biserni e nel quale Biondi era referente per il distaccamento di Modena Nord. Il giovane lavorava nel reparto da sette anni anche se aveva già ottenuto il trasferimento a Ravenna, dove sarebbe arrivato nei prossimi mesi per avvicinarsi alla famiglia. Aveva frequentato il corso di specializzazione nella Polstrada a Cesena, poi la destinazione a Modena. L’estate scorsa era stato distaccato al posto di polizia estivo di Cervia e pattugliava in moto le strade della Riviera con le squadre anticriminalità.
"Biondi era uno dei migliori elementi della sottosezione Modena Nord - conferma commosso il presidente dell’Asaps - Il fatto stesso che ieri sera sia uscito nuovamente dopo aver finito il servizio lo dimostra. Stefano non si è mai risparmiato, per i colleghi era un punto di riferimento, il lavoro e la Polstrada erano parte essenziale della sua vita. Stefano Biondi era un ’tuttologo’ della Stradale, si occupava di reati, spesso aveva svolto mansioni di Polizia giudiziaria. Non dimentichiamo che Modena Nord è il Bronx autostradale dell’Emilia-Romagna, uno snodo delicatissimo anche per la sua posizione geografica e logistica". Biserni ricorda l’impegno dell’agente romagnolo nell’Associazione. "A Natale aveva acquistato venti copie del nostro calendario 2004 per distribuirlo a parenti e amici. Una testimonianza forte del legame che aveva con la polizia e con quella che viveva come una missione quotidiana. E sapete cosa mi ha risposto quando, qualche tempo fa, gli ho parlato dell’opportunità di riconoscergli un rimborso spese per la sua attività e le sue trasferte per l’Asaps? Non voglio niente, datemi solo una copia aggiornata del Codice della strada". Stefano Biondi è il ventisettesimo agente della Stradale caduto in servizio dal 1994, il secondo in Emilia-Romagna in poco meno di un anno.
Il 24 maggio 2003 un agente della Polstrada di Forlì, Pierluigi Giovagnoli, di 46 anni, morì in un incidente frontale con un furgone guidato da un conducente ubriaco tra Casalfiumanese e Borgo Tossignano, mentre precedeva in moto la tappa imolese di un Giro ciclistico per dilettanti. Il 70% di questi agenti ha perso la vita sulle austostrade. "Con un organico che rappresenta il 13% dell’intera forza della Polizia di Stato, la Polstrada - aggiunge Biserni - ha pagato un prezzo almeno cinque volte superiore a quello dell’intera Polizia e Stefano era un capo, un leader, un punto di riferimento per ogni necessità. Vogliamo ricordarlo così".


Da Romagna Oggi" del 21 aprile 2004

Cervia: Poliziotto travolto e ucciso
Stava inseguendo un’auto rubata


REGGIO EMILIA- Travolto e ucciso dalla Porsche rubata che inseguiva sull’ Autosole. E’ morto così ieri serail poliziotto Stefano Biondi, 28 anni, residente a Cervia, in servizio alla Polstrada di Modena Nord.
Subito dopo sono stati arrestati i due occupanti della Porsche, un italiano e un albanese, rimasti entrambi feriti durante l’azione e l’immigrato più gravemente: in serata è stato operato per un colpo di arma da fuoco, all’ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia, dov’ è ricoverato anche l’italiano.
Colpi di pistola sono stati esplosi dagli agenti che li inseguivano. Nello stesso ospedale è stato medicato anche un poliziotto, per la colluttazione avvenuta durante l’arresto.

Da "Yahoo" del 21 aprile 2004

Poliziotto ucciso: droga su Porsche


REGGIO EMILIA - Sarebbero due giostrai italiani domiciliati nel Bolognese gli occupanti della Porsche che ha travolto e ucciso un agente della Stradale. Gli uomini hanno ucciso l’agente Stefano Biondi, 28 anni, durante un inseguimento nei pressi del casello dell’ Autosole di Reggio Emilia. A bordo della vettura, intestata a una terza persona, sarebbe stato trovato un consistente quantitativo di droga (circa due chili di cocaina).
Da "Corriere Romagna" del 21 aprile 2004

Poliziotto travolto e ucciso

c.d. e gi.ro.
CERVIA
Si chiamava Stefano Biondi, aveva 28 anni ed era di Cervia. Nato e cresciuto a Montaletto.E’ lui il poliziotto della stradale investito e ucciso ieri sera dall’auto di due malviventi in fuga al casello di Reggio Emilia dell’A1.Stefano Biondi, era l’agente della Polstrada in servizio alle 18, la persona incaricata di bloccare due balordi a bordo di una Porsche, forse rubata in un autogrill con la tecnica del tamponamento, che a tutta velocità stava sfrecciando verso sud.Due balordi italiani, che pochi minuti prima erano entrati in autostrada a bordo di quel bolide, “tra Lodi e Casalpusterlengo”, avvertiva la nota di servizio. Nulla di strano, se non fosse che qualcuno li aveva visti indossare un passamontagna e per questo aveva chiamato il 113.Biondi si trovava in compagnia di un collega della “Modena Nord” a bordo della sua Subaru Impreza. Un’auto dotata anche del sistema Provida: un impianto computerizzato che segnala i veicoli in arrivo che superano i limiti di velocità. Prima la segnalazione via radio, poi quella del computer di bordo. Biondi e il collega hanno capito che i fuggiaschi erano per loro.Hanno allestito il posto di blocco e li hanno aspettati. La Porsche è arrivata alle 18 in punto. L’uomo che era alla guida ha fatto finta di fermarsi. Biondi è uscito dalla sua auto. Ma era solo una trappola, un inganno. I balordi non si erano arresi. Volevano travolgerlo e continuare quella fuga disperata. Disposti a tutto. Anche a uccidere.L’agente Biondi lo ha capito, ha estratto la pistola e ha sparato, ma non ha fatto in tempo a difendersi. E’ stato travolto, trascinato e ucciso sul colpo. Un impatto così violento da far sbandare anche la Porsche. Abbandonata, ormai distrutta, al casello. I rapinatori hanno continuato la fuga a piedi. Uno dei due era ferito. Hanno provato a nascondersi in alcuni capannoni industriali, ma il loro tentativo è fallito. Il capannone di proprietà di una ditta di trasporti è stato subìto circondato da polizia e carabinieri. Sapevano della tragica fine del collega, la tensione era altissima. I due si sono arresi quasi subito. Il ferito è stato operato in serata all’ospedale di Reggio. Il complice sottoposto a una tac.Stefano viveva a Montaletto di Cervia. Una casa con giardino normale di una famiglia normale. Non era sposato e non aveva figli. Lascia i genitori Luciano e Loredana e una sorella più grande, Marzia. Ieri colleghi e amici si sono stretti attorno a loro per tutta la notte.Dopo aver svolto il servizio di addestramento al Caps di Cesena, Biondi era stato trasferito a Modena, dove si trovava in servizio da nove anni nella sezione “Modena Nord”. Nonostante la lontananza, il legame con la sua terra non si era mai spezzato. Tanto che l’anno scorso era riuscito a ottenere un trasferimento estivo nel posto di Polizia di Cervia, “dove - riferiscono diversi colleghi - si era messo in luce, non solo per la professionalità, ma anche per la sua umanità”. Culminata con l’allestimento di diverse iniziative di benefiche. Come una raccolta di fondi per l’Unicef e l’impegno in prima persona per l’organizzazione di Telethon a Cervia. “Il volontariato - racconta un collega di Cesena - era la sua passione principale, amava aiutare gli altri e amava la divisa. Essere poliziotto era il coronamento di un sogno”. Tra i suoi hobby anche le moto. Con i primi risparmi aveva comprato una Cagiva Mito quando era poco più che maggiorenne. Da alcuni mesi aveva chiesto il trasferimento per avvicinarsi a casa. “Stava facendo carte false per averlo - racconta un poliziotto amico -. Sulla strada era uno dei migliori”. Era già in graduatoria; a Ravenna sarebbe arrivato a giugno.

Da "L’Adige" del 21 aprile 2004

Reggio Emilia, ucciso un poliziotto
È stato investito al termine
di un inseguimento sull´A1
La rapina
Feriti da colpi di pistola i due rapinatori, schiantati con la Porsche rubata.
L´agente, 28 anni, in servizio a Modena


REGGIO EMILIA - Travolto e ucciso dalla Porsche rubata che inseguiva sull´ Autosole. È morto così ieri sera il poliziotto Stefano Biondi, 28 anni, residente a Cervia (Ravenna), in servizio alla Polstrada di Modena Nord.
Subito dopo sono stati arrestati i due occupanti della Porsche, un italiano e un albanese, rimasti entrambi feriti durante l´azione e l´immigrato più gravemente: in serata è stato operato per un colpo di arma da fuoco, all´ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dov´è ricoverato anche l´italiano e dove entrambi sono piantonati dalla polizia. Colpi di pistola sono stati esplosi dagli agenti che li inseguivano. Nello stesso ospedale è stato medicato anche un poliziotto, per la colluttazione avvenuta durante l´arresto.
Tutto è cominciato con quella Porsche. La pattuglia di Biondi, come altre due partite da Parma e Reggio Emilia, la inseguiva mentre fuggiva in direzione sud sull´A/1. L´auto sportiva era stata rapinata in un´area di servizio lombarda, vicino Casalpusterlengo, con il metodo del tamponamento, usato come pretesto per far scendere il proprietario per poi, invece di fermarsi a discutere dell´incidente, salire sul mezzo pregiato e scappare lasciando per strada l´inferocito proprietario. Stavolta, allertata dal proprietario la polizia è scattata prontamente alla ricerca in autostrada. La Porsche è riuscita a sfuggire per un lungo tratto, ma dopo Parma un cantiere ha creato qualche rallentamento e i poliziotti l´ hanno avvistata, ricominciando l´inseguimento da vicino. Ad ogni uscita evidentemente era stata sistemata una pattuglia di polizia pronta a intercettare i malviventi. Ma altre pattuglie erano sull´autostrada e a una di queste è successo di incrociare i malviventi.
Poco prima di Reggio Emilia, per cause però che sono in corso di accertamento, la Porsche è finita a ridosso dell´auto di Biondi. Il poliziotto è sceso dall´auto di pattuglia ed è stato investito e ucciso dalla Porsche, che ha proseguito la sua corsa, ma per poco: si è schiantata proprio sullo svincolo di uscita a Reggio Emilia. Ma i due occupanti non si sono demoralizzati: sono usciti dal rottame e hanno continuato a fuggire, a piedi, tagliando per i terreni adiacenti all´autostrada, finendo nel parcheggio di una cooperativa di trasporti che ha la sede vicino al casello, la Transcoop. Lì sono stati arrestati dai poliziotti che li inseguivano. Dove e perché siano stati esplosi i colpi di pistola è cosa in corso di accertamento e evidentemente ci sono molti particolari oscuri tutti da chiarire. È molto probabile che i due fuggiaschi non si siano arresi subito e i poliziotti all´inseguimento abbiano deciso di sparare.
Biondi, la vittima, era un giovane poliziotto in servizio a Modena, ma aveva chiesto il trasferimento per avvicinarsi a casa: era già in graduatoria ed era atteso a Ravenna per il mese di giugno.
Diversi i commenti dei sindacati di polizia su questa vicenda. Michelangelo Starita segretario dell´Uilps, l´Unione lavoratori italiani di polizia, ha rilanciato una polemica sulla legittima difesa dicendo che questo «è un omicidio vergognoso, un atto barbaro che dà la misura di come sia rischioso il nostro lavoro» e dimostra che «le modifiche al codice penale sulla legittima difesa sono necessari anche per questi casi»

Da "Kataweb" del 21 aprile 2004

Agente ucciso in autostrada, identificato secondo rapinatore


Reggio Emilia - Il secondo rapinatore coinvolto ieri sera nella sparatoria sulla autostrada A1 nei pressi del casello di Reggio Emilia nel quale ha perso la vita l’agente della Polstrada, Stefano Biondi, si chiama Michele D’Ambrosio. L’uomo, originario di Bologna, alla fine degli anni Ottanta fu coinvolto in una sanguinosa rapina in Austria nella quale morì un gioielliere. Insieme con lui due altri italiani, che si trovano ancora in carcere.
Quanto al complice di ieri sera, si tratta di Fabio Montagnino di Casale Monferrato, 28 anni.
Nell’auto sulla quale viaggiavano Montagnino e D’Ambrosio, inseguita dalla Polstrada di Parma, gli investigatori hanno trovato anche circa due chili di cocaina.
D’Ambrosio, secondo quanto si è appreso, è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi dagli agenti e ora si trova ricoverato all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Gli inquirenti della procura di Reggio Emilia sono impegnati in queste ore a ricostruire la dinamica di quanto è avvenuto al casello sulla A1

Da "KataWeb" del 21 aprile 2004

Poliziotto travolto e ucciso, nella macchina due giostrai


Reggio Emilia - Gli occupanti della Porsche che ieri sera ha travolto e ucciso il ventottenne Stefano Biondi, agente della polizia stradale della sottosezione Modena Nord, sarebbero due giostrai italiani domiciliati nel bolognese.
Secondo quanto trapela in ambienti investigativi, uno dei due malviventi - che ha riportato solo lievi escoriazioni - sarebbe un pregiudicato di 28 anni, F.M., che risulta residente a Bologna e con precedenti per stupefacenti, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale. L’altro, ferito e ricoverato all’ospedale reggiano, non sarebbe in pericolo di vita.
Anche la dinamica dell’episodio è in fase di ricostruzione. A quanto si era appreso ieri sera, la Porsche sarebbe stata rapinata in un’area di servizio in territorio lombardo e immediatamente dopo sarebbe scattato l’inseguimento, fino al tragico epilogo. Ma dalle successive ricostruzioni si è appreso che la potente vettura sportiva non risulterebbe rubata; sarebbe intestata a una ditta bolognese e nella disponibilità di una terza persona, non coinvolta direttamente nell’inseguimento.
A bordo della vettura - sempre secondo voci per ora non confermate ufficialmente - sarebbe stato trovato un consistente quantitativo di droga (circa due chili di cocaina), oltre a passamontagna, a un’arma tipo scacciacani e a una valigia con effetti di una donna sudamericana.
Il poliziotto ucciso era già ’smontato’ dal turno, ma aveva sentito via radio le note di ricerca della vettura e si era rimesso in servizio con un collega, per dare man forte alle altre pattuglie. Quando ha intercettato la Porsche, la vettura della Stradale è riuscita a farla fermare facendosi tamponare, ma non appena Biondi è uscito dall’auto pistola in pugno, l’auto è ripartita ad alta velocità, travolgendo in pieno l’ agente e facendolo volare per alcune decine di metri.
La vettura, visibilmente danneggiata, si è fermata un centinaio di metri dopo e i due occupanti hanno tentato la fuga a piedi, scavalcando la rete di recinzione dell’autostrada e finendo nel parcheggio di una cooperativa di autotrasporti. La tempestiva caccia all’uomo, con molte pattuglie impegnate nelle ricerche, ha dato poco dopo i frutti e i due malviventi sono stati bloccati. Dall’arma di Biondi sarebbe partito un colpo: le perizie dovranno stabilire se il proiettile ha colpito il malvivente e se ha raggiunto lo stesso agente, come risulterebbe da una prima ispezione medico-legale.

Da "Ansa" del 21 aprile 2004

Poliziotto travolto e ucciso: droga sulla Porsche in fuga


REGGIO EMILIA - Sarebbero due giostrai italiani domiciliati nel Bolognese gli occupanti della Porsche che ha travolto e ucciso un agente della Stradale. Gli uomini hanno ucciso l’agente Stefano Biondi, 28 anni, durante un inseguimento nei pressi del casello dell’ Autosole di Reggio Emilia. A bordo della vettura, intestata a una terza persona, sarebbe stato trovato un consistente quantitativo di droga (circa due chili di cocaina).

Da "News2000" del 21 aprile 2004

POLIZIOTTO UCCISO: 2 PREGIUDICATI
Fabio Montagnino e Michele D’Ambrosio


REGGIO EMILIA
Sono due pregiudicati i due uomini che viaggiavano sulla Porsche Carrera che ha investito e ucciso l’agente delle Polstrada Biondi.Sono Fabio Montagnino, di 28 anni, e Michele D’Ambrosio, di 31, entrambi residenti a Bologna. D’Ambrosio, rimasto ferito con un colpo d’arma da fuoco all’addome nelle concitate fasi dell’ inseguimento, e’ ricoverato all’ ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia, dove e’ stato sottoposto a un intervento chirurgico.

Da "News2000" del 21 aprile 2004

Agente travolto e ucciso dalla Porsche: droga nell’auto
Cocaina nel veicolo che ieri sera ha falciato il poliziotto a Reggio Emilia.
Alla guida due giostrai


REGGIO EMILIA
Sono due giostrai italiani domiciliati nel Bolognese gli uomini accusati di aver travolto e ucciso ieri sera, con una Porsche, un agente della Polizia stradale della sottosezione Modena Nord, Stefano Biondi, 28 anni, originario di Cervia (Ravenna), durante un inseguimento nei pressi del casello dell’Autosole di Reggio Emilia. Nello scontro era rimasto ferito un altro poliziotto, ricoverato all’ospedale reggiano ma non in pericolo di vita.
Secondo le prime indiscrezioni, uno dei due malviventi arrestati ieri sera - che ha riportato solo lievi escoriazioni - sarebbe un pregiudicato di 28 anni, F.M., che risulta residente a Bologna e con precedenti per stupefacenti, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale.
La dinamica dell’episodio è in fase di ricostruzione. A quanto si era appreso ieri sera, la Porsche sarebbe stata rubata in un’area di servizio in territorio lombardo e immediatamente dopo sarebbe scattato l’inseguimento, fino al tragico epilogo. Ma dalle successive ricostruzioni si è appreso che la potente vettura non risulterebbe rubata; sarebbe intestata a una ditta bolognese e nella disponibilità di una terza persona, non coinvolta direttamente nell’inseguimento. A bordo della vettura - sempre secondo voci per ora non confermate ufficialmente - sarebbe stato trovato un consistente quantitativo di droga (circa due chili di cocaina), oltre a passamontagna, a un’arma tipo scacciacani e a una valigia con gli effetti di una donna sudamericana.
Il poliziotto ucciso era già "smontato" dal turno, ma aveva sentito via radio le note di ricerca della vettura e si era rimesso in servizio con un collega, per dare man forte alle altre pattuglie. Intercettata la Porsche, la vettura della Stradale era riuscita a farla fermare facendosi tamponare, ma non appena Biondi era uscito dall’auto pistola in pugno, la Porsche era ripartita ad alta velocità, travolgendo in pieno l’agente e facendolo volare per alcune decine di metri. La vettura, visibilmente danneggiata, si era fermata un centinaio di metri dopo e i due occupanti avevano tentato la fuga a piedi, scavalcando la rete di recinzione dell’autostrada e finendo nel parcheggio di una cooperativa di autotrasporti. La tempestiva caccia all’uomo, con molte pattuglie impegnate nelle ricerche, aveva dato poco dopo i frutti e i due malviventi erano stati bloccati.
I familiari di Stefano Biondi sono stati avvertiti ieri sera dal comandante della Polstrada di Modena nord e da altri agenti, che si sono recati nella loro abitazione di Cervia. Questa mattina sono stati accompagnati all’obitorio di Reggio con una vettura messa a disposizione dalla questura di Ravenna e scortata da pattuglie della Polizia stradale.

Da "Virgilio" del 21 aprile 2004

Poliziotto travolto e ucciso: droga sulla Porsche in fuga
Vettura non risulta rubata, polizia ricostruisce dinamica


REGGIO EMILIA
Sarebbero due giostrai italiani domiciliati nel Bolognese gli occupanti della Porsche che ha travolto e ucciso un agente della Stradale. Gli uomini hanno ucciso l’agente Stefano Biondi, 28 anni, durante un inseguimento nei pressi del casello dell’ Autosole di Reggio Emilia. A bordo della vettura, intestata a una terza persona, sarebbe stato trovato un consistente quantitativo di droga (circa due chili di cocaina).

Da "Gazzettino" del 21 aprile 2004

Un poliziotto è rimasto ucciso e due uomini sono stati feriti


Reggio Emilia
ieri sera in un’operazione di polizia tra il casello dell’A/1 di Reggio Emilia e un parcheggio poco distante dove i feriti erano fuggiti e sono stati poi catturati.
Il poliziotto ucciso è Stefano Biondi, 28 anni, residente a Cervia (Ravenna). Era in servizio nella Polstrada di Modena nord e aveva chiesto il trasferimento per avvicinarsi a casa: era già in graduatoria ed era atteso a Ravenna per il mese di giugno.
Tutto è cominciato quando una pattuglia si è messa all’inseguimento della Porsche, risultata rubata, e una seconda pattuglia, quella di Modena nord, si è appostata per attendere l’auto sportiva al casello e bloccarla.
Gli agenti hanno anche fatto uso delle armi, ma la vettura che pare fosse stata rubata a Casalpusterlengo in Lombardia, ha puntato dritto sui poliziotti travolgendone uno. Dopo l’investimento, la Porsche si è schiantata, uscendo di strada. I banditi, pur malconci e feriti, hanno tentato la fuga a piedi cercando di dileguarsi in un posteggio, ma sono stati accerchiati, e ricoverati in ospedale.

Da "Giornale di Brescia" del 21 aprile 2004

Agente Polstrada travolto e ucciso da rapinatori
Segue una sparatoria: grave uno dei malviventi
AL CASELLO AUTOSTRADALE DI REGGIO EMILIA


REGGIO EMILIA
Un agente della Polstrada, in servizio a un posto di blocco presso il casello autostradale di Reggio Emilia, è stato travolto ed ucciso dall’auto di due rapinatori in fuga. La vittima si chiamava Stefano Biondi, aveva 28 anni, e risiedeva a Cervia (Ravenna). Il fatto è successo ieri intorno alle 19. I due rapinatori stavano fuggendo dopo una rapina avvenuta in provincia di Parma. Usciti al casello di Reggio Emilia, hanno trovato il posto di blocco degli agenti della Polstrada: prima hanno finto di fermarsi poi hanno proseguito la corsa travolgendo il poliziotto. È seguita una sparatori nel corso della quale uno dei rapinatori è stato gravemente ferito. L’altro è stato arrestato. I due banditi (ma forse c’è un altro complice), tra Casalpusterlengo e Lodi avevano rubato una Porsche. Non è ancora chiaro se in un autogrill o, secondo un’altra versione, addirittura speronandola. Presa l’auto è scattato l’allarme: i banditi sono fuggiti in direzione sud sull’Autosole e per un lungo tratto, tra Parma e Reggio Emilia, sono stati inseguiti dalla Stradale di Parma che però la Porsche ha seminato, correndo ad almeno 200 km/h sulla corsia d’emergenza. Una volta arrivati al casello di Reggio Emilia, dove nel frattempo la Polstrada di Modena aveva predisposto un posto di blocco, i banditi non si sono fermati all’alt e hanno travolto l’agente Stefano Biondi. Sarebbe seguita una sparatoria in cui i banditi avrebbero avuto la peggio: uno dei due infatti è stato raggiunto da un proiettile alla pancia e versa in gravissime condizioni. L’altro, che aveva cercato di fuggire a piedi, è stato poi arrestato dopo una vera e propria caccia all’uomo.

Da "Gazzettino" del 21 aprile 2004

Poliziotto ucciso: pregiudicati i due arrestati


REGGIO EMILIA
Sono due pregiudicati i due uomini che viaggiavano sulla Porsche Carrera che ha investito e ucciso l’agente delle Polstrada Biondi.Sono Fabio Montagnino, di 28 anni, e Michele D’Ambrosio, di 31, entrambi residenti a Bologna. D’Ambrosio, rimasto ferito con un colpo d’arma da fuoco all’addome nelle concitate fasi dell’ inseguimento, e’ ricoverato all’ ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia, dove e’ stato sottoposto a un intervento chirurgico.

Da "Il Messaggero" del 21 aprile 2004

I malviventi sono stati bloccati dopo una sparatoria: ora sono ricoverati in ospedale.
La vittima aveva 28 anni
Agente travolto e ucciso da 2 rapinatori
Tragico inseguimento in autostrada a Modena: la Porsche ha forzato il blocco


REGGIO EMILIA- Due rapinatori in fuga sull’autostrada A1, da Parma verso Reggio Emilia, a bordo di una Porsche rubata. Una pattuglia della Polizia lanciata al loro inseguimento. Una scena da film come tante, ma nella realtà non tutto è facile come nei film. L’auto dei fuggitivi si dirige verso il casello di Reggio Emilia dove, ad aspettarla, c’è una pattuglia della Polizia Stradale avvertita via radio. Ma i banditi non si fermano: puntano l’auto della Polstrada, la prendono in pieno travolgendo e uccidendo anche il poliziotto che è appostato accanto alla macchina. Gli altri agenti aprono il fuoco, riuscendo a colpire i due banditi. Ma la fuga continua, fino al parcheggio di una cooperativa di trasporti, vicino al casello dell’Autosole, dove i due fuggitivi abbandonano la Porsche dopo assere andati a sbattere contro un muretto. Qui vengono arrestati, e ricoverati all’ospedale reggiano di Santa Maria Nuova.
Il poliziotto ucciso è Stefano Biondi, 28 anni, residente a Cervia (Ravenna). Era in servizio nella Polstrada di Modena Nord e aveva chiesto il trasferimento per avvicinarsi a casa: era già in graduatoria, a giugno sarebbe tornato presso la sua famiglia, a Ravenna. Gli investitori sono un italiano e un albanese, feriti ma non in pericolo di vita. La Porsche sulla quale viaggiavano è stata rapinata in Lombardia, a Casalpusterlengo, con il trucco del tamponamento come pretesto per far scendere il proprietario. Poi la corsa verso sud, non si sa ancora se dopo aver utilizzato l’auto per compiere una rapina.
«L’assassinio del poliziotto è un omicidio vergognoso, un atto barbaro che dà la misura di come sia rischioso il nostro lavoro» e che dimostra che «le modifiche al codice penale sulla legittima difesa sono necessarie anche per questi casi», afferma in una nota il segretario nazionale della Uilps, l’Unione italiana lavoratori Polizia di Stato, Michelangelo Starita.
Duro anche il commento del Sap: l’uccisione del poliziotto a Reggio Emilia dimostra «che vanno approvate urgentemente con decreto legge norme per contrastare la criminalità». Per il segretario del Sap, Filippo Saltamartini, «l’ennesimo attacco al sistema della sicurezza» conferma che tali norme sono più che mai urgenti, «a cominciare dalla recente proposta di Castelli, per finire a un taglio drastico dei benefici penitenziari»

Da “L’Arena” del 21 aprile 2004

Rapinatore uccide un poliziotto
Ennesima tragedia in pochi giorni: questa volta a Reggio Emilia


È terminata ancora una volta in tragedia una rapina: stavolta è avvenuto a Reggio Emilia, dove due banditi in fuga, che erano inseguiti da una pattuglia, hanno travolto e ucciso un agente della Polstrada a un posto di blocco al casello sull’Autosole (foto) . I rapinatori , feriti, sono stati catturati. Ieri mattina un rapinatore aveva feri to un edicolante a Roma, ma poi è stato catturato. Intanto, a Vicenza, sono indagati i cinque agenti che lunedì mattina a Torre di Quartesolo hanno ucciso uno dei componenti di una banda di malviventi, tra cui un veronese, che si preparavano a un colpo.

Da “L’Arena” del 21 aprile 2004

CRIMINALITÀ.
A Roma un edicolante è stato ferito da un bandito, poi catturato.
Il sindacato: «Pronti a scioperare»
Inseguimento sulla A1, ucciso poliziotto
Travolto dalla Porsche di due malviventi in fuga vicino a Reggio Emilia: arrestati entrambi


Reggio Emilia. Travolto e ucciso dalla Porsche rubata che inseguiva sull’Autosole. È morto così ieri sera il poliziotto Stefano Biondi, 28 anni, residente a Cervia (Ravenna), in servizio alla Polstrada di Modena Nord. Subito dopo sono stati arrestati i due occupanti della Porsche, un italiano e un albanese, rimasti entrambi feriti durante l’azione e l’immigrato più gravemente: in serata è stato operato per un colpo di arma da fuoco, all’ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia, dov’è ricoverato anche l’italiano. Colpi di pistola sono stati esplosi dagli agenti che li inseguivano. Nello stesso ospedale è stato medicato anche un poliziotto, per la colluttazione durante l’arresto. La pattuglia di Biondi, come altre due partite da Parma e Reggio Emilia, inseguiva la Posrsche mentre fuggiva in direzione Sud sull’Autosole: la vettura era stata rapinata in un’area di servizio lombarda, vicino Casalpusterlengo, con il metodo del tamponamento, usato come pretesto per far scendere il proprietario per poi, invece di fermarsi a discutere dell’incidente, salire sul mezzo pregiato e scappare. La Porsche è riuscita a sfuggire per un lungo tratto, ma dopo Parma un cantiere ha creato qualche rallentamento e i poliziotti l’hanno avvistata, ricominciando l’ inseguimento da vicino.
Poco prima di Reggio Emilia, Biondi è sceso dall’auto ed è stato investito dalla Porsche, che ha proseguito la corsa, schiantandosi poco dopo sullo svincolo di uscita a Reggio Emilia. Lì sono stati arrestati dai poliziotti.
Ieri alle 6.30 del mattino, intanto, è avvenuta un’altra rapina con una sparatoria ai danni di un commerciante a Roma, e ancora una volta, come venerdì scorso nel caso dell’omicidio del tabaccaio, il rapinatore solitario - Massimo Lori, 28 anni - solitario è stato individuato e arrestato in poco tempo. L’edicolante è rimasto ferito alla gamba. L’intenzione del bandito, racconta Lori, non era quella di sparare, ma solo di rubare schede telefoniche, che il titolare, Massimo Antonini, non le aveva. E questo ha causato la reazione del rapinatore. Lo sparo ha raggiunto l’edicolante poco sopra il ginocchio destro. In pochi minuti la Sezione Antirapina della Mobile è intervenuta ed ha avviato immediatamente l’indagine che in poche ore ha portato all’arresto del Lori, a cui si è risaliti grazie alla vettura che aveva usato per la sua precipitosa fuga dopo la fallita rapina.
L’episodio ha destato la protesta della categoria. «Siamo preoccupatissimi per quanto sta accadendo nei confronti della nostra categoria. Siamo pronti a scioperare se nessuno ci darà maggiore attenzione», ha detto Carmelo Sposato, segretario provinciale di Roma del Sinagi, il sindacato di categoria degli edicolanti.
Sempre ieri, infine, intanto, il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha illustrato i concetti cardine della riforma del Codice penale che sarà presentata il prossimo 29 aprile: certezza della pena e una «forte depenalizzazione». Castelli ha spiegato le linee guida, senza entrare nel dettaglio del testo, «per rispetto» verso la commissione che l’ha redatto, presieduta dal magistrato veneziano Carlo Nordio.
Castelli prevede, forse memore di quanto accaduto per la riforma dei Tribunali dei minori, «tempi non brevi» per l’approvazione del nuovo Codice e non ha nascosto qualche timore per il suo iter parlamentare.

Da “La Provincia di Cremona” del 21 aprile 2004

Con la Porsche rubata a Casalpusterlengo i malviventi avevano appena compiuto una rapina a Parma
Agente falciato al posto di blocco
Stefano Biondi aveva 28 anni, feriti e catturati i due banditi

di Franco Porri

REGGIO EMILIA - Travolto e ucciso dalla Porsche rubata a un posto di blocco sull’Autosole. E’ morto così ieri sera il poliziotto Stefano Biondi, 28 anni, residente a Cervia (Ravenna), in servizio alla Polstrada di Modena Nord. Subito dopo sono stati arrestati i due occupanti della Porsche, un italiano e un albanese, rimasti entrambi feriti durante l’azione e l’immigrato più gravemente: in serata è stato operato per un colpo di arma da fuoco, all’ospedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, dov’è ricoverato anche l’italiano. Colpi di pistola sono stati esplosi dagli agenti che li inseguivano. Nello stesso ospedale è stato medicato anche un poliziotto, per la colluttazione avvenuta durante l’arresto. Tutto è cominciato con quella Porsche. La pattuglia di Biondi, come altre due partite da Parma e Reggio Emilia, la inseguiva mentre fuggiva in direzione sud sull’A1: l’ auto sportiva era stata rapinata in un’area di servizio lombarda, vicino Casalpusterlengo, con il metodo del tamponamento, usato come pretesto per far scendere il proprietario per poi, invece di fermarsi a discutere dell’incidente, salire sul mezzo pregiato e scappare. La Porsche è riuscita a sfuggire per un lungo tratto, ma dopo Parma un cantiere ha creato qualche rallentamento e i poliziotti l’hanno avvistata, ricominciando l’inseguimento da vicino. Poco prima di Reggio Emilia, per cause in corso di accertamento, Biondi è sceso dall’auto ed è stato investito e ucciso dalla Porsche, che ha proseguito la sua corsa, ma per poco: si è schiantata proprio sullo svincolo di uscita a Reggio Emilia. Ma i due occupanti non si sono demoralizzati: hanno continuato a fuggire, a piedi, tagliando per i terreni adiacenti all’autostrada, finendo nel parcheggio di una cooperativa di trasporti che ha la sede vicino al casello, la Transcoop. Lì sono stati arrestati dai poliziotti che li inseguivano. Dove e perchè siano stati esplosi i colpi di pistola è cosa in corso di accertamento. I due malviventi avevano appena messo a segno un colpo a Parma
Da “La Padania” del 21 aprile 2004

Reggio Emilia, arrestati i due banditi, forse stranieri
RAPINATORE INVESTE E UCCIDE POLIZIOTTO IN AUTOSTRADA

REGGIO EMILIA - Un poliziotto è rimasto ucciso e almeno un uomo, presumibilmente un rapinatore, è stato ferito ieri sera in una azione di polizia tra il casello di Reggio Emilia dell’autostrada A1 e un’area poco distante dove l’uomo ferito era fuggito ed è stato poi catturato.
Il poliziotto, un agente in servizio alla Polizia stradale di Modena nord, era di pattuglia al casello di Reggio Emilia quando è stato investito e ucciso da una Porsche, probabilmente rubata. A quanto si è appreso, una pattuglia inseguiva la Porsche e una seconda, quella di Modena nord, attendeva l’auto sportiva al casello a un posto di blocco.
Questa la dinamica: a bordo della Porsche c’erano due rapinatori che fuggivano lungo l’autostrada A1 da Parma in direzione Reggio Emilia inseguiti da una pattuglia della polizia. All’altezza del casello di Reggio Emilia si sono scontrati con il posto di blocco della polizia stradale di Modena Nord travolgendo un’auto, ed investendo l’agenti. Uno dei poliziotti è morto sul colpo. Alcuni poliziotti hanno esploso dei colpi di pistola, uno dei malviventi è rimasto ferito. L’auto si è poi schiantata, ed uno dei rapinatori è fuggito dal veicolo nascondendosi nell’adiacente area della Trans Coop, mimetizzandosi sotto un camion. Sono stati arrestati entrambi gli occupanti della Porsche, uno dei quali, rimasto ferito, è stato poi ricoverato all’ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia. I due, forse immigrati, sono stati bloccati nel parcheggio della cooperativa di trasporti che ha la sede vicino al casello dell’Autosole. L’uccisione del poliziotto a Reggio Emilia è la dimostrazione «che vanno approvate urgentemente con decreto legge delle norme per contrastare la criminalità». Così si è espresso subito dopo l’episodio il segretario del Sap, Filippo Saltamartini, commentando quello che ha definito «l’ennesimo attacco al sistema della sicurezza». Sono più che mai urgenti, secondo Saltamartini, nuove norme, «a partire dalla proposta di Castelli per finire a un taglio drastico dei benefìci penitenziari»

Da “Corriere Adriatico” del 21 aprile 2004

Poliziotto ucciso dai ladri in fuga
Travolto a un posto di blocco dai malviventi che non si sono fermati all’alt

REGGIO EMILIA E’ stato travolto a un posto di blocco dai malviventi che non si sono fermati all’alt. E’ finita sull’asfalto dell’autostrada, la vita di Stefano Biondi, ventotto anni. Agente della stradale, originario di Cervia, il giovane era in servizio presso un posto di blocco al casello di Reggio Emilia, sulla A1, quando è stato ucciso dall’auto di due rapinatori in fuga. Secondo i tasselli messi insieme per ricostruire la dinamica di una vita spezzata, una pattuglia inseguiva la Porsche, con a bordo i malviventi, e una seconda vettura attendeva l’auto sportiva al posto di blocco.
I banditi, un albanese e un italiano (ma forse c’è un altro complice) hanno rubato la Porsche tra Casalpusterlengo e Lodi. Non è ancora chiaro se in un autogrill o, secondo un’altra versione, addirittura speronandola. Presa l’auto è scattato l’allarme: i rapinatori sono fuggiti in direzione sud sull’Autosole e per un lungo tratto, tra Parma e Reggio Emilia, sono stati inseguiti dalla stradale di Parma che però la Porsche ha seminato correndo ad almeno 200 chilometri orari sulla corsia d’emergenza.
Una folle corsa con tanto di colpi di scena. All’inizio dello svincolo del casello di Reggio Emilia l’auto della Stradale ha tamponato la Porsche per poi superarla nel tentativo di bloccare la fuga dei banditi. La macchina della Polstrada ha frenato di colpo: Biondi sarebbe sceso e impugnando la pistola avrebbe fatto fuoco. I due delinquenti allora lo hanno travolto, uccidendolo. Sempre secondo il mosaico degli inquirenti, sarebbe seguita una sparatoria in cui i banditi avrebbero avuto la peggio: uno dei due, infatti, è stato raggiunto da un proiettile alla pancia e versa in gravissime condizioni. L’altro, che aveva cercato di fuggire a piedi, è stato poi arrestato dopo una vera e propria caccia all’uomo attraverso i campi.
Una nota a margine. Stefano Biondi era in servizio nella Polstrada di Modena nord e aveva chiesto il trasferimento per avvicinarsi a casa: era già in graduatoria ed era atteso a Ravenna per il mese di giugno.
Immediate le reazioni di sdegno. L’assassinio di un poliziotto che controllava un’autovettura "è un omicidio vergognoso, un atto barbaro che dà la misura di come sia rischioso il nostro lavoro" e dimostra che "le modifiche al codice penale sulla legittima difesa sono necessari anche per questi casi". Ad affermarlo, in una nota, è il segretario nazionale della Uilps, l’Unione italiana lavoratori polizia di Stato, Michelangelo Starita. "Spesso - prosegue Starita - assistiamo all’incriminazione per omicidio di poliziotti che sotto il rischio di essere investiti sparano alle auto in corsa: questa volta il collega è stato ammazzato. Siamo costretti ad operare in condizioni di insicurezza diffusa", conclude.
L’uccisione del poliziotto è la dimostrazione "che vanno approvate urgentemente con decreto legge delle norme per contrastare la criminalità". Così il segretario del Sap, Filippo Saltamartini, commenta quello che definisce "l’ennesimo attacco al sistema della sicurezza". Sono più che mai urgenti, secondo Saltamartini, nuove norme, "a partire dalla proposta di Castelli per finire a un taglio drastico dei benefici penitenziari".

Da “Brescia Oggi” del 21 aprile 2004

Finisce nel sangue l’inseguimento sull’autostrada del Sole di una Porsche rubata poche ore prima in Lombardia
Poliziotto investito e ucciso dai banditi
Ennesima tragedia in pochi giorni. Catturati i due rapinatori a bordo dell’auto

È terminata ancora una volta in tragedia una rapina: stavolta è avvenuto a Reggio Emilia, dove due banditi in fuga, che erano inseguiti da una patuglia, hanno travolto e ucciso un agente della Polstrada a un posto di blocco al casello sull’Autosole. I rapinatori, feriti, sono stati catturati. Erano a bordo di una Porsche e pare siano un italiano e un albanese. La Porsche sarebbe stata rubata in Lombardia, forse rapinata usando un tamponamento come pretesto per far scendere il proprietario, presumibilmente a Casalpusterlengo. Poi la fuga verso sud, fin quasi a Reggio Emilia, durante la quale i due hanno incontrato almeno una pattuglia della polstrada, quella di Modena nord, investendo e uccidendo uno dei due agenti che era sceso dall’auto. Dopo l’ investimento, la Porsche si sarebbe
Giovedì, 22 Aprile 2004
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