Rimozione
dei cantieri stradali di breve durata, loro segnalazione adeguata specie
nelle ore notturne e riduzione dellíingombro di quelli di lunga durata.
Questi i principali impegni straordinari che sotto Natale dovranno assolvere
gli enti proprietari e gestori della rete stradale italiana. Líannunciato
peggioramento delle condizioni meteorologiche in concomitanza del consueto
esodo festivo pone in primo piano anche le attività di spargimento di
sale, di sgombero della neve, di assistenza e pattugliamento. Il loro
rinforzo e pratica attuazione dipenderà dalla collaborazione tra i gestori
della rete stradale con il Dipartimento della Protezione civile, la Polizia
stradale e il CCISS (Centro Coordinamento Informazioni sulla Sicurezza
Stradale). Il rafforzamento delle misure di sicurezza richiamate dallíattuale
direttiva si richiama in particolare allíimpegno del governo per la diminuzione
degli incidenti stradali. Gli operatori del settore sono per questo chiamati
ad una razionale attività di coordinamento, di previsione dei flussi veicolari,
di predisposizione di piani di emergenza e di notifica delle situazioni
avverse. Per le attività di soccorso e di assistenza la Protezione civile
potrà avvalersi del personale delle associazioni di volontariato. (26
dicembre 2003)
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2003.
Coordinamento delle iniziative e delle misure finalizzate a ridurre i
rischi ed a limitare i disagi della mobilità invernale in concomitanza
con il periodo delle festività natalizie. GU n. 296 del 22-12-2003
IL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto
l’art. 5, comma 1 del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito,
con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401 [1], in
cui è previsto che il Presidente del Consiglio dei Ministri, tra l’altro,
promuove e coordina le attività delle amministrazioni centrali e periferiche
dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni, degli enti pubblici
nazionali e territoriali e di ogni altra istituzione ed organizzazione
pubblica e privata presente sul territorio nazionale, finalizzate alla
tutela dell’integrità della vita;
Sentito il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Premesso:
che la sicurezza stradale rappresenta per i Paesi membri della U.E., uno
dei temi fondamentali dell’azione politica ed istituzionale dei Governi;
che tale azione è stata ulteriormente rafforzata durante il semestre di
Presidenza italiana dell’Unione europea;
che, infatti, nel corso del Consiglio informale dei Ministri dei trasporti
della U.E. svoltosi a Verona nei giorni 23, 24 ottobre 2003, è stato confermato
il convincimento che la sicurezza stradale è oggi una priorità assoluta
per tutti i Governi dell’U.E.;
che, per quanto concerne l’Italia, ottimi risultati, in termini di riduzione
del numero dei morti e dei feriti sulle strade, sono stati raggiunti a
seguito dell’introduzione della patente a punti, offrendo ulteriore slancio
alla politica nazionale di contrasto all’incidentalità stradale e confermando
la concreta possibilità, per il nostro Paese, di raggiungere l’obiettivo
fissato dall’U.E. di ridurre del 40% il numero dei morti e dei feriti
gravi per incidenti stradali entro il 2010;
che la strategia da seguire per il raggiungimento di tale obiettivo è
indicata nel Piano nazionale della sicurezza stradale, approvato dal
CIPE [2] nel novembre del 2002, che prevede una costante concertazione
interistituzionale per l’individuazione degli obiettivi comuni, per la
definizione delle competenze specifiche di ciascuna istituzione, e delle
modalità di coordinamento tra le medesime e della verifica dei risultati;
che l’esigenza di una strategia di coordinamento diviene ancora più evidente
nei momenti in cui la mobilità stradale, nell’ambito della quale si genera
l’incidentalità, assume particolari livelli di intensità;
che tali circostanze si verificano in particolare in periodi di grande
esodo quando aumentano le aspettative di svago e di serenità della collettività
e quindi si riproporranno in occasione delle ormai imminenti festività
natalizie, coniugandosi con prevedibili condizioni di avversità atmosferiche;
che l’esigenza di coordinamento interessa i soggetti maggiormente coinvolti
nella gestione della mobilità e delle emergenze con particolare riferimento
agli enti proprietari e gestori di strade, ai servizi di Polizia stradale,
agli organi della Protezione civile, alle strutture sanitarie, ecc.;
Considerato che un’organica strategia di intervento deve prevedere un
progetto di coordinamento che eviti sovrapposizioni e dispersione di energie
umane e finanziarie;
Considerato che in tale ambito si rende necessario dare indicazioni operative
agli enti proprietari e gestori di reti stradali affinché ciascuno possa
contribuire a ridurre i rischi di incidenti e di congestione della circolazione
ed a limitarne le conseguenze;
Considerato che, a tal fine, un ruolo istituzionale fondamentale è svolto
dai servizi di Polizia stradale;
Considerato altresì che ai fini del conseguimento dei comuni obiettivi
è necessario prevedere il coinvolgimento delle componenti e strutture
operative della Protezione civile di cui agli articoli 6 e 11 della
legge 24 febbraio 1992, n. 225 [3] , per le attività di previsione,
prevenzione e assistenza agli utenti;
Tutto quanto sopra premesso e considerato;
Emana
la
seguente direttiva:
Gli enti proprietari e gestori delle reti stradali di rilevanza nazionale
provvederanno a:
attuare la rimozione di tutti i cantieri stradali presenti sulla propria
rete, ad eccezione di quelli relativi a lavori di lunga durata per i quali
dovrà in ogni caso essere ridotto, per quanto possibile, l’ingombro e
verificato il corretto segnalamento, specie nelle ore notturne, con l’esclusiva
eccezione degli interventi urgenti ed improcrastinabili;
predisporre, di concerto con i locali comandi di Polizia stradale e informandone
il Dipartimento della protezione civile, i piani di gestione del traffico
in emergenza, all’interno dei quali prevedere l’utilizzo di percorsi alternativi,
dopo averne verificato, con i soggetti proprietari e gestori, l’effettiva
capacità di assorbimento dei flussi di traffico in dirottamento;
rafforzare il pattugliamento sulla rete stradale di competenza con proprio
personale, provvedendo a informare tempestivamente il CCISS [4] , e contestualmente
l’Ufficio gestione delle emergenze - Centro situazioni del Dipartimento
della protezione civile, sulla presenza di eventuali incidenti, rallentamenti
del traffico o situazioni ambientali e/o meteorologiche che incidano localmente
sulla sicurezza della circolazione;
garantire, in analogia alle procedure previste nel progetto "Estate sicura
2003", il supporto e l’assistenza logistica alle organizzazioni di volontariato
di protezione civile, attivate dal Dipartimento della protezione civile.
Gli enti proprietari e gestori delle reti stradali locali dovranno:
adottare iniziative finalizzate a fronteggiare emergenze collegate alla
congestione da traffico e/o alle avversità atmosferiche.
Il Dipartimento della protezione civile, per quanto di competenza, anche
con il coinvolgimento delle regioni, provvederà a:
coordinare le attività di protezione civile delle componenti e strutture
operative del Servizio nazionale. Per l’efficace svolgimento di tale attività
il Dipartimento della protezione civile potrà richiedere la disponibilità
di rappresentanti degli enti proprietari e gestori delle reti stradali
di rilevanza nazionale che opereranno presso l’Ufficio gestione delle
emergenze - Centro situazioni del Dipartimento;
attivare, su richiesta delle autorità competenti ai sensi della legge
n. 225/1992, in conformità alle funzioni trasferite ai sensi dell’art.
108 del decreto legislativo n. 112/1998, le organizzazioni di volontariato
di Protezione civile riconosciute ai sensi dell’art. 1 del decreto
del Presidente della Repubblica n. 194/2001 [5] garantendo i benefici
previsti dagli articoli 9 e 10 del medesimo decreto del Presidente
della Repubblica [6];
condividere con gli enti proprietari e gestori di reti stradali le informazioni
preventive sulle condizioni meteorologiche, comunque predisposte e/o disponibili,
onde consentire in tempo utile adeguati interventi di sgombero neve o
spargimento di sale nonché, per quanto possibile, migliorare l’efficacia
dell’attività di sorveglianza
anche a scala locale;
assicurare ogni dovuta collaborazione ed assistenza nelle forme ritenute
più opportune per garantire la compiuta applicazione di quanto contenuto
nella presente direttiva.
Roma, 19 dicembre 2003
Il Presidente: Berlusconi
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