Rassegna stampa del 5 Aprile 2004 |
Da "ACI" del 5 aprile 2004
Ma anche quello dell’Unione Europea è un bollettino di guerra. Sulle strade del vecchio continente muoiono ogni anno oltre 50.000 persone, mentre 150mila restano invalide; un problema di dimensioni spaventose, che investe oltre duecentomila famiglie. In Italia, a fronte di oltre 230mila incidenti stradali, nel 2002 si sono contati 6.736 morti (una media di 18,45 al giorno, uno ogni ora e 18 minuti) e oltre 330mila feriti (uno ogni minuto e mezzo). Le cause principali: mancato rispetto della distanza di sicurezza, guida distratta, eccesso di velocità. Elevatissimo il costo sociale: 34 miliardi di euro l’anno, più del doppio dell’ultima Finanziaria. E’ proprio a causa di questi numeri impressionanti che l’OMS ha deciso di dedicare la giornata Mondiale della Salute, il 7 aprile 2004, alla sicurezza stradale. Una scelta che l’Automobile Club d’Italia condivide e rilancia. In questa occasione il presidente dell’ACI, Franco Lucchesi, ha deciso di lanciare un appello a tutti gli italiani: "Il 7 aprile né morti né feriti sulle nostre strade. Io ci provo!". Una sfida difficile ma non impossibile, ha sottolineato Lucchesi. Per centrare questo obiettivo l’ACI mobiliterà i suoi 1.100.000 soci, facendo partire sul territorio una sensibilizzazione capillare, guidata dai 107 Automobile Club locali e provinciali, dalle 1.500 delegazioni, le 500 agenzie SARA e le 900 officine Aci-Global. A questi si aggiungeranno i contatti con: associazioni di categoria, sindacati, aziende pubbliche e private, istituti di credito, federazioni sportive, associazioni di volontariato, scuole e università. Tutti quanti saranno invitati a partecipare all’iniziativa, coinvolgendo dipendenti, clienti, fornitori, associati, ecc. Con la vita non si gioca. La sicurezza stradale è.... Con
la vita non si gioca. La sicurezza stradale è importante, per questo
abbiamo aderito alla campagna di sensibilizzazione dell’AciRoma e
del Comune di Roma. Sulle strade la concentrazione deve essere sempre
alta: bastano pochi atteggiamenti corretti per salvare la tua vita e quella
degli altri. Ricordati di allacciare sempre le cinture, di rispettare
i limiti di velocità e la distanza di sicurezza e di non usare
il cellulare mentre guidi. Giocare con la vita è una partita persa.
7 aprile né morti né feriti. Noi ci proviamo e voi? I giocatori della S.S. Lazio Il capitano Giuseppe Favalli Da "Sesto Potere" del 5 aprile 2004 PREVENZIONE Ritirate venti patenti, troppo alcol e velocità Sempre forte l’attenzione delle forze dell’ordine per cercare
di prevenire gli incidenti del sabato sera. L’altra notte in provincia
di Udine sono state ritirate da parte della polizia stradale circa venti
patenti di guida. I controlli non hanno riguardato soltanto una zona ma
sono stati effettuati lungo diverse arterie stradali. Nella maggioranza
dei casi si trattava di sanzioni che sono scattate in conseguenza dell’abuso
alcolico ma alcuni automobilisti sono stati sorpresi anche mentre procedevano
a velocità eccessiva.
Da "Brescia Oggi" del
5 aprile 2004
Manca
una settimana alla Pasqua, lo spartiacque tra inverno e primavera, ma
già ieri mattina, nonostante la giornata non bellissima e una nebbiolina
che avvolgeva parte della provincia e il lago di Garda, si percepivano
le avvisaglie. Una specie di prova generale.
Traffico intenso verso i laghi e le Valli. Qualche auto è stata vista con gli sci sul tettuccio, diretta dove è ancor possibile sciare. Nei parchi e lungo i fiumi tanta gente a fare jogging in pantaloncini e maglietta. Tra le mete anche i centri commerciali e i negozi del centro ieri aperti. Alcuni supermercati hanno attirato clienti proponendo supersconti. E molti bresciani ne hanno approfittato. Ma molti hanno lasciato la città. Traffico sostenuto nel basso Garda con in colonnamenti a Desenzano e Sirmione e a Salò. E code verso la città, dal Garda e dal Sebino dal tardo pomeriggio, intensificatesi dalle 18 in poi. Sul Benacò tutti gli alberghi hanno aperto nel fine settimana e forte è la presenza dei turisti tedeschi. Un’inversione di tendenza rispetto alle ultime stagioni che lascia ben sperare gli operatori turistici che risentono della crisi economica. Nuovi arrivi . La Pasqua 2004 dovrebbe finalmente interrompere la crisi che ha caratterizzato gli ultimi anni. I dati del Centro Studi Turistici di Firenze realizzati per l’Assoturismo-Confesercenti sulle attese degli operatori del settore ricettivo per Pasqua indicano una situazione di stabilità rispetto allo scorso anno. In aumento le presenze negli agriturismo e nei residence. Il recupero di presenze potrebbe essere ancora più consistente grazie al contributo delle scelte "last minute". In aumento il flusso di turisti tedeschi dopo la forte contrazione del 2003, mentre è in flessione quella di francesi ed olandesi. La paura di attentati anche in Italia tiene lontani molti turisti americani e asiatici. Ne risentono le città d’arte. Lo stato di allerta è alto anche nel Bresciano, come per altro in tutto in Paese. Ieri mattina i vertici della polizia stradale di Brescia erano al lavoro nonostante fosse domenica per predisporre i piani del "Pasqua tranquilla". Per ore è rimasto in ufficio a coordinare i colleghi il comandante Sergio Basile. Giorni critici . Da metà settimana si prevede un forte aumento del traffico in tutta Italia anche in concomitanza con la chiusura delle scuole, il Lombardia dal 7 al 14 aprile. Da giovedì pomeriggio la polizia stradale prevede traffico intenso verso sud. Venerdì 9 , per tutta la giornata traffico intenso verso sud e verso est. Sabato 10 al mattino traffico sostenuto verso sud e verso est. Domenica, giorno di Pasqua traffico intenso ovunque. Lunedì 12 aprile da metà pomeriggio a tarda serata traffico molto intenso verso nord e verso ovest. Si prevedono le gite fuori porta per le scampagnate e i primi rientri. Martedì 13 aprile al mattino traffico molto intenso verso nord e verso ovest. Pattuglie . Mercoledì e giovedì si sono tenuti in Prefettura incontri con i vertici di polizia stradale, carabinieri, polizia provinciale, guardia di finanza e polizia locale per studiare il da farsi questa settimana sino alla fine delle festività. E’ stata istituita una apposita task force. Controlli particolari sulle principali strade e sulle autostrade e sul Garda e Sebino. Solo la polizia stradale di Brescia metterà in campo una trentina di pattuglie al giorno. E ciò sarà possibile riducendo gli organici negli uffici. La parola d’ordine è "visibilità. Tutti sulle strade". Controlli per prevenire incidenti, far rispettare il codice della strada e punire chi sgarra, ma anche aumentare sicurezza a cittadini e turisti. Compito di carabinieri e volante controllare quartieri e paesi per contenere i soliti e troppi furti in casa (comunque in leggero calo rispetto ad un anno fa). Controlli intensificati nelle stazioni, nei musei, nei luoghi affollati nell’ambito del piano antrerrorismo disposto dal ministro degli Interni Pisanu. Linea dura . L’ordine imposte alle varie pattuglie è quello della fermezza. Punire chi corre, chi guida ubriaco e commette gravi infrazioni che possono mettere a repentaglio l’incolumità propria e degli altri. Sulle strade servizi con telelasaer, autovelox e Provida (autovelox installato su un’auto civetta) per rilevare la velocità, mentre chi guida in condizioni di particolare euforia verrà sottoposto all’alcol-test (per vedere quanto ha bevuto) e il narco-test. Rileva stupefacenti). Se si risulta positivi scattano denuncia penale e ritiro della patente. Incidenti . Tra le finalità anche quella di diminuire gli incidenti, soprattutto quelli mortali: nel 2001 nel Bresciano si sono contate 225 vittime; 169 nel 2002 e 160 nel 2003. Tra le cause della riduzione di morti le strade migliorate e auto più sicure. Il 7 aprile è la giornata mondiale per la sicurezza stradale. Autostrade . In Prefettura è stato concordato di aumentare i servizi anche nelle aree di servizio, piazzole di sosta e nei parcheggi degli autogrill. Frequenti sono i borseggi alle gente in coda. I furti sulle auto in sosta e le truffe. Bande specializzate propongono a prezzi supervantaggiosi ...autentiche patacche. Dal Rolex al lettore cd che di vero non hanno proprio nulla. La polizia stradale competente sulla A4, sulla A21 e sulla A22 agirà principalmente con uomini in borghese. Ali automobilisti si raccomanda la massima attenzione. Radio . Tra i consigli anche quello di sintonizzarsi con Isoradio prima di partire e se si è in viaggio. Si evitano lunghe code. E per sapere se ci sono strade alternative si può chiamare la polizia stradale. A Brescia risponde allo 030-37131. Da "Corriere della Sera"
del 5 aprile 2004
L’obbligo
c’è, mancano i controlli. Sul giubbotto catarifrangente, ammette
la polizia, "fare prevenzione è impossibile". E’ un limite
della legge: è obbligatorio indossarlo, ma non è obbligatorio
averlo in auto. Poliziotti e carabinieri sanzionano chi, in condizioni
di scarsa visibilità, scende dalla macchina senza il giubbotto,
ma non possono punire chi non lo ha ancora acquistato o non lo tiene nella
vettura. Un automobilista per incappare nella multa (che parte da 33 euro
e comporta la sottrazione di due punti dalla patente) deve insomma essere
colto sul fatto, mentre corre già il rischio di venire travolto.
I controlli di routine , quelli per verificare se c’è il triangolo
nel baule e se le luci funzionano, quelli dunque che servono a prevenire
gli incidenti, non possono niente sulla "questione giubbotto".
Che in determinate circostanze deve essere indossato, ma che non è
indispensabile avere in macchina: in caso l’auto sia in panne, si può
sempre starsene chiusi nell’abitacolo, aspettando il carro attrezzi. Così,
nonostante l’obbligo in vigore da giovedì scorso, sono moltissimi
gli automobilisti che non hanno comprato il giubbotto (o le introvabili
bretelle). "La legge si presta a qualche vaghezza e qualche libera
interpretazione", ammette Giordano Biserni, presidente dell’Asaps,
associazione dei sostenitori della polizia stradale. Ma le cose potrebbero
cambiare. "Non è detto che la normativa non possa essere rivista
- spiegano dall’ entourage del ministro ai Trasporti Lunardi -. Nell’ottica
dell’impegno per aumentare la sicurezza, avviato con la patente a punti,
il ministro potrebbe pensare di cambiare le regole, se dovesse verificare
che l’appello alla coscienza degli automobilisti non basta a convincerli
a tenere in auto il giubbotto". Era giù successo per il casco
e per le cinture di sicurezza: fino a quando non sono cominciate a piovere
multe, nessuno le ha prese sul serio. In vista, dunque, un giro di vite?
La questione non è semplice: non tutti applaudono all’ipotesi di
controlli anche sui giubbotti a bordo. "Applicare la stessa sanzione,
due punti in meno sulla patente, a chi non ha in auto il giubbotto come
a chi viene sorpreso a guidare a 200 all’ora in autostrada non mi sembra
per niente equo: la prima infrazione è molto meno grave dell’altra
- dice ancora Biserni -. Sono più urgenti altri ritocchi alla normativa.
Per esempio: è possibile che non venga ritirato neppure un punto
a chi viaggia con le gomme lisce?".
Comunque la sia guardi, l’informazione scarseggia. Dall’agosto scorso, chi armeggia attorno a un’auto in condizioni di scarsa visibilità dovrebbe indossare obbligatoriamente il giubbotto. Ma in quanti lo sanno? A questo "vecchio" obbligo, dal 1° aprile si è aggiunto quello che riguarda specificamente i conducenti. "Temo che questa storia del giubbotto sia un po’ come la distanza di sicurezza: non c’è prevenzione, nessuno controlla e, alla fine, a venire multato è solo chi tampona l’auto davanti", chiude Maurizio Marchi, segretario del Sulpm, il sindacato autonomo della polizia municipale. |