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Rassegna stampa 30/03/2004

Rassegna stampa del 29 Marzo 2004

Rassegna stampa del 29 Marzo 2004

Da "ANSA" del 29 marzo 2004
Incidenti stradali: 37 vittime nel week end


ROMA
Sono state 37 le vittime di incidenti sulle strade italiane nel corso del week end e 31 gli scontri mortali. Il bilancio, secondo i dati della polstrada, e’ praticamente analogo a quello del week end precedente (32 incidenti mortali e 37 morti) e in lieve calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (38 incidenti mortali e 41 vittime).



Da "ASCA" del 29 marzo 2004
AUTOSTRADE: CALANO INCIDENTI (-39%) E FERITI (-40%) NEL WEEK END
Roma
Nell’ultimo fine settimana (26/28 marzo) cala il numero degli incidenti (-39%) e feriti (-40%).
Sulla rete Autostrade per l’Italia (2854 km, pari al 51% della rete autostradale a pedaggio) gli incidenti, precisa una nota, sono stati 88 (144 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno e i feriti 48 (80 nel 2003). Invariato il numero dei morti: un deceduto.



Da "Il Gazzettino" del 29 marzo 2004
Fermati dalla Polstrada due giovani di Quarto díAltino , in sella ad un "cinquantino"
Ubriachi, in autostrada con il motorino
G.B.
San Donà

Incredibile ma vero: in due su un ciclomotore, ubriachi, la scorsa notte in autostrada. E’ accaduto all’alba di ieri, poco prima delle 6, sul tratto dell’autostrada da Quarto d’Altino a Cessalto.Protagonisti dell’insolito e curioso episodio A.C., 32enne di Quarto d’Altino, e un 25enne, pure del luogo, che dopo aver alzato un pò troppo il gomito in qualche locale della zona, anzichè imboccare la strada di casa per smaltire la sbornia, hanno imboccato, dritti dritti, il casello dell’autostrada su un "cinquantino" Malaguti. Il singolare fatto è stato segnalato dai casellanti alla Polstrada di San Donà che ha bloccato i due sul ciclomotore condotto da A.C., mentre stavano proseguendo, sia pure con qualche sbandata di troppo, nei pressi del casello di Cessalto.

Che entrambi fossero ubriachi non c’era alcun dubbio per gli agenti della Polstrada, tant’è che C.A. sottoposto alla prova dell’etilometro, superava di quattro volte il limite consentito.Nelle stesse condizioni si trovava anche il passeggero trasportato. Il ciclomotore, recuperato dall’Aci, è stato sottoposto al fermo amministrativo.

L’A.C. oltre che ad essere denunciato all’autorità giudiziaria dalla Polstrada di San Donà per guida in stato di ebbrezza, si è visto accertare una serie di multe per essere entrato in autostrada con un mezzo non consentito oltre che per il trasporto di un passeggero e altre violazioni al codice della strada.



Da "Il Messaggero" del 29 marzo 2004

In nottata dalla Stradale

Alcol, ritirate due patenti


CIVITANOVA

Sarà anche per la sorveglianza severa e adesso anche potenziata della Polizia stradale lungo le strade del Maceratese e magari pure perchÈ chi si mette al volante guida con più attenzione e prudenza. Sta di fatto che le tragiche "stragi del sabato notte", che in passato hanno mietuto vite di giovani e giovanissimi, da qualche tempo non si verificano più.La notte tra sabato e domenica gli agenti della Polstrada di Macerata, Camerino e Civitanova su iniziativa del Comando provinciale hanno tenuto díocchio le arterie che passano vicino a discoteche e a locali notturni. Sono state contestate complessivamente parecchie contravvenzioni, per infrazioni di vario genere, mentre due patenti sono state ritirare dagli agenti civitanovesi: hanno dovuto "salutarle" altrettanti conducenti pescati al volante in stato di ebbrezza alcolica. Gli uomini della Stradale di Civitanova in nottata sono anche dovuti intervenire in tre incidenti automobilistici che per fortuna non hanno avuto gravi conseguenze per le persone.



Da "Il Mattino" del 29 marzo 2004
Contromano sullíA16: era ubriaco


Andava contromano sull’autostrada Napoli - Bari in totale di stato ebbrezza. Protagonista della vicenda è stato un avvocato 37enne della Valle dell’Ufita, L. G., queste le sue iniziali, che l’altra sera a bordo della sua automobile ha compiuto il tratto dell’A/16 compreso tra il casello di Grottaminarda e Vallata nel senso opposto di marcia. Il 37enne è stato subito avvistato da una pattuglia della Polizia Stradale di Grottaminarda, guidati dall’ispettore De Simone, e coordinati dal comandante Salzano che lo hanno tempestivamente bloccato. Un intervento tempestivo che ha fatto evitare il peggio per gli agenti e automobilisti in transito. L. G. risultava visibilmente ubriaco, tuttavia è stato sottoposto all’alcool test, cui è risultato positivo. è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. Sono stati pressi anche provvedimenti di ritiro patente e verbali amministrativi. Purtroppo non è la prima volta che si verificano episodi così pericolosi sullíautostrada. Sarebbe opportuno che gli automobilisti fossero più responsabili e che si mettessero alla guida, soltanto in condizioni di assoluta sobrietà.



Da "La Provincia di Cremona" del 29 marzo 2004
Sicurezza stradale
Una testimonianza importante
E oggi alle magistrali un incontro ëspecialeí


Il tour sulla sicurezza stradale riprende questa mattina alle 9 alle Magistrali Anguissola dove con il procuratore Francesco Nuzzo ed il comandante Polstrada Marco Tangorra ci sarà il vicecomandante della polizia municipale Pierluigi Sforza, altro importante protagonista di questa campagna per la vita. E ci sarà pure la testimonianza di un giovane reduce da un grave incidente. Insomma, un altro appuntamento importante per una campagna di sensibilizzazione su un problema delicatissimo.



Da "Avvenire" del 29 marzo 2004
SICUREZZA STRADALE
Secondo Franco Lucchesi, presidente dellíente automobilistico: "La responsabilità è prevalentemente dellíuomo.

Il 90 per cento degli incidenti, infatti, dipende da noi"

Mai più stragi sulle strade Parrocchie in prima fila

Il 7 aprile l’iniziativa nazionale promossa dall’Automobil club d’Italia.

E oggi nelle 26mila chiese parrocchiali durante la messa domenicale si pregherà per l’incolumità, la prudenza e la sicurezza di chi si mette in viaggio
Vincenzo Grienti


Roma
Un milione e trecento mila persone perdono la vita ogni anno nel mondo a causa degli incidenti stradali. Un bollettino di guerra che non risparmia neanche il Vecchio continente, Italia compresa. Sulle strade dell’Unione europea muoiono ogni anno oltre 50mila persone, mentre 150mila restano invalide; un problema drammatico che coinvolge oltre 200mila famiglie.
Nel nostro Paese, su oltre 230mila incidenti nel 2002 si registrano 6.736 morti, una media di 18,45 al giorno, uno ogni ora e 18 minuti. Di questi, 2.620, cioè quasi il 40 per cento, avevano un’età compresa tra i 15 e i 34 anni. Ancora più grave il bilancio dei feriti: oltre 330mila, uno ogni minuto e mezzo. Tra le principali cause di questi disastri, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, guida distratta, eccesso di velocità. Anche sul versante dei costi sociali gli incidenti fanno strage: solo nel 2002, 34 miliardi di euro l’anno, più del doppio dell’ultima Finanziaria, circa 68mila miliardi delle vecchie lire. Cifre da paura che preoccupano anche l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. Da oggi al 2020, secondo l’Oms, i decessi scaleranno la tragica lista dei principali motivi di morte e malattia fino al terzo posto, scavalcando Aids, tubercolosi, malaria e malattie cerebrovascolari. Proprio per questo, l’Oms ha deciso di dedicare la Giornata mondiale della salute del 7 aprile 2004, alla sicurezza stradale.
"Una sfida difficile ma non impossibile" ha sottolineato Franco Lucchesi, presidente dell’Automobil club d’Italia, che mobiliterà un milione e centomila soci, facendo partire a tappeto sul territorio la campagna "Il 7 aprile nÈ morti nÈ feriti sulle nostre strade". Iniziative e attività di sensibilizzazione saranno sostenute in tutti i 107 Automobile Club locali e provinciali, dalle 1.500 delegazioni, dalle 500 "Agenzie Sara" e dalle 900 officine Aci-Global. Saranno coinvolte le associazioni di categoria, sindacati, aziende pubbliche e private, istituti di credito, federazioni s portive, il volontariato, scuole e università.
Data la coincidenza con il Mercoledì santo, la Chiesa italiana ha ritenuto opportuno anticipare ad oggi l’attenzione, la riflessione e la preghiera su questo fenomeno. Durante le celebrazioni eucaristiche, infatti, le intenzioni per la preghiera dei fedeli nelle 26mila parrocchie italiane saranno dedicate proprio al dono della vita. Si pregherà per l’incolumità, la prudenza e la sicurezza dei conducenti degli autoveicoli che viaggiano per lavoro o per svago.
Una questione, quella della sicurezza, che riguarda non solo gli utenti attivi ma tocca tutti i cittadini in quanto fruitori dei mezzi di trasporto e potenziali soggetti interessati alla buona conduzione e guida sulle strade. "Gli incidenti stradali non sono colpa della cattiva qualità delle strade, di auto o moto troppo veloci, della nebbia o del ghiaccio - dice il presidente dell’Aci Lucchesi -. Queste sono tutte concause. Importanti, certo, ma nessuna di esse è la causa principale. Se, ogni anno, sulle strade perdono la vita quasi 7mila persone e più di 300mila rimangono ferite, la responsabilità è prevalentemente dell’uomo. Il 90 per cento degli incidenti, infatti, dipende da noi". Ed è forse sulle strade che prendono forma difetti personali e collettivi. "Mai come in questo caso, l’uomo è vittima di se stesso. Della propria superficialità e disattenzione - aggiunge Lucchesi -, del fascino perverso di categorie quali velocità e brivido; dello scarso rispetto delle regole e della vita: la propria e l’altrui".
Ma l’incidentalità stradale è anche una questione culturale: "La cultura dello stare sulla strada, del coniugare il bisogno di mobilità con il rispetto di se stessi, delle regole, degli altri e della vita. Se non cominciamo ad aggredire questa mentalità - sostiene il presidente dell’Aci -, non faremo passi avanti significativi nella lotta ad un fenomeno che rischia di diventare la terza causa di morte nel mondo".
Martedì, 30 Marzo 2004
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