Rassegna stampa del 22 Marzo 2004
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Da
"Ansa"
del 22 marzo 2004 MENO
FERITI SU STRADE NEL WEEK END
Da "Corriere Romagna" del 22 marzo 2004 Ubriaco: schianto e tre agenti feriti CESENA - Dopo essere uscito praticamente illeso da uno spaventoso incidente, ha aggredito tre agenti della polizia stradale, spedendoli in ospedale, e ha sfasciato un’ambulanza. Uno schianto e una reazione dettata anche dal fatto che, secondo le analisi poi effettuate al Bufalini, aveva nel sangue un tasso d’alcol superiore di cinque volte alla norma. E’ stato arrestato nella notte tra sabato e domenica, poco dopo la mezzanotte, un cittadino di origine rumena e residente da qualche tempo a Ravenna. L’uomo stava viaggiando sull’E454 in direzione Sud, verso Roma. Giunto nel tratto della superstrada che attraversa il territorio di Cesena, ha perso il controllo della sua Alfa 156 e si è ribaltato più volte sulla carreggiata. L’Alfa è rimasta sulla corsia, una situazione che ha costretto le forze dell’ordine a chiudere al transito quel tratto di E45 per consentire il recupero dell’auto e per ripulire l’asfalto dai rottami persi durante il volo. Sul posto si ono portati gli agenti della polizia stradale di San Piero e una pattuglia di colleghi da Forlì. Con loro anche i vigili del fuoco e due ambulanze del 118 dell’ospedale Bufalini. L’uomo, un 34enne, non ha riportato conseguenze nel capottamento. quando gli agenti hanno chiesto spiegazioni sullo schianto, sono stati aggrediti. Tre sono stati feriti e curati in pronto soccorso. L’uomo poi ha sfasciato una delle ambulanze. Una serie di reazioni che hanno portato all’arresto. Dalle analisi del sangue il suo tasso alcolemico è risultato di 2.23. Questa mattina il 34enne risponderà della notte brava davanti al giudice. Da "Avanti" del 22 marzo 2004 “Il nostro intento è fermare le stragi che si ripetono ogni fine settimana” ROMA - Chi non mostra tentennamenti sulla necessità e sulla bontà della legge all’esame della Camera è Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il Parlamento, che del disegno di legge governativo è un po’ il "padre". "Le devo, innanzitutto, dire - esordisce il ministro nell’intervista concessaci - che le uniche reazioni negative vengono dai gestori dei locali. I sondaggi di varie società hanno rilevato una quasi totalità (l’81 per cento) di adesione dell’opinione pubblica al nostro disegno di legge. E poi si sono dichiarati favorevoli i medici, gli Amici della polizia stradale, l’Associazione degli infortunati, quella dei genitori, i lavoratori autonomi dello spettacolo, la Cisl, le Acli, e tanti altri ancora". Da dove vengono, allora, gli ostacoli? "I guai cominciano, a livello parlamentare, dove c’è un’azione - legittima - di lobby furibonda dei gestori dei locali. Quello che però è incomprensibile, dal mio punto di vista, è che il testo che va ora in Parlamento sostanzialmente corrisponde agli accordi che il Silb aveva ripetutamente sottoscritto con vari governi, l’ultimo nel ’99 con gli allora ministri di centrosinistra Bindi, Iervolino e Turco". Qual è la base comune di questi accordi e del testo ora in esame? "Il nostro disegno di legge prevede che alle 4 del mattino, d’estate, e alle 3 negli altri mesi cessino la musica e il ballo, pur rimanendo aperti i locali per chi desidera intrattenersi mangiando e assumendo bevande non alcoliche. Altro punto rilevante è che dalle 2 alle 6 del mattino viene posto il divieto di consumare alcolici e superalcolici. Inoltre si prevede, un’ora prima della chiusura dei locali un’attenuazione della musica e dei rumori per evitare che i giovani affrontino ’rintronati’ strade e autostrade, con tutte le drammatiche conseguenze che sono ben note". Dove si concentrano le contestazioni? "I gestori ci contestano tutto: per la cessazione della musica alle 4 del mattino, che chiamano ’coprifuoco’, ci accusano di ’oscurantismo’. Tenga presente che non staremmo a discutere queste norme se non ci fossero 600 ragazzi dai 18 ai 25 anni che ogni anno muoiono di venerdì e sabato notte, con un’incidenza di mortalità tripla alle 5 del mattino del sabato e della domenica rispetto a tutte le altre ore degli altri giorni della settimana, dove ci sono 2 morti ogni 100 incidenti. Lì, invece, ci sono 7 morti ogni 100 incidenti". Una vera strage… "I gestori ora contestano anche i dati: negano la realtà delle ’stragi del sabato sera’. Fanno un’operazione devo dire squallidissima osservando che alle 6 del pomeriggio ci sono più morti. Bella scoperta! Se si considerano non i dati assoluti ma in relazione ai milioni di auto che circolano a quell’ora. Quel che occorre considerare è il tasso di pericolosità e di mortalità del venerdì e del sabato notte, oltre che la tipologia degli incidenti: a livello scientifico si parla di ’mortalità e traumatologia del sabato sera’; sono incidenti disastrosi, che avvengono all’alba, che non lasciano segni di frenata, non c’è traccia di reazione del conducente. Anche a 50 all’ora, in queste condizioni, impattando un platano o un muro ci si disintegra. Il tutto è collegato al sonno, alla stanchezza, molte volte all’impasticcamento". Perché non si punta soprattutto sull’educazione e sulla prevenzione, piuttosto che ai divieti ed alle restrizioni? "Guardi che sono almeno dieci anni che vedo gli enti pubblici spendere somme ingenti per campagne di sensibilizzazione. Ricorderà, ad esempio, quella di Toscani "Quattro pirla in meno"? A che sono servite? A zero. Ma lei la farebbe una campagna pubblicitaria diretta ai camionisti e che puntasse al loro buon cuore perché non eccedessero le prescritte 8 ore di guida o, semmai, una diretta ai motociclisti chiedendo loro, se vogliono, di mettere il casco? Obblighi, divieti e repressione allora sono necessari? "Non è tanto un problema di polizia. Se un gestore di un locale mi dice che alle 4 del mattino ad un ragazzo che gli chiede un whisky glielo dà tranquillamente, tanto fuori non è un problema suo: deve occuparsene la polizia…" Ci sembra di capire che lei scarta la possibilità di un coinvolgimento dei gestori e degli operatori dei locali notturni. "Consideri che noi, come Presidenza del Consiglio, abbiamo intrapreso una campagna promozionale, ’Accorcia la notte, allunga la vita’ - che si è avvalsa della disponibilità di personalità di spicco del mondo dello spettacolo e dello sport -, proprio per venire incontro alle richieste dei gestori dei locali. E la campagna è partita con la loro adesione. Ora sono loro ad incitare i ragazzi ad inviare SMS di protesta con lo slogan ’Allunga la notte’". Allora, signor Ministro, con i gestori dei locali notturni è lotta muro contro muro? "Purtroppo, ma devo sottolineare che l’altra associazione, l’Asso intrattenimento, aderente a Confindustria, ha mostrato di essere disponibile ad una collaborazione costruttiva". Da "Il Giornale di Brescia" del 22 marzo 2004 In
Valle "saltano" 18 patenti Ormai si "viaggia" su una media di venti patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza ogni fine settimana. Protagonisti della grave infrazione - che può mettere seriamente in pericolo la propria e l’altrui incolumità - sono quasi tutti giovani che tornano a casa da discoteche o da locali notturni. In questo week-end i controlli con l’etilometro sono stati effettuati in Valcamonica, in territorio di Esine, lungo la statale 42 del Tonale. Ad operare, dalla mezzanotte di sabato alle 6 di ieri, sono state quattro pattuglie della Polizia stradale, due di Brescia e due del distaccamento di Darfo Boario. Nel corso del servizio sono state ritirate diciotto patenti per guida in stato di ebbrezza, poiché ai conducenti dei veicoli, di età compresa tra i 20 ed i 32 anni, per lo più bresciani, è stata rilevata una presenza nel sangue di sostanze alcoliche superiore a quella consentita dal Codice della strada. Ora spetta alla Prefettura di Brescia stabilire, in base alla gravità dell’infrazione commessa, il periodo di sospensione del documento di guida. Durante il servizio sono state elevate anche tre contravvenzioni per velocità pericolosa e due per non aver allacciato le cinture di sicurezza. Complessivamente sono stati controllati cinquanta veicoli ed identificate una sessantina di persone. La Polizia stradale proseguirà comunque anche nei prossimi fine settimana i controlli con l’etilometro lungo le principali e più trafficate arterie della nostra provincia. Da "Il Gazzettino" del 22 marzo 2004 Maxirissa nell’autogrill dopo la discoteca, sei arresti Bergamo
- Sei giovani delle province di Milano e di Varese sono stati
arrestati per rissa aggravata dalla polizia stradale del distaccamento
di Seriate (Bergamo) dopo aver preso parte a una maxirissa lungo
l’autostrada. All’alba di ieri pattuglie della stradale sono dovute
intervenire all’area di servizio Brembo sull’autostrada tra Bergamo
e Milano perché due gruppetti di giovani si stavano picchiando
di santa ragione. Da "La Provincia di Cremona" del 22 marzo 2004 Sabato
notte: la città osservata speciale. Un arresto al bar Longoni, due incidenti rilevati, cinquanta persone identificate, quindici contravvenzioni per infrazione al codice della strada, comprese una patente ritirata per guida in stato d’ebbrezza ed una carta di circolazione requisita per mancata revisione. Questi i dati della prima operazione del Piano Coordinato di Controllo del Territorio, scattato dalle 21 all’una di notte di sabato. Al comando delle operazioni Daniel Segre, dirigente del commissariato di via Maccallè, che promuove senza riserve l’iniziativa di prevenzione. "Si è conclusa con successo la prima di una lunga serie di operazioni coordinate di controllo, che presto ripeteremo con orari più flessibili. Positiva l’idea del coordinamento delle forze, che ha visto impegnate due volanti, una pattuglia della stradale ed una della polizia municipale. Il piano di coordinamento è molto efficace e permette una seria prevenzione. In futuro, simili operazioni verranno sicuramente ripetute". Chiamata d’urgenza, alle 23.45 la task force è intervenuta al bar Longoni di via De Gasperi per calmare l’esuberanza etilica di un egiziano di 44 anni. Avvicinato dalle forze dell’ordine per essere riaccompagnato alla casa d’accoglienza per tossicodipendenti che lo ospita, in un paese del circondario, l’uomo ha perso le staffe e ha cercato di scappare colpendo gli agenti con calci e pugni. Bloccato con molta difficoltà, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Da "Il Tempo" del 22 marzo 2004 Commissario Basettoni arresta Paperino. Cosi
si potrebbe ricostruire con un sola frase ciò che è
accaduto ieri a Giovanni Tigani, detto "Paperino",
conosciuto dalle forze dell’ordine e legato alla Banda
della Magliana, che è stato fermato dal sostituto Commissario
Guido Martino, mentre camminava con la sua auto sulla corsia
d’emergenza del A/24, l’Aquila-Roma. Da "La Sicilia" del 22 marzo 2004 Rivoluzione
in discoteca Roma
- Per il disegno di legge sulle discoteche proposto dal governo
che limita l’orario di apertura dei locali notturni, si avvicina
il momento del redde rationem. Il testo, che sin dal momento
della sua presentazione è stato oggetto di numerose polemiche,
approda da oggi pomeriggio nell’aula della Camera e tutto lascia
prevedere un cammino accidentato. Se, infatti, in queste settimane
si è sviluppato un consenso trasversale sulla necessità
di sensibilizzare i giovani a tenere comportamenti che evitino
le cosiddette stragi del sabato sera, altrettanto trasversale
è lo schieramento di chi si oppone ad interventi proibizionistici.
Con posizioni contrarie quindi anche all’interno dei partiti
della maggioranza. Fuori strada all’altezza di Marrubiu: ventiduenne in prognosi riservata Sulla 131 una strage di patenti La polizia ferma un’auto a 182 chilometri orari Nicola Pinna Ha
premuto tanto sull’acceleratore che la velocità
della sua Mercedes, in men che non si dica, ha raggiunto quota
182 chilometri orari. La sua andatura, però, non è
sfuggita all’occhio elettronico della polizia stradale.
E così, mentre percorreva la Statale 131, all’altezza
di Marrubiu, il frettoloso automobilista cagliaritano è
stato immortalato dall’autovelox. Immediate sono scattate
le sanzioni: patente ritirata, 340 euro di multa e ben 10 punti
sottratti. "È stato davvero un record - ha commentato
il comandante della Stradale, Giulio Marongiu - Non ci era mai
capitato di fermare qualcuno che procedeva ad un’andatura
così elevata". In tutto il fine settimana, durante
il quale gli agenti hanno predisposto una serie di controlli
straordinari, sono state ritirate cinque patenti per eccesso
di velocità. Un’altra invece per guida in stato
di ebbrezza. "Abbiamo notato che l’informazione stavolta
ha avuto il suo effetto positivo - ha aggiunto il comandante
Marongiu - Gli automobilisti erano avvertiti della nostra presenza
lungo la 131 e hanno rispettato maggiormente i limiti di velocità
e le altre regole". Oltre al classico autovelox le strade
della provincia, sabato e domenica, sono state presidiate anche
dal più moderno telelaser, strumento che stabilisce la
velocità degli automezzi ad una distanza massima di 900
metri. Massima attenzione al rispetto dei limiti di velocità,
dunque. Lungo la Statale 131, in nessun caso, è possibile
superare i 90 chilometri orari, come stabilito dal codice della
strada, che classifica la strada come una extraurbana secondaria.
"Da nessuna parte è specificato che il limite massimo
è di 90 - sbotta Gabriele Tore - Ero convinto che si
potesse arrivare a 110, come nelle superstrade, e ora devo pagare
una multa di oltre 130 euro. Sarebbe utile sistemare qualche
cartello che ricordi che non è possibile superare i 90".
La patente a punti, comunque, sembra avere avuto qualche effetto
positivo. Prima di mettersi al volante ad esempio quasi tutti,
pare, indossano le cinture. |