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Rassegna stampa 10/03/2004

Rassegna stampa del 9 Marzo 2004

Rassegna stampa del 9 Marzo 2004

 


Da "Romagna Oggi" del 9 marzo 2004

Lo spot di Valentino Rossi non piace allíAsaps. Líassociazione polizia stradale con sede a Forlì, protest


FORLì - Avete presente lo spot televisivo in cui il centauro Valentino Rossi derapa tra la gente, riparte sgommando e impennando a pazza velocità per simboleggiare la rapidità di un collegamento ad internet? Ebbene, secondo líAsaps, líAssociazione amici e sostenitori della Polizia Stradale, quella pubblicità è in controtendenza rispetto al lavoro che ogni giorno si fa per prevenire líincidentalità stradale. Allíassociazione con sede a Forlì, non piace líaccostamento tra la rapidità di connessione internet di Alice Telecom Italia e la velocità del campione del mondo Rossi, che non è di buon esempio per chi deve mettersi in giro per strada. "Questo spot - attacca líAsaps - è fuoriluogo e pericoloso".


Da "ANSA" del 9 marzo 2004
   

Moto: spot Rossi non piace ad Asaps


FORLI’ - Valentino Rossi che sgomma nel "Paese di Alice" non convince l’Asaps, l’associazione amici e sostenitori della Polizia Stradale. Non piace l’accostamento tra la rapidita’ di connessione Internet e la velocita’ della moto del pluricampione che é al centro dello spot di Telecom Italia con cui si reclamizza il servizio "Alice Adsl". "Questo spot - afferma l’Asaps - é fuoriluogo e pericoloso". Nelle immagini si vede Rossi ché derapa tra la gente, riparte sgommando e impennando’.


Da "Kataweb News" del 9 marzo 2004

   

Moto, proteste Asap per spot di Valentino Rossi per Telecom 


Lo sport pubblicitario di Alice Adsl della Telecom (la connessione Adsl) con Valentino Rossi che sgomma non piace all’Asaps, l’associazione amici e sostenitori della Polizia Stradale, che protesta. "Abbiamo una gran passione per le due ruote - sostengono - e un gran rispetto per i mostri sacri del motociclismo italiano. Francamente, però, lo spot di Telecom Italia ci sembra assolutamente fuoriluogo e pericoloso".

 


Da "Il Quotidiano Calabria" del 9 marzo 2004

Controlli straordinari della Polstrada
per ridurre gli incidenti automobilistici


CONTINUA senza sosta, e conseguendo puntualmente apprezzabili risultati, il piano straordinario di controllo del territorio e prevenzione degli agenti della polizia stradale del compartimento di Reggio Calabria. Nell’ambito dell’ultima tornata di servizi, effettuati lo scorso fine settimana sull’intera rete stradale e autostradale della provincia reggina con l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali, la polizia stradale di Reggio Calabria ha pianificato una serie di servizi ad hoc.
"L’attività - spiega il comandante della Polstrada reggina, Andrea Spinello - volta in particolare a scongiurare eventi connessi alla circolazione stradale, vuole anche costituire un momento di sensibilizzazione sulla rilevanza del rispetto delle regole e soprattutto dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta e casco, nonché, il rispetto dei limiti di velocità e di tutte le norme di comportamento previste dal codice della strada".
I servizi vengono svolti con l’impegno congiunto di più equipaggi e con l’impegno di apparecchiature speciali per l’accertamento delle violazioni.
Nella scorsa settimana sono stati conseguiti i seguenti risultati: 916 veicoli controllati; 35 infrazioni accertate delle norme del codice della strada di cui violazioni per il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza; 44 violazioni per il mancato rispetto dei limiti di velocità; e ben 499 punti decurtati.


Da "Il Messaggero" del 9 marzo 2004

Eccesso di velocità. Anna Falchi rischia il processo: mentì agli agenti che la fermarono
di UMBERTO MAIORCA


PERUGIA - La velocità non favorisce Anna Falchi. La Polstrada di Perugia, nell’ottobre del 2003, le ritira la patente perché aveva superato il limite di velocità di ben 40 chilometri all’ora. Ma la patente ritirata per eccesso di velocità ha stabilito un record di sveltezza nel tornare in possesso del proprietario: appena 24 ore.
Il polverone sollevato dalla vicenda, però, non si è posato a terra senza far rumore. E così, dopo appena 4 mesi, alla show-girl è stato recapitato un avviso di conclusione delle indagini preliminari, anticamera dalla richiesta di rinvio a giudizio di fronte al Gip, per aver rilasciato e confermato dichiarazioni non vere. Ammissioni che inducevano in errore il pubblico ufficiale, in questo caso il Prefetto, che aveva archiviato gli atti della violazione.
Ma cosa aveva dichiarato l’attrice al momento della contestazione e, poi, del ricorso? Una delle scuse più utilizzate, quasi quanto il fazzoletto bianco per portare la moglie in ospedale a partorire: "Correvo da mamma malata". Il pubblico ministero Claudio Cicchella, però, ha indagato e ha scoperto che Anna Falchi alle 14,15 stava percorrendo la E45 in direzione nord, verso Cesena. Anzi si dirigeva a Riccione, come da lei stessa dichiarato agli agenti accertatori. Ed è stata una fortuna che i poliziotti abbiano fermato l’attrice, perché la madre si trovava a Roma. Anche se era stata visitata e curata in un ospedale alle 12,30, due ore prima dei fatti.


Da "Corriere Adriatico" del 9 marzo 2004

Nel fine settimana 1.308 gli incidenti, ventotto le vittime
Aumentano i "mortali"
Un incremento di sinistri dovuto al maltempo


ROMA - Sono state 29 le vittime dei 28 incidenti stradali avvenuti su strade e autostrade italiane nello scorso week end. I dati rilevati da Polizia stradale e carabinieri se confrontati con quelli dello stesso periodo dello scorso anno dimostrano un aumento del fenomeno.
Nel corrispondente week end 2003 furono 25 gli incidenti con 25 morti. Nell’ultimo fine settimana di febbraio erano stati invece 25 gli incidenti stradali con 29 morti.
I feriti dei 1.308 incidenti totali avvenuti tra venerdì 5 e domenica 7 marzo sono stati 903. L’analisi del fenomeno ha rilevato come quasi la metà degli incidenti mortali del fine settimana caratterizzato da pioggia diffusa su tutta la penisola e neve in Emilia Romagna e Veneto, è avvenuta per il fondo stradale sdrucciolevole per pioggia o neve, il 36% degli incidenti si è verificato per perdita del controllo del veicolo da parte del conducente, il 25% è avvenuto in centri abitati.
Tra le 29 vittime, 10 avevano un’età inferiore a 30 anni. Dei 28 incidenti mortali 11 si sono verificati nella fascia oraria 22-06. Sono stati 10(con 10 vittime), tutti su viabilità extraurbana, quelli causati dalla fuoriuscita della sede stradale senza contatto con altri veicoli.

Altri 18 sono avvenuti per collisione tra veicoli: 2 in autostrada con 2 vittime, 9 su strade extraurbane con 10 vittime e 7 in centri abitati con 7 vittime. Infine sono state 21.463 le violazioni al Codice della strada contestate da Polizia e Carabinieri che hanno portato alla decurtazione di 30.322 punti patente. Molto probabilmente questo innalzamento della media deve essere imputato alle condizioni atmosferiche che hanno reso le strade impraticabili.


Da "Il Messaggero" del 9 marzo 2004

Dati positivi dal raffronto fra il periodo precedente e quello con il nuovo Codice della strada in vigore. Patente a punti, promossa la Sabina. Netto calo delle infrazioni per velocità e guida in stato di ebbrezza.
COLARIETI


A otto mesi dallíentrata in vigore, la patente a punti sta dando i suoi primi risultati e i numeri parlano da soli. Lungo le arterie della Sabina c’è stata una drastica riduzione delle violazioni al Codice della strada e gli automobilisti sono molto più disciplinati di un tempo.
Questo è il profilo che emerge dall’analisi dei dati forniti dalla Polstrada di Rieti, che mettono a confronto il numero delle infrazioni commesse dal 13 agosto 2002 al 15 febbraio 2003, quando la patente a punti non c’era ancora, con quelle registrate dal 13 agosto 2003 al 15 febbraio scorso.
Per la velocità siamo passati da 8.255 infrazioni e 133 patenti ritirate (se si supera di oltre 40 chilometri orari il limite), nel periodo in cui non c’era la patente a punti, alle 2.126 e 123 patenti successive allíentrata in vigore del provvedimento. In diminuzione anche le infrazioni legate alla guida in stato d’ebbrezza (10 punti in meno), da 41 a 34. Evidente, invece, la differenza nel caso di sorpasso (5 punti): 306 infrazioni e 50 patenti ritirate nel periodo in cui dettava legge il vecchio Codice della strada, 88 con 80 patenti fino al 15 febbraio scorso.


Da "Il Mattino" del 9 marzo 2004

Svolta nellíinchiesta: pratiche di immigrazione pilotate dietro compensi.
Sospetti su altri agenti Tangenti, arrestati tre poliziotti Mazzette sui permessi di soggiorno: in carcere anche tre extracomunitari.
Líaccusa: corruzione

Mazzette in cambio di permessi di soggiorno: è líaccusa con la quale sono stati arrestati tre poliziotti, due dei quali in servizio presso líUfficio stranieri della Questura di Napoli. Nei loro confronti il gip Angelo Capozzi ipotizza i reati di corruzione, rivelazione di segreti díufficio, favoreggiamento e falso. Secondo líaccusa, il personaggio centrale di questa vicenda sarebbe un tunisino 41enne, Kamel Hamdi Ben Borni. Da alcune intercettazioni telefoniche (e da successive indagini) sarebbero emersi contatti tra il nordafricano e gli agenti. Líorganizzazione degli extracomunitari (ne fanno parte anche due albanesi finiti in carcere, mentre altri due stranieri sono riusciti a sfuggire alla cattura) si sarebbe cioè avvalsa della complicità dei poliziotti per procurarsi informazioni e documenti necessari al rilascio dei permessi di soggiorno. In realtà il fascicolo nasce da uníindagine della Polizia stradale, che nel 2002 inizia a seguire la traccia di alcuni furti di auto di grossa cilindrata. Mercedes, Bmw, Audi rubate. La svolta è giunta da alcune intercettazioni telefoniche. Choc in via Medina, ma fiducia nel lavoro dei magistrati. I poliziotti (due in carcere e un terzo ai domiciliari) respingono tutte le accuse.

Da "Il Secolo XIX" del 9 marzo 2004

Velocità, ritirate cinquanta patenti. Controlli della Stradale sulla A-10 e sulle strade provinciali. Complessivamente decurtati cinquecento punti agli automobilisti indisciplinati
I "record" di un tedesco e un milanese che viaggiavano a 180 all’ora dove il limite è 50

A.C.


Ritirate una cinquantina di patenti, decurtati cinquecento punti dai documenti di guida, oltre sedicimila euro di multe: Obiettivo Zero, ovvero l’operazione sicurezza messa in atto dalla polizia stradale, negli ultimi tre giorni, sulle principali direttrici autostradali e ordinarie del Savonese, ha verificato molti di casi di indisciplina da parte degli automobilisti, soprattutto per quanto concerne il rispetto dei limiti massimi di velocità, oltrepassati in tutte queste circostanze di oltre quaranta chilometri orari. "Abbiamo chiamato così il servizio perché intendiamo abbattere sino a quota zero l’indice di mortalità sulle strade - dice Luca Marchese, comandante provinciale della polstrada - La velocità incide sull’ottantacinque per cento degli incidenti gravi, per cui riteniamo necessario monitorare tutti i punti più rischiosi, senza lesinare uomini e mezzi a disposizione".
La maggior parte delle patenti - ventisei - sono state bloccate ieri pomeriggio sull’autostrada A10, in direzione Ponente, nel tratto compreso tra Varazze e Savona, considerato "una discesa pericolosa, con diverse curve, teatro di numerosi incidenti": la barriera è di ottanta all’ora, sono state registrate velocità medie di centocinquanta, con il top di centottanta raggiunto da un turista tedesco ("il quale perlomeno s’è scusato"). La sospensione del documento va da uno a tre mesi (da due a sei mesi se recidiva nei due anni), le penalità da pagare sono dieci, la sanzione amministrativa di 343,35 euro (ma potrebbe arrivare addirittura a 1376,55): in questi casi sono intervenute le pattuglie delle sezioni di Savona, Albenga e Carcare, coordinate dagli ispettori Graziano Baglietto e Fabio Agnese.
E la viabilità ordinaria? Da sabato mattina a domenica sera sono state effettuate verifiche - sezioni di Savona, Albenga, Finale Ligure e Carcare, guidate dall’ispettore Pino Fusco - su zone ritenute particolarmente pericolose, come i rettilinei di Pecorile, Varigotti e del Merello, rispettivamente nei territori comunali di Celle Ligure, Finale Ligure e Spotorno, le strade provinciali del Cadibona e del Sassello, la via Aurelia, nel tratto compreso fra Alassio e Albenga: qui i limiti di velocità variano dai cinquanta ai novanta all’ora, sono stati oltrepassati di oltre quaranta orari in quindici occasioni (ritirate altrettante patenti, sanzioni identiche a quelle del lunedì in autostrada) con una punta di centottanta all’ora a Varigotti (dove la barriera è cinquanta) raggiunta da una Porsche di un milanese, di ritorno dal Festival di Sanremo.
Dulcis in fundo, sono da registrare quattro ritiri di patente avvenuti ieri mattina sulla superstrada tra Savona e Vado Ligure (limite cinquanta orari, media di oltre cento, in azione le pattuglie di Finale Ligure, provvedimenti identici a quelli precedenti) e altri tre determinati da guida in stato di ebbrezza: sospensione del documento da quindici giorni a tre mesi, dieci punti in meno, contravvenzione di 258 euro (potrebbe arrivare a 1032 ed è previsto anche l’arresto fino a un mese).

Da "Unione Sarda" del 9 marzo 2004



Potrebbe esserci un maldestro tentativo di ritorsione per uníattività díindagine condotta dalla Polstrada di Lanusei dietro il pacco-bomba (del tutto innocuo) arrivato sabato al comandante del distaccamento di Lanusei Roberto Perino. è questa una delle piste seguite dalla Procura di Lanusei che conduce líinchiesta. Accertato che il tubo metallico non sarebbe potuto esplodere, gli inquirenti stanno dando la caccia al mittente. Líindagine è difficile per un motivo, allíopposto, semplicissimo. Gli agenti della Polstrada di Lanusei, negli ultimi tempi, non si sono distinti in operazioni particolarmente clamorose. Per puro caso, ad un posto di blocco, hanno fermato e arrestato un ragazzo di Tortolì che trasportava gioielli e munizioni rubate nel cofano della sua auto. Per il resto attività di semplice routine: patenti alleggerite di punti, contravvenzioni ad automobilisti, rilievi su incidenti stradali e poco altro. Evidentemente nellíOgliastra delle intimidazioni, delle bombe e della ventina di omicidi impuniti basta anche una semplice multa per far scattare una rappresaglia.

Ritirate una cinquantina di patenti, decurtati cinquecento punti dai documenti di guida, oltre sedicimila euro di multe: Obiettivo Zero, o
 
Mercoledì, 10 Marzo 2004
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