Da
"ANSA"
del 18 febbraio 2004
Incidenti stradali: aumentano
i pedoni uccisi sulle strade
FORLI’- Sono in crescita i pedoni che perdono la vita sulle strade, secondo
i più recenti dati Istat disponibili (2002). In base ad una elaborazione
de "Il Centauro", rivista curata dall’ Asaps (Associazione amici della
polizia stradale), i pedoni morti nel 2002 sono stati 1.188, +27,8%
sul 2001 e +40% rispetto al 2000. In netta maggioranza gli uomini (62,7%)
a causa della loro più ampia esposizione sulla strada in ore notturne.
Più a rischio gli over 65 (45%)
Da "Il Gazzettino"
del 18 febbraio
2004
LA STORIA- Odissea
per una multa da annullare
Plt
Montebelluna
- "Vi invio la presente per sensibilizzare l’opinione
pubblica di fronte ad uno scandalo dell’amministrazione pubblica che
spende i soldi dei cittadini per abbattere le barriere architettoniche
e non si accorge di erigere veri e propri muri con l’indifferenza nei
casi concreti." Si conclude così una delicata e accorata lettera di
una signora di Crespano del Grappa, Romina Favaro, alle prese con una
storia di ordinaria burocrazia. Il tutto comincia il 21 agosto di due anni fa con una multa
arrivata nel giorno di mercato a Montebelluna. Ma l’agente della polizia
municipale non ha visto il cartellino invalidi esposto sulla vettura.
Multa quindi da annullare. E parte la prima telefonata al comando vigili.
Risposta: riprovare in quanto l’agente interessato è ancora di
pattuglia esterna. Seconda telefonata: troppo tardi l’agente ha già
finito il suo turno ed è rintracciabile soltanto dopo due giorni.
Terza telefonata due giorni dopo: l’agente risponde che non si può
annullare il verbale e che bisogna procedere con il ricorso al prefetto.
"Prima che il verbale venisse formalmente notificato
per posta -scrive la Favero- in data 17 settembre presentavo un’istanza
al prefetto per l’annullamento dello stesso, corredando la richiesta
con tutta la documentazione necessaria. L’istanza veniva respinta in
quanto la multa non era ancora stata notificata. Una volta notificata
in data 13 dicembre 2002, ripresentavo il ricorso al prefetto che veniva
nuovamente respinto poichè presentato dlala sottoscriitta anzichè
dalla signora Bandiera, intestataria della notificazione". Qualcuno consiglia alla signora di pagare i 30 euro di multa
e di non pensarci più. Ma non è giusto. E allora si va
avanti. "E così -scrive ancora la Favero- ho presentato
un ulteriore ricorso al giudice di pace di Montebelluna, chiedendo che
il ricorso respinto dal prefetto venisse riconsiderato e che venisse
annullato il verbale di violazione del codice della strada in questione.
La riposta: udienza il 17 febbraio 2004, ieri. Ultima beffa. La signora chiede due ore di permesso dal lavoro,
passa a prendere la signora Bandiera e si reca nella sede staccata del
tribunale a Montebelluna dove scopre che il giudice di pace ha sospeso
le attività per motivi personali e che l’udienza è stata
rinviata a data da destinarsi. E nessuno ha pensato bene di avvisare.
Sembra
un copione degno di un’amara commedia all’italiana. Invece è
tutto vero. E la storia purtroppo non è ancora finita.
Da
"KataWeb News"
del 18 febbraio
2004
Patente
a punti, Postrada: diminuiti incidenti del 18%
Sono diminuiti del 18,3 per cento gli incidenti automobilistici
dopo l’introduzione della patente a punti, avvenuta a luglio del 2003.
Diminuiti anche il numero dei morti, diminuiti del 18,6 per cento e
dei feriti (-22 per cento). I dati sono stati diffusi direttore generale
della polizia stradale, il prefetto Pasquale Piscitelli durante il seminario
sulla sicurezza stradale in corso a Roma.
"Finalmente - ha detto Piscitelli - abbiamo a disposizione
degli strumenti che ci permettono di lavorare al meglio per garantire
la sicurezza stradale". "Abbiamo - ha spiegato - un complesso
di strumenti normativi e tecnologici appropriati e forti. Non servono
dunque nuove norme, ma piuttosto dobbiamo affinare le capacità di utilizzo
di questi strumenti e dare il tempo di metabolizzare le norme in vigore".
Il cammino però, ha aggiunto, è ancora lungo perchè incidere sulla sicurezza
stradale "ha dei costi che bisogna esser disposti a pagare".
Da
"Libertà"
del 18 febbraio 2004
Il ministro Lunardi
"Entro marzo il via alle safety
car"
L’esperimento su un tratto della Brescia-Padova
"La sperimentazione passa attraverso l’installazione di centraline elettroniche
in grado di dialogare con i sistemi di bordo e indicare il percorso da
seguire"
Roma
"Ci siamo. Entro metà marzo sarà operativa la sperimentazione
delle prime safety car sui 10 chilometri della Brescia-Padova. Questo
è stato l’impegno dell’Anas e questo faremo". Lo assicura il ministro
dei Trasporti, Pietro Lunardi, intervistato dal Corriere della Sera.
"Contro la nebbia chiudere le autostrade è un non-senso - dice Lunardi
- non si può pensare di bloccare il sistema produttivo italiano perché
c’è nebbia. Prima di tutto ci vuole più informazione. In alcuni casi
conoscere le previsioni del tempo può servire a evitare di avventurarsi
in autostrada. Ai caselli autostradali, poi, bisogna sconsigliare gli
utenti dal proseguire se le condizioni sono proibitive". E se la nebbia
cala all’improvviso? "Qui entrano in gioco le tecnologie. La nostra
sperimentazione sulla Brescia-Padova passa attraverso l’installazione
di centraline elettroniche in grado di dialogare con i sistemi di bordo
e indicare alle safety car il percorso da seguire. Tutte le altre vetture
a quel punto devono solo incolonnarsi. I soldi o ci sono o si devono
trovare: stiamo parlando della sicurezza, una delle priorità del nostro
governo". Nell’intervista rilasciato dal ministro non manca anche un
accenno polemico nei confronti della Società autostrada, accusata di
non avere messo in atto misure alternative adeguate, in attesa dell’arrivo
della safety car. "La Società Autostrade si era impegnata a effettuare
una sperimentazione sull’illuminazione. Ma al momento non ho segnali
di vita. Si vede che la questione dell’aumento delle tariffe li ha impegnati
molto...". L’idea della safety car, o almeno del nome a cui dare a questo
sistema per prevenire gli incidenti in caso di nebbia, è stata mutuata
dalla Formula Uno. In pratica un’auto, appositamente segnalata, sarà
incaricata di "segnare il passo" sull’autostrada in particolare condizioni
di viabilità. Superarla sarà vietato. Lunedì, alla notizia dei numerosi
incidenti avvenuti in autostrada, era stato il Codancons a lanciare
la proposta di adottare la safety car. Era stato chiesto al governo
di dare le necessarie disposizioni affinché alle pattuglie della polizia
stradale venga data questa funzione di sicurezza.
"Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, aveva
promesso l’introduzione, sulle nostre autostrade, del sistema del follow
me - aveva detto il Codacons -. Ora chiediamo che questa notte, su tutti
i tratti autostradali interessati dalla nebbia, ed in particolare in
Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, il ministro dell’Interno, d’intesa
con quello delle Infrastrutture e Trasporti, dia le disposizioni necessarie".
Da
"Libertà"
del 18 febbraio 2004
"E tutta colpa della velocità"
Multati 10 camionisti e 7 automobilisti: erano oltre i limiti
p.m.
Piacenza
"La nebbia non c’entra. C’entra la velocità. è una follia
andare forte in auto quando non si vede nulla. è come voler correre
con gli occhi bendati: prima poi è inevitabile andare a sbattere contro
un ostacolo". Un’amara considerazione quella di Gaspare Rubino, comandante
della polizia stradale di Alessandria Ovest, che lunedì ha coordinato
il lavoro di sei pattuglie, che hanno dovuto gestire una delle maggiori
emergenze verificatesi negli ultimi anni sull’Autovini, con una serie
di tamponamenti che hanno coinvolto una quarantina di veicoli nel
tratto piacentino e un disastro di proporzioni inimmaginabili, avvenuto
quasi contemporaneamente, sulla corsia opposta, tra Voghera e Tortona,
con una vittima (una donna del pavese investita mentre usciva dall’abitacolo
dopo aver cozzato contro il guardrail) e una sfilza di scontri che
ha intrappolato, fra auto e camion, quasi duecento mezzi.
Il giudizio è unanime tra chi lunedì mattina è dovuto intervenire
in autostrada per soccorrere i feriti e ricostruire la dinamica degli
incidenti, cercando di raccapezzarsi nel groviglio di mezzi distrutti.
Tutti puntano il dito sulla velocità e, secondo i primi dati che emergono
dai rilievi svolti dalla polizia stradale, l’accusa appare assolutamente
fondata, ben di più di una semplice lamentazione, quando il latte
è ormai irrimediabilmente versato.
Sulle scrivania della polstrada di Guardamiglio, che sta svolgendo
gli accertamenti relativi all’A1, sono già pronti i verbali per sette
camionisti coinvolti nel mega-tamponamento avvenuto alle 7,45 al chilometro
60 sulla carreggiata Nord, nel comune di Piacenza, dove è stato registrato
l’unico ferito grave del Piacentino, Fabrizio Mignani, 49 anni, di
Dalmine, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Piacenza.
Diciotto sono i mezzi che hanno cozzato tra loro, uno in fila all’altro,
e, tra i sette Tir finiti nel mucchio, nessuno rispettava i limiti
di velocità: data la nebbia fittissima, non avrebbero dovuto superare
i 50 chilometri all’ora, mentre, in realtà, nel momento dell’impatto
viaggiavano tutti tra gli 80 e gli 85. A dirlo sono i fogli dei cronotachigrafi,
strumenti installati per legge sui "bisonti della strada", che registrano
attimo per attimo la velocità di crociera.
Dati analoghi, anche se non ancora ufficiali, vengono dall’A21. Sono
18 anche i veicoli rimasti intrappolati nel tamponamento avvenuto
tra Voghera e Tortona, dove è morto Roberto Terzi, 45 anni, bresciano.
Di questi, tre sono camion e il resto automobili. Dai primi rilievi
pare che i tre mezzi pesanti e almeno sette macchine superassero il
limite consentito nel caso di nebbia fitta, con visibilità inferiore
a 50 metri.
"La causa di queste situazione è sempre la velocità", conferma Lorenzo
Musitelli, capo-tratta dell’Autosole tra Milano e Parma. "Ci vorrebbe
un sistema di rilevazione della velocità che punisca in modo severo
chi trasgredisce le norme di circolazione. Io, che di chilometri ne
macino ogni giorno, lunedì avevo paura a viaggiare. Mentre cercavo
di raggiungere l’epicentro degli incidenti, venivo continuamente sorpassato
da auto che andavano agli 80-90 all’ora. Si parla di safety-car, ma
credo che l’unica soluzione passi per controlli più rigidi. Chi corre
nei giorni di nebbia, secondo me, la patente non dovrebbe vederla
più".
La maxi-emergenza scattata l’altro giorno ha messo in campo, sull’Autosole,
una trentina di persone della Società autostrade. "Un paio di settimane
fa - dice ancora Musitelli - avevamo avuto un incontro con i coordinatori
del 118 di Piacenza, Lodi e Milano per migliorare le procedure di
intervento in casi come questo. Attraverso un sistema di pre-allarme
che abbiamo perfezionato i soccorsi sono partiti con ancor più rapidità
rispetto al passato".
Da
"Il Giornale di Brescia"
del 18 febbraio 2004
La
Polstrada ferma un carico rubato a Peschiera
Recuperati 280 q. d’alluminio
g. s.
CASTENEDOLO Nel corso di un controllo, l’altra
sera alle 18.30, una pattuglia della Polizia stradale ha fermato
e controllato a Castenedolo al raccordo tra l’ex statale Goitese,
il casello autostradale di Brescia Est e la Tangenziale Sud, un
autoarticolato, di proprietà di una ditta di San Zeno Naviglio che
ha però la sede legale a Castelgoffredo (Mn), carico di pani di
alluminio per un peso di 280 quintali. L’autista, alla richiesta
di consegnare le bolle di accompagnamento della merce, ha dato fatture
palesamente false, con indicate due ditte, una di partenza (provincia
di Piacenza) e l’altro di arrivo (Gussago), risultate inesistenti.
L’itinerario del veicolo, inoltre, non corrispondeva a quello risultante
dal disco del camion (il cronotachigrafo) sul quale vengono registrati
tutti i movimenti del veicolo. Tir e merce sono stati così posti
sotto sequestro. Ieri mattina, nel corso di accertamenti, è risultato
che tutto l’alluminio e l’autoarticolato su cui era inizialmente
caricato erano stati rubati nella notte tra l’11 e il 12 febbraio
da una piazzola di sosta di Peschiera. Due giorni dopo il Tir era
stato ritrovato vuoto in provincia di Mantova. La merce era stata
evidentemente trasbordata sull’autoarticolato della ditta di S.
Zeno Naviglio. Mentre la merce, del valore di circa 32mila euro,
è stata restituita al legittimo proprietario, l’autista (F.P., 44
anni, residente a Brescia) e il proprietario del camion su cui si
trovava l’alluminio al momento del controllo (P.M., 48 anni, abitante
a Brescia) sono stati denunciati dalla Stradale per ricettazione
dell’alluminio e falsificazione delle fatture di accompagnamento
della merce.
Da
"Il Messaggero"
del 18 febbraio 2004
La polizia incastra due pirati
della strada
di LUIGINA
MICCIO
CASTIGLION DEL LAGO-
La patente a punti sembra aver
raggiunto il suo obiettivo se anche nel bilancio che riguarda l’anno
appena conclusosi, della Polizia stradale di Castiglione del Lago
fatto dal comandante ispettore Capo, Paolo Moretti, risultano diminuiti
del 21 per cento gli incidenti rispetto allo scorso anno. Inoltre,
due "pirati" della strada, scappati dopo l’incidente perchè
colpevoli, sono stati rintracciati. Più che dimezzati gli incidenti
mortali, tre nel 2003 rispetto ai sette dell’anno precedente mentre
sono passati da 77 a 62 gli incidenti con feriti e da 72 a 57 quelli
con danni a cose. Sono ancora le strade interne, quelle laterali,
le meno vigilate dal reparto per materiale impossibilità a farlo,
quelle più pericolose per gli automobilisti, quelle dove si verificano
gli incidenti più gravi, quando non mortali. Trentacinque le patenti
ritirate a conducenti in stato di ebbrezza, 5 perché sotto effetto
di stupefacenti. 50 sono stati i veicoli posti sotto sequestro e
fermo amministrativo soprattutto perché sprovvisti di assicurazione
o, se ciclomotori, perché i conducenti guidavano senza casco. Denunciati
per fatti previsti dal codice della strada anche 65 persone
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