Rassegna stampa del 10 Febbraio 2004 |
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Da "La Discussione"
del 10 febbraio 2004 "Discoteche, serve subito la legge" ROMA Da "Il Gazzettino" del 10 febbraio 2004 CRIMINALITà Bassano
Da "Il Gazzettino" del 10 febbraio 2004 SICUREZZA STRADALE Cosenza
Contro le stragi del sabato sera, la droga e lo sballo ha
deciso di scendere in campo padre Fedele Bisceglia, il sacerdote storico
degli ultras del Cosenza calcio e missionario in Africa, che ha costruito
una discoteca: ha una "capienza" di 200 persone e sorge nell’Oasi
Francescana di Cosenza. "L’ho deciso - spiega - perché mi sono accorto, anche grazie
alle statistiche di ogni fine settimana, che ci sono tantissimi giovani
che muoiono per incidenti stradali a causa degli effetti deleteri delle
bevande alcoliche e della droga che vengono consumate nelle discoteche.
Ecco allora l’idea di costruire una discoteca nella quale gli alcolici
vengono sostituiti da altre bevande analcoliche e la droga cede il passo
ai fiori che ogni ragazzo potrà donare alla fidanzata oppure ad altre
ragazze". Presto la ’Discoteca Francescana’ sarà ampliata per essere
destinata non solo ai ragazzi ma anche a coloro che, pur essendo meno
giovani, amano il ballo. "La nostra - ha aggiunto - non è frequentata,
come si potrebbe pensare, solo da ragazzi della parrocchia, ma viene
chiunque perché oltre al divertimento offriamo la tranquillità eliminando
totalmente qualsiasi tentazione dannosa alla salute. Ci sono molti che
adorano il ballo ma che odiano la musica assordante delle discoteche.
Anche per loro stiamo cercando di trovare una soluzione. Intendiamo
donare l’amore attraverso la musica, è questo lo spirito che mi ha guidato".
Il prossimo appuntamento della ’Discoteca Francescana’ è
previsto per sabato, giorno di San Valentino, quando ci sarà una festa
dedicata agli innamorati. "Per questo nuovo modo di trascorrere il sabato
sera - ha proseguito padre Fedele - ho coniato anche uno slogan: ballo
senza sballo, fiori contro fumo e... acqua contro alcool. Stiamo offrendo
un luogo protetto per tenere lontani i giovani dalle cattive abitudini
e consentire ai genitori di stare tranquilli e sereni. L’Oasi è anche
questo, un luogo di pace e fratellanza dove trionfa il bene sul male,
la pace sulla guerra e dove ognuno è libero di sentirsi se stesso. Un’isola
di speranza per tutti, in questo deserto che è il mondo". L’Oasi, funzionante già da diversi anni, è una struttura di accoglienza aperta di giorno e di notte. Sono poco più di 300 le persone che quotidianamente si rivolgono alla struttura per chiedere vitto, alloggio e cure mediche. Di queste il 60\% sono extracomunitari. Da
"Il Mattino"
del 10 febbraio 2004 Le volanti della questura di Avellino, la notte scorsa,
sono intervenute nell’area di servizio Agip dell’autostrada Napoli-Bari,
in direzione del capoluogo pugliese, in quanto alcuni tifosi juventini
di un club pugliese, di ritorno da Roma a bordo di due pullman, dopo la
partita Roma-Juventus, si erano impossessati di un discreto quantitativo
di merce alimentare all’interno dell’autogrilòlò senza corrispondere la
somma dovuta. All’arrivo degli operatori, con i quali collaboravano gli
agenti della Polstrada, molti dei giovani erano già saliti sui bus. Il
personale della polizia si adoperava attivamente per far sì che i giovani
raccogliessero la somma necessaria per saldare il debito. Ad operazione
conclusa, i pullman ripartivano alla volta di Bari senza causare altri
inconvenienti.
Da
"RomagnaOggi"
del 10 febbraio 2004 Sequestrati
sette chili di droga BARI Da
"Libertà"
del 10 febbraio 2004 Morirono
travolti da un camion: 8134 firme inviate al ministro L’incidente
era accaduto lungo la corsia sud dell’Autovini, tra Castelsangiovanni
e Sarmato. L’auto era stata centrata da una motrice che viaggiava
contromano e che era guidata da due autisti ubriachi piacenzaSarà
consegnata, domani a Roma, al ministro dei trasporti Pietro Lunardi,
una petizione con 8.134 firme sulla sicurezza stradale, raccolte dopo
il grave incidente in cui, nel gennaio dell’anno scorso, persero la
vita quattro giovani alessandrini, travolti, mentre percorrevano in
auto l’autostrada Torino-Piacenza, da un tir che viaggiava contromano.
L’incidente era accaduto lungo la corsia sud, tra Castelsangiovanni
e Sarmato. L’autoarticolato era condotto da due autisti di nazionalità
russa che, agli esami, risultarono completamente ubriachi. I giovani
si stavano recando al concerto di Carmen Consoli, quando, nei pressi
di Castelsangiovanni (Piacenza), si videro arrivare addosso la motrice
del camion. Tre ragazzi rimasero carbonizzati, il quarto sopravvisse
solo tre giorni nel centro Grandi ustionati dell’ospedale di Parma.
Promossa dagli amici dei quattro ragazzi, la raccolta firme è stata
sostenuta dall’Istituto Pier Paolo Cuniolo impegnato in una ricerca
sulle cause degli incidenti causati dall’uomo. "Velocità, alcool,
telefonini senza auricolare, comportamenti di autisti troppo disinvolti
- spiega Efrem Bovo, fondatore dell’ Istituto - sono "rituali societari"
che devono essere corretti sul piano della responsabilità individuale
oltre che al momento del controllo dell’ autorità dello Stato". Secondo
le ricerche dell’Istituto, in Italia su 8.300 incidenti stradali mortali
all’anno, l’80 per cento potrebbe essere evitato con norme più severe
e certe, ma anche se venisse contrastata la cultura dell’eccesso che
il maggior "fattore causale dell’ incidentalità sulle strade".
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