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Rassegna stampa 09/02/2004

Rassegna stampa del 8 Febbraio 2004

Rassegna stampa del 8 Febbraio 2004

 


Da "Il Gazzettino" del 8 febbraio 2004

CONTRO GLI INCIDENTI. Ritirate dalla polizia dodici patenti in via Venezia. Guida in stato di ebbrezza ma anche uso di droghe


Non solo avevano bevuto prima di mettersi al volante, ma in alcuni casi avevano anche assunto, contemporaneamente, sostanze stupefacenti. Inutile dire che quelle auto erano in realtà delle "bombe ad orologeria" sulle strade, prima che gli uomini della questura e della polizia stradale provvedessero a fermarle. Su quattro patenti ritirate nella notte tra venerdì e sabato perchè i titolari si trovavano al volante nonostante gli alti valori di alcol nel sangue, tre valevano infatti "doppio". Nelle urine, infatti, la presenza di tracce di cannabinoidi o di cocaina. Il posto di blocco istituito dalla polizia presso il centro Giotto, in via Venezia, era comprensivo anche di un camper appositamente attrezzato, dove il medico legale della questura Massimo Puglisi ha potuto svolgere i suoi accertamenti. Gli agenti avevano inoltre in funzione il telelaser, che ha falcidiato altre otto patenti. Altrettante auto avevano infatti sorpassato i limiti di oltre quaranta chilometri all’ora, per un minimo di novanta all’ora in città.

Altre contravvenzioni sono state elevate per mancato uso delle cinture di sicurezza e per mancanza di documenti. Una vettura è stata sequestrata perchè non assicurata e una persona è stata indagata per ricettazione in quanto in possesso di una carta d’identità italiana falsa.

I numeri statistici delle infrazioni al codice della strada sono ancora più significativi perchè durante i controlli la visibilità era molto scarsa a causa di una fitta nebbia.


Da "Il Gazzettino" del 8febbraio 2004
 

MULTE E POLIZIA. LE SENTENZE DEI GIUDICI DI PACE SPESSO NON AIUTANO

Massimo Rossigni


Feltre

Egregio Direttore,

molte volte ho letto sul vostro giornale, articoli o lettere inviate da vari lettori, inerenti la sicurezza stradale.

Come appartenente ad una delle Forze di Polizia, vi ringrazio per aver difeso il nostro operato in varie occasioni, mettendo in risalto, appunto, la sicurezza sulla strada, nei confronti di indisciplinati automobilisti che con banali motivazioni, cercavano di sminuire la gravità delle infrazioni commesse.

Ed è proprio questa sicurezza, tanto ambita anche dal nostro Governo e più volte censita attraverso decine e decine di statistiche (che puntualmente la televisione trasmette, facendole arrivare alle nostre case, attraverso i telegiornali), a non trovare sempre un giusto riscontro.

Infatti, le immagini dei mass-media, propongono sempre più spesso, spaventosi sinistri stradali, in cui, spesse volte sono coinvolti proprio i giovani, sui quali lo spettro della patente a punti non ha ancora fatto molto effetto.

Purtroppo, come già noto, le cause principali di gravi episodi, sono dovuti all’alcool e all’alta velocità, che spesse volte, vanno ad aggiungersi alla totale mancanza di buon senso.

Più volte, si è parlato delle temute contravvenzioni al codice della strada, senza pensare tuttavia, che chi compila i famigerati verbali sulla strada, è potenzialmente la stessa persona che poi rileverà gli incidenti stradali, il più delle volte vedendo distruggersi in pochi istanti intere famiglie.

E il giudice di pace, in materia di ricorsi al codice della strada, sicuramente non aiuta il nostro compito.

Queste persone infatti, troppe volte con sentenze a dir poco "rocambolesche", hanno annullato una sanzione amministrativa o accessoria (quale la sospensione della patente di guida o la decurtazione dei famosi "punti patente").

Sono sempre più numerosi gli utenti della strada, che venendo a conoscenza di molte vantaggiose sentenze, preferiscono non pagare una sanzione di 33,60 euro ma affidarsi ad un avvocato che può restituirgli alcuni dei punti persi... ma a che prezzo? E con quale convenienza?

Forse i giudici, dal loro comodo ufficio, non sentono il rumore delle pinze idrauliche che tagliano la lamiera delle auto e nemmeno il suono delle sirene dell’ambulanza, nell’ultima corsa disperata verso la vita.

Penso, che questi giudici, prima di emettere una sentenza, dovrebbero fare un esame di coscienza e chiedersi se veramente il loro operato sia a favore del cittadino o meno.

Il giudice di pace, inoltre, dovendo lavorare in campi di materia troppo vasti e differenti tra loro, non sempre è competente (o perlomeno aggiornato) sul codice della strada.

Quello che noi, Forze di Polizia, creiamo in un lento e minuzioso lavoro sulle strade, viene spesse volte stravolto da archiviazioni troppo semplicistiche.

Mi viene spontaneo, fare confronti con altri Paesi europei da me visitati e mi chiedo, se mai si potrà arrivare, ad una più seria efficienza dell’organo giudicante.

Con questa mia lettera, direttore, non ho voluto essere né tragico né tanto meno polemico, ma solamente realista, riportando fatti che purtroppo accadono quotidianamente ma che il più delle volte rimangono nell’oblio.


Da "Il Messaggero" del 8 febbraio 2004

Blitz della Stradale

Riciclavano auto costose: 37 arresti in tutta Italia


Riciclavano automobili costose e le rivendevano, con i documenti contraffatti, a prezzi maggiorati. è sulla rotta dei Balcani che avveniva la maggior parte del traffico illecito e anche la nostra città è stata interessata. Lo hanno accertato gli agenti della polizia stradale della Puglia con un’indagine che riguardato soprattutto italiani e bulgari e nell’ambito della quale oggi sono state arrestate 37 persone; un’altra persona è ricercata in Italia e altre cinque all’estero. Alle operazioni hanno collaborato 150 uomini e 50 automezzi della Polizia stradale della Puglia e, per l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, agenti delle sezioni della stradale di Salerno, Caserta, Palermo, Milano, Torino, Ascoli Piceno e Rimini.
L’organizzazione - composta, secondo gli investigatori, da elementi della malavita barese, tarantina, foggiana e leccese - aveva una vasta articolazione: collegandosi con clan di altre regioni italiane, si procurava autovetture di elevato valore commerciale (Mercedes, Audi, Bmw, fuoristrada, autofurgoni, autoarticolati), quindi provvedeva a contraffare i numeri di matricola dei mezzi e li dotava di nuovi documenti di circolazione, che erano stati rubati in precedenza in bianco. L’organizzazione si serviva anche di targhe clonate, fabbricate usando stamperie clandestine con apparecchiature sofisticate, sigilli di autentificazione e certificazione. A quel punto, attraverso i porti di Bari, Brindisi e Ancona, le auto venivano portate in Bulgaria, Grecia e Albania e lì rivendute. L’organizzazione aveva, secondo gli investigatori, collegamenti con altre organizzazioni malavitose di Milano, Alessandria, Ascoli Piceno, Rimini, Trapani, Salerno a Caserta.
Le indagini hanno accertato che le vetture rubate erano pagate all’ atto della ricettazione - a seconda dei mesi di vita e degli accessori installati a bordo - somme comprese tra i 2.000 e i 3.000 euro. Una volta raggiunti i Paesi balcanici erano rivendute a somme che non erano mai inferiori ai 9/10.000 euro. L’illecita attività faceva incassare all’organizzazione migliaia di euro a settimana.


Da "Corriere Adriatico" del 8 febbraio 2004

Sono trentasette gli arresti, uno anche a Porto San Giorgio
Auto riciclate, sgominata la gang


BARI - Riciclavano automobili di grossa cilindrata rubate in varie parti d’Italia spedendole all’ estero: l’organizzazione è stata scoperta dalla polizia stradale di Bari che ha eseguito 37 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Bari. L’organizzazione che operava in Puglia aveva ramificazioni in altre regioni, come la Campania, le Marche, e la Lombardia.
E’ sulla rotta dei Balcani che avveniva la maggior parte del riciclaggio delle automobili di alto valore commerciale in gran numero trafugate in Italia. Alle operazioni hanno collaborato 150 uomini e 50 automezzi della polizia stradale della Puglia e, per l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, agenti delle sezioni della stradale di Salerno, Caserta, Palermo, Milano, Torino, Porto San Giorgio e Rimini. L’organizzazione - composta, secondo gli investigatori, da elementi della malavita barese, tarantina, foggiana e leccese - aveva una vasta articolazione: collegandosi con clan di altre regioni italiane, si procurava autovetture di elevato valore commerciale (Mercedes, Audi, BMW, fuoristrada, autofurgoni, autoarticolati), quindi provvedeva a contraffare i numeri di matricola dei mezzi e li dotava di nuovi documenti di circolazione, che erano stati rubati in precedenza in bianco. L’organizzazione si serviva anche di targhe clonate, fabbricate usando stamperie clandestine con apparecchiature sofisticate, sigilli di autentificazione e certificazione. A quel punto, attraverso i porti di Bari, Brindisi e Ancona, le auto venivano portate in Bulgaria, Grecia e Albania e lì rivendute.


Da "Il Mattino" del 8 febbraio 2004

OPERAZIONE DELLA POLSTRADA DI GROTTAMINARDA
Maxi-sequestro di cd e dvd falsi


Sequestrato un ingente quantitativo di materiale audiovisivo sull’autostrada Napoli-Bari. L’operazione di sequestro, avvenuta nel pomeriggio di ieri durante un servizio di prevenzione e repressione dei reati messo in opera dagli agenti della Polizia Stradale di Grottaminarda, e coordinato dal dirigente Salzano, ha portato al rinvenimento di circa quattrocento tra Cd audio e Dvd duplicati in maniera illegale. Il fenomeno della riproduzione illecita di film continua a tenere banco. Gli agenti hanno rilevato che i supporti erano privi del marchio Siae. Erano stati riprodotti aggirando le normative fiscali in materia.
Il materiale è stato ritrovato in un’autovettura Mercedes Sw a bordo della quale viaggiavano due extracomunitari. I due quando sono stati fermati lungo l’autostrada A16 hanno destato particolare sospetto negli agenti che li hanno bloccati. Immediata è scattata la perquisizione dell’autovettura e degli stessi occupanti.
Gli agenti della sottosezione di Grottaminarda, al comando dell’ispettore Libero De Simone, hanno trovato il suddetto materiale nascosto nei sottofondi della Mercedes e tra le mercanzie. Tutto il materiale videografico al controllo risultava prodotto abusivamente e munito di falsi marchi della Siae, ragion per cui è stato sottoposto a sequestro. Il conducente della vettura, A. F. H., di 35 anni, e nativo del Marocco, ma residente a Lecce, con regolare permesso di soggiorno è stato denunciato in stato di libertà per falso.
Un dettagliato rapporto è stato inviato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino, che conduce l’indagine per l’individuazione della centrale di doppiaggio e falsificazione, situata quasi certamente in un comune dell’interland partenopeo.
ALLARME BOMBA - Un falso allarme bomba si è registrato nei localid ella scuola elementare di Monteforte Irpino. Una telefonata anonima ha allertato i carabinieri. Nella comunicazione si sosteneva la presenza nei locali dell’istituto scolastico di un ordigno pronto ad esplodere. In quel momento, nell’edificio si trovavano i docenti, riuniti nei consigli di classe per le valutazioni quadrimestrali. Immediatamente le forze dell’ordine hanno provveduto a un sopralluogo che ha dato esito negativo. Il lavoro dei docenti è poi continuato regolarmente. Si indaga per cercare di scoprire la provenienza della telefonata.

Lunedì, 09 Febbraio 2004
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