Da "Yahoo! Notizie"
del 1 febbraio 2004
Incidenti stradali, fine settimana
di Sangue
Roma- E’ pesante il bilancio degli incidenti
stradali avvenuti questo fine settimana. Il più grave a Olbia, dove
la notte scorsa tre operai hanno perso la vita. Altre due le vittime
di un incidente avvenuto lungo l’ asse mediano, la superstrada che collega
diversi comuni in provincia di Napoli. Uno scontro ha causato due morti
nel bolognese, nei pressi di Tavernelle, sulla strada Persicetana: probabilmente
a causa del fondo stradale ghiacciato, un’ auto ha sbandato e ha invaso
la corsia opposta, dove è stata investita dalla vettura su cui viaggiavano
Antonio Aquilano, 49 anni, e Marco Tedeschi, 43. Entrambi sono morti
sul colpo, mentre l’ altro automobilista è rimasto gravemente ferito.
Stesso bilancio a Sassari, dove due marinai sono rimasti uccisi e un
terzo ha riportato gravi ferite in seguito a un incidente avvenuto la
notte scorsa sulla provinciale 90 tra Valledoria e Santa Teresa di Gallura.
Da "Il Messaggero"
del 1 febbraio
2004
Bloccato camion pieno
di monitor
VASTO- Gli agenti della Polizia Stradale
del distaccamento Vasto sud dell’A14 hanno recuperato ieri notte un
autocarro rubato qualche ora prima a Rimini, che trasportava 7 cartoni
pieni di monitor per computer di ingente valore. Dopo un breve inseguimento
il conducente del camion si è dileguato fuggendo a piede nella zona
dell’area di parcheggio di San Lorenzo.
Da
"L’Unione Sarda"
del 1 febbraio 2004
Due giovani nei guai: nell’auto un fucile rubato
Forzano il blocco, arrestati dopo la fuga
Sindia.-
Pensavano
di farla franca tentando una manovra diversiva e cercando la fuga su
una strada di campagna. Ma non avevano messo nel conto di aver a che
fare con inseguitori addestrati a dare il meglio di se anche su tracciati
scoscesi e procedendo a grande velocità anche in situazioni di difficoltà.
Così il tentativo di due giovani di Sindia (Graziano Mura, di 19 anni,
e Gianluca Cossu, di 26) non è andato a buon fine: a una pattuglia della
sezione di Polizia stradale di Macomer (diretta dall’ispettore Giuseppe
Vigorito), impegnata in un servizio di vigilanza sulla 129 bis, non
è sfuggita la rapida deviazione. Così dopo un breve ma difficile inseguimento
gli agenti hanno avuto ragione dei loro sospetti: sull’Alfa 155 sfuggita
al blocco è stata trovata una carabina rubata nella serata di giovedì
scorso in un ovile di Pozzomaggiore. Così per Gianluca Cossu e Graziano
Mura sono scattate le manette: da venerdì sono rinchiusi nel carcere
di Piazza Mannu, a Oristano.
Le prove raccolte dagli uomini della Polizia stradale non hanno, infatti,
lasciato spazio a dubbi. Gli accertamenti condotti hanno confermato
la provenienza furtiva dell’arma.
L’operazione è scattata nella tarda mattinata di venerdì: erano da poco
passate le 12 e 30 quando gli agenti della pattuglia, in servizio lungo
la strada provinciale che da Macomer conduce a Bosa, hanno avvistato
l’Alfa 155: attendevano il suo passaggio per vagliarne la velocità ed
eventualmente disporne il blocco. Ma alla vista della polizia il conducente
della berlina ha accelerato la marcia cercando una via di fuga in una
strada laterale. Una manovra che ha immediatamente insospettito gli
agenti che, saliti sulla macchina di servizio, hanno dato inizio all’inseguimento.
Dopo alcuni chilometri di stretto tallonamento, raggiunto il centro
di Sindia, hanno imposto ai due giovani di fermarsi.
Da qui sono scattati i successivi accertamenti che hanno portato Gianluca
Cossu e Graziano Mura nella caserma della Polizia stradale a Macomer:
dopo una rapida perquisizione a bordo della berlina è stata rivenuta
una carabina. Effettuati i riscontri (l’arma è risultata di provenienza
furtiva) e gli interrogatori, ne sono stati disposti gli arresti. Non
è escluso che il magistrato competente della Procura di Oristano decida
di chiedere a carico dei due giovani di Sindia il processo per direttissima.
Da
"Il Secolo XIX"
del 1 febbraio 2004
SLAVI IN MANETTE SULLA A26
Sorpresi dalla polizia a svuotare i
serbatoi di carburante dei Tir
Belforte - La polizia stradale ha arrestato due componenti
della banda specializzata nel furto di carburante dai serbatoi dei camion
in sosta nelle aree di servizio. Dopo che il magistrato ha confermato
l’arresto sono stati processati con rito direttissimo, condannati ed
espulsi. Si tratta infatti di due slavi senza fissa dimora, Radomir
Jovanovic, 39 anni, condannato a 7 mesi in quanto più volte recidivo
e Rade Milanovic, pure di 39 anni, al quale è stata comminata la pena
di 4 mesi di reclusione.
Al mattino avevano rubato un "Daily" Iveco a Vicenza, di proprietà
dell’artigiano Eugenio Saggin, e con l’automezzo raggiunto le nostre
zone, compiendo probabilmente incursioni ladresche: a bordo dell’automezzo
sono stati rinvenuti arnesi da scasso. Alle 2 e mezzo della notte erano
sulla "bretella" della A26 nei pressi di Novi. Alla vicina
area di servizio stavano svuotando (circa 200 litri) il serbatoio di
un automezzo spargisale della manutenzione autostradale. Riempivano
taniche da 25 litri ciascuna. Nel frattempo è giunta sul posto una pattuglia
della polizia stradale di Belforte. Gli agenti hanno notato lo strano
andirivieni e hanno deciso di controllare. Alla vista degli agenti i
due slavi si sono dati alla fuga in direzione di Ovada. I poliziotti
li hanno inseguiti e bloccati a Predosa. Constatato il reato hanno arrestato
i due ladruncoli..
Trasferiti al comando di Belforte avrebbero ammesso le loro colpe. Ieri
mattina il processo, la condanna e l’espulsione. La polizia ritiene
di avere messo le mani su due componenti della "micidiale"
banda, probabilmente i più pericolosi. Considerati l’incubo dei camionisti
e non solo.
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