Da “La Sicilia” del
22 gennaio 2004
Dopo un inseguimento di due ore finito a Balestrate
arrestato un palermitano
Sventato maxi-furto in un’azienda
edile
Rino Giacalone
Un furto su commissione. O forse per dare un «segnale», di
quelli di solito firmati dalla mafia. Le indagini in corso della squadra
Mobile dovranno dire quale lettura dare all’accaduto, intanto c’è un furto
sventato ai danni di una delle più grosse imprese edili del trapanese ed una
persona finita in manette ad opera dei poliziotti della terza sezione della
Mobile, a conclusione di un inseguimento durato quasi due ore, cominciato a
Trapani e conclusosi a Balestrate.
L’episodio risale a martedì mattina. L’arrestato è un palermitano con
precedenti di polizia, Giuseppe Taormina di 24 anni. Con un altro complice,
alla guida di un furgone di colore rosso è stato visto sfrecciare via
dall’ingresso principale del magazzino di proprietà dell’imprenditore
trapanese – la sede è in una frazione del capoluogo – da alcuni operai che
verso le 9 di martedì stavano accingendosi a iniziare la giornata
lavorativa. A loro è bastato poco capire cosa era accaduto, considerato che
dal magazzino erano spariti un bel po’ di materiali ed attrezzature. Su quel
furgone era stata caricata merce per 70 mila euro. Se il furto non fosse
stato sventato per l’impresa si sarebbe trattato di un colpo che l’avrebbe
messa in ginocchio. Da qui anche il dubbio degli investigatori della Mobile
se piuttosto dietro il furto non si nascondano altre strategie criminali ben
più pericolose.
L’allarme al 113 è stato presto dato, e così le prime pattuglie hanno
individuato il furgone mentre percorreva l’autostrada in direzione di
Palermo. L’ottimo lavoro condotto dalla sala operativa della questura
d’intesa con il commissariato di Alcamo e della Polstrada ha presto messo
alcune pattuglie sulle tracce del furgone che ha cominciato a percorrere ad
alta velocità l’autostrada per sfuggire alla Polizia, tentando addirittura
di speronare un’auto degli agenti. Una folle corsa che finita allo svincolo
di Balestrate con il conducente che perduto il controllo del mezzo, si è
schiantato contro un muro in cemento. Mentre uno dei due occupanti riusciva
a fuggire, il conducente veniva preso ed arrestato. Il pm della Procura di
Palermo Malagoli ha disposto il fermo, ma dopo la convalida il fascicolo
transiterà per competenza alla procura di Trapani. Nel mentre Taormina resta
recluso all’Ucciardone anche per il tentato omicidio degli agenti che hanno
rischiato di venire investiti ed uccisi.
Da “Il Secolo XIX” del
22 gennaio 2004
OPERAZIONE A IMPERIA
Due
ore da telefilm con un "testa a testa" tra i passanti.
Sequestrati 500 chili di hascisc
Le forze dell’ordine all’inseguimento di un’Audi imbottita di droga: colpi
di pistola contro le gomme.
Caccia all’uomo in centro, poi lo spacciatore placcato da un agente
Natalino Famà
Imperia. Colpi di pistola su Capo Berta dopo un rocambolesco
inseguimento sul filo dei 200 all’ora: prima in autostrada dal confine di
Stato, poi sull’Aurelia, da Andora a Imperia.
Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza ieri all’alba si sono impegnati in
una paurosa caccia a un giovane a bordo di una Audi A6. Il "testa a testa"è
avvenuto tra la gente, in mezzo alle auto dirette verso le scuole. Uno dei
proiettili esplosi ha forato un pneumatico. Il conducente, un corriere della
droga, è stato costretto alla resa. Fuggito a piedi lungo la scarpata del
promontorio, è stato raggiunto da un poliziotto che lo ha letteralmente
placcato nei pressi della Spianata di Borgo Peri. L’uomo stava trasportando
540 chilogrammi di hashish.
E’ finita così ieri mattina a Imperia, poco dopo le 8, una folle corsa, un
duello in velocità, con auto della polizia di traverso, incidenti e posti di
blocco forzati, degni di un telefilm poliziesco americano.
L’ha innescato il sedicente Christophe Assaoui Famouzi, 31 anni, originario
di Colombe (Francia), ma a quanto pare di origini nordafricane. Voleva
portare a termine la consegna di oltre mezza tonnellata di hashish (2
milioni e mezzo di euro). Il carico era diretto probabilmente a Milano, in
pani (oltre 400) e nascosto in borse all’interno della vettura. Ora il
"corriere" si trova in carcere a disposizione del sostituto procuratore
Chiara Venturi. Domani è previsto l’interrogatorio.
Il trafficante è accusato di traffico di stupefacenti, resistenza a pubblico
ufficiale e di una serie di altre violazioni. La droga è sotto sequestro
presso la questura di Imperia. Stessa sorte anche per l’A6, vettura che è
risultata rubata in Spagna, e la cui targa è anch’essa di provenienza
furtiva. La cattura di Christophe Assaoui Famouzi, e molte delle fasi più
movimentate dell’inseguimento, sono state seguite da centinaia di
automobilisti, sull’Autofiori con sorpassi sulla destra e sbandate, e lungo
le curve dell’Aurelia, su Capo Mimosa, nel centro di Diano Marina e poi in
via Serrati a Imperia.
Ecco la cronaca. Ore 6,30, al confine di Stato, la Finanza intima l’alt a
un’auto grigia, un’Audi Station Wagon. con targa francese. L’uomo forza il
posto di blocco e tenta di investire un finanziere. Scatta l’allarme
generale sull’Autofiori. La Polstrada intercetta l’Audi nei pressi di
Imperia e si mette al suo inseguimento. All’altezza dell’uscita di Andora,
il fuggitivo imbocca il casello, abbatte la sbarra e si dirige in centro.
Qui viene intercettato dai Carabinieri di Alassio che sparano alcuni colpi
in aria. Intanto l’allarme viene esteso a Imperia.
Si istituiscono posti di blocco ovunque. L’auto viene individuata su Capo
Mimosa dalla polstrada. Scatta un altro inseguimento: in fondo a Capo Berta,
l’epilogo. La polizia, con le auto di traverso, cerca di bloccare il
passaggio. L’Audi urta un paio di vetture, poi si lancia anche contro la
polizia. La "stradale"è sempre alle spalle.
Giunti all’altezza del Centro Residenziale, un agente spara un colpo di
pistola che fora il pneumatico posteriore destro. L’auto sbanda e si ferma.
Poco dopo la cattura nei pressi della chiesetta di Borgo Peri alla Spianata.
Sono le 8,15, dall’allarme sono trascorse quasi due ore.
Da “L’Arena” del 23
gennaio 2004
La
Polstrada blocca un furgone trafugato
Ricercato in Germania fermato in autostrada
(r.v.)
Era una vecchia
conoscenza della polizia tedesca per reati legati al traffico di autoveicoli
rubati. Simkus Mindaugas, quarantenne lituano, è stato arrestato in Italia,
dalla polizia stradale di Verona sud l’altro giorno, proprio alla guida di
un automezzo rubato. Intorno alle 22, una pattuglia di agenti stava
transitando sul’Autobrennero in un normale servizio di controllo, disposto
dal comandante provinciale Vincenzo Diaferia proprio per prevenire i furti
ai danni di auto e camion. I poliziotti hanno notato un furgone Mercedes
bianco che procedeva in direzione di Nogarole Rocca. Dal successivo
controllo al terminale, che è in collegamento con gli archivi europei, hanno
accertato che l’automezzo era stato rubato qualche giorno fa in Germania. Il
conducente è stato fermato con l’accusa di ricettazione. Da un ulteriore
controllo alla banca dati è emerso che l’uomo era ricercato dalla polizia
tedesca. E ieri è arrivato dalla Germania la richiesta di estradizione.
Mindaugas, che nel frattempo era stato trasferito in carcere a Montorio,
sarà dunque condotto in Germania nelle prossime ore.
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