Rassegna stampa del 13 Gennaio 2004 |
Da
"SanremoNews" del 13 gennaio 2004 E’ arrivato ieri, ad Imperia, il nuovo responsabile della Polizia
Stradale del capoluogo imperiese. Si tratta di Andrea Frumento, 33enne
che è subentrato a Paolo Cestra. L’ex responsabile dell’ufficio andrà
a ricoprire un nuovo incarico a Roma mentre il nuovo responsabile è originario
di Albenga ed è stato anche comandante della Polizia Municipale di Alassio,
dal ’96 al 2000. Negli ultimi anni, il nuovo comandante della Polstrada
imperiese ha diretto il reparto prevenzione crimine della Questura di
Torino. Il comandante uscente, Paolo Cestra, che andrà ad assumere funzioni
direttive nella capitale, oltre ad aver comandato la Polstrada di Imperia,
aveva assunto funzioni da dirigente della Polstrada, in Bosnia ed aveva
lavorato al servizio operativo autostradale della nostra regione.
Da "Il Gazzettino" del 13 gennaio 2004 Lo schianto in fase di sorpasso con un furgone si è verificato alle 8
sull’Eridania. Grave il conducente slovacco Ubriaco al volante, cinque feriti GUARDA VENETA Il bilancio della sezione di Belluno e dei distaccamenti di Feltre e
Valle della Polizia stradale. Sono in calo netto gli infortuni Molti meno incidenti e feriti ma
più morti L’effetto deterrente della patente
a punti su velocità e cinture. Il comandante: "Troppi ancora alla guida con l’alcol" Lo spauracchio della patente a punti
funziona, a quanto pare. Dal bilancio della polizia stradale, il numero
degli incidenti e dei feriti si è drasticamente ridotto e così
pure quello delle patenti sospese. Purtroppo, invece, sono aumentati i
morti: 12 sono stati nel 2002, 17 nell’anno appena finito. Le pattuglie
della sezione di Belluno e dei distaccamenti di Feltre e di Valle di Cadore
hanno rilevato 564 incidenti (15 mortali) per un totale di 534 persone
ferite. Meno delle metà hanno comportato solo danni materiali.
C’è una bella differenza con l’anno prima (i dati 2002 si fermano
al 10 dicembre), quando gli incidenti rilevati furono 916 e i feriti 858.
La polizia afferma in un comunicato che la presenza maggiore e più
calibrata sul territorio e l’impegno, unitamente alla patente a punti,
hanno portato a una riduzione del 23 per cento del fenomeno infortunistico.
Le modifiche al codice della strada, l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie
e le più gravi conseguenze sul piano pratico, come la sospensione
o il ritiro della patente, hanno portato gli automobilisti a più
miti consigli. Una contrazione hanno subito anche gli illeciti riscontrati,
sia penali che amministrativi, sul tema della circolazione: 12 mila 188
nel 2003, quasi 13 mila l’anno precedente, con un aumento però
degli introiti derivati dalle violazioni amministrative, saliti da 1 milione
41 mila euro a 1 milione 87 mila.Il più frequente resta la velocità.
Sono scesi da 4470 a 4156 e da 711 a 691 i casi di superamento dei limiti
e di velocità non moderata, sono precipitati quelli per il mancato
uso delle cinture di sicurezza (da 857 a 564). "Noi non puntiamo
alla repressione o ad appioppare multe a tutti costi. Mi preoccupa molto
di più il numero di coloro che guidano sotto l’influenza dell’alcol
- ammette il comandante della sezione di Belluno, Pasquale Fratepiero
-. Sono ancora troppi 295 e vorrei riuscire a ridurli". Invece sono
saliti da 280 (10 dicembre 2002) a 295 (2003).
Fra le sanzioni accessorie agli illeciti,
oltre che le sospensioni di patente e delle carte di circolazione (322),
sono aumentati i fermi amministrativi di veicoli (57), i sequestri (63)
e le sanzioni accessorie all’accertamenti dei reati (315). L’attività della polstrada non si è esaurita alla presenza sulle strade. La squadra di polizia giudiziaria ha visitato 84 fra carrozzerie, officine meccaniche, autodemolitori, autosaloni e agenzie di pratiche automobilistiche. Nel controllo della legalità sono state impegnate 112 pattuglie specifiche, che vanno sommate alle 2952 destinate alla vigilanza stradale (2837) e ai servizi di scorta (115) a veicoli, trasporti, competizioni, personalità, opere d’arte. I veicoli controllati sono stati complessivamente 50 mila 467, i soccorsi prestati 2558. SICUREZZA SULLE STRADE Bilancio dei controlli di Polstrada sotto le feste: il solito allarme,
troppi ubriachi al volante. Ma questa volta c’è un caso limite Quarantenne di Arzignano guidava in coma etilico (B.B.)Un record veramente da sballo. Guidava
sfiorando il coma etilico con un tasso alcolemico nove volte pari a
quello permesso dalla legge. Il primato da guinness, con 4.26 grammi
per litro, quando il limite consentito è di 0.5, se l’è accaparrato,
il 3 gennaio, un quarantenne di Arzignano, che, alle prime ore del giorno,
era rimasto coinvolto in un incidente. Ad intervenire, in quell’occasione,
era stata la Polstrada di Vicenza che, proprio ieri, ha reso noto il
bilancio dell’attività di controllo, realizzata durante le festività,
precisamente dal 19 dicembre al 6 gennaio. Un periodo in cui, comunque,
non sono stati commessi reati nelle aree di servizio autostradale, e
che ha visto, rispetto all’anno scorso, un generale calo di incidenti.
Se quello del quarantenne di Arzignano,
P.L., è, per la Polstrada di Vicenza, un caso quasi senza precedenti,
non meno preoccupanti sono altri numeri relativi alla guida in stato
di ebbrezza. Un trentenne di Rovolon, R.F. è stato
trovato alla guida del suo veicolo con un tasso alcolemico pari a 2.80
G/L mentre un ragazzo di 26 anni, C.D., di Pozzoleone, è risultato positivo
al test con una quota pari a 2.13 G/L. è dunque l’alcol la nota dolente
delle festività. Si potrebbe attenuare la gravità del fatto alle feste
in corso, invece, purtroppo, pare che le ultime stime non facciano che
confermare il trend dei precedenti mesi. Vicenza è una delle città del
Veneto, anzi "la" città del Veneto, in cui il maggior numero
di punti sarebbero stati ritirati per guida in stato di ebbrezza. Anche l’alta velocità resta un neo.
Nel corso dei controlli, che nei venti giorni in questione Polstrada
e Polizia giudiziaria hanno intensificato, sono state rilevate 116 violazioni
per il superamento dei limiti, con 18 patenti ritirate. L’anno scorso
le violazioni erano state 77, con 6 patenti ritirate. La percentuale
d’aumento dei verbali è notevole e corrisponde a 50.6. Sono sempre meno, invece, le persone
che si siedono al volante senza allacciarsi le cinture e diminuiscono
quelle che guidano parlando con il cellulare tra le mani. Sono state 54, rispetto alle 169
dell’anno scorso (-67.1\%) quelli che non hanno usato il dispositivo
di protezione. Il numero di chi telefona senza auricolare
diminuisce a 19, ma resta piuttosto stabile. Rispetto al 2002, cala
solo del 9.7 per cento. Tra la fine dell’anno e la Befana,
inoltre, parecchi sono stati denunciati per possesso di documenti di
identificazione o di certificati d’assicurazioni falsi. Due gli arresti
messi a segno: in manette sono finiti un uomo per lesioni e resistenza
a pubblico ufficiale, e un clandestino inottemperante a decreto di espulsione.
La polstrada durante le festività natalizie ha ritirato 48
patenti. Il caso di un quarantenne con un tasso di 4.26 Al volante otto volte ubriaco Al volante otto volte ubriaco In calo incidenti gravi e violazioni.
Bruciati 1.485 punti Se non è un record, poco ci manca. Guidare con un tasso alcolemico
di 4.26 grammi per litro, un valore più di otto volte superiore al consentito,
senza riportare gravi conseguenze nell’incidente è quanto mai complesso.
Eppure, L. P, 40 anni, di Arzignano, il 3 gennaio scorso c’è riuscito.
è lui uno dei trenta automobilisti ai quali la polstrada ha ritirato
la patente durante le verifiche straordinarie di Natale. Controlli e punti. La polizia stradale di Vicenza ha eseguito
particolari controlli per le festività. Il periodo preso in considerazione
è quello fra il 19 dicembre e il 6 gennaio, durante il quale sono state
impiegate 216 pattuglie e verificate 3.348 persone. Nel mirino le strade
e i tratti autostradali più trafficati, sui quali era previsto e si
è verificato un incremento della circolazione. Settecentoventisei le
infrazioni al codice della strada contestate, meno 5 per cento rispetto
allo stesso periodo di un anno fa. I vicentini, in venti giorni, hanno
"mangiato" 1.485 punti-patente.
Precedenti. Due negli ultimi anni nel Vicentino, uno sabato
in Sicilia Un marocchino ha percorso 40 Km Il viaggio in contromano che ieri mattina ha creato il panico fra
Vicenza ovest e Montecchio non è l’unico nel suo genere. I precedenti
non sono numerosi, ed hanno sempre fatto notizia per la loro pericolosità.
Nel Vicentino, negli ultimi anni, sono stati due: uno, molto simile a
quello di ieri, con un anziano che ha percorso qualche chilometro di A4.
L’altro in A31: un camionista viaggiò in senso contrario da Villa Tacchi
fino a Thiene senza provocare incidenti. Era l’alba, e l’uomo sbagliò
l’uscita dall’area di servizio. L’ultimo caso è avvenuto sabato in Sicilia:
un automobilista marocchino viaggiava lungo l’A19 ed ha fatto 40 chilometri
in contromano, fra Catania e Catenanuova (Enna). Lo straniero, residente
ad Enna, quando è stato fermato dalla polstrada era ubriaco. L’allarme
è stato dato da altri automobilisti che per miracolo hanno evitato lo
schianto frontale, dacché il marocchino guidava in quella che per lui
era la corsia lenta, per gli altri la corsia di sorpasso. La polizia lo
ha inseguito per una trentina di chilometri, ma il marocchino ha affermato
di non essersi accorto delle segnalazioni continue della Marea di servizio;
per fermarlo è servito un posto di blocco.
Da "Corriere Adriatico" del 13 gennaio 2004 Nicola Spinelli nei guai Ancona guai per Nicola Spinelli,
39 anni, esponente del clan nomade che da diversi anni si è insediato
ad Ancona nella zona di Pontelungo. E’ stato sorpreso a guidare ubriaco
dalla polizia, s’è rifiutato di sottoporsi al test alcolemico e ha reagito
in malo modo alla richiesta degli agenti, che alla fine l’hanno arrestato
per i reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Il fatto è accaduto nella notte tra venerdì e sabato in via Jesi. Il giovane era al volante della sua auto quando dalle parti del Piano è stato intercettato da una una pattuglia della Polstrada di Senigallia, che l’ha seguito per un tratto, durante il quale l’auto del nomade procedeva a zigzag, e poi l’ha fermato per un controllo. E’ lì che Spinelli, in evidente stato di ebbrezza, ha perso le staffe. Anziché farsi ragionevole, il giovane nomade ha dato in escandescenze. S’è rifiutato di sottoporsi alla prova del palloncino, che determina il tasso di alcol nel sangue, è ha messo le mani addosso ai due poliziotti, che dopo la colluttazione sono stati medicati al pronto soccorso e dimessi con prognosi di cinque giorni. Ieri l’arresto di Spinelli, difeso dall’avvocato Luca Bartolini, è stato convalidato dal giudice. Oggi si terrà il processo. Da "La Padania" del 13 gennaio 2004 Non si fermano a due posti blocco, scatta l’inseguimento Con un autocarro rubato al loro datore
di lavoro nei giorni scorsi a Quiliano, nel ponente savonese, due manovali
albanesi domenica notte hanno tentato di investire in due diversi posti
di blocco due poliziotti della stradale e tre della squadra volante
della questura di Savona. Dopo un movimentato inseguimento, tra Vado
Ligure e Savona, sono stati arrestati Afrim Sedjiu, 26 anni, irregolare,
alla guida del mezzo e il suo passeggero Mevlan Hysa 21 anni, in possesso
di un regolare permesso di soggiorno. La coppia di connazionali deve
rispondere di tentato omicidio, furto e danneggiamento.
La vicenda ha avuto inizio alle 4,45 di domenica quando Afrim e Mevlan hanno forzato un primo posto di blocco della polstrada di Savona, sull’Aurelia a Vado Ligure, dove hanno tentato di investire un ispettore e un agente. Quindi è iniziato un lungo inseguimento prima verso il cimitero di Savona, poi proseguito nel parcheggio dello svincolo dell’autostrada di Savona. Raggiunto corso Colombo, i muratori albanesi hanno trovato ad attenderli una volante della Questura ma anziché fermarsi, hanno tentato di travolgere un vicesovrintendente e due agenti. L’inseguimento è continuato verso la periferia della città. Solo dopo una serie di tamponamenti l’autocarro, inseguito dalle tre auto della polizia, è andato a finire contro un guardrail ponendo fine alla folle corsa degli extracomunitari. Da "Giornale di Brescia" del 13 gennaio 2004 In autostrada, all’altezza di Cazzago San Martino,
la Polizia blocca un’auto con 13 chili di droga CAZZAGO
SAN MARTINO Forte il sospetto che quel carico di "fumo" fosse destinato alla nostra provincia e che quel corriere fosse solo una pedina di un più articolato giro di narcotraffico. è stata la Polizia stradale di Seriate a bloccare, in autostrada, l’auto sospetta ed a recuperare i tredici chili di hascisch; il conducente - con ogni probabilità un marocchino - è invece riuscito a sfuggire alla cattura, gettandosi nei terreni agricoli che costeggiano la striscia d’asfalto. Erano circa le 22 dell’altra sera quando, all’altezza di Cazzago San Martino, lungo la carreggiata che corre in direzione della nostra città, una pattuglia della Stradale bergamasca ha notata una Fiat Bravo che viaggiava a forte velocità; al volante un uomo che alla vista degli agenti - che nel frattempo avevano intimato l’alt - ha tentato di fuggire, inutilmente. Dopo poche centinaia di metri di folle fuga, l’immigrato ha accostato ed ha abbandonato l’utilitaria, gettandosi nella scarpata. Sfruttando l’oscurità e la fitta vegetazione della zona è riuscito a dileguarsi nel nulla, nonostante la vasta battuta di ricerca scattata pochi minuti dopo in tutta la zona, alle porte della Franciacorta. Nel bagagliaio dell’auto - risultata più tardi intestata ad un magrebino - era riposto un involucro di cartone al cui interno erano celati 52 panetti di "fumo"; complessivamente tredici chili destinati, secondo una prima ipotesi, al mercato bresciano o forse a quello veronese. Evidentemente la droga era stata ritirata poco prima, forse nel Milanese, per essere trasportata in un covo non troppo lontano: la droga non era infatti particolarmente nascosta e ciò lascia intendere che il tragitto doveva essere breve e sicuro. Invece qualcosa ha insospettito gli agenti che sono riusciti a chiudere il cerchio attorno a quella partita di droga. Anche per il corriere potrebbe essere solo questione di tempo: pare infatti che nell’abitacolo gli investigatori abbiano trovato elementi utili all’inchiesta ora approdata in Procura a Brescia. Dietro quei 13 chili potrebbe comunque celarsi la mano di un’organizzazione straniera piuttosto consolidata con complicità e nascondigli anche nella nostra provincia, come per altro confermato in passato da altri simili sequestri. Da "Alto Adige Trento" del 13 gennaio 2004 Patente, in sei mesi tolti undicimila punti Il rebus dei corsi di recupero TRENTO. Il Trentino come nuova terra di automobilisti indisciplinati? Sembrerebbe di sì a giudicare dai dati della polizia stradale che ha scattato una fotografia dei primi sei mesi dall’introduzione del nuovo codice della strada: sono stati più di undicimila i punti persi dal primo luglio a fine dicembre. E pensare che tale numero non tiene conto dei numeri delle altre forze dell’ordine, che ancora non hanno completato "l’inventario": secondo una prima stima, il numero complessivo dei punti persi in Trentino nei primi sei mesi potrebbe anche raggiungere i cinquantamila. Che fare, adesso, per chi vuole recuperare al più presto i venti punti totali e tornare ad una patente "immacolata"? Innanzitutto si dovrà attendere la comunicazione dalla sede centrale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri di Roma. Il primo modo per recuperare i punti è piuttosto semplice ma lungo: trascorrere due anni senza commettere altre infrazioni. Il secondo modo: frequentare presso un’autoscuola un corso d’aggiornamento di 12 ore che permette il recupero di 6 punti. La spesa oscillerà fra i 150 e i 250 euro, la frequenza sarà obbligatoria con un massimo di quattro ore di assenza. Soltanto un minuto di ritardo in più e si perderà l’intera lezione. Un piano
ancora segreto della polizia per la sicurezza sulle strade Telecamere
a caccia di autisti spericolati L’occhio elettronico vigilerà sulla Carlo Felice Francesco PinnaOcchi elettronici
a caccia di automobilisti spericolati: in arrivo telecamere
digitali nelle principali strade dell’Isola, ma la prima - ormai
è certo - verrà sistemata in gran segreto sulla Carlo Felice,
alle porte della città. Inutile però chiedere ulteriori particolari
ai vertici della Polizia stradale: "I punti restano top secret".
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