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Rassegna stampa 14/01/2004

Rassegna stampa del 13 Gennaio 2004

Rassegna stampa del 13 Gennaio 2004

Da "SanremoNews" del 13 gennaio 2004
Imperia: nuovo comandante alla Polizia Stradale


E’ arrivato ieri, ad Imperia, il nuovo responsabile della Polizia Stradale del capoluogo imperiese. Si tratta di Andrea Frumento, 33enne che è subentrato a Paolo Cestra. L’ex responsabile dell’ufficio andrà a ricoprire un nuovo incarico a Roma mentre il nuovo responsabile è originario di Albenga ed è stato anche comandante della Polizia Municipale di Alassio, dal ’96 al 2000. Negli ultimi anni, il nuovo comandante della Polstrada imperiese ha diretto il reparto prevenzione crimine della Questura di Torino. Il comandante uscente, Paolo Cestra, che andrà ad assumere funzioni direttive nella capitale, oltre ad aver comandato la Polstrada di Imperia, aveva assunto funzioni da dirigente della Polstrada, in Bosnia ed aveva lavorato al servizio operativo autostradale della nostra regione.

Da "Il Gazzettino" del 13 gennaio 2004

Lo schianto in fase di sorpasso con un furgone si è verificato alle 8 sull’Eridania.

Grave il conducente slovacco

Ubriaco al volante, cinque feriti
(p.p.)


GUARDA VENETA - Guidava in stato di ebbrezza alle 8 del mattino e ha provocato un incidente stradale che poteva avere conseguenze tragiche. Si tratta di un 46enne slovacco, P.J. che ora si trova ricoverato con prognosi riservata all’ospedale civile cittadino.L’incidente si è verificato ieri mattina lungo l’Eridania, a Guarda Veneta. P.J. era alla guida di una Passat con a bordo tre connazionali, O.V., 48 anni, H.A., 29enne e D.J., 34enne. I quattro, originari della città di Cadca, viaggiavano con direzione di marcia Guarda Veneta-Crespino. Secondo una prima ricostruzione dalla Polstrada di Badia Polesine, P.J. ha effettuato una manovra di sorpasso di due o più veicoli, a forte velocità. In quel momento da una strada laterale è sbucato il furgone Iveco 35 condotto da B.F., 36 anni, di Ferrara. L’urto è stato inevitabile tra il muso del furgone e la parte anteriore sinistra della Passat. I due mezzi sono finiti fuori strada con un paio di persone incastrate all’interno. L’allarme è stato dato dagli altri automobilisti in transito. Sono così arrivati i vigili del fuoco per estrarre le persone incastrate, le autoambulanze del Suem e la Polstrada. I cinque occupanti i mezzi sono stati trasportati all’Ospedale civile di Rovigo: il giovane ferrarese è stato medicato e dimesso con prognosi di 10 giorni, sono rimasti ricoverati P.J. in rianimazione e i tre connazionali con prognosi dai 15 ai 30 giorni. Il conducente della Passat è risultato positivo all’esame del sangue con tasso alcolometrico di circa 1. Domenica notte anche nell’Alto Polesine due automobilisti sono stati sorpresi a guidare in stato di ebbrezza dai carabinieri del Nor di Castelmassa. Intorno alle 23, in via per Zelo a Ceneselli (chilometro 58+200 della statale 482), M.C., 27 anni, di Ceneselli è uscito di strada con una Peugeot 206 Gti. Il giovane è rimasto ferito e all’alcoltest è risultato positivo (2,38), così gli è stata sequestrata la patente. Stessa sorte per A.S., 39 anni, di Badia Polesine che alla guida di una Thema, intorno alle 3,50 è incappato in un controllo a Giacciano con Baruchella: alcoltest (1,98) e ritiro patente. Ieri pomeriggio, tra Runzi e Bagnolo Po un bilico carico di mangime è uscito di strada con il rimorchio che si è rovesciato perdendo il carico, mentre la motrice è rimasta sull’asfalto. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Rovigo e Castelmassa e la Polstrada di Rovigo. Lievemente ferito il conducente, un giovane albanese.


Da "Il Gazzettino" del 13 gennaio 2004
UN ANNO SULLE STRADE

Il bilancio della sezione di Belluno e dei distaccamenti di Feltre e Valle della Polizia stradale.

Sono in calo netto gli infortuni

Molti meno incidenti e feriti ma più morti

L’effetto deterrente della patente a punti su velocità e cinture.

Il comandante: "Troppi ancora alla guida con l’alcol"

F.O.


Lo spauracchio della patente a punti funziona, a quanto pare. Dal bilancio della polizia stradale, il numero degli incidenti e dei feriti si è drasticamente ridotto e così pure quello delle patenti sospese. Purtroppo, invece, sono aumentati i morti: 12 sono stati nel 2002, 17 nell’anno appena finito. Le pattuglie della sezione di Belluno e dei distaccamenti di Feltre e di Valle di Cadore hanno rilevato 564 incidenti (15 mortali) per un totale di 534 persone ferite. Meno delle metà hanno comportato solo danni materiali. C’è una bella differenza con l’anno prima (i dati 2002 si fermano al 10 dicembre), quando gli incidenti rilevati furono 916 e i feriti 858. La polizia afferma in un comunicato che la presenza maggiore e più calibrata sul territorio e l’impegno, unitamente alla patente a punti, hanno portato a una riduzione del 23 per cento del fenomeno infortunistico. Le modifiche al codice della strada, l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie e le più gravi conseguenze sul piano pratico, come la sospensione o il ritiro della patente, hanno portato gli automobilisti a più miti consigli. Una contrazione hanno subito anche gli illeciti riscontrati, sia penali che amministrativi, sul tema della circolazione: 12 mila 188 nel 2003, quasi 13 mila l’anno precedente, con un aumento però degli introiti derivati dalle violazioni amministrative, saliti da 1 milione 41 mila euro a 1 milione 87 mila.Il più frequente resta la velocità. Sono scesi da 4470 a 4156 e da 711 a 691 i casi di superamento dei limiti e di velocità non moderata, sono precipitati quelli per il mancato uso delle cinture di sicurezza (da 857 a 564). "Noi non puntiamo alla repressione o ad appioppare multe a tutti costi. Mi preoccupa molto di più il numero di coloro che guidano sotto l’influenza dell’alcol - ammette il comandante della sezione di Belluno, Pasquale Fratepiero -. Sono ancora troppi 295 e vorrei riuscire a ridurli". Invece sono saliti da 280 (10 dicembre 2002) a 295 (2003).

Fra le sanzioni accessorie agli illeciti, oltre che le sospensioni di patente e delle carte di circolazione (322), sono aumentati i fermi amministrativi di veicoli (57), i sequestri (63) e le sanzioni accessorie all’accertamenti dei reati (315).

L’attività della polstrada non si è esaurita alla presenza sulle strade. La squadra di polizia giudiziaria ha visitato 84 fra carrozzerie, officine meccaniche, autodemolitori, autosaloni e agenzie di pratiche automobilistiche. Nel controllo della legalità sono state impegnate 112 pattuglie specifiche, che vanno sommate alle 2952 destinate alla vigilanza stradale (2837) e ai servizi di scorta (115) a veicoli, trasporti, competizioni, personalità, opere d’arte. I veicoli controllati sono stati complessivamente 50 mila 467, i soccorsi prestati 2558.


Da "Il Gazzettino" del 13 gennaio 2004

SICUREZZA SULLE STRADE

Bilancio dei controlli di Polstrada sotto le feste: il solito allarme, troppi ubriachi al volante.

Ma questa volta c’è un caso limite

Quarantenne di Arzignano guidava in coma etilico

(B.B.)

Un record veramente da sballo. Guidava sfiorando il coma etilico con un tasso alcolemico nove volte pari a quello permesso dalla legge. Il primato da guinness, con 4.26 grammi per litro, quando il limite consentito è di 0.5, se l’è accaparrato, il 3 gennaio, un quarantenne di Arzignano, che, alle prime ore del giorno, era rimasto coinvolto in un incidente.

Ad intervenire, in quell’occasione, era stata la Polstrada di Vicenza che, proprio ieri, ha reso noto il bilancio dell’attività di controllo, realizzata durante le festività, precisamente dal 19 dicembre al 6 gennaio. Un periodo in cui, comunque, non sono stati commessi reati nelle aree di servizio autostradale, e che ha visto, rispetto all’anno scorso, un generale calo di incidenti.

Se quello del quarantenne di Arzignano, P.L., è, per la Polstrada di Vicenza, un caso quasi senza precedenti, non meno preoccupanti sono altri numeri relativi alla guida in stato di ebbrezza.

Un trentenne di Rovolon, R.F. è stato trovato alla guida del suo veicolo con un tasso alcolemico pari a 2.80 G/L mentre un ragazzo di 26 anni, C.D., di Pozzoleone, è risultato positivo al test con una quota pari a 2.13 G/L.

è dunque l’alcol la nota dolente delle festività. Si potrebbe attenuare la gravità del fatto alle feste in corso, invece, purtroppo, pare che le ultime stime non facciano che confermare il trend dei precedenti mesi. Vicenza è una delle città del Veneto, anzi "la" città del Veneto, in cui il maggior numero di punti sarebbero stati ritirati per guida in stato di ebbrezza.

Anche l’alta velocità resta un neo. Nel corso dei controlli, che nei venti giorni in questione Polstrada e Polizia giudiziaria hanno intensificato, sono state rilevate 116 violazioni per il superamento dei limiti, con 18 patenti ritirate. L’anno scorso le violazioni erano state 77, con 6 patenti ritirate. La percentuale d’aumento dei verbali è notevole e corrisponde a 50.6.

Sono sempre meno, invece, le persone che si siedono al volante senza allacciarsi le cinture e diminuiscono quelle che guidano parlando con il cellulare tra le mani.

Sono state 54, rispetto alle 169 dell’anno scorso (-67.1\%) quelli che non hanno usato il dispositivo di protezione.

Il numero di chi telefona senza auricolare diminuisce a 19, ma resta piuttosto stabile. Rispetto al 2002, cala solo del 9.7 per cento.

Tra la fine dell’anno e la Befana, inoltre, parecchi sono stati denunciati per possesso di documenti di identificazione o di certificati d’assicurazioni falsi. Due gli arresti messi a segno: in manette sono finiti un uomo per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, e un clandestino inottemperante a decreto di espulsione.



Da "Il Giornale di Vicenza" del 13 gennaio 2004

La polstrada durante le festività natalizie ha ritirato 48 patenti.

Il caso di un quarantenne con un tasso di 4.26

Al volante otto volte ubriaco

Al volante otto volte ubriaco

In calo incidenti gravi e violazioni.

Bruciati 1.485 punti

(d. n.)

Se non è un record, poco ci manca. Guidare con un tasso alcolemico di 4.26 grammi per litro, un valore più di otto volte superiore al consentito, senza riportare gravi conseguenze nell’incidente è quanto mai complesso. Eppure, L. P, 40 anni, di Arzignano, il 3 gennaio scorso c’è riuscito. è lui uno dei trenta automobilisti ai quali la polstrada ha ritirato la patente durante le verifiche straordinarie di Natale.

Controlli e punti. La polizia stradale di Vicenza ha eseguito particolari controlli per le festività. Il periodo preso in considerazione è quello fra il 19 dicembre e il 6 gennaio, durante il quale sono state impiegate 216 pattuglie e verificate 3.348 persone. Nel mirino le strade e i tratti autostradali più trafficati, sui quali era previsto e si è verificato un incremento della circolazione. Settecentoventisei le infrazioni al codice della strada contestate, meno 5 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa. I vicentini, in venti giorni, hanno "mangiato" 1.485 punti-patente.
Velocità. è uno dei settori in cui si è registrato l’aumento più sensibile, grazie anche a controlli più serrati. Le violazioni sono state 116 rispetto alle 77 del 2002-2003, con un incremento del 50 per cento. Diciotto le patenti ritirate.
Ebbrezza. Resta il tasto dolente per la provincia berica. Trenta gli automobilisti ritornati a casa senza patente, rispetto ai 29 dell’anno scorso: una media molto elevata rispetto ad altre aree italiane. Fra questi, oltre al quarantenne di Arzignano, coinvolto in uno schianto, vanno segnalati i casi di F. R., 30 anni, di Rovolon (Padova), con un tasso di 2.80, e D. C., 26 anni, di Pozzoleone, con 2.13. Quasi tutti coloro che sono risultati positivi superavano largamente il limite di 0.5 previsto dalla legge. Il 15 per cento ha un tasso almeno quadruplo rispetto al consentito.
Cinture e casco. Netta la diminuzione: le multe sono passate da 169 a 54, con un calo percentuale pari a 67.1. Anche l’utilizzo del cellulare senza auricolare registra un segno meno (sono 19 i verbali contro 21).
Codice penale. Tredici gli stranieri fermati e trovati in possesso di documenti falsi e contraffatti, soprattutto patenti e cedolini dell’assicurazione. Due gli arrestati, uno per resistenza a pubblico ufficiale e l’altro per clandestinità. Rispetto al passato, emerge l’assenza di reati segnalati nelle aree di servizio, dove spesso erano numerosi i furti o le rapine.
Incidenti. In venti giorni le pattuglie del commissario Antonio Macagnino hanno rilevato 54 incidenti stradali. Erano 61 un anno fa, a testimonianza del calo di schianti dopo l’introduzione della patente a punti. Una persona è morta, 53 quelle ferite, con una diminuzione complessiva di quasi il 30 per cento. In aumento soltanto gli scontri che hanno provocato danni alle vetture e non ad autisti e passeggeri.



Da "Il Giornale di Vicenza" del 13 gennaio 2004

Precedenti. Due negli ultimi anni nel Vicentino, uno sabato in Sicilia

Un marocchino ha percorso 40 Km

 
Il viaggio in contromano che ieri mattina ha creato il panico fra Vicenza ovest e Montecchio non è l’unico nel suo genere. I precedenti non sono numerosi, ed hanno sempre fatto notizia per la loro pericolosità. Nel Vicentino, negli ultimi anni, sono stati due: uno, molto simile a quello di ieri, con un anziano che ha percorso qualche chilometro di A4. L’altro in A31: un camionista viaggiò in senso contrario da Villa Tacchi fino a Thiene senza provocare incidenti. Era l’alba, e l’uomo sbagliò l’uscita dall’area di servizio. L’ultimo caso è avvenuto sabato in Sicilia: un automobilista marocchino viaggiava lungo l’A19 ed ha fatto 40 chilometri in contromano, fra Catania e Catenanuova (Enna). Lo straniero, residente ad Enna, quando è stato fermato dalla polstrada era ubriaco. L’allarme è stato dato da altri automobilisti che per miracolo hanno evitato lo schianto frontale, dacché il marocchino guidava in quella che per lui era la corsia lenta, per gli altri la corsia di sorpasso. La polizia lo ha inseguito per una trentina di chilometri, ma il marocchino ha affermato di non essersi accorto delle segnalazioni continue della Marea di servizio; per fermarlo è servito un posto di blocco.

Da "Corriere Adriatico" del 13 gennaio 2004

Nicola Spinelli nei guai
Ubriaco aggredisce i poliziotti

 
Ancona guai per Nicola Spinelli, 39 anni, esponente del clan nomade che da diversi anni si è insediato ad Ancona nella zona di Pontelungo. E’ stato sorpreso a guidare ubriaco dalla polizia, s’è rifiutato di sottoporsi al test alcolemico e ha reagito in malo modo alla richiesta degli agenti, che alla fine l’hanno arrestato per i reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Il fatto è accaduto nella notte tra venerdì e sabato in via Jesi. Il giovane era al volante della sua auto quando dalle parti del Piano è stato intercettato da una una pattuglia della Polstrada di Senigallia, che l’ha seguito per un tratto, durante il quale l’auto del nomade procedeva a zigzag, e poi l’ha fermato per un controllo. E’ lì che Spinelli, in evidente stato di ebbrezza, ha perso le staffe. Anziché farsi ragionevole, il giovane nomade ha dato in escandescenze. S’è rifiutato di sottoporsi alla prova del palloncino, che determina il tasso di alcol nel sangue, è ha messo le mani addosso ai due poliziotti, che dopo la colluttazione sono stati medicati al pronto soccorso e dimessi con prognosi di cinque giorni. Ieri l’arresto di Spinelli, difeso dall’avvocato Luca Bartolini, è stato convalidato dal giudice. Oggi si terrà il processo.

Da "La Padania" del 13 gennaio 2004

Non si fermano a due posti blocco, scatta l’inseguimento
SAVONESE, RUBANO AUTOCARRO E TENTANO DI INVESTIRE POLIZIOTTI: ARRESTATI DUE MURATORI ALBANESI

  GIORGIO DOLCETTI 
Con un autocarro rubato al loro datore di lavoro nei giorni scorsi a Quiliano, nel ponente savonese, due manovali albanesi domenica notte hanno tentato di investire in due diversi posti di blocco due poliziotti della stradale e tre della squadra volante della questura di Savona. Dopo un movimentato inseguimento, tra Vado Ligure e Savona, sono stati arrestati Afrim Sedjiu, 26 anni, irregolare, alla guida del mezzo e il suo passeggero Mevlan Hysa 21 anni, in possesso di un regolare permesso di soggiorno. La coppia di connazionali deve rispondere di tentato omicidio, furto e danneggiamento.
La vicenda ha avuto inizio alle 4,45 di domenica quando Afrim e Mevlan hanno forzato un primo posto di blocco della polstrada di Savona, sull’Aurelia a Vado Ligure, dove hanno tentato di investire un ispettore e un agente. Quindi è iniziato un lungo inseguimento prima verso il cimitero di Savona, poi proseguito nel parcheggio dello svincolo dell’autostrada di Savona. Raggiunto corso Colombo, i muratori albanesi hanno trovato ad attenderli una volante della Questura ma anziché fermarsi, hanno tentato di travolgere un vicesovrintendente e due agenti.
L’inseguimento è continuato verso la periferia della città. Solo dopo una serie di tamponamenti l’autocarro, inseguito dalle tre auto della polizia, è andato a finire contro un guardrail ponendo fine alla folle corsa degli extracomunitari.

Da "Giornale di Brescia" del 13 gennaio 2004

In autostrada, all’altezza di Cazzago San Martino, la Polizia blocca un’auto con 13 chili di droga
In fuga con il carico di hascisch

  Marco Bonari

CAZZAGO SAN MARTINO

Forte il sospetto che quel carico di "fumo" fosse destinato alla nostra provincia e che quel corriere fosse solo una pedina di un più articolato giro di narcotraffico. è stata la Polizia stradale di Seriate a bloccare, in autostrada, l’auto sospetta ed a recuperare i tredici chili di hascisch; il conducente - con ogni probabilità un marocchino - è invece riuscito a sfuggire alla cattura, gettandosi nei terreni agricoli che costeggiano la striscia d’asfalto. Erano circa le 22 dell’altra sera quando, all’altezza di Cazzago San Martino, lungo la carreggiata che corre in direzione della nostra città, una pattuglia della Stradale bergamasca ha notata una Fiat Bravo che viaggiava a forte velocità; al volante un uomo che alla vista degli agenti - che nel frattempo avevano intimato l’alt - ha tentato di fuggire, inutilmente. Dopo poche centinaia di metri di folle fuga, l’immigrato ha accostato ed ha abbandonato l’utilitaria, gettandosi nella scarpata. Sfruttando l’oscurità e la fitta vegetazione della zona è riuscito a dileguarsi nel nulla, nonostante la vasta battuta di ricerca scattata pochi minuti dopo in tutta la zona, alle porte della Franciacorta. Nel bagagliaio dell’auto - risultata più tardi intestata ad un magrebino - era riposto un involucro di cartone al cui interno erano celati 52 panetti di "fumo"; complessivamente tredici chili destinati, secondo una prima ipotesi, al mercato bresciano o forse a quello veronese. Evidentemente la droga era stata ritirata poco prima, forse nel Milanese, per essere trasportata in un covo non troppo lontano: la droga non era infatti particolarmente nascosta e ciò lascia intendere che il tragitto doveva essere breve e sicuro. Invece qualcosa ha insospettito gli agenti che sono riusciti a chiudere il cerchio attorno a quella partita di droga. Anche per il corriere potrebbe essere solo questione di tempo: pare infatti che nell’abitacolo gli investigatori abbiano trovato elementi utili all’inchiesta ora approdata in Procura a Brescia. Dietro quei 13 chili potrebbe comunque celarsi la mano di un’organizzazione straniera piuttosto consolidata con complicità e nascondigli anche nella nostra provincia, come per altro confermato in passato da altri simili sequestri.


Da "Alto Adige Trento" del 13 gennaio 2004

Patente, in sei mesi tolti undicimila punti
I dati sono quelli della polizia stradale.

Il rebus dei corsi di recupero


TRENTO.

Il Trentino come nuova terra di automobilisti indisciplinati? Sembrerebbe di sì a giudicare dai dati della polizia stradale che ha scattato una fotografia dei primi sei mesi dall’introduzione del nuovo codice della strada: sono stati più di undicimila i punti persi dal primo luglio a fine dicembre. E pensare che tale numero non tiene conto dei numeri delle altre forze dell’ordine, che ancora non hanno completato "l’inventario": secondo una prima stima, il numero complessivo dei punti persi in Trentino nei primi sei mesi potrebbe anche raggiungere i cinquantamila. Che fare, adesso, per chi vuole recuperare al più presto i venti punti totali e tornare ad una patente "immacolata"? Innanzitutto si dovrà attendere la comunicazione dalla sede centrale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri di Roma. Il primo modo per recuperare i punti è piuttosto semplice ma lungo: trascorrere due anni senza commettere altre infrazioni. Il secondo modo: frequentare presso un’autoscuola un corso d’aggiornamento di 12 ore che permette il recupero di 6 punti. La spesa oscillerà fra i 150 e i 250 euro, la frequenza sarà obbligatoria con un massimo di quattro ore di assenza. Soltanto un minuto di ritardo in più e si perderà l’intera lezione.


Da "L’Unione Sarda" del 13 gennaio 2004

Un piano ancora segreto della polizia per la sicurezza sulle strade

Telecamere a caccia di autisti spericolati

L’occhio elettronico vigilerà sulla Carlo Felice

Francesco Pinna

Occhi elettronici a caccia di automobilisti spericolati: in arrivo telecamere digitali nelle principali strade dell’Isola, ma la prima - ormai è certo - verrà sistemata in gran segreto sulla Carlo Felice, alle porte della città. Inutile però chiedere ulteriori particolari ai vertici della Polizia stradale: "I punti restano top secret".
L’ultima arma nella lotta contro gli automobilisti più indisciplinati sfrutta le nuove tecnologie informatiche: telecamere digitali di ultima generazione spieranno da lontano lunghi tratti di strada e, all’occorrenza, identificheranno la targa dell’automobile che ha commesso una infrazione. Tutto questo non solo grazie all’altissima risoluzione d’immagine, ma anche ad un moderno sistema di teleobiettivi che sfrutta anche le potenzialità dei computer. Attrezzature sperimentate da tempo su alcune autostrade della penisola, nei prossimi giorni arriveranno anche nelle arterie sarde più trafficate, in dotazione alla polizia stradale. Occhi elettronici programmati per segnalare sia i sorpassi azzardati degli automobilisti spericolati.
I primi 4 rilevatori ottici sono già in arrivo - rivela il Comandate regionale della polizia stradale Sergio Tinti - e la sperimentazione inizierà proprio nella statale 131, alle porte della città. "Abbiamo deciso di dotarci di telecamere mobili" spiega Tinti: "Potranno essere spostate di volta in volta nei vari punti ad alto rischio, dove è necessario un controllo attento e costante. Ovviamente contiamo di tenere riservata la posizione delle nuove attrezzature".
Impossibile quindi strappare notizie più precise sui punti dove tra qualche giorno compariranno le spie-elettroniche, ma alcune indiscrezioni (molto generiche) sono ugualmente trapelate: due telecamere dovrebbero tener d’occhio la Carlo Felice, una alle porte dei Cagliari, l’altra nel sassarese; le altre invece si alterneranno nelle statali 125 orientale sarda, 195 sulcitana, 126 per Carbonia e in alcune strade provinciali dell’Oristanese.
Altre telecamere arriveranno in seguito, finita la sperimentazione, mentre il comando regionale ha annunciato anche la prossima chiusura notturna di alcuni distaccamenti (con ogni probabilità in piccoli centri del nuorese) per ottenere un maggiore numero di pattuglie da mettere sulle strade.
E in attesa di vedere in funzione le nuove telecamere-poliziotto, in questi giorni sembra essere un’altra la preoccupazione dei cagliaritani: tempestati di chiamate i centralini della polizia stradale per avere informazioni sul cosiddetto "giubbino catarifrangente" obbligatorio, che doveva entrare in vigore dal primo dell’anno. Se ne riparlerà il primo di aprile, tra meno di quattro mesi, perché il ministero dei trasporti ha deciso di spostare la scadenza.
Ma gli interrogativi sono ancora tanti. "Non è previsto l’obbligo di portarlo a bordo, come avviene per il triangolo" spiega il capo della stradale: "Ma di fatti il conducente sarà obbligato a indossarlo qualora dovesse scendere dall’autovettura per un’emergenza. Le caratteristiche tecniche del giubbottino, infine, sono già state codificate e le case produttrici dovranno indicarlo attraverso un timbro di garanzia".

Mercoledì, 14 Gennaio 2004
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