Un
poliziotto italiano che aveva partecipato a un concorso per l’assunzione
al Parlamento europeo nel settore della sicurezza ed era stato escluso
è stato riammesso al concorso grazie all’intervento del Mediatore
europeo Nikoforos Diamandouros. Lo ha reso noto lo stesso Mediatore con
la decisione 1600/2003/ADB del 6 febbraio. La candidatura del poliziotto
era stata scartata il 21 luglio 2003 perché la commissione aveva
giudicato che il cittadino non avesse i tre anni previsti di esperienza
nel campo della sicurezza generale. In seguito alle proteste dell’interessato
e alla denuncia al Mediatore europeo, il Parlamento informò il
Mediatore il 15 dicembre che la commissione aveva riesaminato il caso
e aveva deciso di ammettere il candidato alla fase successiva di procedura
di assunzione. (20 febbraio 2004)
Decisione del Mediatore europeo sulla denuncia 1600/2003/ADB nei confronti
del Parlamento europeo 6.2.2004
Sommario
La Denuncia
L’Inchiesta
La DecisioneStrasburgo, 6 febbraio 2004
Egregio Sig. M,
in data 29 agosto 2003, Lei presentò una denuncia al Mediatore
europeo riguardante il rifiuto del Parlamento europeo di ammetterLa al
concorso pubblico PE/22/D.
In data 18 settembre 2003, presentai detta denuncia al Presidente del
Parlamento europeo. Il Parlamento europeo inviò il proprio parere
in data 15 dicembre 2003. I miei collaboratori si misero in contatto con
Lei telefonicamente il 19 dicembre 2003.
Le scrivo ora per comunicarLe il risultato delle inchieste poste in essere.LA
DENUNCIA
Il denunciante è italiano. Si candidò per partecipare al
concorso pubblico PE/22/D che aveva lo scopo di assumere lavoratori qualificati
(D3/D2) nel campo della sicurezza generale. La data limite per la presentazione
delle candidature era fissata per il 31 gennaio 2003.
In data 21 luglio 2003, la candidatura del denunciante fu respinta dal
Parlamento europeo dato che la commissione giudicatrice ritenne che il
candidato non avesse i tre anni di esperienza richiesti nel campo della
sicurezza generale pubblica o privata.
In data 24 luglio 2003, il denunciante inviò due comunicazioni
scritte al Parlamento europeo per sottolineare che, a suo giudizio, la
propria esperienza quinquennale come poliziotto rispondeva ai criteri
previsti dal bando di concorso. Il 29 agosto 2003, in assenza di una risposta
da parte del Parlamento europeo, il denunciante presentò una denuncia
presso il Mediatore europeo. Affermava che la propria esclusione dal concorso
pubblico fosse illegittima e si diceva convinto di dover essere ammesso
al concorso in oggetto.
L’INCHIESTA
Il parere del Parlamento europeo
In data 15 dicembre 2003, il Parlamento europeo informò il Mediatore
che il 29 settembre 2003 la commissione giudicatrice aveva riesaminato
la domanda del denunciante e aveva deciso di ammetterlo alla fase successiva
della procedura di assunzione, ovvero la valutazione sulla base dei requisiti
necessari.
Le osservazioni del denunciante
In data 19 dicembre 2003, i collaboratori del Mediatore si misero in contatto
telefonicamente il denunciante. Il denunciante ringraziò il Mediatore
per quanto fatto e considerò che il Parlamento europeo aveva risolto
la situazione in modo del tutto soddisfacente.
LA DECISIONE
1 Esclusione illegittima da un concorso pubblico
1.1 Il denunciante affermava di essere stato illegittimamente escluso
dal concorso pubblico PE/22/D organizzato dal Parlamento europeo.
1.2 Nel proprio parere, il Parlamento europeo informò il Mediatore
che la commissione giudicatrice aveva riesaminato il caso del denunciante
e lo aveva ammesso a partecipare alla fase successiva della procedura
di assunzione.
1.3 I collaboratori del Mediatore si misero in contatto con il denunciante,
il quale dichiarò che il caso era stato risolto in modo del tutto
soddisfacente dal Parlamento europeo.
2 Conclusioni
Dal parere del Parlamento europeo e dalle osservazioni del denunciante
si evince che il Parlamento europeo ha fatto quanto in suo potere per
risolvere la situazione in oggetto ed è riuscito a soddisfare il
denunciante. Il Mediatore dichiara pertanto chiuso il caso.
Il Presidente del Parlamento europeo sarà informato di tale decisione.
Distinti saluti,
Prof. P. Nikiforos DIAMANDOUROS
|