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Articoli 01/03/2005

da "Il Centauro n. 93" - La segnaletica di cantiere dopo l’uscita del disciplinare tecnico DM del 10 luglio 2002

 
La segnaletica di cantiere
dopo l’uscita del disciplinare tecnico DM del 10 luglio 2002

 

La sicurezza stradale è frutto di ricerca, sperimentazione e innovazione.
In questo senso 3M e il proprio Centro Studi è da anni riferimento costante per enti proprietari ed operatori del settore, per individuare le soluzioni più adatte a sostenere una costante e sistematica riduzione degli incidenti sulle nostre strade.
Purtroppo la ricerca e l’innovazione non bastano, quando sperimentazioni e nuove soluzioni non vengono accompagnate dal rispetto del Codice della Strada e delle norme tecniche di riferimento da parte degli utenti, degli operatori e degli enti proprietari.
E’ quindi con estremo piacere che, a partire da questo numero, 3M inizierà una fattiva collaborazione con A.S.A.P.S. finalizzata soprattutto ad una maggiore diffusione di norme tecniche specifiche del settore della sicurezza e della segnaletica stradale.
Iniziamo questo viaggio da quello che spesso, a torto, viene considerato un elemento di secondaria importanza sulla strada e che invece, per la sua singolarità, è probabilmente il più pericoloso: IL CANTIERE STRADALE.


Sono passati ormai due anni dall’entrata in vigore del disciplinare tecnico della segnaletica temporanea (di seguito spesso nominato semplicemente Disciplinare) ed ancora si incontrano situazioni dove le indicazioni date nel detto regolamento sono oggetto di discussione e spesso disattese; per questo motivo può essere sicuramente utile rivederne assieme i contenuti, cercando di delineare una sorta di "manuale di buona pratica" per poter facilmente verificare gli elementi fondamentali di un corretto segnalamento in un cantiere stradale. Ma partiamo dalle motivazioni che hanno spinto il Legislatore ad emanare un provvedimento tanto importante e puntuale su un argomento così specifico. Innanzi tutto alla base vi è la consapevolezza, condivisa da chiunque fruisca delle strade, che un cantiere di lavori stradali rappresenti un elemento di discontinuità non prevedibile. Già questo motivo ci fa intuire il pericolo connesso alla situazione e l’attenzione che dovremo rivolgere a minimizzare i rischi per gli utenti della nostra strada.

Ciò di per sé rappresenta già una motivazione più che valida per pensare alla necessità di una puntualizzazione sull’argomento, arrivata con questo Decreto, ma comunque non dimentichiamo che già nel Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della Strada del 1992 venivano date importanti indicazioni sull’argomento. In particolare nel Titolo II "Costruzione e tutela delle strade", vi è il cap.2 "installazione di opere e cantieri ed apertura di accessi alle strade" dove vengono trattati gli argomenti relativi al segnalamento temporaneo (Art.30); in quest’articolo vi è proprio il rimando ad un futuro Disciplinare Tecnico sugli schemi segnaletici in cantiere, che è ciò che stiamo affrontando nella nostra sintesi. E nei paragrafi ed articoli successivi vi sono preziose indicazioni, che integrate con il DM del 10/07/2002, danno indicazioni precise e puntuali su come realizzare un cantiere stradale sicuro per chi lo affronta guidando, ma sicuro anche per chi vi lavora.

Prima di arrivare nella zona dei lavori…

C’è un vecchio adagio che ho sentito spesso pronunciare dai Vigili del Fuoco, quando si parlava di incidenti, "l’emergenza va pianificata", ed all’inizio rimanevo confuso perché questa è una contraddizione in termini, come faccio a immaginare un evento inimmaginabile?
Bene la risposta che venne data è: "..si devono tenere in considerazione tutte le condizioni, tutti i fattori influenti ed applicare le più rigorose misure di prevenzione, fatto questo non rimarrà fuori molto di inaspettato…".
Questo in fondo è quello che dobbiamo fare, e che ci guida a fare anche il DM 10/07/2002, quando dobbiamo progettare un intervento su strada; analizzando il tipo di strada e di lavori da eseguire, progetto il cantiere a tavolino non su strada improvvisando magari la lunghezza del cantiere ed ipotizzando la durata dei lavori .

Il Disciplinare indica gli schemi segnaletici da utilizzare nelle diverse situazioni, per diverse tipologie di strada e per diverse durate dei lavori.
E’ a questi che dovremo fare riferimento per preparare il nostro cantiere.
E’ fondamentale rispettare: tipologia e distanza dei segnali, posizionarli sul lato indicato nello schema ed in posizione verticale, rispettare il tipo ed il numero dei segnali complementari (coni, delineatori, etc..), installare la segnaletica orizzontale e quella luminosa indicata.

La realizzazione del cantiere…

Una volta progettato il cantiere non resta che andare su strada e realizzarlo, coerentemente a quanto indicato nel Disciplinare e nel Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada.
La segnaletica rappresenta uno degli elementi fondamentali per la sicurezza di un cantiere stradale, tra i vari principi per la messa in opera, il principio di visibilità e leggibilità riveste un ruolo fondamentale. Nel Disciplinare al punto relativo alle Caratteristiche dei segnali temporanei troviamo: "[..] al fine di consentire l’avvistamento dei segnali verticali, soprattutto nelle condizioni di scarsa visibilità, è raccomandato l’utilizzo del colore giallo con il più elevato fattore di luminanza."
Questo perché, come detto in precedenza, il cantiere è un elemento di disturbo per l’automobilista e deve essere visualizzato il più chiaramente possibile; ciò si può ottenere utilizzando pellicole microprismatiche fluororifrangenti, che hanno una maggiore visibilità notturna ed una maggiore luminanza durante il giorno. Il beneficio di questi materiali nella segnaletica di cantiere è stato anche oggetto di conferma da parte di uno Studio realizzato dall’Università di Trieste.
Avvicinamento al cantiere: avvicinandosi a cantieri fissi o mobili, anche se di manutenzione, deve essere installato il segnale LAVORI (Fig.II.383), corredato da un pannello integrativo, che indica la lunghezza del tratto interessato, se supera i 100m.

Seguito poi dai segnali, come previsti dagli schemi segnaletici del Disciplinare, posizionati in verticale su supporti zavorrati.
Un elemento importantissimo per la guida in un cantiere stradale è rappresentato dalla segnaletica orizzontale. Per intenderci parliamo delle strisce orizzontali gialle e dei dispositivi integrativi (coni, cilindri, delineatori flessibili, etc..)

Per la segnaletica orizzontale gialla le caratteristiche di base fanno riferimento alla Norma UNI EN 1436
Rifrangenza: deve garantire la classe R5 (300mcd/lux m2) per le strade tipo A, B e D e di classe R3 o R5 per le altre.
• Deve essere coperta la segnaletica esistente, se questa può provocare interferenza con il segnalamento di cantiere
• La segnaletica orizzontale temporanea deve essere rimossa al termine dei lavori senza lasciare traccia
Si possono usare dispositivi integrativi rafforzativi della segnaletica orizzontale; questi devono riflettere luce gialla e non devono avere altezza superiore a 2,5cm e sono applicati con un adesivo alla pavimentazione in modo da non distaccarsi con le sollecitazioni del traffico, ma al contempo dovranno essere facilmente rimossi senza lasciare traccia al termine dei lavori. Tali dispositivi devono essere omologati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti. Comunemente si usano i marker (detti anche occhi di gatto).
I segnali complementari (barriere, paletti di delimitazione, delineatori modulari, coni e delineatori flessibili) sono il naturale complemento della segnaletica orizzontale ed aiutano l’automobilista a seguire i flussi corretti.
Il Regolamento all’art.36 c.3, prevede che coni e delineatori flessibili debbano essere realizzati con pellicole di classe 2. Inoltre il capitolo 3.1.5 del Disciplinare regolamenta in modo preciso e definisce in maniera completa e puntuale le caratteristiche dei segnali complementari, vediamo alcuni esempi:
• Cono (figII.396): Si usano per lavori di breve durata. Per i cantieri in autostrada, strada extraurbana principale e urbana di scorrimento devono essere utilizzati coni con tre fasce bianche e altezza superiore a 50 cm.
I coni devono essere omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ricordando la pellicola di classe 2.

• DELINEATORI FLESSIBILI (fig.II.397):

• sono usati per delimitare ed evidenziare zone di lavoro di media e lunga durata, per deviazioni ed incanalamenti o per la separazione di opposti sensi di marcia.

Per i cantieri in autostrada, strada extraurbana principale e urbana di scorrimento devono essere utilizzati delineatori con tre fasce o inserti bianchi e altezza superiore a 30 cm. I delineatori flessibili devono essere omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

N.B Gli estremi delle omologazioni, rilasciate dal Ministero competente, devono essere chiaramente stampigliate sulla base del cono o del defleco.

A questi dobbiamo aggiungere gli altri dispositivi complementari ed i segnali luminosi (cap.3.1.6) definiti nel Disciplinare, ma che per motivi di sintesi non tratteremo ora.

Sicurezza anche di chi lavora

Quanto detto sin ora non è focalizzato solo a garantire sicurezza a chi giuda, ma anche a far sì che i lavoratori operino nelle condizioni di sicurezza più alte possibili; per questo si ricorda che questi devono utilizzare indumenti ad alta visibilità di classe 3 o 2 (conformi al DM 9 giugno 1995 od alla norma UNIEN471).

Fine del cantiere…
Dopo questa lunga chiacchierata siamo usciti dalla zona del cantiere stradale, se questo era fatto correttamente abbiamo potuto riscontrare tutti quegli elementi sottolineati sopra ed il nostro viaggio nella Segnaletica può continuare serenamente.


 



C. Galbiati

 
Martedì, 01 Marzo 2005
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