Guida
in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità –
Indicazione
Lo stato di ebbrezza del conducente di veicolo può essere accertato
e provato con qualsiasi mezzo, e non necessariamente, né unicamente,
attraverso la strumentazione e la procedura indicate nell’art. 379
del regolamento di attuazione ed esecuzione del codice stradale. Ed invero,
per il principio del libero convincimento per l’assenza di prove
legali e per la necessità che la prova non dipenda dalla discrezionale
volontà della parte interessata, il giudice può desumere
lo stato di alterazione psicofisica, derivante dall’influenza dell’alcool,
da qualsiasi elemento sintomatico dell’ebbrezza o dell’ubriachezza
(tra cui l’ammissione del conducente, l’alterazione della deambulazione,
la difficoltà del movimento, l’eloquio sconnesso, l’alito
vinoso ecc.); così come può anche disattendere l’esito
fornito dall’etilometro, ancorché risultante da due determinazioni
del tasso alcolemico concordanti ed effettuate a intervallo di cinque
minuti, sempreché del suo convincimento fornisca una motivazione
logica ed esauriente. (Cass. Pen., Sez. IV, 30 luglio 2001, n. 30043).
[RV1101]
Depenalizzazione – Applicazione delle sanzioni – Art. 180,
ottavo comma, nuovo c.s. – Comportamento di collaborazione con l’autorità
accertante – Violazione – Illecito amministrativo – Presupposti
– Fattispecie in tema di invito a presentarsi presso gli uffici della
polizia stradale
L’art. 180, ottavo comma c.s. sanziona non specifici comportamenti
trasgressivi nella circolazione (altrimenti e particolarmente sanzionati),
ma il rifiuto della condotta collaborativa dovuta dal conducente, ai fini
dell’accertamento delle violazioni amministrative previste dal codice
della strada, nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione
cui spetta l’espletamento dei servizi di polizia stradale. (Nella
specie, la S.C. ha cassato – e decidendo nel merito annullato l’ordinanza-ingiunzione
– la decisione di merito che aveva affermato la responsabilità
dell’opponente, che pur si era presentato agli uffici della polizia
stradale ottemperando all’invito, in quanto non era stato in grado
di esibire, oltre al certificato di conformità del ciclomotore,
anche il contrassegno di pagamento della tassa di circolazione, così
sostanzialmente applicando al mancato pagamento della tassa automobilistica
la grave sanzione prevista per i comportamenti omissivi nei confronti
dell’autorità). (Cass. Civ., Sez. I, 20 luglio 2001, n.
9924). [RV1101]
Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative
– Contestazione – Verbale – Esecutivo – Omessa opposizione
– Successiva opposizione avverso la cartella esattoriale – Inammissibilità
La cartella esattoriale attiene alla fase della riscossione delle somme
dovute a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria, regolata dall’art.
27 della legge n. 689 del 1981 cui rinvia l’art. 206 c.s. (in base
alle norme previste per l’esazione delle imposte dirette e cioè
mediante ruolo, di cui la cartella costituisce un estratto) e presuppone
perciò la formazione del titolo esecutivo alla conclusione del
provvedimento sanzionatorio (il verbale di accertamento in difetto del
ricorso al prefetto ovvero l’ordinanza-ingiunzione di pagamento)
ed è, dunque, contro il verbale d’accertamento divenuto esecutivo
che va proposta l’opposizione ex art. 22 della citata legge, non
essendo il ricorso stesso più ammissibile contro la cartella esattoriale.
(Cass. Civ., Sez. I, 25 maggio 2001, n. 7115). [RV1101]
Strade – Autostrade – Violazioni commesse su carreggiate,
rampe e svincoli autostradali – Sanzione ex art. 176, comma diciannovesimo,
c.s. – Inversione di marcia nell’area antistante il casello
autostradale – Applicabilità – Esclusione – Presenza
di segnale di preavviso di inizio autostrada – Irrilevanza –
Equiparazione tra segnaletica di preavviso e di inizio autostrada –
Esclusione
In tema di circolazione di autoveicoli, la sanzione amministrativa di
cui all’art. 176, comma diciannovesimo, c.s., prevista a carico di
chi abbia invertito il senso di marcia sulle carreggiate, sulle rampe
e sugli svincoli autostradali, non è applicabile nel caso in cui
sia stato commesso nell’area antistante il casello autostradale,
che non può qualificarsi, in particolare, come svincolo, cioè
come intersezione a livelli sfalsati, tale da non consentire il passaggio
da una corsia di marcia all’altra. Né rileva, ai fini dell’applicabilità,
nella descritta ipotesi, della sanzione di cui al citato art. 176, comma
diciannovesimo, c.s., la presenza, nell’area antistante il casello,
del cartello di preavviso di inizio autostrada, che non è equiparabile,
agli effetti del comportamento imposto all’utente, a quello di inizio
di autostrada. (Cass. Civ., Sez. I, 5 luglio 2001, n. 9059). [RV1101]
Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori –
Autovelox – Contestazione immediata – Impossibilità –
Motivazione continua nel verbale di accertamento notificato – Sindacato
del giudice di merito – Limiti
In tema di violazioni del codice della strada, ove non si sia proceduto
a contestazione immediata dell’illecito, il giudice dell’opposizione
ad ordinanza-ingiunzione legittimamente dispone l’annullamento del
provvedimento sanzionatorio emesso dal prefetto allorché il verbale
di accertamento notificato difetti della indicazione dei motivi che hanno
reso impossibile la contestazione immediata o sia corredato di una motivazione
meramente apparente, ma non può annullare il provvedimento sanzionatorio
in base ad una illegittimità non desunta dall’atto, non essendo
egli abilitato a censurare l’organizzazione del servizio di rilevamento
delle infrazioni da parte della pubblica amministrazione. (Sulla base
dell’enunciato principio, la S.C. ha cassato con rinvio la sentenza
del pretore, che, in caso di sanzione per eccesso di velocità accertato
mediante Autovelox, aveva ritenuto non giustificata la contestazione differita,
considerando <<generico e poco credibile>> il richiamo all’impedimento
dell’altro accertatore – quello non addetto alla verifica del
buon funzionamento dell’apparecchiatura di rilevazione della velocità
– che, secondo il verbale, era impegnato in altre contestazioni immediate
della stessa violazione ad altri automobilisti). (Cass. Civ., Sez.
I, 25 maggio 2001, n. 7103). [RV1101]
Pedone – Circolazione dei pedoni – Attraversamento fuori
delle strisce pedonali – Precauzioni necessarie – Inosservanza
– Responsabilità del pedone
Il pedone, che attraversi la strada fuori dalle strisce pedonali, provocando
la fermata delle auto per consentirgli l’attraversamento, deve prestare
attenzione massima, nel giungere presso la mezzeria, alle auto e moto,
che si apprestino a sorpassare i veicoli fermi, a normale velocità
e posizione sul piano viario, perché se, in tali circostanze, si
verifica l’investimento, la colpa va impugnata unicamente al pedone.
(Trib. Civ. di Roma, 10 gennaio 2001, n. 640). [RV1101]
Risarcimento del danno – Valutazione e liquidazione – Danno
ad autoveicolo - C.d. riparazione antieconomica – Somma e spesa dal
danneggiato per la riparazione – Importo superiore al valore commerciale
ante-sinistro – Integrale rimborso – Sussistenza – Secondo
comma dell’art. 2058 c.c. – Rilevanza
Il proprietario dell’autovettura danneggiata dal fatto illecito altrui
ha diritto all’integrale rimborso della somma spesa per la riparazione,
allorché tale importo sia ampiamente superiore al valore commerciale
del bene prima del danneggiamento, dovendosi escludere che il valore ante-sinistro
rilevi ai fini del secondo comma dell’art. 2058 c.c. (il quale esclude
la reintegrazione in forma specifica laddove risulti eccessivamente onerosa
per il debitore). (Trib. Civ. di Cremona, 21 maggio 2001, n. 158).
[RV1101]
Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative
– Contestazione – Differita – Formalità necessarie
– Carenza – Conseguenze – Inesistenza della contestazione
E’ afflitta da inesistenza la contestazione differita di una violazione
di norme del codice della strada effettuata mediante la notifica di un
atto diverso da uno degli originali o di una copia autenticata del verbale,
che, se redatto con scrittura tradizionale, non può essere sostituito
da una nota riepilogativa successivamente emessa dall’ufficio o comando
da cui dipende l’organo accertatore, a nulla rilevando la facoltà
prevista dall’art. 3, comma 2, D.L.vo 39/93, in combinato disposto
con l’ultimo periodo dell’art. 385 Reg. nuovo c.s., di redigere
atti con sistema meccanizzato ove la firma autografa venga sostituita
dall’indicazione a stampo del soggetto responsabile dell’emanazione,
applicabile unicamente al caso in cui l’agente accertatore si serva
di un sistema meccanizzato o di elaborazione dati per redigere il verbale
di accertamento dell’infrazione. (Giudice di Pace di Torino, Sez.
VII, 14 maggio 2001, n. 2256). [RV1101]
Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative
– Contestazione – Verbale – Violazione di ordinanza sindacale
disponente il divieto di circolazione in determinate fasce orarie e giornaliere
– Riconducibilità alla tutela dell’ambiente dall’inquinamento
– Opposizione – Competenza del tribunale ex. Art. 22 bis L.
n. 689/81 – Sussiste
Il divieto di circolazione degli autoveicoli su tutto il territorio comunale
in determinate fasce orarie e giornaliere (c.d. giovedì del polmone)
disposto – visto il D.M. ambiente 21 aprile 1999, n. 163 – dal
Sindaco di Torino a mezzo di ordinanza, attiene alle norme anti-inquinamento
predisposte dal comune. Conseguentemente, poiché il secondo comma
lettera d) dell’art. 22 bis L. n. 689/81 (così inserito dall’art.
98 D.L.vo n. 507/99) stabilisce che l’opposizione si propone davanti
al tribunale quando la sanzione è stata applicata per violazione
concernente disposizioni in materia di tutela dell’ambiente dall’inquinamento,
deve dichiararsi l’incompetenza per materia del giudice di pace investito
dell’opposizione al verbale di contestazione, elevato dalla polizia
municipale per violazione della citata ordinanza sindacale. (Giudice
di Pace di Torino, Sez. IV, 4 aprile 2001). [RV1101]
Pedoni – Cautele verso i pedoni – Obbligo di moderare la
velocità
In tema di responsabilità da sinistri stradali, il conducente favorito
dal diritto di precedenza deve comunque non abusarne, non trattandosi
di un diritto assoluto e tale da consentire una condotta di guida negligente
e pericolosa per gli altri utenti della strada, anche se eventualmente
in colpa; ne deriva che anche nelle ipotesi in cui il semaforo verde consente
la marcia, l’automobilista deve accertarsi della eventuale presenza,
anche colpevole, di pedoni che si attardino nell’attraversamento.
(Cass. Pen., Sez. IV, 7 dicembre 2000, n. 12789). [RV1101]
Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori –
Accertamento a mezzo di autovelox – Contestazione immediata –
Obbligo – Insussistenza
In tema di violazioni del codice della strada, non costituisce obbligo
imprescindibile dei verbalizzanti procedere alla contestazione immediata
della contravvenzione nel caso in cui, ai sensi dell’art. 384 lett.
E) Reg. esec., l’accertamento della violazione avvenga per mezzo
di appositi apparecchi di rilevamento che consentono la determinazione
dell’illecito in tempo successivo (accertamento a mezzo Autovelox
della violazione dei limiti di velocità). (Cass. Civ., Sez.
I, 28 agosto 2001, n. 11293). [RV1201]
Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative
– Poteri della polizia municipale – Limiti – Ambito territoriale
– Necessità dell’autorizzazione del prefetto – Esclusione
Rientra nei compiti della polizia municipale, e non necessita, perciò,
dell’autorizzazione del prefetto, l’accertamento dell’infrazione
al c.s. consumata in territorio comunale, anche se fuori del centro abitato,
poiché le disposizioni del c.s., che attribuiscono al Ministero
dell’interno il potere di coordinamento dei servizi di polizia stradale
non sottraggono le relative competenze ai comuni, ai quali sono attribuite,
dall’art. 18 del D.P.R. n. 616 del 1977, le funzioni relative alla
materia della polizia locale urbana e rurale che si svolgono nell’ambito
del territorio comunale. (Cass. Civ., Sez. I, 22 agosto 2001, n. 11183).
[RV1201]
Autotrasporto – Obbligo di cronotachigrafo – Mancato funzionamento
per omesso inserimento dei fogli – Corrispondente sanzione –
Responsabilità del proprietario del veicolo – Contenuto
In tema di messa in circolazione di veicoli provvisti di cronotachigrafo
e dei relativi fogli di registrazione (art. 8 della legge n. 132 del 1987),
il proprietario del veicolo è tenuto al controllo dell’esatto
funzionamento del menzionato apparecchio misuratore della velocità
al momento dell’immissione del mezzo sulla strada pubblica e non
è esonerato dalla corrispondente sanzione per il solo fatto di
avere fornito i fogli di misurazione al conducente e di avergli comunicato,
anche ripetutamente, la necessità di inserire gli stessi nel cronotachigrafo
per farlo funzionare. (Cass.Civ., Sez. I, 20 luglio 2001, n. 9918).
[RV1201]
Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori –
Violazione dei limiti di velocità – Accertamento – Risultanza
delle apposite apparecchiature – Fonti di prova – Configurabilità
L’efficacia probatoria dello strumento rilevatore di velocità
dei veicoli (Autovelox) perdura sino a quando risultino accertati nel
caso concreto, sulla base di circostanze allegate dall’opponente
e debitamente provate, inconvenienti ostativi al regolare funzionamento
dello strumento stesso.(Cass. Civ., Sez. I, 12 luglio 2001, n. 9441).
[RV1201]
Atti amministrativi – Forma – Autografia della sottoscrizione
– Limiti – Fattispecie in tema di ordinanza-ingiunzione
L’autografia della sottoscrizione non è configurabile come
requisito di esistenza giuridica dell’atto amministrativo notificato
allorché, dallo stesso contesto dell’atto, sia possibile accertare
l’attribuibilità dell’atto stesso a chi deve esserne
l’autore, salva la facoltà dell’interessato di chiedere
al giudice l’accertamento in ordine alla sussistenza, sull’originale
del documento notificato, della sottoscrizione del soggetto autorizzato
a formare l’atto amministrativo. (Fattispecie in tema di ordinanza-ingiunzione
irrogativi di sanzione amministrativa). (Cass. Civ., Sez. I, 12 luglio
2001, n. 9441. [RV1201]
Depenalizzazione – Ordinanza-ingiunzione – Autorità competente
all’emissione – Prefetto – Delega al vice prefetto –
Legittimità – Requisiti – Delega espressa – Necessità
L’art. 18 della legge 24 novembre 1981, n. 689 non vieta al prefetto
la possibilità di attribuire, con delega espressa, ad organi del
proprio ufficio, e specificamente al vice prefetto, la funzione di emettere
l’ordinanza-ingiunzione per violazioni del codice della strada).
(Cass. Civ., Sez. I, 12 luglio 2001, n. 9441). [RV1201]
Velocità – Limiti fissi – Contestazione immediata
– Impossibilità – Differenti ipotesi – Accertamento
della impossibilità – Contenuto
In relazione all’art. 384 del Regolamento d’esecuzione del codice
della strada (il quale identifica alcuni casi d’impossibilità
della contestazione immediata, comprendendo tra questi l’accertamento
della violazione dei limiti di velocità attraverso appositi apparecchi
di rilevamento) va distinta l’ipotesi in cui la rilevazione dell’illecito
sia stata effettuata con apparecchiatura che la consenta solo in tempo
successivo ovvero dopo che il veicolo sia già a distanza dal posto
d’accertamento, da quella, prevista in via alternativa, che il veicolo
sia stato nell’impossibilità d’esser fermato in tempo
utile e nei modi regolamentari. In questa ultima ipotesi la suddetta impossibilità
dev’essere valutata esclusivamente in relazione al servizio di vigilanza
così come organizzato dall’amministrazione e quale risulta
dalla motivazione del verbale d’accertamento che, nel caso di utilizzazione
di apparecchiature diverse da quelle menzionate nella prima parte dell’art.
384, lett. E, del citato regolamento, deve obbligatoriamente indicare
le ragioni della mancata contestazione immediata. (Cass. Civ., Sez.
I, 12 luglio 2001, n. 9438). [RV1201]
Depenalizzazione – Applicazione delle sanzioni – Contestazione-
Immediata – Necessità – Condizioni e limiti – Omissione
- Conseguenze – Fattispecie
In tema di violazioni di norme del codice della strada, qualora il giudice
dell’opposizione (o il prefetto) ragionevolmente ritengano, con prudente
apprezzamento, che la contestazione immediata – del cui difetto l’interessato
si sia espressamente doluto – sarebbe stata, in concreto, possibile
in relazione alla circostanza del caso (e tenuto conto del principio di
economicità dell’azione amministrativa) e che tale contestazione
non sia stata, ciononostante, effettuata (in violazione dell’obbligo
imposto all’agente accertatore dall’art. 200 c.s.), possono
legittimamente procedere all’annullamento del verbale di accertamento
della violazione così contestata. (Nella specie, la S.C. ha, peraltro,
escluso che la mancata contestazione immediata potesse esser causa di
annullamento del provvedimento sanzionatorio impugnato, dacché,
dal verbale di contestazione, risultava espressamente indicata la circostanza
che l’apparecchiatura elettronica di rilevamento della velocità
consentiva la determinazione dell’illecito soltanto dopo che il veicolo
era a distanza dal posto di accertamento, ricorrendo, per l’effetto,
una delle ipotesi di cui all’art. 384 del Regolamento di esecuzione
del c.s.). (Cass. Civ., Sez. I, 28 giugno 2001, n. 8869). [RV1201]
Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori –
Contestazione immediata – Obbligo – Condizioni e limiti –
Fattispecie
In tema di circolazione stradale, la violazione dei limiti di velocità
rilevata con apposite apparecchiature elettroniche (c.d. Autovelox) deve
essere contestata immediatamente al trasgressore, salva indicazione dei
motivi che abbiano reso impossibile tale contestazione, giusta disposto
dell’art. 201 c.s. con la conseguenza che all’autorità
giudiziaria deve ritenersi demandato un mero controllo di legittimità
dei provvedimenti sanzionatori (con eventuale rilevazione della carenza
dei requisiti di legge), ma non anche la facoltà di interferire
nelle scelte tecniche e di organizzazione del servizio di rilevazione
ed accertamento delle violazioni, potendo, per l’effetto, annullare
i verbali nel solo caso di omessa od apparente indicazione dei motivi
della mancata contestazione diretta, ma non anche a censurare o l’organizzazione
del servizio che, da tale indicazione, risulti, ovvero la scelta concreta
dei mezzi di rilevazione – salvo a chiarire in qual modo le inefficienze
della P.A. abbiano leso i diritti di difesa del presunto autore della
violazione -. (Nell’affermare il principio di diritto di cui in massima,
la S.C. ha, così, cassato la sentenza del giudice di merito che
aveva sindacato la scelta della P.A. di utilizzare un apparecchio di rilevazione
che, a causa delle interferenze dovute al passaggio di altri veicoli,
non consentiva una contestazione immediata dell’infrazione, come
puntualmente indicato dall’autorità procedente nel verbale
di contravvenzione inviato successivamente al trasgressore). (Cass.
Civ., Sez. I, 22 giugno 2001, n. 8528). [RV1201]
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