Guida
in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità –
Facoltà, anziché obbligo, degli organi accertatori di sottoporre
il fermato all’accertamento secondo gli strumenti e procedure previste
– Questione manifestamente infondata di legittimità costituzionale
E’ manifestamente infondata, in riferimento all’art. 3 Cost.,
la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1 e 5 della
L. 25 giugno 1999, n. 205 (delega al Governo per la depenalizzazione dei
reati minori e modifiche al sistema penale e tributario) e dell’art.
19 del D.L.vo 30 dicembre 1999, n. 507 (Depenalizzazione dei reati minori
e riforma del sistema sanzionatorio, ai sensi dell’art. 1 della L.
25 giugno 1999, n. 205) nella parte in cui non prevedono la depenalizzazione
del reato previsto e punito dall’art. 186, secondo comma, c.s., limitatamente
al comportamento di chi, conseguita la patente di guida, conduce un veicolo
in stato di ebbrezza. (Corte Cost., Ord. 19 novembre 2002, n. 471).
[RIV0103]
Giuda
in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità –
Facoltà, anziché obbligo, degli organi accertatori di sottoporre
il fermato all’accertamento secondo strumenti e procedure previsti
– Questione manifestamente inammissibile di legittimità costituzionale
E’ manifestamente inammissibile, in riferimento agli artt. 24, secondo
comma, e 111, Cost., la questione di legittimità costituzionale
dell’art. 186 nuovo c.s., nella parte in cui non prevede l’obbligo
a carico degli organi accertatori di sottoporre il fermato all’accertamento
secondo gli strumenti e procedure previste dal regolamento, e ove non
prevede, a fronte della richiesta del fermato e nel caso in cui non sia
particolarmente difficoltoso, la possibilità di effettuare il prelievo
ematico. (Corte Cost., Ord. 19 novembre 2002, n. 461). [RIV0103]
Guida in stato di ebbrezza – Estinzione del reato – Oblazione
– Applicabilità – Sussistenza
Il reato di guida in stato di ebbrezza, previsto dall’art. 186, comma
2, c.s., in quanto sanzionabile, se giudicato dal giudice di pace, ai
sensi del combinato disposto dagli artt. 4, comma 2, lett. Q), e 52, comma
2, lett. C), del D.L.vo 28 agosto 2000 n. 274 (salvo che ricorra la recidiva
qualificata di cui al comma 3 dello stesso art. 52), con pena pecuniaria
ovvero con quella della permanenza domiciliare o del lavoro di pubblica
utilità (entrambe assimilate, per ogni effetto giuridico, dall’art.
58, comma 1, alla pena detentiva originariamente prevista), deve ritenersi
ricompreso tra le contravvenzioni punite con pena alternativa, relativamente
alle quali può trovare applicazione, salvo espressa deroga, l’oblazione
prevista dall’art. 162 bis. (Cass. Pen., Sez. IV, 27 novembre
2002, n. 40121). [RIV0103]
Guida in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità
– Strumenti e procedure indicati dall’art. 379 D.P.R. n. 495/92
– Necessità – Esclusione
Lo stato di ebbrezza alcolica del conducente di un autoveicolo, ai fini
della ravvisabilità del reato contestato, non deve essere necessariamente
accertato con strumenti e procedure indicati nell’art. 379 D.P.R.
n. 495/92, ma può essere dimostrata anche attraverso dati sintomatici,
desumibili in particolare dalle condizioni del soggetto e dalle constatate
oggettive anomalie della condotta di guida (difficoltà di linguaggio,
andatura a zig-zag del veicolo, alito emanante odore di alcol). (Cass.
Pen., Sez. IV, 22 novembre 2002, n. 39653). [RIV0103]
Esenzione
da obblighi per servizi di polizia e di soccorso – Veicolo adibito
a servizio di polizia – Omicidio colposo – Responsabilità
penale del conducente – Configurabilità
In tema di omicidio colposo derivante da sinistro stradale, non è
esclusa la responsabilità penale del conducente di autoveicolo
adibito a servizio di polizia che cagioni il sinistro nell’espletamento
dei servizi urgenti di istituto, secondo le modalità di cui all’art.
177, comma 2, c.s.. Quest’ultima norma prevede, infatti, che il conducente
possa non essere sanzionato per la violazione delle regole del c.s. dipendenti
dall’espletamento di detto servizio, ma non esclude la sua responsabilità
quando egli, pur senza porre in essere macroscopiche violazioni, agisca
senza rispettare le regole di comune prudenza e diligenza che lo stesso
art. 177 cit. gli impone di osservare. (Fattispecie relativa a sinistro
cagionato da un’auto in dotazione all’Arma dei Carabinieri che,
con la sirena inserita e il lampeggiante acceso aveva urtato, provocando
la morte dei passeggeri, un’autovettura proveniente da destra presso
un incrocio regolato da luce gialla intermittente) (Cass. Pen., Sez.
IV, 7 novembre 2002, n. 37263). [RIV0103]
Obblighi
del conducente in caso di incidente – Obbligo di fermarsi –
Inottemperanza – Omissione di assistenza di cui al comma sette art.
189 nuovo c.s. – Configurabilità
Il reato di fuga previsto dall’art. 189, comma 6, del codice della
strada è reato omissivo di pericolo che impone all’utente
della strada di fermarsi in presenza di un incidente, comunque ricollegabile
al suo comportamento, da cui sia derivato un danno effettivo alle persone,
ivi compresa la morte, sempre che si sia reso conto sia dell’incidente
che del danno. Per la sussistenza del reato di omissione di assistenza,
di cui al comma 7 dello stesso articolo, è invece necessaria l’effettività
del bisogno dell’investito, che viene meno nel caso di assenza di
lesioni, di morte o allorché altri abbia già provveduto
e non risulti più necessario, né utile o efficace, l’ulteriore
intervento dell’obbligato, circostanze che non possono essere ritenute
ex post, dovendo l’investitore essersene reso conto in base ad obiettiva
constatazione. (Cass. Pen., Sez. IV, 9 agosto 2002). [RIV0103]
Trasporto
(Contratto di) – Di cose – Disciplina ex art. 3 L. n. 25/01
– Forma scritta – Necessità – Esclusione –
Retroattività di tale disciplina – Questione infondata di
legittimità costituzionale
Ai sensi dell’art. 3 del D.L. 256 del 2001, convertito dalla legge
n. 334 del 2001, che interpreta autenticamente l’art. 26 della legge
n. 289 del 1974, deve escludersi la nullità dei contratti di trasporto
conclusi in forma orale, in quanto la nullità – prevista per
il caso di mancata annotazione sulla copia del contratto stesso dei dati
relativi alla iscrizione all’albo e all’autorizzazione al trasporto
di cose per conto terzi, possedute dal vettore – interviene soltanto
qualora le parti per la stipula del suddetto contratto, abbiano scelto
la forma scritta. Tale disciplina, avendo natura interpretativa, possiede
efficacia retroattiva, né sussistono al riguardo dubbi di illegittimità
costituzionale, in relazione ai principi di ragionevolezza costituzionalmente
garantiti, nonché agli altri principi di cui agli artt. 24, 101,
102 e 104 Cost. posto che tale retroattività da un lato trova giustificazione
nell’esistenza di effettivi dubbi ermeneutica della disciplina interpretata
e dall’altro non compromette il diritto di difesa, né comporta
un conflitto tra potere legislativo e potere giurisdizionale. (Cass.
Civ., Sez. lav., 6 giugno 2002). [RIV0103]
Assicurazione
obbligatoria – Risarcimento danni – Azione diretta nei confronti
dell’assicuratore – Impresa assicuratrice in liquidazione coatta
amministrativa – Preventiva richiesta di risarcimento ex art. 22
L. n. 990/1969 – Onere – Adempimento – Mediante richiesta
al commissario liquidatore autorizzato alla liquidazione dei danni ex
art. 9 D.L. n. 857/1976 – Ulteriore richiesta all’impresa designata
– Esclusione
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile
derivante dalla circolazione dei veicoli a motore dei natanti, l’onere
della preventiva richiesta, all’assicuratore, di risarcimento del
danno, posto dall’art. 22 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, a
carico del danneggiato che intenda esercitare l’azione giudiziaria,
è adempiuto, in caso di impresa assicuratrice in liquidazione coatta
amministrativa, mediante la richiesta al commissario liquidatore che sia
stato autorizzato, a norma dell’art. 9 del decreto legge 23 dicembre
1976, n. 857, convertito in legge 26 febbraio 1977, n. 39, a procedere
alla liquidazione dei danni anche per conto del Fondo di garanzia per
le vittime della strada, in deroga all’art. 19, terzo comma, della
citata legge n. 990 del 1969, non essendo necessaria ulteriore richiesta
all’impresa designata, sia perché il commissario liquidatore
della società assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa
il soggetto che, avendone avuta la necessaria autorizzazione, deve procedere
alla liquidazione del danno, sia perché l’impresa designata,
dovendo procedere a norma del medesimo articolo 9 del D.L. n. 857 del
1976, all’assistenza tecnica del commissario liquidatore, deve ritenersi
a conoscenza della richiesta trasmessa dal danneggiato al commissario
liquidatore. (Cass. Civ., Sez. III, 29 luglio 2002, n. 11161). [RIV0103]
Patente
– Revoca e sospensione – Fatto commesso alla guida di veicolo
per cui non è richiesta patente – Applicabilità della
sanzione accessoria – Esclusione
Non può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria
della sospensione della patente di guida che discenda per legge da illeciti
posti in essere con violazione delle norme sulla circolazione stradale,
a chi li abbia commessi conducendo veicoli per la cui guida non sia richiesta
alcuna abilitazione o, se richiesta, non sia stata mai conseguita; né,
tanto meno, può essergli precluso, per un periodo corrispondente
alla durata della sospensione, il diritto ad ottenerla nel caso in cui
non ne sia ancora in possesso. (Cass. Pen., Sez. un., 29 marzo 2002,
n. 12316). [RIV0103]
Assicurazione
(Contratto di) – Assicurazione per conto altrui – Legitimatio
ad causam del contraente – Condizioni – Contratto stipulato
dalla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana per conto dei conduttori
di gare sportive – Sinistro occorso ad automobilista nel corso di
gara in circuito provato – Azione risarcitoria diretta del danneggiato
nei confronti dell’assicuratore – Ammissibilità
Nell’ipotesi di sinistro verificatosi nel corso di una gara sportiva
in circuito privato, essendo in operativa la L. n. 990/69, il danneggiato
può agire per i danni materiali direttamente nei confronti della
compagnia di assicurazione sulla base del contratto stipulato dalla Commissione
Sportiva Automobilistica Italiana per conto dei conduttori delle gare,
a copertura dei danni derivanti a questi ultimi ed alle autovetture partecipanti
alle competizioni. (Trib. Civ. di Roma, Sez. XII, 1 ottobre 2002).
[RIV0103]
Assicurazione
obbligatoria – Risarcimento danni – Azione diretta nei confronti
dell’assicuratore – Modalità di richiesta danni –
Formulazione a mezzo fax – Ammissibilità – Limiti
La domanda di risarcimento danni derivanti da sinistro stradale può
essere formulata anche via fax purchè sia raggiunta la prova del
ricevimento della richiesta del risarcimento, per la quale non è
sufficiente la ricevuta del fax rilasciata dall’apparecchio trasmittente,
e semprechè venga rispettato lo spatium deliberandi di 60 giorni
dalla richiesta al fine dell’instaurazione del relativo giudizio.
(Nella fattispecie pur essendo stata data certezza del ricevimento della
richiesta del risarcimento con lettera di risposta da parte dell’assicuratore,
il giudice ha dichiarato improponibile la domanda per violazione dell’art.
22 L. n. 990/60, poiché il giudizio era stato promosso prima che
fosse decorso il sessantesimo giorno dalla richiesta medesima). (Giudice
di Pace di Davoli, 6 novembre 2002). [RIV0103]
Assicurazione
obbligatoria – Contratto di assicurazione – Disdetta –
Della compagnia di assicurazione – Disdetta senza comunicazione delle
motivazioni e delle variazioni di premio – Illegittimità –
Conseguenze
In tema di R.C. auto, nel caso in cui, prima della scadenza annuale del
contratto, l’assicurato abbia ricevuto dalla propria compagnia assicurativa
disdetta senza comunicazione delle motivazioni e delle variazioni del
premio, egli ha diritto ad essere riassunto dalla stessa compagnia alle
medesime condizioni dell’anno precedente. (Giudice di Pace di
Napoli, 16 aprile 2002). [RIV0103]
Depenalizzazione – Ordinanza-ingiunzione – Opposizione –
Deposito del ricorso – A mezzo posta – Ammissibilità
Il
mancato deposito manuale del ricorso in opposizione contro le ordinanze-ingiunzioni
irrogative di sanzione amministrativa non determina la inammissibilità
del ricorso medesimo, ma costituisce una mera irregolarità, senza
alcun effetto negativo sul procedimento di opposizione, purchè
il ricorso sia stato prodotto, anche a mezzo del servizio postale, e pervenuto
nella cancelleria del giudice adito nel termine perentorio fissato dall’art.
22 della legge n. 689/1981. (Giudice di Pace di Frosinone, 11 dicembre
2002). [RIV0103]
Carico
– Peso – Eccedenza – Violazione dell’art. 167 nuovo
c.s. – Violazione dell’art. 63 nuovo c.s. – Cumulo materiale
delle sanzioni – Esclusione
Qualora sia stato posto in essere un comportamento che viola sia l’art.
167 c.s. per aver trasportato con veicolo con massa complessiva a 10 t.
un carico con eccedenza superiore a 3 t., sia l’art. 63, comma 5,
c.s., per non aver rispettato le modalità e le procedure per la
massa limite rimorchiabile, essendo le due infrazioni caratterizzate dallo
stesso elemento (superamento dei limiti di massa trasportabile), la violazione
più grave contenuta nell’art. 167 c.s. assorbe l’infrazione
minire e quindi non si deve procedere a cumulo materiale delle due sanzioni.
(Giudice di Pace Civile di Bologna, 8 febbraio 2001). [RIV0103]
Assicurazione
obbligatoria – Fondo di garanzia per le vittime della strada –
Incidente provocato da veicolo non coperto da valida assicurazione
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile
derivante dalla circolazione stradale, qualora a seguito di un incidente
provocato da un autoveicolo non coperto da valida assicurazione, il danneggiato
abbia domandato il risarcimento dei danni nei confronti della sola impresa
designata per la liquidazione dei danni a carico del fondo di garanzia,
senza una espressa domanda nei confronti del danneggiante, non può
essere pronunziata condanna a carico di quest’ultimo, a nulla rilevando
che il responsabile del danno abbia la posizione processuale di litisconsorte
necessario nella relativa controversia. (Cass. Civ., Sez. III, 28 febbraio
2002, n. 2963). [RIV0103]
Assicurazione
obbligatoria – Fondo di garanzia per le vittime della strada –
Veicolo non coperto da assicurazione
Nel sistema della legge sull’assicurazione obbligatoria della responsabilità
civile da circolazione di veicoli, non si costituisce un rapporto di solidarietà
passiva tra il Fondo di garanzia per le vittime della strada ed il soggetto
responsabile del danno, perché l’obbligazione del Fondo, avente
natura risarcitoria e non indennitaria, è sostitutiva di quella
del responsabile. Ne consegue che la prescrizione dell’azione nei
confronti del danneggiante non è interrotta da un valido atto interruttivo
compiuto dal danneggiato nei confronti del Fondo. (Cass. Civ., Sez.
III, 28 febbraio 2002, n. 2963). [RIV0103]
Depenalizzazione
– Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione
– Verbale
In caso di opposizione proposta direttamente avverso il verbale di accertamento
di infrazione del codice della strada redatto dalla polizia municipale,
è nulla la notifica del ricorso eseguita presso il corpo di polizia
atteso che essa deve essere fatta, ai sensi dell’art. 145 c.p.c.,
alla persona giuridica di cui il corpo fa parte, e cioè al comune,
nella sua sede ed in persona del sindaco quale legale rappresentante.
(Cass. Civ., Sez. I, 22 febbraio 2002, n. 2574). [RIV0103]
Depenalizzazione
– Ordinanza-ingiunzione – Opposizione – Verbale di accertamento
dell’infrazione
Nel giudizio di opposizione avverso l’ordinanza-ingiunzione irrogativi
della sanzione amministrativa, il verbale di accertamento dell’infrazione
fa piena prova, fino a querela di falso, limitatamente ai fatti attestati
dal pubblico ufficiale rogante come da lui compiuti ovvero come avvenuti
in sua presenza e da lui conosciuti senza margini di apprezzamento o discrezionalità,
nonché, ancora, limitatamente alla provenienza del documento dallo
stesso pubblico ufficiale ed alle dichiarazioni delle parti, ma non si
estende alla verità sostanziale di tali dichiarazioni, ovvero alla
fondatezza di apprezzamenti o valutazioni del verbalizzante. (Nella specie,
la S.C., sulla base dell’enunciato principio, ha stabilito che il
rapporto della Polstrada attestante, tra l’altro, l’esclusione
di anomalie del fondo stradale, non fosse, in parte qua, dotato di fede
privilegiata e, per conseguenza, non dovesse necessariamente essere impugnato
con querela di falso, né comportasse, ipso facto, l’inattendibilità
delle deposizioni testimoniali contrastanti con tale assunto). (Cass.
Civ., Sez. III, 25 febbraio 2002, n. 2734). [RIV0103]
Depenalizzazione
– Sanzioni amministrative accessorie – Confisca – Confisca
del veicolo indipendentemente dall’intervenuto pagamento della sanzione
principale – Carenza assoluta di motivazione – Questione manifestamente
inammissibile di legittimità costituzionale
E’ manifestamente inammissibile, in riferimento all’art. 3,
comma 1, Cost, la questione di legittimità costituzionale dell’art.
93, comma 7, c.s., nella parte in cui prevede la sanzione amministrativa
accessoria della confisca del veicolo, indipendentemente dall’intervenuto
pagamento della sanzione principale. (Cort. Cost., Ord. 26 novembre
2002, n. 492).[RV0203]
Veicoli
– Motocicli – Guida di motociclo di oltre 125 cm3 con patente
B anziché A – Sanzioni – Omessa differenziazione rispetto
alla più grave fattispecie di guida senza patente – Difetto
di motivazione in ordine alla rilevanza – Questione manifestamente
inammissibile di legittimità costituzionale
E’ manifestamente inammissibile, in riferimento all’art. 3 Cost.,
la questione di legittimità costituzionale dell’art. 116,
comma 13, c.s., nella parte in cui non differenzia l’ipotesi di guida
di un motociclo di oltre 125 cm3 con patente di categoria B da quella
di guida dello stesso motociclo senza patente alcuna. (Cort. Cost.,
Ord. 26 novembre 2002, n. 488).[[RV0203]
Guida
in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità –
Alcooltest – Atto di polizia giudiziaria – Preventivo avviso
al difensore – Necessità – Esclusione – Mancato
deposito entro tre giorni del verbale di accertamento – Nullità
relativa – Sussistenza
In tema di guida sotto l’influenza dell’alcool, il cosiddetto
alcooltest costituisce atto di polizia giudiziaria, urgente e indifferibile
ai sensi dell’art. 354 comma 3 c.p.p., stante la naturale alterabilità,
modificabilità e tendenza alla dispersione degli elementi di fatto
che sono oggetto della predetta analisi. In virtù dell’art.
356 c.p.p. il difensore può assistere a tale accertamento, senza
che abbia il diritto di preventivo avviso e per effetto dell’art.
366 c.p.p. il relativo verbale va depositato entro tre giorni. La violazione
di tale prescrizione comporta una nullità relativa, sanabile se
non eccepita tempestivamente, ovvero se non determinante un’effettiva
diminutio della possibilità di difesa. (Nella fattispecie non vi
è stato un effettivo pregiudizio della difesa poiché, trattandosi
di accertamento dello stato di ebbrezza del conducente di un autoveicolo,
il giudice può trarre le ragioni del suo convincimento da ogni
elemento ritenuto utile e probante e non necessariamente ed esclusivamente
dall’uso dell’etilometro).).(Cass. Pen., Sez. IV, 22 novembre
2002, n. 39629) [RV0203]
Responsabilità
da sinistri stradali – Chiamata in giudizio – Responsabile del
danno – Diverso dal proprietario – Conducente – Legittimazione
passiva – Sussistenza
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile
derivata dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il responsabile
del danno che, a norma dell’art. 23 della L. 24 dicembre 1969, n.
990, deve essere chiamato nel giudizio promosso con azione diretta dal
danneggiato non è solo il proprietario del veicolo o del natante
assicurato (o tenuto all’assicurazione) ma anche il conducente perché
solo questa interpretazione estensiva della norma è coerente con
la ragione della deroga del principio della facoltatività del litisconsorzio
nelle obbligazioni solidali da essa prevista, che è quella di evitare
la proliferazione dei giudizi e le difformità dei giudicati, anche
in funzione dell’opportunità di facilitare le azioni di rivalsa
o di surroga dell’assicuratore nei confronti dello stesso conducente
(art. 1, terzo comma, stessa legge) e dei responsabili civili non assicurati
(art. 1916 c.c.) piuttosto che quella di assicurare la partecipazione
al giudizio di entrambe le parti del rapporto assicurativo.(Tribunale
Civ. di Roma, Sez. IV bis stral., 28 giugno 2002) [RV0203]
Depenalizzazione
– Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione
– Verbale – Redazione con sistemi meccanizzati – Mancata
sottoscrizione autografa del verbalizzante – Rilevanza ai fini della
validità della notificazione – Esclusione
Qualora il verbale di accertamento di infrazione al codice della strada
risulti redatto con sistema meccanizzato o di elaborazioni dati, la firma
autografa è sostituita, a tutti gli effetti, dall’indicazione
a stampa, sul documento prodotto dal sistema automatizzato, del nominativo
del soggetto responsabile, e, quindi, del verbalizzante. (Giudice di
Pace Civile di Foggia, 25 ottobre 2002) [RV0203]
Norme
di comportamento in genere – Autostrada – Divieto di inversione
di marcia – Nella parte di svincolo compresa tra il segnale di “preavviso
di inizio di autostrada” e quello di “inizio autostrada”
vero e proprio – Violazione dell’art. 176, comma 1, nuovo c.s.
– Esclusione – Violazione dell’art. 154, comma 6, nuovo
c.s. – Configurabilità
L’inversione di marcia effettuata in quella parte di svincolo compresa
tra il segnale di “preavviso di inizio autostrada” e quello
di “inizio autostrada” vero e proprio, non integra violazione
dell’art. 176 comma 1, bensì all’art. 154 comma 6 c.d.s.
(essendo, lo svincolo, un’intersezione a livelli sfalsati in cui
le correnti veicolari non si intersecano tra loro), sicché, in
caso di opposizione proposta direttamente avverso il verbale, il giudice
può modificarlo, applicando la sanzione tra il minimo ed il massimo
previsti per la violazione effettivamente commessa, aumentandola fino
al triplo, ai sensi dell’art. 198 c.d.s., laddove con lo stesso comportamento
siano state poste in essere altre violazioni di minore gravità.
(Giudice di Pace Civile di Pienerolo, 4 luglio 2002, n. 295) [RV0203]
Depenalizzazione – Applicazione delle sanzioni – Art. 180,
ottavo comma, nuovo c.s. – Collaborazione del privato con l’autorità
pubblica
In tema di violazioni al codice della strada, integra l’ipotesi di
illecito amministrativo previsto dal combinato disposto di cui agli artt.
180, comma ottavo, e 181, comma terzo, D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285 (in
base al quale non risultano sanzionate specifiche condotte previste dal
detto codice ovvero specifici obblighi previsti da norme finanziarie relative
al pagamento della tassa di possesso, bensì l’omessa collaborazione
che il cittadino deve prestare all’autorità amministrativa
al fine di consentirle l’espletamento dei necessari e previsti accertamenti)
il comportamento di chi, essendo stato invitato ad esibire la ricevuta
di pagamento della tassa di possesso, omette, al fine di non pagare la
tassa di possesso anteriormente al termine ultimo al riguardo previsto
dalla legge, di recarsi presso gli uffici della Polizia stradale, anche
al fine di allegare, se del caso, la sussistenza della possibilità
di pagare la tassa in questione, con le relative soprattasse, anche dopo
la scadenza del termine utile per l’esibizione della ricevuta di
pagamento. (Cass. Civ., sez. I 5 marzo 2002, n. 3123) [RV0203]
Notificazione
in materia civile – A mezzo posta – deposito nell’ufficio
postale – Momento di perfezionamento
Con riguardo a notifica a mezzo del servizio postale, in caso di rifiuto
di ricevimento da parte delle persone abilitate, ovvero di mancanza, inidoneità
o assenza delle stesse, oppure di temporanea assenza del destinatario
(art. 8, comma secondo, della legge 20 novembre 982, n. 890), il perfezionamento
della notificazione nei riguardi del notificante si distingue da quello
nei confronti del destinatario e si identifica con il momento in cui viene
completata l’attività incombente sul notificante – alla
quale può essere collegato il rispetto di un termine posto dalla
legge a suo carico -, coincidente con il deposito nell’ufficio postale
del piego non consegnato, senza che possa valorizzarsi, per negare la
tempestività della notificazione, la data del ritiro del piego
da parte del destinatario, giacché l’intervallo temporale
previsto dalla legge (giacenza del piego presso l’ufficio postale
per un congruo periodo di tempo a seguito della sentenza della Corte costituzionale
n. 346 del 1998) è preordinato unicamente a tenere indenne il destinatario
dell’atto da riflessi sfavorevoli dell’attività del notificante.
(Cass. Civ., sez. I 5 gennaio 2002, n. 382) [RV0203]
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