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Massimario di Giurisprudenza Giugno 2004

a cura di Franco Corvino

Nota: I soci Asaps, interessati a ottenere il testo delle massime qui riportate, possono richiederle all’indirizzo sede@asaps.it, indicando il proprio nome e cognome.

Massimario di Giurisprudenza

 

Segnaletica stradale – Passo carrabile – Immissione di veicolo da area privata ad altra privata ma di uso pubblico – Configurabilità – Sussistenza.

 

Correttamente viene qualificato  come “passo carrabile”, ai fini dell’obbligo di individuarlo con apposita segnaletica, ai sensi dell’art. 22 c.d.s. e dell’art. 44 del Regolamento di esecuzione, anche quello che consente le immissioni di veicoli da un’area privata ad un’altra parimenti privata ma di uso pubblico, in quanto aperta all’accesso di un numero indeterminato di persone o veicoli. (Nella specie, in applicazione di tale principio, Ë stato ritenuto che costituisse elemento di colpa, in relazione ad un addebito di lesioni colpose, il fatto che non fosse stato segnalato come passo carrabile il punto di immissione da un’area privata, adibita a centro commerciale, ad altra area aperta al pubblico transito, in corrispondenza del quale punto era stata apposta una catena sulla quale, non avendone rilevato la presenza, aveva urtato un ciclomotorista, così producendosi le lesioni che avevano dato luogo al suddetto addebito penale a carico dell’amministratore del centro commerciale) (Cass. Pen., Sez. IV, 16 gennaio 2002, n. 1604) [RV-0204].

 

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Veicoli – Ciclomotore – Modifiche tecniche – Conseguente aumento della velocità oltre il limite massimo consentito – Violazione dell’art. 97, comma quattordicesimo, c.s. – Confisca del veicolo – Legittimità.

 

In tema di violazioni al codice della strada, la modifica delle caratteristiche tecniche di un ciclomotore, che sia tale da consentirgli di superare la velocità massima consentita per tale categoria di mezzi di trasporto (45 km/h), ne comporta il passaggio alla categoria dei motoveicoli, con conseguente applicabilità della sanzione di cui all’art. 97 del c.d.s., in essa inclusa la misura accessoria della confisca (art. 97, comma quattordicesimo). (Cass. Civ., Sez. I, 7 dicembre 2001, n. 15506) [RV-0204]

 

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Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione – Verbale – Opposizione – Legittimazione passiva – Legittimazione concorrente del Ministro della difesa e del Ministro dell’interno – Sussistenza.

 

Nell’ipotesi in cui venga proposta opposizione direttamente avverso il verbale di contestazione per violazione al codice della strada (non, dunque, avverso l’ordinanza-ingiunzione del prefetto, il quale, in tal caso, Ë dotato di propria legittimazione processuale passiva ex art. 204 cod. strada), la legittimazione passiva va riconosciuta, alternativamente, sia alle singole Amministrazioni centrali, cui appartengono i vari Corpi autorizzati alla contestazione (nella specie, i carabinieri e perciò il Ministro della difesa) sia al Ministero dell’interno, il quale, ai sensi dell’art. 11 c.s., possiede specifiche competenze in materia di circolazione stradale, nonchÈ ha il compito di coordinamento dei servizi di polizia stradale. (Corte di Cassazione, Sez. I, 3 dicembre 2001, n. 15245) [RV-0204]

 

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Carico – Peso – Eccedenza – Violazione dell’art. 167 nuovo c.s. – Responsabilità del committente – Individuazione.

 

Ai fini della configurabilità della violazione amministrativa consistente nella effettuazione di trasporto con carico superiore alla misura massima consentita, l’art. 167 c.d.s., che, dopo avere, al secondo comma, posto la relativa sanzione pecuniaria a carico di chi circoli con veicolo che trasporti detto carico eccessivo, al nono comma ne dispone l’applicabilità sia al conducente che al proprietario del veicolo stesso, nonchÈ al committente, quando si tratti di trasporto eseguito per suo conto esclusivo, deve essere interpretato non già nel senso che sia “committente” colui al quale devono essere consegnate le cose dopo il trasporto (che ne Ë, invece, il destinatario), o colui che risulti il semplice acquirente delle cose trasportate, o, ancora, colui che, pur figurando come vettore/contraente (o primo vettore) per essersi obbligato ad effettuare il trasporto, si sia poi limitato ad avvalersi per la relativa esecuzione dell’opera di latro vettore (subvettore), senza tuttavia curare, in considerazione del rapporto derivato intercorso (subtrasporto), nÈ la presa in consegna delle cose medesime, nel luogo di partenza, dal primo mittente caricatore, nÈ, soprattutto, l’affidamento di queste al vettore/trasportatore, ma nel senso, invece, che “committente” sia il soggetto che affida le cose, nel cui interesse, cioË, il vettore compie un trasporto determinato e che, in siffatta qualità, Ë sottoposto allo specifico dovere di vigilanza consistente nell’accertamento che il veicolo da utilizzare sia idoneo, in relazione alle prescrizioni normative, all’esecuzione di tale trasporto. (Cass. Civ., Sez. I, 29 novembre 2001, n. 15194) [RV-0204]

 

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Patente – Revoca e sospensione – Sospensione – Provvedimento ex art. 223, secondo comma, c.s. – Emissione – Condizioni.

 

La sospensione provvisoria della patente di guida,che l’art. 223, secondo comma, del codice della strada collega, a tutela della sicurezza del traffico e nell’immediatezza dell’evento, all’ipotesi di reato di lesioni colpose (o di omicidio colposo), ha natura cautelare e preventiva rispetto all’applicazione, da parte del giudice penale (o dello stesso prefetto in caso di estinzione o di improcedibilità del reato connesso alla violazione del codice della strada), della sospensione come sanzione accessoria; ne consegue che l’applicazione di detta sospensione provvisoria Ë subordinata alla valutazione prefettizia di sussistenza di fondati elementi di una evidente responsabilità a carico del conducente in ordine a tale reato, valutazione da effettuarsi sulla base degli elementi conoscitivi a disposizione (e previo parere del competente ufficio della direzione generale della M.C.T.C.) (Cass. Civ., Sez. I, 23 novembre 2001, n. 14866) [RV-0204]

 

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Sosta, fermata e parcheggio – Sosta – Poteri del sindaco – Individuazione.

 

L’art. 7 del codice della strada conferisce al sindaco il potere di adottare con ordinanza “i provvedimenti indicati nell’art. 6, comma quarto”, con i quali egli può (lett. B) “stabilire obblighi, divieti, limitazioni di carattere temporaneo o permanente per ciascuna strada o tratto di strada o per determinate categorie di utenti”. (Cass. Civ., Sez. I, 28 agosto 2001, n. 11278) [RV-0204]

 

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Responsabilità da sinistri stradali – Responsabilità dell’ente gestire o proprietario della strada – Collisione tra veicolo e animale – Sussistenza – Prova – Fattispecie in tema di attraversamento di autostrada da parte di un cane.

Il conducente di veicolo danneggiato, che intenda essere risarcito dei danni subiti per avere investito un cane che attraversava l’autostrada, Ë tenuto a dare la prova che la presenza dell’animale costituiva un’insidia imprevedibile ed inevitabile, nonchÈ a dimostrare la colpa del concessionario per aver mancato di osservare il dovere di vigilanza, di custodia e di manutenzione dell’autostrada stessa. (Fattispecie nella quale Ë stata affermata la colpevolezza della Società Autostrade per quanto accaduto all’attore). (Giudice di Pace di Modugno, 26 ottobre 2001) [RV-0204]

 

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Pedoni – Circolazione dei pedoni – Attraversamento fuori delle strisce pedonali – Investimento – Concorso di colpa del conducente – Graduazione delle rispettive colpe – Fattispecie.

 

Se ai sensi dell’art. 134, comma 6, c.s., i pedoni che attraversano la carreggiata al di fuori degli attraversamenti pedonali devono cedere la precedenza ai veicoli che sopraggiungono, correlativamente i conducenti sono tenuti all’osservanza degli artt. 102, 102, comma 2, e 103 c.s.. Pertanto, dell’investimento di un pedone intento ad intraprendere – fuori dalle strisce pedonali – l’attraversamento della carreggiata, rispondono tanto il pedone che non abbia ceduto la precedenza al mezzo investitore, quanto il conducente che, contravvenendo al dovere di mantenere in centro abitato una velocità tale da consentire l’arresto immediato del veicolo a fronte dell’interposizione di un ostacolo, abbia mantenuto una velocità non adeguata alla situazione. (Nella fattispecie il giudicante ha ritenuto di graduare le colpe concorrenti del conducente e del pedone rispettivamente nella misura dell’80% e del 20%) (Giudice di Pace di Roma, 21 luglio 2001) [RV-0204]

 

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Depenalizzazione – Ordinanza-ingiunzione – Opposizione – Autorità che ha emesso l’ordinanza – Costituzione in giudizio – Invio di comparsa di risposta per via postale – Inammissibilità – Conseguenze.

 

Nei procedimenti per opposizione a sanzione amministrativa derivante da violazione al codice della strada, la regolare costituzione in giudizio dell’Autorità convenuta che ha emesso il provvedimento impugnato Ë soggetta alla regola generale del codice di rito ex art. 319 c.p.c. e deve avvenire con deposito nell’atto direttamente nell’ufficio giudiziario. Ne consegue la contumacia del prefetto qualora abbia inviato la comparsa di risposta per via postale. (Giudice di Pace di Civitanova Marche, 4 luglio 2001, n. 142) [RV-0204]

 

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Depenalizzazione – Ordinanza-ingiunzione – Motivazione – Obbligo – Omissione – Conseguenze.

 

Giusta quanto disposto dall’art. 204 nuovo c.s., l’ordinanza-ingiunzione emessa dal prefetto deve essere motivata – seppur succintamente – sia in relazione alla sussistenza della violazione, sia in relazione alla infondatezza dei motivi allegati dall’autore dell’infrazione nel ricorso amministrativo. Pertanto, integrando la motivazione condizione di legittimità dell’atto irrogativi della sanzione, ne consegue che la concausa o fittizietà della stessa costituisce violazione di legge e dà luogo ad un autonomo ed assorbente motivo di annullamento dell’ordinanza in sede di opposizione innanzi al giudice ordinario. (Giudice di Pace di Bologna, Sez. IV, 14 giugno 2001, n. 1344) [RV-0204]

 

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Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Accertamento a mezzo autovelox – fonte di prova.

 

Per il disposto dell’art. 103 c.d.s. del 1959, nel testo modificato dall’art. 13 D.L. 6 febbraio 1987, n. 16 (convertito in legge 30 marzo 1987, n. 132), costituiscono fonti di prova ai fini ella rilevazione della velocità dei veicoli le risultanze degli specifici strumenti adottati dagli organi di polizia stradale debitamente omologati. Tale efficacia probatoria dura fino a quando risulti accertato nel caso concreto, sulla base delle circostanze di fatto allegate dall’opponente e non contestate ovvero debitamente provate, il difetto di costruzione, di installazione o di funzionamento del dispositivo di rilevazione. (Cass. Civ., Sez. I, 25 maggio 2001, n. 7106) [RV-0204]

 

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Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione – Verbale.

 

La cartella esattoriale attiene alla fase della riscossione delle somme dovute a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria, regolata dall’art. 27 della legge n. 689 del 1981 cui rinvia l’art. 206 c.s. (in base alle norme previste per l’esazione delle imposte dirette e cioË mediante ruolo, di cui alla cartella costituisce un estratto) e presuppone perciò la formazione del titolo esecutivo alla conclusione del provvedimento sanzionatorio (il verbale di accertamento in difetto del ricorso al prefetto ovvero l’ordinanza-ingiunzione di pagamento) ed Ë, dunque, contro il verbale di accertamento divenuto esecutivo che va proposta l’opposizione ex art. 22 della citata legge, non essendo il ricorso stesso pi˜ ammissibile contro la cartella esattoriale. (Cass. Civ., Sez. I, 25 maggio 2001, n. 7115) [RV-0204]

 

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Norme di comportamento in genere – Incidente – Reato di fuga.

 

Nella vigenza del nuovo codice della strada il reato di fuga, in caso di sinistro, Ë punibile a titolo di dolo con la conseguenza che ogni inosservanza del precetto descritto nei commi 1 e 6 dell’art. 189 deve essere riconosciuta e voluta, diventando penalmente irrilevante allorchÈ sia effetto di negligenza, imperizia, inosservanza di norme o addirittura di mancata percezione o di mancata conoscenza della situazione di fatto che Ë alla base dell’obbligo stesso. (Cass. Civ., Sez. IV, 18 maggio 2001, n. 20151) [RV-0204]

 

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Patente – Revoca e sospensione – Fattispecie.

 

In tema di violazioni al codice della strada, nel caso di guida in stato di ebbrezza di un motociclo per la conduzione del quale non Ë richiesta la patente, non si applica la sanzione amministrativa della sospensione della patente medesima, atteso che non sussista alcun collegamento diretto tra il mezzo con il quale il reato Ë stato commesso e l’abuso dell’autorizzazione amministrativa in conseguenza del quale va applicata la sanzione accessoria. (Cass. Pen., Sez. I, 27 settembre 2001, n. 35121) [RV-0204]

 

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Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori.

 

In tema di violazioni del codice della strada, ove non si sia proceduto a contestazione immediata dell’illecito, il giudice dell’opposizione ad ordinanza-ingiunzione legittimamente dispone l’annullamento del provvedimento sanzionatorio emesso dal prefetto allorchÈ il verbale di accertamento notificato difetti della indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata o sia corredato di una motivazione meramente apparente, ma non può annullare il provvedimento sanzionatorio in base ad una illegittimità non desunta dell’atto, non essendo egli abilitato a censurare l’organizzazione del servizio di vigilanza nÈ a sindacare le modalità organizzative del servizio di rilevamento delle infrazioni da parte della pubblica amministrazione. (Sulla base dell’enunciato principio, la S.C. ha cassato con rinvio la sentenza del pretore, che, in un caso di sanzione per eccesso di velocità accertato mediante autovelox, aveva ritenuto non giustificata la contestazione differita, considerato “generico e poco credibile” il richiamo all’impedimento dell’altro accertatore – quello non addetto alla verifica del buon funzionamento dell’apparecchiatura di rilevazione della velocità – che, secondo il verbale, era impegnato in altre contestazioni immediate della stessa violazione ad altri automobilisti. (Cass. Civ., Sez. I, 25 maggio 2001, n. 7103) [RV-0204]

 



Mercoledì, 30 Giugno 2004
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