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Articoli 05/01/2004

Catene o pneumatici da neve

Pregi e difetti per affrontare il manto nevoso

Catene o pneumatici da neve

Pregi e difetti per affrontare il manto nevoso

di Roberto Rocchi


Con l’inverno in pieno corso sono tanti i dilemmi che si scatenano nella mente degli automobilisti e che riguardano, naturalmente, la migliore conduzione dell’auto in condizioni climatiche sfavorevoli. Pioggia, nebbia e soprattutto neve sono i nemici dichiarati della sicurezza (o forse sarebbe meglio dire dell’imprudenza…) e debbono sapere essere affrontati per il meglio.

La neve in particolare può creare le maggiori difficoltà e sono sempre di più gli automobilisti che, in occasioni di abbondanti nevicate o di nottate particolarmente “gelate” optano per montare sull’auto catene o pneumatici da neve. Quali sono, però, gli inconvenienti delle prime o dei secondi? Vediamoli assieme.

Cominciamo col dire che le catene sono dispositivi di pratico ed immediato utilizzo, che svolgono la loro funzione soltanto in caso d’emergenza come ad esempio dopo una abbondante nevicata che ha letteralmente imbiancato (e imbrattato) tutta la strada. Fra le altre cose il loro costo, rispetto ai pneumatici da neve, è alquanto contenuto e oramai tutti le sanno montare grazie ai diversi modelli che, seppur più sofisticati, tendono ad agevolarne il montaggio per far sì che non si abbiano timori nell’acquisto.

Ciononostante, numerose case automobilistiche ne sconsigliano l’uso per via dei pneumatici montati di serie sull’auto, i quali risultano essere sempre più grandi e lasciano poco spazio tra il battistrada e le sospensioni o i cosiddetti passaruota.

Per questo motivo, alcuni produttori di catene propongono modelli che hanno le maglie di metallo di spessore ridotto (anche meno di 9 mm), ma ovviamente la loro efficacia, sostengono alcuni esperti, pare sensibilmente limitata. Il consiglio migliore, tuttavia, rimane quello di fare una prova, dopo aver consultato il manuale d’uso e manutenzione dell’autovettura che si possiede, per verificare quanto il loro utilizzo possa essere o meno appropriato.

Diverso è invece il discorso che riguarda i pneumatici da neve: in questo caso occorre premettere che il loro montaggio è opportuno quando ci si trova a circolare in luoghi dove l’inverno è veramente rigido. Poiché debbono essere montati alla pari di una “gomma” da strada, sono particolarmente indicati per coloro che utilizzano con frequenza l’automobile in zone particolarmente fredde.

Il loro pregio principale è rappresentato dal fatto che quando la temperatura è prossima allo zero offrono una migliore aderenza sull’asfalto e qualora il fondo stradale sia ricoperto da neve garantiscono prestazioni più elevate in frenata ed in assetto nel compiere le curve. Inoltre, rispetto ai pneumatici da neve che venivano prodotti fino a qualche anno fa, i modelli attuali hanno una minore rumorosità ed il comportamento su strada asciutta rimane quasi invariato se paragonato ai modelli “estivi”.

Ultima soluzione possibile in caso di gelo o di neve sono i cosiddetti “ragni”, accessori che si utilizzano alla pari delle catene. Sono tuttavia rappresentati da una sorta di mozzo che abbraccia il pneumatico e sul quale sono inseriti tanti punzoni appuntiti alla pari dei pneumatici da neve. Sono pertanto una via di mezzo tra le due soluzioni illustrate precedentemente ed anche questi si montano esclusivamente in situazioni di emergenza o per affrontare tratti tuttosommato limitati. Il loro costo però, rispetto alle normali catene da neve, è ben maggiore ed i modelli più sofisticati (e si dice più facili da montare) possono arrivare a costare oltre 500 euro (ma esistono in commercio modelli a partire dai 350 euro).

Di tutto questo cosa ne pensano i gommisti, cioè coloro che per primi ne verificano la loro efficacia. Naturalmente ciascun “artigiano” ha una considerazione ed un’idea diversa e per non fare torto ad alcuno ci siamo limitati a descrivere i commenti sia favorevoli che sfavorevoli giunti per primi.

Secondo alcuni esperti le catene sono opportune quando lo strato nevoso sulla strada è notevole e sono di aiuto per poter superare agilmente la resistenza che la neve impone all’auto. Al contrario, si dimostrano inefficaci in presenza di manto stradale gelato e privo di neve e in questi casi possono provocare danni agli stessi pneumatici (di solito estivi e dunque di pasta più tenera), alle sospensioni dell’auto e persino alla strada.

I pneumatici da neve, invece, sono consigliati quando la sede stradale è ghiacciata o ricoperta dalla miscela di neve sciolta, bagnato e gelo, ma non si addicono a coloro che effettuano viaggi su strada mista (asciutta e bagnata) e in percorrenze particolarmente lunghe se al di fuori di climi rigidi.

I cosiddetti “ragni” infine, rappresentano la soluzione ideale per chi intende fare un compromesso tra pneumatico da neve e catene, ma non possiedono né la reale efficacia dei primi, né la robustezza e la resistenza delle seconde. La loro durata, poi, è inferiore alle restanti soluzioni, ma godono del rispetto di alcuni costruttori d’automobili che non ne vietano l’utilizzo sui modelli in attuale commercio.

Due parole debbono ora essere spese anche sulla normativa che regola l’uso di questi accessori su strada. In particolare occorre fare riferimento alla segnaletica che ne impone l’utilizzo in particolari situazioni.

La figura 1 mostra un cartello che obbliga il transito con catene o pneumatici da neve (contraddistinti dalle sigle M + S). La figura 2, invece, prescrive di tenere a bordo catene o gomme invernali. Queste ultime, vale la pena ricordarlo, possono avere codici di velocità inferiori a quelli riportati sulla carta di circolazione e per questo possono essere impiegate anche tutto l’anno. La soluzione non appare comunque conveniente in termini di durata dato il loro costo e rimane sempre valido il consiglio di effettuare un cambio con quelle estive quando la stagione diventa meno rigida.

Da ricordare anche che gli enti proprietari delle strade possono stabilire limitazioni provvisorie alla circolazione dei veicoli proprio in relazione al possesso di questi accessori e ciò avviene quando si verificano improvvise condizioni climatiche d’eccezionale portata.


di Roberto Rocchi

da"Il Centauro" n.82
Lunedì, 05 Gennaio 2004
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