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Riva del Garda - "POLITICHE MENO ONDIVAGHE SULLE NORME DELLA STRADA E NEL CONTRASTO ALL’ALCOL, PIU’ RISORSE E PIU’ MEZZI". IL COMMENTO AI DATI DEGLI INCIDENTI 2004 DEL PREFETTO PASQUALE PISCITELLI, RESPONSABILE DELLE SPECIALITA’ DELLA POLIZIA DI STATO.

Riva del Garda
"POLITICHE MENO ONDIVAGHE SULLE NORME DELLA STRADA E NEL CONTRASTO ALL’ALCOL,  PIU’ RISORSE E PIU’ MEZZI".
IL COMMENTO AI DATI DEGLI INCIDENTI 2004 DEL PREFETTO PASQUALE PISCITELLI, RESPONSABILE DELLE SPECIALITA’ DELLA POLIZIA DI STATO.

Con la sua solita calma olimpica il prefetto Pasquale Piscitelli, responsabile delle specialità della Polizia di Stato, ha commentato i dati della sinistrosità del 2004 appena sfornati dall’Istat e dall’Aci al SISS di Riva del Garda. Calma e ponderatezza nel tratto dell’esposizione, ma nei contenuti il prefetto non si è fatto mancare (e non ci ha fatto mancare) niente. Tutt’altro.
Prima di tutto ha espresso la sua soddisfazione per il segno meno davanti ai tre dati salienti, incidenti -3,1%, morti -7,3%, feriti -3,3%. Un po’ di delusione è però emersa quando il dr.Piscitelli ha precisato che i dati in possesso al Dipartimento, relativi ai soli rilievi della Polizia Stradale e dei Carabinieri 40% circa del totale  (la Polizia Municipale sfiora invece ormai il 60% dei rilievi di incidenti stradali), erano decisamente migliori con  un -7% degli incidenti, -9% dei morti e -7% dei feriti. Questi dati sottolineano il prevalere della sinistrosità nell’area urbana, dove si conta il 75,7% degli incidenti, con il 71,9% dei feriti e il 41,1% dei morti.
Il prefetto dopo aver evidenziato il fatto che l’Italia, come è emerso dal recente rapporto di Asaps e Quattroruote, rimane ai vertici europei della densità di veicoli in rapporto agli abitanti con riflessi immaginabili anche sulla sicurezza della mobilità, ha puntato il dito contro un sistema legislativo che non si sedimenta. La sua Direzione Centrale ha emanato più circolari interpretative delle norme della strada negli ultimi 2 anni che nei precedenti 10.
Secondo il responsabile di tutte le Specialità della Polizia di Stato, continuano a crescere le rilevazioni di velocità eccessiva, e il numero degli automobilisti sorpresi ubriachi alla guida, evidenziando che non è chiaro in che misura si voglia aggredire quest’ultimo grave fenomeno affrontato con forte determinazione dal Servizio Polizia Stradale e dal suo Direttore Antonio Giannella, che ne ha fatto un impegno preciso del suo mandato. Il prefetto Piscitelli non ha mancato di ricordare che nel nostro Paese la legge punisce più severamente chi abbandona animali sulle autostrade o sulle statali che chi guida ubriaco lungo quelle stesse arterie, mettendo a repentaglio la vita di altre persone. Questo non succeder in nessun altro Paese europeo.
In prospettiva il Direttore Centrale delle Specialità vede la necessità di una sempre più massiccia utilizzazione tecnologica per  contrastare gli eccessi di velocità, ma si deve capire se esiste una sorta di “riserva ideologica” per sventare questa opportunità.
In conclusione Piscitelli ha sottolineato che alla luce dei dati del 2004, l’abbattimento della sinistrosità del 50% entro il 2010 è un obiettivo meno facile, ma ancora possibile. A tal proposito si è dilettato poi in un calcolo. Partendo dal dato base di 6.649 vittime del 2000, dovremo arrivare a quota 3.324 nel 2010. Si deve ancora ridurre di 2.301 il numero delle vittime mortali. Il che vuol dire una media di 383 morti in meno ogni anno, pari un -5,7% medio annuo, rispetto al dato base.
E’ però noto che incidere inizialmente sui numeri alti è abbastanza probabile, poi con l’abbassamento della cifra totale l’abbattimento di centinaia di vittime si fa sempre più difficile da conseguire, lo hanno constatato anche altri paesi Ue che sono due passi più avanti rispetto a noi nel cammino verso una maggiore sicurezza stradale.
Cosa servirebbe per continuare e incrementare questo cammino virtuoso? Solo  alcune cose abbastanza  semplici: politiche meno ondivaghe, più risorse per il contrasto ai macrofenomeni della sinistrosità, più mezzi alle forze di polizia
.



Mercoledì, 19 Ottobre 2005
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