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Altre statistiche 22/09/2005

LA SINISTROSITA’ DEI PEDONI DATI, ANALISI E PERCENTAULI DEGLI INCIDENTI DELLA PARTE PIU’ DEBOLE DI UTENTI DELLA STRADA. Netto calo di vittime 762 nel 2003 rispetto alle 1.188 del 2002, -35%. Leggero aumento del numero di feriti. Sono maschi e anziani i più colpiti. In Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte il maggior numero di vittime.

LA SINISTROSITA’ DEI PEDONI
DATI, ANALISI E PERCENTAULI DEGLI INCIDENTI DELLA PARTE PIU’ DEBOLE DI UTENTI DELLA STRADA.
Netto calo di vittime 762 nel 2003 rispetto alle 1.188 del 2002, -35%. Leggero aumento del numero di feriti. Sono maschi e anziani i più colpiti. In Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte il maggior numero di vittime.

Sulla base degli ultimi dati Istat disponibili, anno 2003, i pedoni sono ancora una categoria ad alto rischio nel sistema mobilità.
Tuttavia i dati del 2003, con 762 vittime, fanno segnare un netto calo rispetto ai 1.188 che, sempre secondo l’Istat, hanno perso la vita nel 2002, con un calo del 35,86%, nettamente migliore rispetto al calo generale delle vittime della strada del 2003, stimato alla presentazione dei dati al Salone Internazionale della Sicurezza Stradale dell’ACI a Rimini del novembre scorso a -10,7%.
Fra i 762 pedoni che hanno perso la vita, netta la maggioranza dei maschi, ben 520 pari al 68,24%. Le femmine (più prudenti o meno esposte anche nei lavori stradali) sono state 242 pari al 31,76%.
Stabile, anzi in leggero aumento il numero dei feriti pari a 17.286 (+0,12%) rispetto ai 12.265 del 2002. Anche fra quanti sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere sono in maggioranza i maschi, pari a 9.115, (52,73%), mentre le femmine sono state 8.171 (47,27%).
Nella conta delle vittime il prezzo più elevato lo pagano i più deboli degli utenti deboli della strada: gli anziani. Gli over 65, nella conta di quelli che hanno perso la vita mentre camminavano sull’asfalto, sono 387 (50,78% del totale) di cui 242 maschi (62,53%) e 145 femmine (37,47%), e 5.147 i feriti quasi il 30% del totale, fra questi le femmine sono in maggior numero 2.676 (52%), i maschi 2.471 (48%).
In questa triste contabilità si devono considerare anche 45 bambini da zero a 14 anni (38 maschi e 7 femmine).
Le regioni che pagano il più alto prezzo di vittime fra i pedoni sono rispettivamente la Lombardia con 111 vittime, l’Emilia Romagna con 91 e il Piemonte con 70. Agli ultimi posti il Molise con 5 e la Basilicata con 4. Ovviamente si deve tenere conto della proporzione con la popolazione.
I mesi a più elevato rischio per questi fruitori deboli della strada sono gennaio con 95 vittime, ottobre con 81, dicembre 77 e novembre 71. In questo caso giocano un ruolo determinante il minor numero di ore di luce e le condizioni atmosferiche che incidono sulla visibilità dei conducenti e sulla frenata dei veicoli.
I consigli? Sempre i soliti: per i pedoni l’utilizzo delle strisce e, quando è possibile dei sottopassaggi. Di notte e quando c’è maltempo rendersi il più possibile visibili con indumenti chiari e retroriflettenti. In attesa che l’industria adatti la costruzione dei veicoli alle nuove direttive Ue con il maggior assorbimento dell’impatto con appositi paraurti e più adeguata tecnologia, serve un maggior rispetto dei conducenti per questa esposta e indifesa categoria di fruitori della strada.

 

Elaborazione e percentualizzazione Il Centauro – ASAPS su dati ISTAT.



Giovedì, 22 Settembre 2005
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