Giovani e alcol: Bere per dimenticare... di esistere! di Gianluca Galeotti* |
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Purtroppo
l’accostamento, seppur stridente, riesce a focalizzare perfettamente
l’entità del problema "abuso di alcolici-guida in stato
di ebbrezza". E poi c’è l’aridità dei numeri
a parlare chiaro: su 170.000 incidenti che si verificano sulle strade,
51.000 (30%) sono da attribuirsi agli effetti di una elevata concentrazione
di alcol nel sangue.
COME VIENE MISURATO IL TASSO ALCOLEMICO Il tasso alcolemico viene indicato misurando la massa di alcol contenuta nel sangue. Lo 0,5 (limite dal quale scattano le sanzioni di legge) corrisponde a 0,5 grammi di etanolo in un litro di sangue. |
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Ogni
anno muoiono circa 2000 giovani italiani in incidenti causati dall’alcol.
Migliaia di vite ancora nel fiore degli anni, potenziali motori del nostro
futuro di nazione civile ed evoluta, si bruciano per un gesto che, troppo
spesso, viene sottovalutato ed impoverito della sua gravità. Secondo
dati recenti 870.000 ragazzi sotto i 16 anni bevono alcolici in locali
pubblici. Il 70% dichiara di farlo per divertirsi!
Come agisce l’alcool nel nostro organismo L’alcol, una volta assunto, viene assorbito per il 20% attraverso lo stomaco, il resto dall’intestino. La velocità di assorbimento varia a seconda della gradazione alcolica della bevanda assunta e dal contenuto dello stomaco. A stomaco vuoto un superalcolico bevuto tutto di un fiato fa raggiungere la concentrazione massima di alcol nel sangue dopo 35 minuti. Per birre, vino o spumante, il tempo si dilata a 50 minuti. A stomaco pieno i tempi si allungano ad un’ora (colazione) 90 minuti (pasto normale). L’alcol assorbito dai tessuti entra nel sangue e da questo è trasportato al cervello secondo tempi e quantità determinati da costituzione fisica, età e struttura corporea. |
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L’alcol
infatti si distribuisce nei tessuti liquidi; una persona muscolosa, quindi,
raggiungerà un tasso alcolico elevato prima di una persona grassa,
anche a parità di peso. Per questo motivo le donne raggiungono
prima lo stato di ebbrezza, ma anche per il fatto che la concentrazione
di alcol deidrogenasi (enzima che metabolizza l’alcol) nel sesso
femminile è presente in misura inferiore della metà. Quindi
per una donna, a parità di consumo, la tossicità diventa
doppia. Nonostante questo recenti statistiche indicano che, come per il
fumo, è in aumento il numero di donne in preda al vizio.
Alcune puntualizzazioni • L’alcol accentua gli effetti sedativi della marijuana e degli oppiacei, rallentando i riflessi e dando sonnolenza • L’assunzione di alcol è un fattore di rischio per la guida di qualsiasi veicolo, anche la bicicletta • Nelle uscite di gruppo, almeno il guidatore deve astenersi dal bere • Chi comincia a bere prima dei 15 anni, ha una probabilità 4 volte maggiore di diventare dipendente • Non offrire da bere a chi si deve mettere alla guida • Le compagnie assicuratrici possono, in caso di incidente, fare azioni di rivalsa nei confronti dell’assicurato che guida in stato di ebbrezza I tempi della sbronza |
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Abbiamo già visto i tempi per entrare nello stato di euforia, ebbrezza o ubriachezza. Ma quanto impiega il nostro corpo a ritornare su standard normali? L’equazione è semplice: il corpo umano riesce a consumare circa 7 grammi di alcol all’ora e il tasso diminuisce dello 0,15/°°°. Per conoscere quindi il tasso dopo un certo numero di ore dalla fine della bevuta, basterà detrarre dal tasso massimo (vedere la tabella con indicati i tassi relativi alla assunzione di bevande) il valore dato dal numero di ore moltiplicato per 0,15/°°°. Quindi in 10 ore si smaltisce lo 1,5/°°°. Il
Codice della Strada
Conclusioni Si è stimato che circa 1/3 dei 6.000 morti e dei 250.000 feriti in un anno in incidenti stradali, sia causato da un consumo non corretto di sostanze alcoliche. Fra questi morti 2.000 sono giovani: per i giovani l’incidente stradale è la prima causa di mortalità. Nei fine settimana, fra le ore 20 e le 06, una sorta di "mattanza" si abbatte su migliaia di famiglie che aspettano, inutilmente, il ritorno a casa del proprio figlio. Proprio per questo sarebbe opportuno, da parte di tutti noi genitori, parlare esplicitamente ai nostri ragazzi del grave problema legato al consumo di alcol, che spazia purtroppo oltre la propria incolumità. A volte coinvolge amici, conoscenti, o semplici passanti che hanno la sfortuna di incrociare nella loro vita una persona che, per divertirsi, sente il bisogno di inebriarsi. E’ necessaria una seria presa di posizione da parte di tutti, istituzioni e cittadini. Se da una parte il codice della strada prevede sanzioni severe, sarebbero auspicabili maggiori controlli, come sarebbe opportuno cominciare a pensare (non in senso di americano proibizionismo) ad una serrata anticipata della vendita di alcol nei negozi, bar, supermercati e autogrill. Poi c’è sempre il singolo, che può fare molto, può fare tutto. Non viene infatti proibito uscire con gli amici e festeggiare la laurea con una bevuta di birra o con una buona bottiglia di vino. Perché da che mondo è mondo può capitare che per amore o per tristezza si possa chiedere alla vita un bicchiere per digerire la contentezza o l’amarezza, ma è anche vero che la lucidità rende importanti questi momenti, perché poi c’è la possibilità di ricordarli. Tanto, troppo spesso leggiamo di ragazzi morti dopo serate di festa, di allegria. Interi gruppi di giovani ragazze e ragazzi con i visi sorridenti che fanno mostra di sé nelle tristi locandine dei giornali del lunedì. Vorremmo che tutti questi ragazzi avessero la possibilità di far vedere quelle foto ai propri futuri figli. Magari spiegando loro che "in quella festa ci siamo divertiti, abbiamo riso e bevuto come dei matti. Abbiamo sbagliato bevendo qualche bicchiere in più. Ma c’era anche Giovanni, che è astemio…Abbiamo pensato di far guidare lui al ritorno!"" A volte basta poco! |