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Articoli 07/02/2004

A proposito di luci accese... Piccola inchiesta su come la pensano gli automobilisti italiani

A proposito di luci accese...
Piccola inchiesta su come la pensano
gli automobilisti italiani

di Roberto Rocchi

Tra le tante innovazioni normative che sono entrate di recente in vigore per quanto riguarda il Codice della Strada, una in particolare ha faticato a trovare definizione ed è stata oggetto di circolari e interpretazioni più o meno chiare. Si tratta dell’articolo 153 che obbliga a circolare con i fari anabbaglianti accesi, anche di giorno, su tutte le strade extraurbane (oltre che in autostrada naturalmente). E proprio fra gli automobilisti questa norma ha suscitato non poche perplessità, tanto che inizialmente l’ASAPS stessa assunse una posizione di cautela, limitandosi a far notare come il maggiore dispendio energetico andava a scapito della tutela ambientale. Ancora oggi, infatti, regna sovrana la confusione e molti automobilisti omettono di accendere i fari o li lasciano accessi in ogni momento, anche quando circolano all’interno dei centri abitati (a questo proposito una delle "solite" circolari ne ha consente la possibilità purché ciò non provochi pericolo). Con una inchiesta che ha riguardato centinaia di persone, coinvolgendo numerosi dei nostri referenti, l’ASAPS ha voluto chiedere un parere ai tanti utenti della strada che ogni giorno debbono fare i conti con le nuove norme del codice e ne sono usciti commenti e pareri per certi versi singolari. Vediamo innanzitutto cosa hanno detto e cosa è emerso a livello generale. L’indagine ha riguardato 372 automobilisti di tutta Italia, dunque tutti maggiorenni e in possesso della patente di guida, che sono stati intervistati casualmente indipendentemente dall’età e dalla professione (per l’occasione, tuttavia, sono stati sentiti anche numerosi autotrasportatori). La maggior parte degli intervistati risiedono nelle regioni del Nord e del Centro Italia ed una parte minima nelle regioni meridionali ed insulari (ciò è avvenuto solo per la disponibilità di tempo dei vari referenti a cui va comunque tutto il nostro ringraziamento). Entrando nel vivo dell’indagine, fra le 372 risposte raccolte ben 264, pari al 71%, sono state di palese contrarietà all’applicazione della norma. Coloro che si sono detti favorevoli, invece, sono stati 108, che equivale ad una percentuale del 29%. Queste le risposte generali riferite all’articolo 153 del codice stradale, così come concepito secondo l’attuale normativa. Fra l’alta percentuale di quanti si sono detti contrari, tuttavia, ben il 92% (cioè 243 automobilisti) cambierebbero idea se l’obbligatorietà dei fari fosse limitata alla sola autostrada. In quest’ultimo caso, valutando tutti i 372 intervistati, la percentuale sale addirittura al 94%, pari a 350 risposte positive. Ciò che dunque crea allarme e fastidio, sono le luci anabbaglianti sulle strade extraurbane quali le statali o le provinciali o anche le tangenziali cittadine. Per renderci meglio conto della situazione, abbiamo voluto approfondire l’argomento con alcuni dei nostri intervistati, che si sono espressi nella maniera che di seguito illustriamo.
"A mio parere - è il commento di Lino, 30 anni, di Livorno - questa novità agevola soltanto quanti svolgono la professione di elettrauto o gestiscono negozi di autoricambi, anche se gli stessi enti locali possono avere comodamente degli introiti con le multe senza tanta fatica."
Meno battagliero e notevolmente più misurato è Marco, 46 anni, autotrasportatore di Venezia, secondo il quale "è utile accendere i fari solo in autostrada, ma in altre situazioni c’è il rischio di provocare fastidio o confusione in quanti s’incrociano."
"E’ uno dei tanti balzelli - dice polemicamente Salvatore di Ragusa, 38 anni - per spillare quattrini agli automobilisti, già sufficientemente salassati in tasse e polizze assicurative. Molto meglio sarebbe aumentare i controlli di polizia e la severità nei confronti di quanti causano gli incidenti stradali."
Utilissimi per Sabrina, giovane neopatentata della provincia di Varese, secondo la quale "i fari accesi di giorno contribuiscono a rendere più visibili soprattutto moto e ciclomotori."
"Il nostro Paese - dice invece Carmelo di Frosinone - non gode di un clima così severo e cupo, eccezion per due o tre mesi l’anno. Per questo motivo non vedo perché tenere accesi i fari anche di giorno e in particolare durante i mesi estivi. Figuriamoci poi a ferragosto!"
Per Livio, 65 anni, possessore di patente di guida da oltre 40 anni (come tiene a precisare), l’utilità dei fari accesi di giorno "è limitata a quando si viaggia in tarda serata o nelle prime ore del mattino, ma nelle restanti ore diurne tutto diventa inutile."
Per Antonio, di professione operatore della Polizia Municipale di una nota cittadina del centro Italia, la norma "ha generato molta confusione, così anche all’interno dei centri abitati tutti lasciano i fari accesi per il timore delle contravvenzioni. Altri, invece, abituati a circolare in città, li lasciano spenti per abitudine anche quando escono dai centri abitati."
Il commento più simpatico, tuttavia, giunge da Genova, dove un fornaio 45enne, Paolo, dice che inizialmente non era molto d’accordo con questa novità "poi mi è capitato di non vedere una macchina mentre attraversavo a piedi la strada e per poco non venivo investito. Da allora ho benedetto chi ha imposto i fari accesi anche di giorno, perché quando è avvenuto quel fatto erano le dieci di mattina."
Non vorremmo frenare l’entusiasmo di Paolo e mettere in dubbio la sua affermazione, ma forse si è dimenticato di dirci, visto il suo lavoro, che magari era stato in piedi tutta notte e nemmeno con una serie di fari abbaglianti accesi avrebbe visto quell’autovettura che, fortunatamente, l’ha scansato appena in tempo.
SONDAGGIO (Rilevamento ottobre 2003)
• Automobilisti intervistati compl.te: 372
• A favore della norma che prevede l’utilizzo dei fari anabbaglianti anche sulle strade extraurbane: 108 (29%)
• Contrari alla norma: 264 (71%)
• Fra i 264 contrari alla norma:
243 (92%) si sono detti favorevoli solo se la norma prevede l’obbligatorietà in ambito autostradale;
• 21 (8%) si sono detti assolutamente contrari a tale obbligo indipendentemente dal tipo di strada;

Fra tutti gli intervistati (372) ben 350, cioè il 94% del totale, si è detto favorevole alla limitazione dei fari al solo ambito autostradale. Dunque si sono espressi positivamente, in questo senso, anche la stragrande maggioranza di persone che sono favorevoli alla norma così come attualmente concepita.
Tuttavia sarà interessante leggere l’articolo che segue, perchè qualcuno potrebbe cambiare idea:
"Alcune considerazioni sull’efficacia dell’obbligo di tenere accese di giorno le luci dei veicoli in base ai risultati degli studi epidemiologici sull’effetto delle "Daytime Running Lights" (DRL) - di Franco Taggi, Marco Giustizi e Franco Dosi, dell’Istituto Superiore di Sanità".


di Roberto Rocchi

da "Il Centauro" n.83
Sabato, 07 Febbraio 2004
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