Da sinistra: il Questore di Pesaro e Urbino dr. Italo D’Angelo, il Sovrintendente Maurizio Granito (premiato), il Prefetto di Pesaro e Urbino dr. Alessio Giuffrida, il Sindaco di Fano dr. Stefano Aguzzi, il Dirigente Sezione Pesaro P.D. dr. Giovanni Battista Cento, il Coma.te Sottos. Autostr. Fano Sost. Comm. e Giuliano Protetti.
(ASAPS), 24 settembre 2010 – E’ stato premiato dal Sindaco di Fano Stefano Aguzzi alla presenza delle massime Autorità provinciali tra cui il Prefetto ed il Questore di Pesaro e Urbino, il Sovrintendente Maurizio Granito, protagonista nei giorni scorsi di un eroico intervento compiuto fuori servizio. I fatti risalgono al 5 settembre scorso quando l’agente Granito, in servizio alla Sottosezione autostradale di Fano, ma in quel momento a diporto, aveva sventato un furto finendo poi per essere investito dall’auto dei malviventi a cui aveva impedito, con la sua azione, di portare a termine il ladrocinio. L’agente della Polstrada si trovava infatti nel giardino della propria abitazione a Bellocchi, una frazione di Fano, quando aveva notato tre persone avvicinarsi ad una finestra con un cacciavite. Il gruppo prima avevano tentato di aggredire il poliziotto poi si era dato alla fuga inseguito a piedi dallo stesso Sovrintendente. Un altro complice che faceva da palo a bordo di un’auto aveva quindi caricato i complici e investito lo “stradalino” facendolo rovinare a terra e procurandogli diverse escoriazioni. Uno dei tre saliti a bordo urlava al conducente: “INVESTILO - AMMAZZALO”. Ma quest’ultimo si allontanava sgommando. Il sovrintendente nonostante il dolore provocato dall’impatto era comunque riuscito a dare l’allarme comunicando ai colleghi le caratteristiche degli aggressori e dell’auto. Il giorno successivo l’Assistente Andrea Pierleoni, anch’egli in servizio presso la Sottosezione autostradale di Fano, ascoltando le comunicazioni radio del COA di Pescara apprendeva che un’auto con quattro persone, con tratti somatici simili a quelli dei ricercati, due delle quali serbi, era stata fermate a Pescara nord. L’Assistente Pierleoni con molto intuito collegava i fermati alla vicenda del giorno prima, deducendo potesse trattarsi dei responsabili dell’aggressione. Acquisite le foto segnaletiche dei 2 fermati di Pescara (altri due si erano dati alla fuga) il sovrintendente Granito riconosceva nei fermati i suoi aggressori, per i quali sono scattate le manette. Una operazione in due fasi, con un risultato netto a favore della polizia. (ASAPS)
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