Innanzitutto, in questo momento di grande dolore, gioisco delle parole del Sindaco che ha definito il caro amico e collega Giovanni Messina,”orgoglio di Castrofilippo” Sig. Sindaco, Giovanni è orgoglio anche per tutti noi. Quando venerdì notte, sono stato avvisato che Giovanni era rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale e gli aggiornamenti che giungevano, diventavano sempre più drammatici, ho capito che una pagina triste si stava scrivendo per la grande famiglia della Polizia Stradale, ma ancor di più per la famiglia di Giovanni. Giovanni mi aveva parlato che nella serata di venerdì avrebbe partecipato al matrimonio di un congiunto e ci teneva tanto. Ah, se fosse intervenuta una esigenza di servizio che gli avesse impedito di partecipare. Il suo attaccamento al servizio era tale che avrebbe dato la precedenza ad esso. Ma la storia non è fatta di se o di ma. Evidentemente il fato lo attendeva. Già il fato!!! I Romani dicevano che l’uomo è artefice del suo destino. E’ vero, caro Giovanni, tu sei stato artefice dei grandi successi della tua vita, sia professionale che familiare. Abbiamo appreso dalle persone che mi hanno preceduto che già a scuola ti facevi notare per la serietà del tuo impegno e per i risultati che ottenevi. In tanti ti hanno emulato. Il tuo percorso formativo è stato costellato di grandi successi che anche io ho molto apprezzato. Sapete non sono state poche le circostanze in cui mi sono avvalso della Sua competenza, della sua preparazione. Giovanni era un cultore del diritto e sapeva coglierne ogni sfumatura. Hai raggiunto importanti traguardi professionali e toccato i vertici dell’amministrazione. La tua preparazione era di grande livello, tanto che l’Amministrazione contava molto su di te e su Te voleva ulteriormente investire. Compatibilmente con le esigenze familiari che per te, come è giusto che sia, erano a fondamento della tua vita, aveva già cominciato a pensare ad una tua ulteriore crescita professionale. E’ qui presente il Direttore del Servizio Polizia Stradale, con il quale avevo già avuto qualche incontro, proprio su questo. Su ciò che hai costruito nella tua famiglia, ripeto quello che già è stato detto da altri. Hai investito su di essa, hai creato una famiglia meravigliosa, avevi una moglie di cui eri fortemente innamorato e che tanta felicità ha saputo darti. Aggiungo soltanto che le tue figlie erano l’orgoglio della tua vita e che, la mattina, quando prendevamo un caffè, tra i nostri discorsi, erano sempre presenti. Hai avuto una dedizione assoluta ad essa. Dal punto di vista professionale avevi una grandissima conoscenza giuridica e tecnica sull’infortunistica stradale, tanto che, tutte le volte i media richiedevano un nostro intervento, mandavo Te che eri una sorta di “testimonial” dei problemi della sicurezza. Quante volte Ti sei chiesto se l’azione di comando che esercitavi, era quella giusta. Giovanni, la risposta ce l’hai sotto i tuoi occhi: guarda come è gremita la chiesa di appartenenti alla polizia stradale. I tuoi uomini non hanno badato a nulla!! Anche fuori dal servizio hanno voluto organizzarsi in turni continuativi per vegliare te e tua moglie, la povera Antonella, che, in questo momento lotta per la vita. Voglia il signore non sottrarre a due giovanissime ragazze, la loro madre. E’ una invocazione che faccio e che so condivisa da tutti. Non voglio approfittare ulteriormente del tempo concessomi, ma voglio soltanto aggiungere alle parole del Sindaco Ippolito, riportate da un quotidiano che ti ha definito” uomo dalle straordinarie ed indiscusse qualità morali, una persona solare che amava la vita” le mie : uomo che aveva scelto per la sua vita i valori fondamentali dell’altruismo, dell’onestà intellettuale e materiale e dedizione assoluta per la famiglia. Giovanni, vai in pace!! Ci saremo noi tutti della Polizia Stradale a vegliare sulla tua famiglia Ciao
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