Foto Coraggio - archivio Asaps
(ASAPS) – Dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari. E’ questo l’esito dell’operazione “Over time” condotta dagli uomini della Sezione di Polizia stradale del Centro addestramento della Polizia di Stato di Cesena, coadiuvati dalla Squadra Mobile della Questura di Forlì-Cesena e con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine “Emilia Romagna”. L’operazione è nata da un’indagine della Sezione cesenate, coordinata dalla Procura di Forlì, nei confronti di due aziende di autotrasporto, di fatto riconducibili agli stessi indagati. Secondo l’accusa, confermata dalle risultanze investigative, il sodalizio criminoso gestiva le aziende costringendo gli autisti dipendenti a guidare i loro veicoli pesanti, adibiti al trasporto merci conto terzi, per un numero di ore, giornaliere e settimanali, abbondantemente superiore a quello previsto dalla normativa in materia, saltando pause e tempi di riposo, ed eludendo i controlli su strada da parte delle Forze di Polizia italiane e straniere, con diversi stratagemmi. Gli autisti erano costretti alla incondizionata obbedienza ai diktat dei vertici aziendali, pena il licenziamento o l’essere adibiti a prestazioni meno remunerative e più stressanti. Le dieci persone indagate sono accusate di aver costituito e di gestire un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di estorsione e di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Insomma un duro colpo al sistema di sfruttamento incondizionato dei lavoratori del trasporto, che tante conseguenze tragiche causa sulle strade, per questo l’operazione della Stradale di Cesena è particolarmente significativa e insolita. C’è proprio da sperare che si tratti dell’inizio di un percorso per la sicurezza sulle strade che va oltre al normale verbale per arrivare a specifiche e gravi responsabilità penali per questa forma di “Sfruttamento della prestazione” Nel corso dell’indagine sono emersi anche collegamenti fra un indagato e gli ambienti del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, circostanza che ha portato, parallelamente all’indagine, all’esecuzione 20 custodie cautelari in carcere, oltre a 14 arresti in flagranza di reato. (ASAPS)
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