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Sbirri Pikkiati 09/10/2010

Sbirri Pikkiati, ecco il report di settembre - Mentre lo sport nazionale sembra essere divenuto la caccia al pubblico ufficiale, l’ASAPS continua a raccogliere dati: nel nono mese del 2010 registrati 184 attacchi

Nel mirino soprattutto Carabinieri (48,9%) e Polizia di Stato (38%)
Armi, alcol e droga sono di gran moda mentre cresce il ruolo dell’aggressore straniero



(ASAPS) Forlì, 4 ottobre 2010 – La cronaca continua a regalare amenità di ogni tipo, circa la violenza alle divise. A Ragusa un ragazzo di 18 anni, con una fedina penale già piuttosto lunga, è stato sorpreso dalla Polizia al volante di un’auto rubata. Quando uno degli agenti gli ha dato l’alt ha pensato bene di investirlo, mancandolo per un soffio. È nato un lungo inseguimento, al termine del quale agenti delle Volanti e della Squadra Mobile lo hanno arrestato per tentato omicidio, ricettazione e possesso ingiustificato di coltello di genere vietato. Venerdì (1 ottobre) era toccato ai Carabinieri rischiare la vita, a Codogno (Lodi), dove l’equipaggio di una gazzella del Radiomobile aveva predisposto un controllo sulla SS234. Uno dei due militari ha alzato la paletta, ottenendo in cambio di essere investito, per fortuna solo di striscio, dal conducente di una macchina fuggita subito dopo: nonostante le ferite, il carabiniere si è posto subito all’inseguimento, riuscendo a catturare, con il collega, il fuggiasco: si trattava di un 33enne, completamente ubriaco, denunciato per guida in stato di ebbrezza, resistenza e omissione di soccorso. Settembre è stato un mese davvero campale sul fronte delle aggressioni alle forze di polizia: l’osservatorio Sbirri Pikkiati ha infatti rilevato, nel nono mese dell’anno, 184 attacchi, 90 dei quali portati a compimento contro Carabinieri (48,9%), 70 nei confronti della Polizia di Stato (38%), 19 verso la Polizia Locale (10,3%) e 13 nei confronti di altre forze di polizia o pubblici ufficiali (7,1%). Nel 31,5% dei casi, 58 in tutto, gli aggressori erano sotto l’effetto di sostanze psicoattive, risultate essere sostanza stupefacente in almeno 18 casi. Nel 26,1% le azioni sono state portate a termine con l’aiuto di armi, proprie o improprie, considerando tali tutti gli strumenti in grado di amplificare la forza dell’uomo, veicoli compresi. Resta forte, più del solito, il ruolo degli stranieri: in ben 80 casi, pari al 43,5% del totale, a sferrare calci e pugni, a vibrare qualche coltellata o a tentare di investire i tutori dell’ordine c’erano persone di nazionalità diversa dalla nostra: non necessariamente extracomunitari, nella più superficiale accezione del termine. Nei primi 9 mesi dell’anno, l’osservatorio Il Centauro/ASAPS ha monitorato 1.594 eventi: nell’intero 2009 si è arrivati a 2.053. È proprio il caso di dirlo: la caccia allo sbirro non chiude mai. (ASAPS)



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Sabato, 09 Ottobre 2010
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