Gent.mo Presidente, anche se ASAPS ha “risposto” a tono alle parole dell’ex Ministro Zaia, io, da ultimo degli operatori di Polizia Stradale, ma che pure ne ha viste tante, non posso trattenermi dal dire qualcosa e, se potete, o se lo ritenete opportuno pubblicate anche tutto quello che dirò. Prima di tutto, credo che per fare un piacere ad una categoria, quella dei produttori di vino, il Ministro lo poteva fare in un miliardo di modi, perché abbia scelto di “cancellare” l’incidenza dell’alcol sugli incidenti stradali ed utilizzato, credo volutamente, un certo tipo di linguaggio, proprio non lo capisco. Ad esempio avrebbe potuto dire che bere e guidare sono due cose che non vanno assolutamente fatte insieme, quindi bevete quando volete, ma poi non guidate..., magari tre persone bevono non 2 bicchieri ma 20, però poi guida il quarto che ha bevuto solo coca cola... In secondo luogo se lui ritiene che bere 2 bicchieri di vino, più qualche grappino, non influisce sulle capacità di guida è poi legittimo anche dire che è una cazzata il “tasso di stupefacenti 0”, perché magari qualche altro ministro potrebbe, usando lo stesso colorito suo linguaggio, dire che le canne e la guida vanno d’accordo, magari poi la parte politica dell’ex Ministro Zaia, se non lui stesso, li definisce criminali... Forse un Ministro della Repubblica dovrebbe preoccuparsi di chi muore sulle strade e che molte di quelle morti sono causate da guidatori con capacità “appannate” dall’alcol o dalla droga, dovrebbe preoccuparsi del perché i controlli di polizia stradale nel nostro paese sono così pochi, dovrebbe preoccuparsi del come mai a fronte di migliaia di operatori professionalmente preparati non si riesce ad arginare il problema e le quotidiane stragi. Ma non solo, ASAPS giustamente rammenta che la Francia, pur producendo molto più vino di noi, sia molto più decisa nel contrastare il fenomeno, io aggiungo la Germania, l’Inghilterra, la Danimarca e tutti i paesi dell’Est Europa dove si beve vodka a colazione, in tutti questi Paesi, grandi produttori di birra e super alcolici, guidare in stato di ebbrezza è molto più grave che da noi, non solo è molto più probabile essere beccati e condannati alla pena prevista. Da noi già la pena prevista è per tutta una serie di motivi mai comminata realmente, a questo aggiungiamo i pochissimi controlli, poi ci mettiamo le sparate dei nostri rappresentanti, credo proprio che a questo punto la funzione deterrente viene a mancare del tutto. Ma lo sa l’ex ministro che ci sono migliaia di tragedie e drammi avvenuti per alcuni bicchieri di vino? Ma lo sa il Ministro che chi ha AMMAZZATO mettendosi alla guida dopo avere bevuto non si è fatto neanche un giorno di carcere? Con una legislazione così garantista, certamente da difendere, non credo ci sia spazio e sia appropriato un certo linguaggio, non può essere accolto nella maniera più assoluta, magari domani durante un test all’etilometro mi sentirò dire che il ministro ha detto che è una cazzata. Quindi caro ministro se proprio crede che una certa quantità di vino, magari prodotta in Italia, è ininfluente sulla capacità di guidare e mai sarà causa di un incidente e sente proprio la necessità di doverlo manifestare lo dica in maniera meno “aggressiva”... Cordialmente Raffaele Mozzillo Aversa (NA) |
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