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Rassegna alcol e guida del 4 ottobre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido dellagiacoma e Roberto Argenta

SEGRETERIA VICESINDACO FIRENZE
Gentile Sig. Palmesino,
mi preme offrirLe alcune precisazioni in merito al laboratorio "Vinopoli" realizzato nell’ambito della manifestazione WineTown, organizzata da un comitato promotore indipendente e realizzata con il patrocinio del Comune di Firenze.
Come potrà vedere dal programma e dalle foto allegate, le attività proposte erano finalizzate all’informazione e all’educazione dei più piccoli sui processi naturali che sottendono alla produzione del vino e quindi si soffermava sul processo di lavorazione della terra e della coltura.
Si tratta di iniziative che vengono ormai realizzate in molte delle scuole del nostro territorio nell’ambito dei programmi di educazione al consumo consapevole.
Far conoscere le origine dei prodotti che quotidianamente ritroviamo nelle nostre case è un’opportunità in più per i più piccoli, per conoscere i processi di trasformazione e gli effetti dei prodotti che consumiamo.
Mi preme sottolineare, inoltre, che l’organizzazione dell’evento è stata realizzata da un comitato no profit composto da Associazione Sommelier e dall’Associazione Dimore Storiche, per cui non v’era nessun interesse diretto - a differenza di quanto denuncia nella sua email - da parte delle case produttrici.
Non mi pare, quindi, di poter riconoscere in questo laboratorio un’attività vergognosa nè tantomeno un’azione di istigazione al consumo di alcool.
Vorrei anzi precisare che il Comune di Firenze si è direttamente impegnato nel progetto quadro "Vivi la vita, bevi con la testa" promosso con Prefettura, Centro tossicologico regionale e le stesse associazioni di categoria dei pubblici esercizi al fine di ridurre l’abuso dell’alcool ed educare i giovani consumatori all’uso accorto e responsabile dell’alcool.
La nostra teoria è quella di non criminalizzare i prodotti di qualità del nostro territorio (come la birra artigianale o il vino) ma riuscire a sensibilizzare i consumatori sugli effetti nefasti che derivano dall’abuso di alcool.
In altre parole - ma questo è il suo mestiere probabilmente - educare al consumo si è dimostrato molto più efficace che proibirlo del tutto.
Da questa idea nasce il titolo della campagna "Vivi la vita, bevi con la testa".
Lo stesso programma di WineTown ha visto in ogni materiale informativo il messaggio " Bevi con la testa, scegli la qualità".
WineTown non era organizzato come una sagra del vino ma come un evento di qualità che associasse al vino (con delle tessere a pagamento che inibissero la vendita indiscriminata), l’arte e la bellezza dei palazzi storici e della musica jazz.
Ogni degustazione vedeva la presenza di sommelier specializzati che potessero fornire informazioni sul prodotto e sulle sue qualità.
Dalla sua mail non capisco se è stato direttamente sul posto a verificare quello di cui parla, ma sinceramente da un sopralluogo fatto personalmente mi sentirei di escludere i rischi che denuncia.
La saluto cordialmente sperando di averla a Firenze per l’edizione del 2011.
Un cordiale saluto
Nicola Centrone Resp. Segreteria Vicesindaco Firenze


IL MESSAGGERO VENETO

Educare al bere, un progetto che divide
CORMÒNS, 03 ottobre 2010 - Valorizzare le peculiarità positive della produzione enoica. È l’obiettivo di “Educazione al bere consapevole’, un punto inserito all’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì scorso. È stato il consigliere Massimo Falato (Pdl-Terra cormonese) a proporre questo tema «traendo spunto – ha spiegato – dalla campagna denigratoria sulla produzione enologica con lo slogan “mole il bevi”, apparsa qualche mese fa». «Riteniamo importante – ha sottolineato – condividere gli obiettivi tra politica e tessuto economico. Per questo è giusto valorizzare gli aspetti positivi della produzione enoica, sempre collegati a un’educazione al bere bene». Il vino rappresenta infatti il motore chiave dell’economia locale. Tuttavia, secondo il consigliere, occorre promuoverlo di più, ma nella maniera corretta. «Non c’è un cartello a Cormòns come città del vino». Anche tra i giovani, tra le scolaresche, secondo Falato, è importante far conoscere la realtà delle cantine sempre accompagnata da un’educazione al bere consapevole. (*) Il consigliere evidenzia che «Cormòns deve essere capofila di questo progetto. Occorre puntare su educazione, cultura e prevenzione». A questo proposito Giorgio Cattarin, assessore all’agricoltura e alle attività produttive, ha aggiunto che ci sono dei contatti con il sindaco di Buttrio, referente regionale delle Città del vino. Ma su questo odg si è dichiarato contrario il consigliere di minoranza Renzo Coceancig. «È vero – ha commentato, durante l’assemblea consiliare, l’esponente di Sinistra ambiente libertà –, viviamo in un territorio ad alta vocazione vitivinicola e la produzione del vino rappresenta da sempre una parte significativa della nostra economia agricola. Possiamo affermare che il vino è un elemento molto radicato nella cultura delle nostre genti e questo non è sempre un fatto positivo. Non possiamo infatti nasconderci – ha puntualizzato – dietro a un dito ed evitare di guardare con preoccupazione le conseguenze, purtroppo gravi, di questa nostra cultura. Tutti conosciamo l’elevato costo in termini sociali determinato da abitudini e stili di vita troppo spesso sottovalutati». Coceancig ha sottolineato che non ritiene opportuno far uscire un “battage pubblicitario a sostegno del bere”. «Personalmente mi chiedo – ha aggiunto – come può un consiglio comunale e in primis il suo sindaco, principale garante della salute e della sicurezza dei cittadini, promuovere il consumo del vino in risposta a un altro problema molto serio legato alla grave crisi economica che sta investendo tutti i settori produttivi, in particolare della nostra provincia». Coceancig ha quindi puntato l’attenzione alla crisi economica: «Risulterebbe quanto mai attuale l’organizzazione di una conferenza economica, più volte auspicata anche dai tavoli di questo consiglio, per un’analisi complessa e completa della situazione economica e occupazionale che ci aiuti a capire la reale situazione e a delineare un futuro e una prospettiva di sviluppo di questo nostro territorio». «Ben vengano – ha concluso – iniziative di prevenzione, di informazione e di formazione sulle tematiche legate all’assunzione di alcol. In questo senso tutti gli attori sociali, istituzioni, scuola, famiglie, aziende sanitarie devono cooperare per contrastare l’abuso di alcol. E poi, più che diffondere una cultura del bere consapevole, sarebbe opportuno favorire l’educazione alla sobrietà e alla responsabilità, soprattutto tra i giovani».
Mara Bon 

(*) Nota: la cultura del bere è il problema, non la soluzione.


MESSAGGERO VENETO
Alcol e droghe: un progetto di prevenzione
REANA, 03 ottobre 2010 - Lotta su più fronti a Reana per la prevenzione contro le dipendenze. L’amministrazione comunale ha messo a punto il progetto denominato “Qualcosa in Comune”. Questo oltre a essere coinvolta in un altro percorso, intitolato “Peer education”, ovvero educazione alla pari, sui temi di alcol, fumo e droghe illegali, sui comportamenti a rischio nella guida e sulle malattie sessualmente trasmissibili, elaborato dal consigliere Fabiola Lozer e promosso dalla Provincia (assessorato alle politiche sociali), in collaborazione, appunto, con le amministrazioni di Reana e Cividale. Invece il progetto firmato dall’amministrazione di Reana, il cui titolo completo è “Qualcosa in Comune dipende da te. Alcol, droga, fumo più sai meno rischi”, è stato elaborato in collaborazione con il Dipartimento delle dipendenze dell’Ass 4 “Medio Friuli”. Sarà presentato in auditorium comunale l’11 novembre e si concluderà nel settembre 2011. E’ patrocinato dalla Provincia e da Confindustria, Confartigianato e Camera di commercio di Udine. In sostanza, il progetto si articolerà in serate centrate su: alcol e lavoro, alcol e guida. Inoltre a gennaio e luglio 2011 ci saranno i “mesi dell’informazione”. Così, per sensibilizzare soprattutto i giovani sui temi trattati, in municipio sarà a disposizione del materiale informativo e, poi, nel periodico dell’amministrazione, l’Informarojale, ci sarà in allegato ulteriore documentazione. Mentre nell’ambito dell’edizione 2011 delle Borse lavoro giovani, prenderà il via un’attività intitolata “On the road”. In pratica, alcuni giovani affiancheranno la polizia municipale nel suo impegno quotidiano. Mariarosa Rigotti


IL RIFORMISTA 
Droga: dj Aniceto, troppi giovani pensano che divertimento sia uguale a bere e drogarsi
Roma, 4 ott. (Adnkronos) - "Occorre smettere di pensare, come purtroppo fanno oggi troppi giovani, che divertimento consista nel bere superalcolici e drogarsi e magari in un mix fra le due cose". E’ l’appello che lancia tramite l’ADNKRONOS il dj Aniceto, membro della Consulta Antidroga presso il dipartimento governativo guidato da Carlo Giovanardi, dopo "l’ultima conferma arrivata dal rave party di questa notte" a Fara Sabina, vicino a Rieti, dove una ragazza e’ entrata in coma e un’altra e’ ancora grave, dopo un malore dovuto appunto al consumo di droga e alcool. "Trovo che sia davvero scandaloso continuare a pensare che per divertirsi e per sentirsi o essere giovani ci si debba sballare drogandosi e ubriacandosi - sottolinea Roberto Aniceto, 45 anni, ospite fisso al ’Chiambretti Night’ e protagonista di tante nottate in discoteca, dal Nord al Sud d’Italia - Purtroppo, e’ un modo di pensare che riscontro ovunque in Italia, senza differenze geografiche. L’unica differenza la fanno la qualita’ e la caratteristica dei locali, privilegiando un tipo di pubblico piuttosto che un altro". Nel programma di Mediaset, "sottolineo ironicamente la purezza del latte. Ma e’ un gioco - spiega dj Aniceto - che, attraverso l’ironia, non fa altro che ribadire una verita’, ovvero il no a sostanze dannose come le droghe e i superalcolici. Vorrei che tutti gli addetti ai lavori si passassero una mano sulla coscienza e lanciassero messaggi positivi, dalle discoteche ai social network, affinche’ i giovani non perdano la testa dietro a falsi miti e falsi miraggi".
(Bon/Ct/Adnkronos)


SALERNO NOTIZIE
Salerno: “Strade sicure” bilancio positivo; navetta anche d’inverno
04/10/2010 - Sono stati 26 i giovani soccorsi tra il 23 luglio e l’11 settembre con il servizio navetta destinato a coloro che il sabato sera hanno superato il tasso alcolemico consentito, nell’ambito del progetto “Strade sicure”, promosso dall’Assessorato provinciale ai Trasporti e Mobilità, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche giovanili e l’associazione Onmic (Opera Nazionale Mutilati Invalidi Civili).
A darne notizia è stato l’Assessore ai Trasporti, Romano Ciccone, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Sant’Agostino, alla presenza del Presidente dell’Onmic, Vincenzo Siano.
“Il numero di salvataggi effettuati in un arco temporale così ristretto – ha spiegato l’Assessore ai Trasporti, Romano Ciccone – può dirsi soddisfacente dal punto di vista della valutazione della funzionalità e dell’efficienza del servizio, ma punta anche i riflettori sulla dimensione del problema dell’abuso di alcol e droghe e della conseguente condotta di guida in condizioni fisiche non idonee. Perciò, contiamo di continuare il progetto anche in inverno.
L’Amministrazione provinciale punta molto sulla sicurezza stradale e riceverà, quale unica Provincia in Campania, una delle poche del Sud, un finanziamento di 96mila euro per il progetto “Giocosi - Giovani che operano per la Sicurezza Stradale” che prevede una campagna di sensibilizzazione ed educazione sul tema della sicurezza stradale. Il progetto dell’Assessorato alle Politiche giovanili è finanziato dal Ministero della Gioventù e promosso dall’UPI. Nei prossimi mesi daremo vita anche ad un corso di formazione, in collaborazione con le autoscuole e le agenzie del territorio”.
“L’Amministrazione provinciale e, in particolare gli Assessori Romano Ciccone e Antonio Iannone – ha detto Siano - hanno dimostrato grande sensibilità promuovendo questa iniziativa che ci auguriamo possa continuare”.
Il servizio è stato attivo il sabato sera e ha coperto le aree più frequentate della movida salernitana. L’Assessorato ai Trasporti ha svolto, inoltre, un’attività di sensibilizzazione e, attraverso l’utilizzo di un simulatore di guida, ragazzi d’età compresa tra i 18 e i 25 anni si sono sottoposti a prove di guida che si sono svolte simulando diverse condizioni psicofisiche del conducente.


TRENTINO
Vittime stradali, donazioni «sospette»
L’associazione: «Così gli imputati sperano di ottenere sconti di pena» Pierina Guerra: «In Italia si sottovaluta la gravità della guida in stato d’ebbrezza»
SANDRA MATTEI
TRENTO. Il sindaco di Trento Andreatta patteggia per essere stato pizzicato alla guida dell’auto con un tasso alcolico superiore a quello consentito e, oltre all’ammenda prevista, dichiara di aver devoluto 500 all’Associazione italiana familiari e vittime della strada. Un comportamento, si è detto, corretto: l’ammissione di aver bevuto un bicchiere di troppo e la dichiarazione di essere dispiaciuto.
 Ma a sorpresa, arriva una dura critica dall’Associazione Italiana familiari e vittime della strada. Si tratta della coordinatrice per il Veneto, Pierina Guerra, che interviene a proposito della decisione di elargire somme ad associazioni che operano nel volontariato per sensibilizzare ad una guida sicura.
 La volontaria commenta con soddisfazione la dichiarazione del sindaco di essersi pentito e di aver preso atto della gravità del fatto. «Il problema - precisa - è che troppo spesso versare una somma alle associazioni di volontariato è diventata una prassi consigliata dagli avvocati, per far presa sul giudice. Si dimostra così il pentimento del proprio assistito e la conseguenza è che difficilmente si applica il massimo della pena». Come è noto, il nuovo codice (che prevede il ritiro della patente dopo tre infrazioni gravi in un anno) ha inasprito le pene anche per neopatentati e autotrasportatori.
 Ma per l’associazione non basta. Pierina Guerra, a nome dell’associazione che in Veneto ha 8 sedi e 120 in tutta Italia, sostiene che in questi ultimi mesi sono stati contattati da imputati per guida in stato di ebbrezza o per aver provocato morti in incidenti stradali. «C’è anche chi - precisa la signora - chiede la ricevuta dell’offerta all’associazione o addirittura una lettera che attesti il ravvedimento dell’interessato. In definitiva, è difficile che si applichi il massimo della pena, anzi il 90 per cento dei giudici non la applica mai, dimostrando così come in Italia si sottovalutino i reati per incidenti stradali». L’associazione familiari e vittime della strada ribadisce che siamo molto distanti dai risultati ottenuti in Paesi come la Francia e l’Inghilterra, che hanno dimezzato i morti per incidenti stradali con la «tolleranza zero».
 La coordinatrice sottolinea con forza che «l’associazione non accetta donazioni che “servano” a ridurre le pene e si batte per pene severe nei confronti di chi guida in stato psicofisico alterato da alcol o droghe, causa purtroppo frequente di incidenti mortali e l’elargizione di somme non deve essere liberatoria nei confronti dell’imputato». Da aggiungere che l’associazione fornisce assistenze gratuite sia legale che psicologica, per chi ha subito un incidente. «Saremmo contenti - aggiunge Guerra - di avere una sede anche nella vostra regione, visto che non è certo immune da incidenti dovuti a guida in stato d’ebbrezza».


CORRIERE DELL’UMBRIA
Giro di vite per chi è alla guida ubriaco.
Controlli a tappeto nel fine settimana. In centro rispetto dei divieti.
PERUGIA., 04.10.2010 - Settantotto i veicoli controllati, 2 le persone denunciate per guida di vetture in stato di ebbrezza alcolica, una violazione amministrativa: è il bilancio dei controlli effettuati nel fine settimana in zona di strada dei Loggi, dalla polizia municipale, dalla polizia stradale e dai carabinieri, affiancati nell’occasione da personale medico e sanitario dell’Azienda ospedaliera di Perugia che ha eseguito test antidroga. Un’attività di controllo dunque effettuata in sinergia per contrastare il fenomeno della guida in stato psico-fisico alterato da assunzione di alcol e sostanze stupefacenti che si inserisce nell’ambito del progetto quadro nazionale denominato "Drugs on the Street" per la prevenzione degli incidenti stradali legati all’uso di alcol e droga. Per quanto riguarda i controlli relativi alla limitazione della vendita e somministrazione di bevande alcoliche in centro storico, nonostante l’accertamento di una violazione, la polizia municipale ha registrato un sostanziale rispetto delle prescrizioni. Dai controlli è emerso che alcuni locali chiudono drasticamente l’attività, altri rimangono aperti non fornendo più alcuna bevanda alcolica, ed infine c’è chi informa i clienti del divieto in atto. E’ stata accertata comunque una violazione a carico di esercizio di vicinato per vendita alcolici dopo le ore 24. Nessuna violazione all’orario massimo di chiusura delle ore 2.30


CITTA’ OGGI
E’ accaduto sabato sera in viale Europa
Giovane in bicicletta investita da un’auto: denunciato il conducente per guida in stato di ebbrezza
Sedriano, 04 Ottobre 2010 - Una ragazza di 26 anni è stata urtata da un’auto sabato sera verso le 20.30 mentre rincasava dal lavoro. Si trovava sulla pista ciclabile e stava attraversando viale Europa quando è stata investita da una Clio. La bici è stata sbalzata nella carreggiata opposta proprio mentre sopraggiungeva una Peugeot 206 che, per fortuna, si è fermata in tempo.
La giovane è stata soccorsa da un equipaggio della Croce Verde Nord Ovest e accompagnata in codice verde all’ospedale Fornaroli di Magenta. La Polizia locale di Sedriano ha sottoposto il conducente del veicolo investitore alla prova dell’etilometro, dalla quale è risultato che guidava in stato di ebbrezza. E’ stato quindi denunciato.


ROMAGNA OGGI
Ravenna, ubriaca causa incidente. Denunciata una 33enne
RAVENNA,  4 ottobre 2010 - Ubriaca al volante ha causato un incidente senza feriti. Protagonista in negativo dell’episodio una ravennate di 33 anni. La donna, nell’effettuare una retromarcia in piazza Kennedy, non si è accorta dell’arrivo di un veicolo alle sue spalle. La Polizia Municipale intervenuta per i rilievi ha sottoposta la giovane alla prova etilometro, da cui è risultato un valore di oltre 4 volte il limite consentito. Per la donna denuncia, revoca della patente e multa.


VARESENEWS
Busto Arsizio
Guidava con la patente sospesa, denunciato
Controlli dei carabinieri della compagnia di Busto Arsizio nel fine settimana. Ai posti di blocco 87 auto controllate
Controlli sulle strade da parte dei Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio. Nel corso del week-end sono stati controllati 87 veicoli e 118 persone. Tre persone sono state denunciate all’ A.G. per guida in stato di ebbrezza. Un automobilista é stato trovato alla guida nonostante la sua patente fosse stata sospesa ed il suo veicolo è stato sottoposto a fermo per tre mesi. E’ stato sequestrato il veicolo di un’automobilista che non si era fermato all’alt perché circolava sprovvisto di copertura assicurativa.
Il controlli di questo tipo mirano a rendere più sicure le strade soprattutto nel week-end, proprio quando, secondo le statistiche, sono più frequenti gli incidenti stradali che vedono purtroppo coinvolti proprio i più giovani. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità proprio il venerdì ed il sabato notte si verificano il 44,6 % del totale degli incidenti notturni della settimana mentre i morti e i feriti del venerdì e sabato rappresentano rispettivamente il 44,4% ed il 46,5%.


CITTADELLASPEZIA
Giovane spezzino ubriaco al volante. Non aveva mai conseguito la patente
La Spezia. 04/10/2010 - Prima il sospiro di sollievo per lo scampato pericolo poi qualche secondo dopo la presa di coscienza che sarebbe comunque finita male. Incidente l’altra notte in centro storico senza nessun ferito ma l’arrivo della polizia stradale per i rilievi è costata ad uno dei coinvolti, un 20enne spezzino che evidentemente aveva bevuto troppo: l’alcol test non lasciava dubbi, oltre 1mg/l di alcol nel sangue che gli è valsa la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Ritiro della patente? Macchè, lui il documento di guida non l’aveva mai conseguito inoltre l’assicurazione del mezzo era scaduta. Così è stato segnalato alla magistratura e adesso dovrà pagare una multa di circa 800 euro.


IL SECOLO XIX
Ubriaco, provoca incidente e scappa
I carabinieri lo arrestano al Galliera
03 ottobre 2010 - A Genova, un uomo di 42 anni è stato arrestato nella notte dai carabinieri dopo aver aggredito e malmenato due militari, che lo avevano rintracciato al pronto soccorso dell’ospedale Galliera, dopo che l’uomo, ubriaco, aveva provocato un incidente stradale ed era fuggito.
 La colluttazione con i due carabinieri, come detto, è avvenuta nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale, dove l’uomo era andato recato a farsi medicare dopo l’incidente, avvenuto poco prima: il 42enne, completamente ubriaco, aveva perso il controllo della sua auto, andando a sbattere contro alcuni veicoli parcheggiati in piazza Carignano; aveva abbandonato la macchina in mezzo alla strada e insieme con un’amica si era dato alla fuga.
Finito in manette, dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che di guida in stato di ebbrezza; nei guai anche la donna che era con lui, denunciata per essersi rifiutata di fornire le generalità ai carabinieri.


IL SECOLO XIX
Ubriaco, senza patente e assicurazione fa incidente
 Due denunce penali per un ventenne spezzino che dovrà anche pagare una contravvenzione record
LA SPEZIA, 04 ottobre 2010 - L’incidente, leggero, non aveva causato feriti, ma gli agenti della polizia stradale, al loro arrivo, hanno capito che uno degli automobilisti coinvolti probabilmente aveva alzato un pochino troppo il gomito. Per questo motivo lo hanno sottoposto all’alcol test. Che ha dato esiti positivi. E, naturalmente, negativi per lui. Da qui è nata infatti tutta una serie di controlli che hanno portato a ben due denunce penali e ad una contravvenzione di quasi ottocento euro.
Tutto è avvenuto l’altra notte in centro città quando si è verificato un incidente fra due auto, fortunatamente senza il coinvolgimento fisico di alcuna persona. E’ intervenuta la polizia stradale per i rilievi. Anche quando non si registra nessun ferito gli agenti devono controllare il tasso alcolico delle persone che erano al volante. Così hanno sottoposto alla prova dell’etilometro gli automobilisti. Uno, L.P., 20 anni, spezzino, è risultato positivo. Sia alla prima prova che al replay il test ha superato l’1 milligrammi/litro di alcol nel sangue, ovvero due volte oltre i parametri previsti per la legge. Il giovane è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, ma i suoi guai non sono terminati lì.
I poliziotti della stradale, infatti, Hanno controllato anche i documenti dell’automobilista che è risultato non aver mai conseguito la patente. E così è stato segnalato alla magistratura anche per questo capo d’imputazione. E non è ancora tutto: sbirciando sul parabrezza gli agenti hanno notato che il tagliando assicurativo era scaduto. Hanno chiesto di poter visionare la documentazione dalla quale è risultato che non l’aveva rinnovata. Dovrà pagare una multa di 779 euro.


CORRIERE DI SIENA
Prende a morsi pugni e seggiolate la giovane moglie.
I vicini chiamano i carabinieri Arrestato l’operaio romeno: era ubriaco.
COLLE VAL D’ELSA, 04.10.2010 - Ha preso a morsi, pugni e seggiolate la giovane moglie davanti alla figlia di appena quattro anni. E’ accaduto la scorsa notte a Poggibonsi, e la violenza dell’uomo non si è placata fino all’arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile che l’hanno tratto in arresto. E’ la tarda serata di sabato quando D.D., romeno di 30 anni, da cinque residente a Poggibonsi, operaio agricolo già noto alle forze di polizia, torna a casa ed inizia ad inveire contro la moglie, 26 anni anche lei romena, forse per gelosia. Di lì a poco la situazione trascende e D.D. aggredisce la poverina con una sedia e pugni sul volto. I vicini sentendo le urla, avvertono subito il 118 ed i carabinieri, ben consci di ciò che stia succedendo. Alcuni di loro riferiscono ai carabinieri che la poveretta sia stata anche presa letteralmente a morsi dal marito. La donna viene subito trasportata e ricoverata presso l’ospedale di Campostaggia, con una prima prognosi di 25 giorni. L’uomo, invece, in preda ai fumi dell’alcol, viene calmato e condotto presso gli uffici della Compagnia, a Poggibonsi, per ulteriori e più approfonditi accertamenti. Dell’accaduto viene informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena. Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Siena, a disposizione della Procura della Repubblica di Siena che conduce le indagini. Dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. Ancora una volta, il senso civico di alcuni cittadini della val d’Elsa ed il tempestivo intervento dei carabinieri hanno evitato il consumarsi di una grave tragedia dentro le mura domestiche. Una tragedia che potrebbe avere avuto contorni ancor più drammatici visto che tutto è avvenuto alla presenza di una bimba di appena quattro anni, figlia della coppia


IL MESSAGGERO VENETO
Un buon bicchiere fa bene
UDINE, 03 ottobre 2010 - Un buon vino, se assunto moderatamente, fa bene alla salute, perché contiene sostanze che sono utili al nostro organismo. Lo si è sempre saputo, ma chi avesse un dubbio potrà recarsi a Cividale - sede peraltro del Consorzio Colli orientali del Friuli - Ramandolo, una delle aree più prestigiose come ha dimostrato anche la Guida dell’Espresso in vendita da venerdì - dove proprio da oggi si terrà il quarto congresso internazionale “Winehealt” (vino e salute), i cui lavori si protrarranno sempre nella città ducale fino al 6 ottobre. Il congresso, organizzato dall’Università di Padova - è stato spiegato durante la presentazione, presenti gli assessori regionali all’agricoltura Claudio Violino e alla sanità Vladimir Kosic - si tiene a distanza di quindici anni dall’analogo consesso che gettò le basi, a Udine nel 1996, per la ricerca su tale argomento, e mira a puntualizzare il rapporto tra il consumo del vino e i suoi riflessi sullo stato di salute. Il tema della quantità di bevande alcoliche ingerite quotidianamente - è stato detto nella stessa circostanza, anticipando quanto emergerà a partire proprio da oggi - va affrontato nella sua dimensione legata alla responsabilità individuale, in particolar modo per quanto attiene alle implicazioni sul luogo del lavoro, tenendo però conto delle caratteristiche attuali della società. Nella quale, secondo Kosic, specialmente tra i giovani, manca la cultura di relazione, che viene purtroppo spesso surrogata da aggregazioni favorite da un bere legato alle mode, e non certo consapevole. Kosic ha dunque sostenuto la positività della degustazione moderata dei sapori del territorio, tra i quali vi sono appunto i grandi vini del Friuli Venezia Giulia, tra cui quelli già ricordati dei Colli orientali e che proprio in Cividale hanno il loro epicentro. Per l’assessore, non si possono mai mettere sullo stesso piano le droghe, che causano dipendenza e danni certi all’organismo, col frutto della vite. Certo, il problema della dipendenza dall’alcol, per Kosic è un problema serio, che viene adeguatamente affrontato dalla Regione. Ma non va confuso con l’assunzione equilibrata di bevande alcoliche. La quale, anzi, in dosi moderate riduce il rischio di malattie cardiovascolari. E non è poco!


AGI
VINO: A CONEGLIANO TAGLIO DEL NASTRO ALL’ENOTECA VENETA
Roma, 4 ott. - "Da tempo la Provincia di Treviso crede nell’investimento sui prodotti tipici - ha spiegato il Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro - ed e’ un segnale importante che l’unico settore che sta crescendo in tempi di crisi sia proprio quello agroalimentare e quello ad esso legato della ristorazione. L’Enoteca Veneta che apre oggi rappresenta un grande investimento che dara’ valore e sostegno alle produzioni agroalimentari del Veneto. L’Enoteca rappresenta una nuova opportunita’ per la scuola enologica, per il territorio e per i suoi prodotti. Da oggi abbiamo una Boutique dove presentare l’eccellenza delle produzioni venete". L’Enoteca Veneta sara’ quindi a disposizione dei Consorzi dei Vini Veneti DOC nella presentazione dei propri prodotti grazie ad aree espositive dedicate e all’organizzazione di serate a tema che verranno gestite a rotazione. In ogni serata il consorzio protagonista potra’ proporre i propri vini in abbinamento a prodotti e piatti tipici preparati dagli chef del ristorante, che sapranno presentare con originalita’ e gusto i prodotti stagionali a marchio protetto.(AGI) Bru  


YAHOO NOTIZIE
Usa: 4 stati autorizzano l’ingresso nei bar a persone armate
New York, 4 ott. (Adnkronos) - Sono sempre piu’ numerosi gli Stati americani che consentono l’ingresso di persone armate in bar e ristoranti che servono alcol. A sottolinearlo e’ oggi il New York Times, ricordando che Tennessee, Arizona, Georgia e Virginia hanno recentemente approvato leggi che permettono ai frequentatori dei bar di girare armati nei locali e che altri 18 consentono di portare armi all’interno di ristoranti dove vengono offerte bevande alcoliche.


LA PROVINCIA PAVESE
alcol, droga e poi l’incidente

Martedì, 05 Ottobre 2010
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