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Rassegna alcol e guida del 5 ottobre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido dellagiacoma e Roberto Argenta

INIZIAMO LA RASSEGNA STAMPA CON UN ARTICOLO CHE PUO’ INGANNARE FACILMENTE MOLTE PERSONE, MA COME LEGGEREMO NELLA NOTA, L’OMS AFFERMA SEMPLICEMENTE CHE NON CI SONO QUANTITA’ A RISCHIO ZERO PER IL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE.

STUDI E RICERCHE TRUCCATI

 

http://www.ilnutrizionista.eu/2010/10/04/prevenzione-il-nutrizionista-ed-il-suo-bicchier-di-vino.html

 

Prevenzione: “il nutrizionista” ed il suo bicchier di vino 

Numerosi studi hanno mostrato che gli individui che consumano quotidianamente quantità moderate di alcolici hanno un rischio di mortalità più basso rispetto a chi è astemio o beve troppo.(*)

L’analisi di oltre una cinquantina di studi epidemiologici sull’effetto dell’alcol sulla mortalità delle popolazioni occidentali mostra chiaramente l’esistenza di un andamento a forma di “J” tra il consumo di alcol e il rischio.

Quantità moderate di alcolici (da 2 a 4 bicchieri da circa 120 ml per gli uomini e 1-2 bicchieri per le donne al giorno) riducono in modo significativo il rischio di decesso (20-25%) indipendentemente dalla causa.

Tuttavia, oltre questa quantità il rischio aumenta molto rapidamente.

L’effetto positivo dell’etanolo sembra essere principalmente dovuto a un aumento dell’HDL (il colesterolo buono) nel sangue, che è considerato come il fattore chiave per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, oltre a una riduzione della tendenza a formare trombi nel sangue, inibendo l’aggregazione delle placche sanguigne.

Al contrario, l’alcol a forti dosi provoca danni considerevoli alle cellule e aumenta nettamente il rischio di sviluppare il cancro, e da qui deriva l’aumento esponenziale del rischio di decesso asservibile in figura.

L’alcol è quindi l’esempio perfetto di un’arma a doppio taglio, da utilizzare in modo intelligente se si vuole godere dei benefici che offre.

Se l’alcol a basse dosi  è benefico, questo beneficio sembra essere ancora più pronunciato per i bevitori  moderati di vino. Quando è stato analizzato il tasso di mortalità per malattie cardiache in diciotto diversi Paesi, in funzione della quantità di vino consumato per abitante, è stato osservato che il tasso di mortalità associato a queste malattie è molto più basso nei Paesi dove si consuma il vino, come in Francia e Italia, rispetto ai Paesi dove non è parte integrante delle abitudini alimentari, come Stati Uniti e Inghilterra.

Una recente analisi comparativa di tredici studi sull’impatto del consumo di vino sul rischio di malattie cardiovascolari, che riguardavano un totale di 210.000 persone, è arrivata a una conclusione simile, ovvero che i bevitori moderati di vino hanno circa il 30% di rischio in meno di essere colpiti da queste malattie.

Analogamente, uno studio danese ha mostrato che il consumo moderato di vino induce non solo una riduzione del 40% nel rischio di morte per malattie cardiovascolari ma anche una riduzione della mortalità associata al cancro (22%).

Questi effetti sono di gran lunga superiori a quelli associati al consumo moderato di altri alcolici, come la birra e i liquori.

In altre parole, i bevitori moderati di vino, vivono semplicemente più a lungo rispetto agli astemi, a chi beve troppo e, ancora, a chi preferisce al vino altri tipi di bevande alcoliche.

 (*) NOTA: Gran parte degli studi che mostrano un effetto protettivo di basse quantità di alcol per la salute umana hanno un comune errore di metodo che è stato rivelato nello studio di cui al seguente link:
http://www.assbussola.netsons.org/doc/pub/alcol/bere_moderato_originale.pdf
In pratica ai bevitori "moderati" non venivano comparate persone astemie, ma persone che avevano smesso di bere in conseguenza di problemi di salute (che quindi a inizio rilevazione partivano già da una condizione di maggiore rischio.
Quanto ad alcol e cancro, è stato dimostrato che non esiste una dose soglia: il rischio sale già da consumi di uno-due bicchieri al giorno, per alcuni tipi di tumori in maniera molto significativa.

Inoltre l’O.M.S. afferma che:

“Gli effetti benefici dell’alcol sulla salute, in particolare sulle malattie cardio-vascolari, sembrano essere collegati a livelli bassi o bassissimi di consumo, al massimo una bevanda alcolica standard al giorno per gli uomini di 70 anni, e meno della metà per le donne della stessa età. Qualunque consumo al di sopra di questi livelli è associato ad un  aumento del rischio. Al di sotto dei 40 anni, nessun effetto benefico è stato costatato. Il consumo fino all’intossicazione è sempre associato con un rischio maggiore.

Non ci sono quantità a rischio zero per il consumo di alcol.”

 


UN CONVEGNO DELLE COMUNITA’ DI RECUPERO

 

LA REPUBBLICA - SALUTE

Alcolismo ...  

05-10-2010

Non vizio ma patologia, il percorso è “Rehab”... Metà cliniche, metà comunità di recupero

spesso utilizzate dalle star di Hollywood e poi rese famose dalla canzone di Amy Winehouse. Ora un convegno fa chiarezza sulla situazione in Italia: “Successo intorno al 90% dei casi”... Sotto il nome di “riabilitazione alcologica in regime di residenzialità breve” si descrive una modalità di trattamento ancora poco conosciuta e studiata in Italia, nonostante una storia trentennale cominciata presso l’Ospedale civile di Udine, una buona diffusione soprattutto nel Nord, un’utenza di circa duemila persone l’anno e uno standard di successo (percorsi ultimati) del 90% circa. In altri Paesi europei e negli Stati Uniti, invece, i ricoveri di star dello spettacolo hanno reso le “Rehab” assai popolari, come sancito dal successo dell’omonima canzone di Amy Winehouse. I maggiori centri italiani - associati da circa un anno nel Corral (Coordinamento delle riabilitazioni residenziali alcologiche) - hanno tenuto nei giorni scorsi un convegno presso la casa di cura Villa Silvia di Senigallia. L’obiettivo: riconoscere a pieno titolo queste strutture tra le opportunità terapeutiche disponibili per il problema-alcol, che coinvolge circa un quarto degli italiani, di un’età media sempre minore, nove milioni dei quali a rischio. “Creatività nella cura e riabilitazione” il titolo della due giorni; il che significa approccio multidisciplinare e personalizzato, non meramente organicistico né tanto meno farmacologico. I farmaci sono utilizzati in un terzo circa dei centri, contro l’astinenza: esistono, infatti, alcune sostanze di supporto ma non una terapia farmacologica per l’alcolismo. La residenzialità si caratterizza, in un ambiente alcol-free, per un lavoro intensivo nel quale, dopo un’adeguato “assessment” (presa in carico), alcologi, psichiatri, psicoterapeuti, internisti e neurologi realizzano un percorso terapeutico-riabilitativo, informativo-educativo ed espressivo, teso a rafforzare motivazione e coinvolgimento di pazienti e famiglie. Non a caso, i servizi si limitano in genere dai 10 ai 20 posti letto, a non più di 200 ospiti annui, per una residenzialità dalle 3-4 settimane a poco più del doppio. In tre casi su quattro la relazione terapeutica prosegue anche dopo le dimissioni, con uno specifico programma “aftercare” da realizzare con la collaborazione di servizi territoriali, gruppi di auto-mutuo aiuto (Alcolisti anonimi, Cat), medico di base o specialista. Un intervento di rete nel quale l’efficacia del recupero è strettamente legata alla precocità della diagnosi e a una più precisa definizione dell’alcolismo come patologia e non come semplice “vizio”. Purtroppo, invece, le situazìoni di abuso e dipendenza trattate nelle residenzialità hanno in sei casi su dieci una durata superiore ai 10 anni, benché in quasi un quarto dei pazienti siano associate ad altri comportamenti patologici.

I dati. Ogni anno in italia 40mila morti.

I dati Istat indicano che il primo bicchiere viene consumato in Italia a 11-12 anni (14,5 la media europea). Quarantamila morti all’anno legate all’alcol: cirrosi, tumori, incidenti, suicidi.

Giovanni Vittadini

Fondazione Maugeri, Pavia, presidente Corral.

 

ATTENZIONE: IL MONDO DEL VINO ALL’ATTACCO!


 WINENEWS

IL VINO ITALIANO DEVE FARE SISTEMA? SI, NO, FORSE: PENSIERI E PAROLE SU UNO DEI TEMI SEMPRE CALDI DELL’ENOLOGIA DEL BELPAESE NELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER, CON ALCUNI DEGLI ATTORI PIÙ IMPORTANTI DEL VINO TRICOLORE

Roma - 04 Ottobre 2010

Il vino italiano deve fare sistema. Oppure no. Ecco i sentiment, contrastanti, della tavola rotonda più importante, di scena nell’assemblea dell’Associazione Italiana Sommelier (che poi vedrà, a Roma, il 27 ottobre, nell’election day, stando ai rumors, l’elezione di Antonello al vertice dei Sommelier Italiani, il ligure Antonello Maietta, da anni prezioso collaboratore della guida “Duemilavini”, edita da Ais Roma-Bibenda e capitanata da Franco Ricci), che ha visto confrontarsi tanti dei più importanti nomi dell’enologia italiana. A scatenare il dibattito il giornalista Lamberto Sposini: “il non fare sistema è davvero un limite in Italia, Paese delle tante cose che non funzionano e delle singole eccellenze?”. Per il patron di Ais-Bibenda, Franco Ricci, non ci sono dubbi, “è fondamentale, va costruita una lobby del vino italiano. Quando si discuteva del tasso alcolemico, per esempio, ero con l’allora Ministro della Sanità Sacconi, che si stupì che non ci fosse una voce forte del comparto(*). E poi bisogna creare tutti insieme cultura del vino, soprattutto all’estero”. Vinzia Firriato, uno dei nomi del vino di Sicilia, ha spiegato che “il non fare squadra da un lato, forse, è un bene, perché l’italiano è individualista e creativo. Ma oggi il consumatore prima che al marchio guarda al territorio, ed è li che bisogna creare una cornice comune”. Come in Franciacorta, dove però, spiega il presidente del Consorzio delle bollicine, Maurizio Zanella, “è stato più semplice perché i produttori sono simili per dimensioni e prodotto. Ma sulla promozione, in generale, ci sono troppi enti e associazioni”. Concorde Gianni Zonin, alla guida di uno dei gruppi vinicoli più importanti d’Italia: “sono due le questioni che il mondo del vino deve affrontare compatto: il tasso alcolemico, che ci penalizza molto”(*), e il controllo della “corsa al vigneto” secondo le mode, come sta avvenendo ora nel territorio del Prosecco.

Diversa la posizione di Renzo Cotarella, ad Marchesi Antinori: “bisogna trovare dei punti d’interesse comune, e difficilmente esistono per tutte le realtà italiane. Meglio, forse pensare a “squadre” più piccole”. Sulla stessa linea, Pompeo Farchioni, alla guida di Terre della Custodia, nel territorio del Sagrantino di Montefalco, che aggiunge: “l’obiettivo comune è che il settore sia remunerativo, sia per i produttori che per chi conferisce uva e per chi lavora”. Provocatorio, invece, Marco Caprai, alla guida della griffe umbra: “ci sono troppi soldi per la promozione, e questo porta ad una moltiplicazione degli enti che possono gestirli. Se ce ne fossero meno, forse la gestione sarebbe più efficace. La politica, inoltre, dovrebbe ragionare su un progetto concreto, e non a caso. Importante, poi, il lavoro di formazione all’estero: l’Ais dovrebbe formare un “esercito di Sommelier” che aiutino il nostro vino nei Paesi del mondo, dove dovremmo creare anche una forte rete di retail, come hanno fatto i francesi”.

 

(*)NOTA: attenzione, se riescono ad avere “una voce forte del comparto”, aumenteranno il tasso alcolemico!

 

ECCO UNA DELLE MOSSE DELL’ESERCITO DEL MONDO DEL VINO: AVVICINARE I BAMBINI AL VINO!


WINENEWS

L’EDUCAZIONE ALIMENTARE A SCUOLA: IL MODELLO DELLE SCUOLE DI MONTALCINO AL SEMINARIO DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA, CON IL “LABORATORIO AL GUSTO” IDEATO E SOSTENUTO DALLA WINENEWS

05 Ottobre 2010

Quando i più piccoli imparano a mangiar bene e ad alimentarsi in modo corretto a scuola, grazie ad una serie di laboratori didattici dedicati ai principali prodotti del territorio - dall’olio extravergine al formaggio, dal miele alla pasta fino alle piante aromatiche - trasversali ed interdisciplinari con le altre materie scolastiche, e ad un orto urbano a misura di bambino dove coltivano e si prendono cura della frutta e della verdura che hanno seminato. Succede a Montalcino, dove i bambini della Scuola per l’Infanzia e della Scuola Primaria sono i protagonisti di “La nostra terra Dacg - Da amare con gusto”, un’esperienza-pilota di educazione al gusto promossa dalla Winenews, società che da anni sviluppa in Italia servizi di comunicazione e marketing nel wine & food. Ed è proprio il progetto della Winenews il modello scelto dal Provveditorato agli Studi di Siena per raccontare le esperienze che animano le scuole del proprio territorio, al seminario “Scuola e Cibo - Programma nazionale di educazione scolastica alimentare” di scena all’Istituto Salvemini di Firenze, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dedicato ai dirigenti ed ai docenti della Scuola Primaria: un esempio di come si possa concretamente portare l’educazione alimentare tra i banchi di scuola. Il progetto di Winenews, voluto ed ideato da Alessandro Regoli e Irene Chiari, e che ha come referenti l’insegnante Sonia Corsi (per la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Insieme” di Montalcino) e l’agronoma Gabriella Ferrari (per la Winenews), vede protagonisti i bambini delle scuole di Montalcino, alle prese con laboratori didattici che uniscono la pratica diretta alla rielaborazione in classe insieme agli insegnanti dell’esperienza vissuta - da “Il giro … dell’orto” a “Dall’uva al vino”, da “Come il cacio sui maccheroni” a “Dolce come il miele”, fino a “Pane, pasta e … fantasia”, “Liscio come l’olio” e “Il giardino dei profumi” - attraverso tre aree fondamentali per l’educazione alimentare e al gusto: l’agroalimentare, per legare l’alimentazione al proprio territorio, ai suoi prodotti, alle sue produzioni, alle occupazioni e all’ambiente; l’importanza della nutrizione, come fonte di piacere, benessere, salute e stile di vita; l’aspetto psico-socio-antropologico, per scoprire la funzione socio-culturale dei cibi, come forma di relazione - grazie anche al confronto con le abitudini alimentari di chi proviene da altri Paesi - e comunicazione, comunione con la società e con la sua storia, e quella psicologica, e spesso inconsapevole, di esprimere la propria identità personale e culturale. Elemento primario del progetto è un vero e proprio orto urbano nel centro storico di Montalcino, che viene coltivato e curato dai bambini insieme alle loro maestre, un’occasione unica per recuperare i principi della tradizione, della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, ricostruendo così il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.


IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE

 

SENIGALLIA NOTIZIE

Controlli di Polizia stradale e municipale nel week end a Senigallia

Fine settimana tranquillo, solo una sanzione. La polizia: "Regolarità non rimanga episodio isolato"

Pubblicato il 04-10-2010   

L’incidenza dell’alcool e delle sostanze stupefacenti nei fenomeni della circolazione stradale e delle sinistrosità anche sulle strade della realtà Senigalliese è purtroppo nota a tutti. Sempre più spesso infatti i nostri giovani non riescono a distinguere il concetto del divertimento e dello svago da quello, decisamente meno nobile, del consumo eccessivo di alcol o dell’assunzione di sostanze stupefacenti.

Se poi si abbina tali nefaste abitudini con la guida dei veicoli specie durante i fine settimana, allora il tutto rischia di divenire tragico e foriero di drammi che tante famiglie purtroppo hanno vissuto.

Le Autorità di Governo e Cittadine hanno da tempo posto in evidenza tali problematiche, puntando a cercare risposte concrete.

Alle Forze dell’Ordine sono demandati i controlli preventivi e, anche alla luce delle innovazioni al Codice della Strada di questa estate, l’incombenza di dovere reprimere comportamenti pericolosi per sè e per gli altri.

In tale ottica, la già lusinghiera collaborazione fra Polizia Municipale e Polizia Stradale di Senigallia ha portato ad effettuare un servizio congiunto nella notte fra sabato 2 e domenica 3 ottobre 2010.

Gli uomini e le donne della Polizia Municipale guidati dal dirigente Flavio Brunaccioni e quelli della Polizia Stradale diretti dal Comandante Paolo Molinelli hanno quindi lavorato fianco a fianco, in totale sinergia, procedendo a numerosi controlli.

Si sono registrati interventi per musica a volume eccessivo sul lungomare, per un sinistro stradale con danni a cose, controlli a circa un centinaio di veicoli e sanzioni per una revisione non effettuata.

Per quanto concerne, invece, la tematica dell’abuso dell’alcol alla guida dei veicoli, le Pattuglie hanno operato ben 60 controlli riscontrando la piena regolarità e sobrietà dei conducenti.

I continui controlli, le indicazioni del Sig. Prefetto di Ancona, l’attenzione del Sindaco e della Giunta Comunale, l’opera di formazione delle Scuole, la presenza dei genitori: sono questi gli aspetti che sicuramente hanno inciso positivamente per l’ultimo fine settimana.

Ma ci piace pensare che anche i giovani stiano cominciando a maturare una maggiore consapevolezza in proposito.

Il Personale operante ha constatato poi come alla guida dei veicoli si trovassero numerosi genitori che si sono assunti l’incombenza di accompagnare e riaccompagnare i propri figli ed i loro amici dai luoghi del divertimento, come pure stia entrando nelle abitudini dei nostri ragazzi mantenere “a posto” il conducente che, magari a turno, provvede ai trasporti.

L’auspicio è che la regolarità riscontrata non rimanga un episodio isolato, una piacevole eccezione, ma cominci a divenire frequente.

Polizia Stradale e Polizia Municipale continueranno, da parte loro, ad effettuare controlli rigorosi, intensi e continui.

IL DIRIGENTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Dott. Flavio BRUNACCIONI

IL COMANDANTE DEL DISTACCAMENTO POLIZIA STRADALE

Sostituto Commissario Paolo MOLINELLI


LA REPUBBLICA

CENTRO, GUIDA SOTTO EFFETTO DROGA E ALCOL: 100 CONTROLLI, 5 DENUNCIATI

(04 ottobre 2010 ore 18:08)

ROMA.- Controlli notturni antidroga e antialcol per la sicurezza stradale sono stati svolti dalla polizia municipale. I "Falchi", speciale nucleo del G.P.I.T. diretto dal comandante Carlo Buttarelli, la scorsa notte hanno monitorato il Centro Storico. Oltre 100 i conducenti fermati e sottoposti alle verifiche. Due automobilisti, un diciottenne e un quarantunenne, sono risultati positivi alla cannabis e alla cocaina. Altri tre, tra cui un diciottenne alla guida di un ciclomotore, hanno fatto registrare tassi alcolemici ben oltre il limite. Per tutti e cinque è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria. Per i quattro automobilisti anche il ritiro della patente di guida. Controllati e sottoposti a verifiche strumentali anche 27 conducenti di bus turistici, 14 tassisti e 8 noleggiatori. Nessuno di loro è risultato positivo ad entrambi i test. 6 conducenti di pullman sono stati invece sanzionati per inosservanza del recente Regolamento comunale sulla circolazione dei bus turistici entro le Mura Aureliane. Pena pecuniaria di 380 euro e ritiro del permesso. 10 le violazioni per omesso uso della cintura di sicurezza, 4 commesse da conducenti di autobus turistici. Registrate anche 33 sanzioni per inosservanza di vari articoli del Codice della Strada. Individuati inoltre, in prossimità della Stazione Termini, due abusivi che svolgevano rispettivamente servizio taxi e Ncc. Sequestrati i relativi veicoli e ritirate le patenti e le carte di circolazione. (omniroma.it)


CORRIERE DI BOLOGNA

Controlli anti alcol nel weekend

Cinque patenti ritirate

Altri cinque automobilisti sanzionati

con multe fino a 2 mila euro

04 ottobre 2010

BOLOGNA - Circa 150 persone e 67 veicoli controllati, cinque patenti ritirate. Questo il bilancio dei controlli anti alcol dei carabinieri nel weekend.

Gli automobilisti a cui è stata ritirata la patente, denunciati per guida in stato di ebbrezza, sono tutti italiani, tra i 21 e i 39 anni, controllati in via Stalingrado, risultati positivi all’alcol test con tasso etilico tra 1 e 1,4 grammi/litro. Altri cinque automobilisti sono stati sanzionati, con multe da 500 a 2.000 euro, perchè avevano un tasso compreso tra 0,5 e 0,8. Diverse altre contravvenzioni sono state elevate per velocità pericolosa, revisione scaduta e mancanza di copertura assicurativa, con la decurtazione, in totale, di circa 300 punti di patenti.

Durante i controlli, poi, tre romeni sono stati denunciati per porto illegale di coltelli a serramanico. Nel bilancio dei carabinieri anche due arresti. Le manette sono scattate per una prostituta nigeriana di 23 anni e per un marocchino ventottenne, identificati in via Shakespeare e via Ferrarese e risultati, oltre che irregolari, già destinatari di decreti di espulsione emessi dal Prefetto.


IL CORRIERE ADRIATICO

Alcol e droga, nove denunce

Blitz dei carabinieri di Fabriano: nel mirino il popolo della notte

5.10.10  CERRETO D’ESI - E’ stato un fine settimana molto intenso quello dei carabinieri della compagnia di Fabriano che, coadiuvati dalle unità cinofile del comando regionale carabinieri Marche, hanno controllato centri di aggregazione e luoghi solitamente frequentati da giovani.

Le numerose pattuglie che sono state dispiegate su tutto il territorio hanno consentito di denunciare ben nove persone e segnalarne nel contempo sei per uso di sostanze stupefacenti.

Il determinante apporto delle unità cinofile hanno consentito di individuare a Cerreto d’Esi un giovane trentenne con due grammi di droga (una di cocaina ed uno di eroina, già suddivisa in dosi) e, poiché era alla guida di un’autovettura, è stato anche sottoposto ad esami biologici, risultando positivo agli oppiacei. Sul suo conto è stata pertanto inoltrata un’informativa alla Procura di Ancona per detenzione ai fini di spaccio e guida sotto l’effetto di stupefacenti.

A completare l’operazione anche un altro giovane, scoperto con mezzo grammo di hashish, è risultato positivo ai tetraidrocannabinoidi e, quindi, denunciato anch’egli per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

A Fabriano, invece, sono stati segnalati tre giovani per uso di stupefacenti, in quanto trovati in possesso di alcuni grammi di hashish.

Altri due, invece, sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza alcolica, in quanto, alla guida di automezzi, sono risultati avere un tasso alcolemico di gran lunga superiore a quello consentito dalla legge.

Questo il consuntivo dell’intensa “due giorni” dei carabinieri della compagnia di Fabriano che attraverso queste operazioni hanno proseguito l’opera di controllo del territorio al fine di monitorare tutta la situazione, in particolar modo quella degli ambienti in cui gravitano in particolar modo i giovani.

Anche e soprattutto per questa ragione le attenzioni sono state concentrate nei luoghi di ritrovo e di aggregazione con riscontri sicuramente interessanti ottenuti grazie alla costanza e all’abnegazione degli agenti guidati dal comandante Benedetto Iurlaro e dalle unità cinofile appartenenti al comando regionale carabinieri Marche che come già avvenuto anche in altre occasioni si sono rivelate molto utili anche nel corso di questa operazione che conferma in maniera sempre più netta la grande attenzione rivolta verso i giovani e i problemi che questa generazione incontra, vive e affronta ogni giorno.


IL CORRIERE ADRIATICO

Ritirate tre patenti due le auto sequestrate

5.10.10 CAMERINO - Nell’ambito dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, finalizzati a prevenire le stragi del sabato sera e a contrastare i fenomeni legati all’abuso di alcolici e stupefacenti, disposti dal comando della Compagnia carabinieri di Camerino, sabato notte si è provveduto a una serie di servizi nella zona di Matelica, dove molti giovanissimi si recano per trascorrere la serata.

A due degli automobilisti fermati è stato riscontrato un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, per cui, oltre al ritiro della patente, sono state sequestrate anche le due autovetture. I provvedimenti sono stati presi a carico di un artigiano 49enne residente a Cerreto d’Esi, G.S., e di un operaio 23enne originario del Bangladesh, ma residente a Fabriano, R.I. Per un altro automobilista è scattata la semplice segnalazione, oltre al ritiro della patente, per la sanzione amministrativa. Dall’inizio sono numerose le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, con diversi casi di persone pizzicate per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Ora con le nuove misure restrittive del codice, ad essere particolarmente sotto controllo sono i neopatentati, per loro nei primi tre anni dal conseguimento della patente è previsto il divieto assoluto di bere alcolici prima di mettersi alla guida.


IL MATTINO

Continuano i servizi predisposti dal comando provinciale dei carabinieri

5.10.10 – BENEVENTO  Continuano i servizi predisposti dal comando provinciale dei carabinieri per cercare di attenuare il pericoloso fenomeno della guida di auto in stato di ebbrezza. Soltanto nell’ultimo fine settimane i militari hanno ritirato la parente di guida e sequestrate le relative auto, a due giovani che sono stati, appunto, sorpresi mentre guidavano sotto l’effetto dell’alcol. A Circello, in particolare, è stato denunciato un cittadino residente a Colle Sannita, P.P., di anni 30, sorpreso a guidare in stato di ebbrezza alcolica. Lo stesso è accaduto alla periferia del comune di Cerreto Sannita. Ad essere stato sorpreso e, quindi, denunciato in stato di libertà, è stato il cittadino Tunisino T.K. di anni 32. Infatti i carabinieri della locale Compagnia, dopo averlo sottoposto al relativo test, gli hanno riscontrato un tasso alcolemico superiore a quello consentito dall’attuale normativa in vigore. Allo stesso gli è stata, ovviamente, conseguentemente ritirata la patente di guida mentre l’autovettura è stata sequestrata.

 

QUESTO PROGETTO INCREMENTA IL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE PERCHE’ I RAGAZZI POSSONO TRANQUILLAMENTE BERE, SICURI CHE VERRANNO PORTATI A CASA.

E’ IMPRESSIONANTE CHE ABBIA ANCHE RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 96.000 EURO DAL MINISTERO DELLE POLITICHE GIOVANILI!


IL MATTINO

Progetto “Strade Sicure”

05/10/2010

Sono stati 26 i giovani soccorsi tra il 23 luglio e l’11 settembre con il servizio navetta destinato a coloro che il sabato sera hanno superato il tasso alcolemico consentito, nell’ambito del progetto “Strade sicure”, promosso dall’Assessorato provinciale ai Trasporti e Mobilità, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche giovanili e l’associazione Onmic (Opera Nazionale Mutilati Invalidi Civili). E non solo. Il successo dell’iniziativa ha consentito alla Provincia di Salerno di poter accedere ad un finanziamento di 96mila euro stanziati dal ministero delle Politiche giovanili proprio per il progetto «Giocosi». La notizia arriva via telefono all’assessore ai Trasporti, Lello Ciccone, durante la conferenza stampa per la presentazione del bilancio di fine estate alla presenza del presidente dell’Onmic, Vincenco Siano. A comunicarglielo, il collega con delega alle Politiche giovanili, Iannone. «Si tratta - spiega Ciccone - di un controllo per verificare il proprio stato di ebbrezza e che viene proposto nei locali della movida ai ragazzi sotto la forma di un gioco». «Il numero di accompagnamenti eseguiti, ben 26 - ha spiegato l’assessore ai Trasporti - può dirsi soddisfacente dal punto di vista della valutazione della funzionalità e dell’efficienza del servizio, ma punta anche i riflettori sulla dimensione del problema dell’abuso di alcol e droghe e della conseguente condotta di guida in condizioni fisiche non idonee. Perciò, contiamo di continuare il progetto anche in inverno anche perchè abbiamo ricevuto diverse mail di apprezzamento dai genitori. L’amministrazione provinciale punta molto sulla sicurezza stradale e presto partiremo anche con una campagna di prevenzione e di educazione stradale anche nelle scuole, in collaborazione con le autoscuole e le agenzie del territorio». Secondo un’analisi del suo assessorato, difatti, è emerso che nel triennio 2007-2009 nei soli mesi di luglio e di agosto sono avvenuti 1547 incidenti con tremila feriti. La maggior parte delle persone coinvolte aveva tra i 18 e i 25 anni con picchi intorno ai 21 anni. Il servizio di navetta è stato attivo il sabato sera e ha coperto le aree più frequentate della movida salernitana consentendo ai ragazzi che avevano bevuto troppo di poter chiamare ad un numero di cellulare per essere accompagnati a casa da un pulmino messo a disposizione dall’Onmic. pe.car.

 

ANCHE QUESTA E’ UNA SPESA INUTILE PERCHE’ I BABY PATENTATI PER POTER GUIDARE DEVONO AVERE ALCOLEMIA ZERO E CIOE’ NON BERE ASSOLUTAMENTE E sE NON BEVONO NON HANNO NEMMENO BISOGNO DELL’ALCOLTEST!


IL GIORNO

Alcol test in regalo per i baby patentati

di Andrea Guerra

Il Comune di Cinisello ha predisposto una campagna di sensibilizzazione alla guida sicura. Le farmacie cittadine distribuiranno gratuitamente test monouso aI ragazzi tra i 18 e i 21

Cinisello Balsamo, 3 ottobre 2010 - «Guida sicuro e sorridi alla vita». Con questo slogan l’Azienda Multiservizi e Farmacie di Cinisello ha dato inizio a una campagna di prevenzione e di educazione sul tema della guida in stato di ebbrezza.  A partire da metà settembre, in tutte le farmacie della città sono in distribuzione 500 test usa e getta per misurare il tasso alcolemico nel sangue: i pretest monouso vengono distribuiti gratuitamente a tutti i neopatentati, che devono semplicemente presentarsi davanti al bancone del farmacista e mostrare la patente. L’iniziativa è rivolta a tutti i ragazzi della città tra i 18 e i 21 anni. Neopatentati insomma, che abbiano da poco preso confidenze con il volante, con l’obiettivo di metterli in guardia affinché non prendano invece confidenza con la bottiglia, prima del volante.

«I ragazzi vengono in farmacia e semplicemente esibendo la patente possono ritirare gratuitamente il test usa e getta — spiega Gaetano Vultaggio, presidente dell’azienda cinisellese che gestisce le farmacie comunali — Oltre al test il farmacista consegna al giovane anche un foglio informativo per ricordare i rischi che si possono correre mettendosi alla guida dopo aver alzato troppo il gomito». Prevenzione ed educazione, dunque: «Il bello dell’iniziativa è che il test viene consegnato solo ai giovani — aggiunge Vultaggio — Non può ritirarlo la mamma o la nonna: è il ragazzo che deve passare dalla farmacia. Abbiamo voluto puntare tutte le energie solo sui neopatentati proprio perché sono loro gli automobilisti del futuro».

Cinquecento aggeggi di plastica da mettersi in tasca, o in macchina, dentro i quali soffiare per vedere se è il caso di rincasare a piedi dopo la serata in discoteca, che potranno diventare molti di più, parola di Vultaggio, se la campagna dovesse funzionare. L’iniziativa si affianca all’attività della Polizia locale che, oltre ad aver intensificato i controlli con pattuglie dotate di pre-test etilometrici e con il supporto di un Ufficio mobile con postazione per il controllo con etilometro, ha da qualche tempo iniziato la distribuzione di oltre 2mila test preliminari monouso, frutto della campagna informativa messa in atto lo scorso anno.

La distribuzione si è concentrata anche in questo caso maggiormente sui più giovani e per questo le scuole sono state il bersaglio principale. Intanto l’amministrazione comunale lavora per ripetere la campagna dello scorso anno che aveva ricreato in alcuni punti della città lo scenario di incidenti realmente accaduti: «Ripeteremo anche nel 2011 una strategia simile, che punti sempre molto sull’emotività», ha promesso l’assessore ai Trasporti Davide Veronese. Anche i dati confermano la buona riuscita della passata manifestazione, dato che gli incidenti da maggio a oggi sono calati di oltre 50 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.(*)

 

(*) NOTA: sarebbe utile sapere a quale territorio si riferisce questo dato, se nazionale, regionale, provinciale o comunale!

 

SE TUTTI I BARISTI RISPETTASSERO LA LEGGE, NON CI SAREBBERO PIU’ UBRIACHI E QUINDI NON CI SAREBBE NEMMENO BISOGNO DEL SOSTEGNO DELLE FORZE DELL’ORDINE.


AREZZO NOTIZIE

Baristi aretini, “in prima linea contro l’abuso di alcol, ma con il sostegno delle forze dell’ordine”

LUNEDÌ 04 OTTOBRE 2010 09:59 UFFICIO STAMPA  

La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio chiede la collaborazione delle autorità preposte dopo l’episodio di violenza capitato ad un collega valdarnese, malmenato da un cliente ubriaco al quale aveva negato da bere. Il presidente della delegazione valdarnese Mantovani “piena solidarietà al barista”

I baristi aretini chiedono più sicurezza. Lo fanno attraverso una nota della loro associazione di categoria, la Fipe-Confcommercio, pochi giorni dopo l’episodio di violenza capitato ad un loro collega valdarnese, malmenato da un cliente che si era visto negare una bevuta. Una vicenda alla quale l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato un epilogo peggiore.

 “La legge ci vieta espressamente di servire alcol a persone in evidente stato di ubriachezza(*), così come ai minori – precisa nella nota il presidente dei baristi aretini Lucio Mearini – il collega di San Giovanni Valdarno ha agito dunque nel pieno rispetto della legge. Quanto gli è capitato ci ha messo in allarme, ora che siamo a poco più di un mese dall’entrata in vigore di nuove e ancora più stringenti regole contro l’abuso di alcol”.

 “Per questo - prosegue la nota della Fipe-Confcommercio – nel ribadire il nostro pieno sostegno alla tolleranza zero contro l’abuso di alcol, chiediamo però di essere tutelati, di avere la certezza che a seguire le regole non ci si rimette la pelle”.

 “Purtroppo non è la prima volta che i nostri locali si trovano in prima linea, ad affrontare da soli situazioni di degrado e marginalità. Apprezziamo il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e ci dichiariamo disponibili ad una piena collaborazione, comprendendo le loro difficoltà quotidiane nel presidio del territorio. Confidiamo nel loro impegno per monitorare le zone a rischio e valutare i casi di intervento. Ci auspichiamo infine – conclude Mearini – una particolare vigilanza sull’abusivismo nel nostro settore, per stroncare il fenomeno di feste e circoli privati dove la somministrazione di alcol non ha regole”.

Sulla questione interviene anche il presidente della Confcommercio sangiovannese Paolo Mantovani: “esprimo al collega di San Giovanni la solidarietà di tutta l’Associazione, ringraziando le forze dell’ordine per il loro intervento che ha evitato danni ben più gravi”.

 

(*)NOTA: … ma c’è anche l’articolo 690 del CP che dice: “Chiunque, in un luogo pubblico, cagiona l’ubriachezza altrui, somministrando bevande alcoliche, è punito con …”

 

ECCO COSA COMBINANO IL VINO, LA BIRRA E LE ALTRE BEVANDE ALCOLICHE

 

PROBLEMI DI ORDINE PUBBLICO


TRENTINO

«Piazza Da Vinci basta degrado»

04 ottobre 2010   pagina 09   sezione: CRONACA

TRENTO. Il consigliere comunale del Pdl denuncia in un’interrogazione il degrado di piazza Leonardo Da Vinci. «Le aree verdi vengono continuamente occupate da persone che abusano di alcol e creano forte disagio ai residenti. Il degrado durante il giorno diventa più preoccupante di sera, quando donne e anziani non possono circolare in sicurezza». de Eccher sollecita un intervento del Comune ricordando che pochi giorni fa una ragazza ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

 

DENUNCE


MESSAGGERO VENETO

Torviscosa, 22enne al volante denunciato per ebbrezza

04 ottobre 2010   pagina 12   sezione: NAZIONALE

TORVISCOSA. Sabato sera da dimenticare per un ragazzo di Torviscosa, denunciato per guida in stato di ebbrezza dai carabinieri del nucleo radiomobile di Portogruaro. Il giovane dopo la serata alla discoteca Tnt di Lugugnana di Portogruaro, sempre nel veneziano, locale gettonatissimo anche dai ragazzi friulana e che riapriva per la stagione invernale proprio in questo week-end. Il 22enne di Torviscosa però ha esagerato con l’alcol, dimenticando che ogni anno, all’apertura stagionale della discoteca, viene predisposto un servizio di controllo utile per evitare che i giovani, in particolare i neopatentati, si schiantino contro i platani posti ai lati della provinciale 42 “Triestina bassa” o “Jesolana”. L’automobilista ha esibito patente e libretto. Poi, viste le condizioni che, a occhio, non sembravano delle migliori per porsi alla guida, è stato sottoposto a un controllo più approfondito, con l’ausilio dell’etilometro che ha evidenziato un tasso superiore allo 0,8. Immediata la denuncia e il ritiro della patente che con le nuove norme può durare anche 6 mesi. Diversi altri automobilisti udinesi sono stati controllati con esito negativo. (r.p.)


IL GIORNALE DI VICENZA

Ubriachi al volante e guida pericolosa Sanzioni a raffica

CONTROLLI. Fine settimana di blocchi stradali

05/10/2010

Controlli a tappeto nel week end.

Un fine settimana ricco di controlli, nonostante la concomitanza con le manifestazioni dell’Arma in città che hanno coinvolto i militari della Compagnia. Nel week end tuttavia le verificha a tappeto sulle principali arterie stradali del territorio sono proseguite, con risultati resi evidenti dal numero di patenti ritirate e dalle denunce inoltrate alle autorità competenti.

Un rumeno, Lazar Fanica di 51 anni, è stato sorpreso a rubare all’interno del Supermercato Famila di via XX Settembre. L’immediato intervento del radiomobile ha permesso di bloccare l’uomo che stava già fuggendo con la refurtiva, merce per 100 euro di valore, riconsegnata al direttore della struttura commerciale. Il rumeno è stato bloccato nelle vicinanze, tratto in arresto per furto aggravato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Durante i controlli stradali del week end, ritirate quattro patenti per guida in stato di ebbrezza da parte dell’aliquota radiomobile e dai carabinieri della stazione di Valdastico e Posina. I conducenti sono stati sorpresi ubriachi alla guida e si sono ritrovati anche il veicolo sequestrato, come disposto dal codice della strada.

M.SAR.

 

VIOLENZE


IL TIRRENO

Tre risse nel cuore della movida

04 ottobre 2010   pagina 03   sezione: MASSA

 MARINA DI CARRARA. Tre risse stile Far West. Una venerdì e due sabato notte. Esplode la violenza nel lungo week end di Marina. Il tutto proprio in piena zona Ztl e in centro. Nelle zone più frequentate dai giovani.  Un nuovo allarme sicurezza sul territorio, che questa volta arriva dal cuore della movida. Quella che già in passato è finita più volte nel mirino delle polemiche per confusione, raid vandalici, e danneggiamenti a negozi e auto in sosta al termine delle notti «brave» di molti giovani.  Ora si ricomincia. Il primo episodio risale a venerdì notte, intorno alle due. Due giovani, se le sono date di santa ragione: prendendo anche a calci, nell’impeto, alcune macchine in sosta nella piazza Ingolstadt.  La storia si è ripetuta, più o meno uguale anche se con protagonisti diversi, sabato sera, dopo la mezzanotte. Un giovane alterato dall’alcol, ha cominciato a inveire contro un coetaneo al grido di: «Ti ammazzo». Il tutto proprio in uno dei momenti di maggiore afflusso di gente, anche ragazzini al di sotto dei diciotto anni, nel centro di Marina. E proprio alcune mamme e alcuni papà, che erano in macchina ad aspettare i figli per riportarli a casa, si sono molto preoccupati per quanto stava accadendo.  Una situazione difficile con cui i residenti di palazzi e case accanto alla «movida» devono fare i conti tutti i week end. E che, a detta loro, si acuisce proprio dopo l’estate quando turisti in giro se ne vedono ben pochi e scompaiono anche tutte quelle iniziative, dalle serate in piazza fino ai mercatini, che riuscivano a tenere più sotto controllo la zona.  «Adesso si ricomincia - ci dicono alcuni residenti del centro di Marina. Dal venerdì fino alla domenica non si dorme più. Ma non è solo questo a preoccuparci: nell’ultimo week end ci sono state due risse in stile Far West. Nessuno chiama più neppure le forze dell’ordine: ormai ci siamo rassegnati».  «E poi ci sono i raid vandalici - continuano - proprio nelle ultime settimane non si contano: specchietti delle macchine rotte, carrozzerie delle auto prese a calci. Ogni mattina ci si alza con il panico sperando di non trovare danni».  Una situazione davvero difficile che sta convincendo parecchi a vendere i propri appartamenti in zona movida. «Ma il fatto è che non li compra nessuno - dicono -. Ci sono due appartamenti in vendita da sei anni: nessuno si è fatto avanti».  Dal quadrilatero della Ztl a Marina centro, nella zona della Piazza Menconi dove si trovano anche i locali deputati alla colazione al rientro della discoteca. È proprio qui, davanti alla fontana della piazza, intorno alle 4 di sabato notte che si sono scontrati, pare per una resa dei conti, un gruppo di rumeni con alcuni giovani di origine albanese. Una lite violenta, in cui sarebbero spuntati anche alcuni coltelli. Attimi di terrore per chi si trovava nella zona: i bar ancora aperti hanno tirato giù le serrande. Momenti di panico che riportano ancora una volta alla ribalta il problema della sicurezza. Che, a quanto pare, coinvolge tutta Marina.   A.V.


IL MATTINO DI PADOVA

Rischia di sgozzarlo con un coccio

04 ottobre 2010   pagina 03   sezione: NAZIONALE

PADOVA. Poteva accadere di nuovo a 24 ore di distanza. Solo che Mourad Jadlawi, tunisino di 28 anni è stato più fortunato di Khalid Anoir e Kaled Chokri, i due magrebini uccisi a colpi di coltello e cocci di bottiglia alla Guizza e all’Arcella. Mourad Jadlawi, infatti, se la caverà in 25 giorni, il tempo che si rimargini la ferita che lo ha sfigurato (un taglio da orecchio al mento). Il giovane è stato ferito in stazione sabato pomeriggio. Il suo aggressore - poi arrestato - Rabeh Riebi, tunisino di 50 anni, lo ha sfregiato con un coccio di bottiglia. Poi ha tentato di scappare: ma la sua fuga è finita a pochi metri dal luogo dell’aggressione. Un equipaggio dei carabinieri del Radiomobile del maggiore Dionisio De Masi l’hanno bloccato subito. Rabeh Riebi ha pure tentato di sfregiare i militari ma non c’è riuscito. E’ finito al Due Palazzi con l’accusa di lesioni personali gravi. Sarebbe bastato qualche centimetro più in basso o una ferita più profonda e la vicenda avrebbe potuto avere lo stesso epilogo dei due omicidi della notte fra venerdì e sabato.  Rabeh Riebi e Mourad Jadlawi avevano cominciato a litigare poco prima delle 17,30 sul piazzale della stazione per gli stessi motivi per cui ogni sera si accendono furiose liti fra nordafricani in città: soldi, rancori mai sopiti. Motivi spesso ingigantiti dall’alcol ingurgitato dai protagonisti. L’altro pomeriggio è stato Rabeh Riebi a perdere la pazienza per primo. E secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri avrebbe spaccato una bottiglia e con un coccio in mano avrebbe colpito il rivale al volto. Poi avrebbe tentato di allontanarsi, ma senza riuscirci. Nel frattempo Mourad Jedlawi è stato portato in Chirurgia Plastica e rattoppato al viso. Infine, dimesso con 25 giorni di prognosi. (p.bar.)


YAHOO NOTIZIE

Bologna: picchia e violenta prostituta, arrestato

Bologna, 5 ott. - (Adnkronos) - La scorsa notte un extracomunitario ubriaco ha picchiato e tentato di violentare una prostituta nigeriana di 32 anni. E’ accaduto in Viale Ghandi verso le 3. La ragazza, che si era precedentemente rifiutata di avere rapporti con l’aggressore, e’ stata aiutata da una altra prostituta di 24 anni, che pero’ e’ stata aggredita.

La volante, chiamata da una prostituta rumena che stava assistendo alla scena, e’ giunta sul posto e ha arrestato il malvivente per violenza sessuale e lesioni.


IL GAZZETTINO

Ubriaco al volante picchia un carabiniere e guadagna le manette

Martedì 5 Ottobre 2010,

SALETTO   (F.G.) Pescato a guidare a zig zag sulla Padana inferiore, rifiuta di sottoporsi all’alcol test e manda pure all’ospedale un carabiniere. È finita malamente la domenica pomeriggio di Manuel Granella, un ventisettenne veronese di Villa Bartolomea, arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Poco dopo le 19.30 alcuni automobilisti hanno chiamato il 112, segnalando che una Y10 stava sbandando vistosamente sulla sr10. Il radiomobile atestino ha subito mandato sul posto una pattuglia, che ha intercettato l’Autobianchi all’altezza dell’incrocio con via Garzara. I militari hanno bloccato il mezzo, chiedendo al conducente di sottoporsi al test acolimetrico. Granella, che era stato già beccato ubriaco alla guida in precedenza, ha opposto un netto rifiuto.
Quando il giovane ha visto che i rappresentanti dell’Arma hanno iniziato comunque a verbalizzare, secondo le nuove norme del codice della strada, è andato su tutte le furie. Il ventisettenne si è scagliato contro il capopattuglia, chino sul pianale del baule della gazzella. Il militare non ha fatto in tempo a schivare l’aggressione ed ha riportato varie ferite e contusioni. È stato portato al pronto soccorso di Este, dal quale è stato dimesso in serata con una prognosi di 15 giorni.

Dopo aver ferito il carabiniere, Granella ha continuato a urlare e ad inveire. Arrestato, ha riportato anche una denuncia per guida in stato di ebbrezza.

 


PIRATI DELLA STRADA: IL NOSTRO PAESE E’ SOTTO ATTACCO

 

ASAPS

Pirati della Strada, settembre mese di morte e dolore

61 eventi con 9 morti e 76 feriti: qualcosa di più, ormai, di un fenomeno sporadico

Dall’inizio dell’anno siamo a 420 eventi con 67 vittime e 546 feriti: ormai vicini al dato del 2009 (482 eventi, 91 vittime e 592 ospedalizzati). E mancano ancora tre mesi

Pirati della strada: il nostro paese è sotto attacco

Forlì, 5 ottobre 2010 – Se avevamo anche solo pensato che agosto era stato un mese falcidiato dalle incursioni dei pirati della strada, era perché non avevamo ancora visto ciò che sarebbe accaduto a settembre. Il nono mese dell’anno ha letteralmente trasformato il nostro paese nella Tortuga dei corsari al volante, che sono fuggiti con un drammatico bottino di 9 morti e 76 feriti. In tutto gli eventi registrati dall’osservatorio Il Centauro/ASAPS, sono stati 61, con 47 identificazioni pari al 77% (20 arresti e 27 denunce a piede libero, rispettivamente 42,6 e 57,4% sul totale dei noti) e 14 bollettini di ricerca ancora i

Mercoledì, 06 Ottobre 2010
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