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Notizie brevi 08/10/2010

Moto contro fuoristrada: gravissimo un carabiniere di Aggius - Incidente sulla Tempio-Olbia, all’altezza di Luras. In rianimazione all’ospedale di Sassari Giuseppe Addis, 39 anni, vicecomandante della stazione di Usini


foto Blaco - archivio Asaps

LURAS - Il vice comandante della stazione dei carabinieri di Usini lotta tra la vita e la morte nel reparto rianimazione dell’ospedale civile di Sassari, dove è stato trasportato ieri, nel tardo pomeriggio, dopo un terrificante incidente stradale accaduto mentre si trovava alla guida della sua moto, una Yamaha. L’uomo, nato a Tempio ma residente ad Aggius, dove vivono i suoi familiari, si chiama Giuseppe Addis 39 anni, maresciallo dei carabinieri. L’incidente si è verificato intorno alle 18,30 al trentottesimo chilometro della statale 127 Tempio-Olbia (già teatro di numerosi incidenti, anche gravi) all’altezza dell’intersezione che sulla sinistra immette su una strada comunale verso la rotatoria di Luras. Ieri il giovane centauro percorreva la statale sulla direttrice per Calangianus. Superato il ponte sul rio Badumela, caratterizzato da un ampia curva cui segue un rettilineo di alcune centinaia di metri, Addis, stando alle prime sommarie informazioni, avrebbe iniziato una serie di sorpassi. Giunto all’altezza del bivio che, sulla sinistra, immette dalla 127 sulla strada per la rotatoria, il centauro tamponava violentemente un fuori strada Suzuki, condotto da Francesco Inzaina, pensionato di Calangianus che capeggiava la lunga fila di auto. L’urto è stato violentissimo. Addis, sbalzato dal suo mezzo, dopo un volo di diversi metri, piombava pesantemente al suolo rimanendo esanime a bordo della carreggiata. A qualche metro di distanza invece la moto prendeva improvvisamente fuoco andando completamente distrutta nel giro di pochissimo tempo. «Non ho capito nulla - racconta ancora scioccato Francesco Inzaina - guidavo tranquillamente. A un tratto ho sentito un gran botto sulla parte posteriore sinistra dell’auto. Mi sono sentito spinto in avanti, privo del controllo dell’auto, e poi ho sentito le urla degli automobilisti, ho visto la moto incendiarsi e un uomo, con la faccia ricoperta di sangue immobile a terra. È morto, ho pensato». Sul posto, in pochi minuti, allertati da diverse telefonate, sono giunti i vigili del fuoco, l’ambulanza del servizio 118 e gli uomini del commissariato di polizia di Tempio che hanno rilevato l’incidente. Carabinieri e vigili urbani di Calangianus hanno invece regolato il traffico che è stato necessario interrompere per alcune ore. La gravità delle condizioni dell’uomo, che non dava segni di reazione, sono subito apparse in tutta la loro evidenza e il medico responsabile decideva di far intervenire sul posto l’elicottero medicalizzato dei vigili del fuoco. Un momento particolarmente difficile a questo punto è stato vissuto anche da un poliziotto che ha dovuto rispondere al telefonino del centauro ferito che continuava a squillare. Dall’altra parte, la madre del giovane, ignara di tutto, voleva semplicemente chiedere al figlio come stava. E toccato al poliziotto informare la donna di «un piccolo incidente stradale e che tutto si sarebbe risolto per il meglio». I medici dell’elicottero medicalizzato prima di caricare il ferito sul velivolo, atterrato in un campo poco distante, assieme ai colleghi del 118 tempiese hanno dovuto operare a lungo sul ferito per rendere il meno rischioso possibile il suo trasporto. L’uomo è giunto a Sassari intorno alle 19,30. Le sue condizioni sono state giudicate gravissime ed è stato ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale civile. A parte diverse ferite al volto, al torace e agli arti, a preoccupare maggiormente i medici, sarebbe una presunta lesione alla spina dorsale.

Fonte della notizia: lanuovasardegna.gelocal.it

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Venerdì, 08 Ottobre 2010
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