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Altri osservatori 28/04/2009

Un mezzo week-end di sole e torna l’emergenza motociclisti
Nei fine settimana del 2008 quasi il 40% delle vittime si è contato fra i dueruotisti coinvolti in 514 sinistri mortali

97 nel week-end del 2009, in calo forse solo grazie alla pioggia. Allarme per i week-end di maggio e giugno

E’ bastato un week-end col sole a mezzo servizio nell’unica giornata del 25 aprile per far ritornare di attuale emergenza la sinistrosità stradale dei motoveicoli, con punte veramente preoccupanti.
Nell’ultimo fino settimana di aprile si sono contati ben 11 incidenti mortali che hanno coinvolto veicoli a due ruote, quasi tutti nella giornata di sole pieno della Festa della Liberazione.
A questo proposito ci preme ricordare che lo scorso anno nei fine settimana sono stati 514 gli impatti mortali dei dueruotisti  sulla base degli incidenti rilevati da Polizia Stradale e Carabinieri, per altro dati parziali in quanto si devono poi aggiungere quelli rilevati dalle Polizie Locali. In alcuni fine settimana della primavera 2008  fu superato il numero di 20 vittime fra i motociclisti.
Nel 2009 siamo arrivati a quota 97 sinistri mortali con una diminuzione del 20,5% rispetto alle 122 dello scorso anno. Si fatica però a capire se la diminuzione è merito di un cambio di atteggiamento e  maggiori controlli o solo ad un 2009 nettamente più piovoso.
E’ noto che nel 2007 i dati Istat,  hanno fatto segnare un numero complessivo di 1.540 morti  fra i conducenti e i trasportati delle moto (1.182) e dei ciclomotori (358), ai quali si devono aggiungere  90.551 feriti. Oltre 4 morti e 248 ricoveri al giorno. Questa categoria di veicoli ha una percorrenza media rispetto alla mobilità totale che non supera il 3-4% di quella complessiva, ma che ha fatto contare una mortalità pari al 30% del totale e che taglierà presto il traguardo del 40%. Vogliamo infatti sottolineare che nei fine settimana il numero dei conducenti e passeggeri di motoveicoli rappresenta circa il 37% delle vittime totali, con punte di oltre il 60% in alcuni fine settimana di maggio e giugno (Osservatorio il Centauro – Asaps).

I motivi di una simile mattanza vanno ricercati certamente nell’ampliamento del parco moto circolante. Si deve aggiungere poi la potenza assurda raggiunta da molti motomezzi che possono eguagliare performances da pista. La componente velocistica è addirittura incitata da campagne pubblicitarie o copertine specialistiche che fanno venire i bollenti spiriti a molti. Apriamo e sfogliamo una qualsiasi rivista: in copertina c’è spesso una moto stradale che impenna, in velocità.
Aggiungiamo però che una componente importante di rischio è dovuta ad una rete stradale con  incredibili carenze: guard-rail micidiali,  buche, pali nelle vie di fuga. Questo è un vero record vantato dalle strade italiane.
Si deve sottolineare poi che nella categoria stanno riaffacciandosi i cosiddetti motociclisti di “ritorno”, ultra cinquantenni che tornano a riconvertirsi alla due ruote per esigenze di traffico, economiche ed ecologiche e scoprono di non essere più gli stessi né loro, né le moto. Anche l’elemento distrazione alla guida degli automobilisti (telefonini, alcol, età) contribuisce a raggiungere queste cifre da vera tragedia. Non è rilevante chi ha ragione o torto nel sinistro. E’ rilevante la cifra assurda dei decessi e delle invalidità che costano cifre enormi allo stato sociale.
Crediamo che si debba intervenire con più adeguate campagne informative dei rischi, un ripensamento delle pubblicità  e con un più sistematico ed efficace modulo operativo dei controlli già dai prossimi week-end di maggio e giugno i più pericolosi dell’anno per i dueruotasti.

Forlì, lì 28.4.2009

Giordano Biserni
Presidente Asaps
Martedì, 28 Aprile 2009
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