(ASAPS) – La Polizia Stradale di Cuneo, insieme ai colleghi del Distaccamento di Saluzzo, ha messo fine a un giro di false revisioni. L’operazione, denominata “Revisioni facili” ha portato alla denuncia di 16 persone, tra le quali 4 proprietari di due centri di revisione autorizzati, meccanici, carrozzieri e clienti. Le ipotesi di reato penale contestate sono: falsità ideologica, corruzione e truffa. Il numero dei coinvolti, però, potrebbe ancora salire. Le indagini, infatti, proseguono per accertare la provenienza di 270mila euro in contanti trovati durante la perquisizione nelle case dei titolari dei centri. Il tutto iniziò nel maggio 2008 quando gli agenti della Stradale fermarono un’autovettura che, sulla carta, quella di circolazione, risultava essere stata revisionata il giorno prima, nella pratica il veicolo non presentava i requisiti di sicurezza necessari. E dopo mesi di appostamenti, pedinamenti e attività di video sorveglianza si è arrivati al blitz di pochi giorni fa. “Il modus operandi – ha spiegato il Vice Questore Aggiunto Franco Fabbri – prevedeva l’alterazione del programma di gestione delle prove tecniche collegato con il terminale della centrale della Motorizzazione. Manomettendo il sistema si riusciva comunque ad emettere un referto regolare, ma nello stesso tempo ne venivano emessi altri ‘falsi’ che non andavano sulle auto, ma che servivano per eludere eventuali controlli”. Oltre a verifiche sommarie di 5-10 minuti per veicolo, le officine erano “specializzate” in accertamenti fantasma: o non si controllava il mezzo o, forse, questo non arrivava neanche a varcare la soglia dell’officina. Il caso più eclatante, registrato dalle telecamere dei “Centauri”, è stato quello dove una Vespa è arrivata in officina nel bagagliaio di una vettura ed uscita dalla stessa nella medesima posizione. Dal 1° giugno al 31 luglio 2009 dei 1.105 veicoli revisionati nei due centri c’è stato un solo esito negativo, mentre tutti gli altri mezzi controllati risultavano regolari. “Il problema – ha concluso Fabbri – è che i proprietari dei veicoli, ignari della falsa revisione, potevano rischiare molto in termini di sicurezza. Ora, in accordo con la Motorizzazione, stiamo provvedendo a richiamare i proprietari per sottoporre il mezzo ad una visita di revisione straordinaria, in modo da scongiurare eventuali anomalie che potrebbero provocare incidenti durante la circolazione”. (ASAPS)
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