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Notizie brevi 05/10/2009

Foligno (PG) - Maresciallo dei Carabinieri ucciso a un posto di blocco da un’auto pirata
Catturato a Modena l’assassino

(ASAPS), FOLIGNO (PERUGIA) – Ha un nome e un volto il presunto responsabile della morte del Maresciallo dei Carabinieri Andrea Angelucci ucciso da un’auto pirata ad un posto di blocco. Si chiama Rocco Varanzano, ha 40 anni, ed è stato arrestato a Modena ancora al volante dell’auto, una Bmw X5 rubata, con cui avrebbe travolto e ucciso in militare 36enne in servizio al Comando di Foligno. Dopo aver evitato il posto di blocco, il malvivente a bordo della Bmw ha percorso cinque chilometri contromano sulla strada 77 Valdichienti, da Foligno a Sant’Eraclio, inseguita dalla Polizia Stradale, quindi ha imboccato una strada sterrata facendo perdere le tracce. Il Suv è stato intercettato a un altro posto di blocco in largo Garibaldi, a Modena. Il conducente ha tentato di forzare anche questo ma gli agenti hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro le gomme dell’auto che poco dopo è stata bloccata in via Ancona. Così è terminata la fuga del presunto omicida che è stato arrestato. Dagli accertamenti è emerso che il 40enne era stato scarcerato nel marzo scorso. La procura di Perugia ha aperto nei suoi confronti un fascicolo per omicidio volontario.
L’incidente
Secondo una prima ricostruzione, una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Radiomobile aveva dato l’alt ad una BMW X5 di colore scuro, che in un primo momento si era fermata. Improvvisamente, però, il veicolo era ripartito sfiorando i due Carabinieri che erano riusciti solo per un soffio ad evitare il peggio. L’auto è poi risultata essere rubata e sono iniziate battute di ricerca in tutta la zona. Un veicolo così non può andare lontano: i posti di blocco sono stati istituiti sulle principali vie di fuga e l’auto ricercata viene alla fine individuata, in una strada di campagna della zona montana di Colfiorito, al confine tra Umbria e Marche. Anche in questo caso la vettura non si è fermata all’alt ed ha travolto il Maresciallo Angelucci, riuscendo a fuggire. Il sottufficiale è stato trasportato all’ospedale di Foligno in gravi condizioni e sottoposto ad un intervento chirurgico. Purtroppo è deceduto nelle prime ore del mattino successivo. Nella zona di Colfiorito, dove è avvenuto il fatto e nelle aree limitrofe sono state attivate battute di tutte le forze di polizia anche con l’ausilio di elicotteri. Sembra che nell’auto investitrice ci fosse una sola persona. Episodi come questo, nei quali l’ordinaria violenza stradale si mescola con la criminalità più pericolosa, non sono isolati: nel corso del 2009, lo speciale osservatorio il Centauro-Asaps sulla Pirateria Stradale ad “Alto Impatto” - nel quale cioè una summa di fattori criminali si sommano – ha registrato 51 episodi. Parliamo di eventi nei quali ai veicoli in fuga è stato possibile abbinare altre tipologie di reati, contro la persona o contro il patrimonio, o recidive particolari. A seguito di questi eventi, che hanno portato in carcere 46 persone mentre 5 restano ignote, si registrano 13 uccisioni e 71 feriti. Le auto rubate sono una costante in 24 occasioni. Di Pirateria “normale”, invece, è la stessa cronaca che sfoggia un bollettino da tregenda: ad oggi gli episodi sono 357, con 73vittime e 451 feriti. 278 protagonisti sono stati assicurati alla giustizia, mentre in 79 restano senza nome. L’Asaps si stringe al dolore dei familiari e dei colleghi del Maresciallo Andrea Angelucci.

Lunedì, 05 Ottobre 2009
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