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Notizie brevi 04/10/2009

Le ganasce fiscali non sfuggono a Scout
Filma tutte le targhe e smaschera i furbetti

I vigili urbani sperimentano l’impianto

 

 

TORINO - La cosa è passata quasi sotto silenzio, una curiosità e nulla più. Ma dal 26 settembre i vigili urbani stanno sperimentando lo strumento definitivo per smascherare senza se e senza ma i tanti automobililisti che, consapevoli o meno, guidano un veicolo sottoposto a fermo amministrativo. E ancora una volta è l’elettronica che domina. Si tratta di un sistema denominato «Scout», prodotto da un’azienda di Pomezia, in grado di leggere una targa dopo l’altra e di scoprire immediatamente se si tratta di una targa di un veicolo bloccato per qualsivoglia debito non pagato con la pubblica amministrazione. In particolare, va da sé, multe per violazioni al codice della strada. Per capirci: solo la Soris, la società comunale di riscossioni, a fine agosto scorso denunciava quasi 13 mila auto virtualmente bloccate dalle cosiddette ganasce fiscali. Un numero non indifferente al quale bisogna aggiungere anche tutte quelle auto bloccate amministrativamente per non aver pagato bollo auto, Iva, canone tv, Inps e via ad elencare. Fino a ieri per «pizzicare» chi si faceva e si fa un baffo del fermo amministrativo (ma c’è anche chi ignora di essere sottoposto al vincolo) provvedeva sostanzialmente il caso. La misura punitiva, infatti, emergeva solo se si incappava in casuali controlli delle forze dell’ordine (e solo se questi consultavano il Pubblico registro automobilistico), e poi in caso di vendita dell’auto o di incidenti stradali con conseguenze pesanti per l’automobilista e le eventuali sue vittime: non tutte le compagnie assicurative, infatti, coprono il cliente che guida un’auto che dovrebbe stare in garage. Da un paio d’anni, i vigili urbani hanno creato un nucleo ad hoc - 5 persone, per ora - che fa parte del Settore Sicurezza Stradale diretto da Piero Vergante. L’anno passato, controllando una targa dopo l’altra hanno beccato 70 auto che avrebbero dovuto stare in garage recuperando un paio di milioni di euro (complessivamente, le circa 13 mila auto fermate dalla Soris corrispondono a 20 milioni di euro di multe a Tarsu non pagate). Con «Scout», che sarà sperimentato gratuitamente per un centinaio di giorni prima di passare a una gara vera e propria per dotare il corpo dei vigili di più marchingegni analoghi, aumentano geometricamente le possibilità di essere beccati a circolare con l’auto sottoposta a fermo. Se si finisce nel mirino di «Scout» (è una piccola valigetta, una sorta di pc collegato con due telecamere montate su un’auto) si paga circa 700 euro per aver violato il fermo e per riottenere l’auto che, a quel punto, finisce in un magazzino i cui costi saranno a carico dell’automobilista, bisognerà pagare la multa evasa e versare altri 70 euro per cancellare il fermo dai registri del Pra. «Ma se ci si dà da fare - spiega Vergante - sono operazioni che si possono portare a termine in uno-due giorni». Però, che fortuna.

di Beppe Minello
da La Stampa

 

Domenica, 04 Ottobre 2009
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