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Rassegna alcol e guida del 12 ottobre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

GAZZETTA DI MANTOVA
Torna la discoteca senza alcol all’oratorio Castello
CASTIGLIONE. 10 ottobre 2010 - A cinque anni dalla prima edizione, ritorna tra l’entusiasmo generale la discoteca analcolica "Evolve". A partire dal 23 ottobre con una serata dedicata ad Halloween e alla famiglia Addams, ogni mese gli animatori dell’oratorio del Castello daranno vita a una tappa sempre diversa dell’iniziativa, che raccoglie ogni volta l’adesione di circa 250 ragazzi. Per accedere agli eventi dell’Evolve, che hanno inizio alle 21 e terminano all’una di notte, i ragazzi dovranno iscriversi sul sito internet www.evolvediscoclub.it.  «C’è grande soddisfazione - ha detto il parroco don Giuliano Spagna - per il fatto che l’iniziativa si stia diffondendo con successo. Dieci anni fa la proposi per la prima volta a Poggio Rusco e cinque anni fa la portai qui. Oggi c’è anche a Goito e Suzzara». Come nelle scorse edizioni la discoteca analcolica castiglionese è autogestita da una quindicina di ragazzi maggiorenni ed ha un ingresso di cinque euro comprensivo di consumazione. (c.m.)


IL GAZZETTINO (Rovigo)
Come difendersi dall’alcol
Andrea Finessi: «Necessaria una mobilitazione contro questa minaccia»
Martedì 12 Ottobre 2010 - All’oratorio parrocchiale «San Francesco d’Assisi» di Taglio di Po è iniziato ieri per concludersi sabato 16 ottobre, un «Corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale ai problemi alcool correlati e complessi» (metodo Hudolin). Il corso è promosso dall’Acat Bassopolesine e dal Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 19 di Adria, con il sostegno dell’Amministrazione provinciale e del Csv (centro di servizio per il volontariato) di Rovigo, e con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Taglio di Po, della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 19, dell’associazione Solidarietà Delta e diverse altre realtà istituzionali e sociali. Tanti soggetti che collaborano ad una rete atta a condividere le risorse comuni per la promozione della salute relativamente ai problemi collegati all’uso di alcol. «La gravità e la complessità di tali problematiche - afferma il dottor Andrea Finessi, direttore del Dipartimento per le dipendenze - rendono necessario mobilitare tutte le risorse territoriali, pubbliche e private, per una sempre più corretta conoscenza sugli effetti del consumo di alcol, un importante fattore di rischio per la salute delle persone che rappresenta, assieme al fumo, una delle principali cause di morte e morbilità. Sono oltre 30 mila le morti l’anno, tra le cause: cirosi, tumori, incidenti, suicidi. Il primo bicchiere viene consumato in Italia all’età di 11/12 anni, ben inferiore ai 14,5 anni che rappresenta la media europea». Durante il corso saranno affrontati i temi relativi agli aspetti sociali, sanitari e relazionali dei problemi alcol correlati, la prevenzione e il trattamento analizzando il legame tra convinzioni, comportamenti e luoghi comuni rispetto al bere, la salute personale, familiare e della comunità. L’obiettivo è di avviare i corsisti ad operare nella propria comunità locale anche attraverso l’associazione dei «Club alcolisti in trattamento». «È importante - aggiunge il dottor Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Ulss 19 di Adria» fornire a operatori volontari e professionisti gli strumenti per acquisire competenze in grado di aumentare la rete di protezione e promozione della salute offrendo, così, ad un maggior numero di cittadini l’opportunità di scelte che migliorino la qualità della loro vita".


PAGINE MEDICHE
Contro il cancro, tassa di 1 euro su sigarette e lampade solari
Aumentare di un euro il prezzo di ogni pacchetto di sigarette e di ogni seduta abbronzante.
Una vera e propria ’tassa per la salute’ per contrastare la diffusione di due fattori di rischio per cancro fra i più radicati e pericolosi, che venga interamente destinata a potenziare gli organici delle oncologie italiane e a ridurre le liste d’attesa.
Dalla sola vendita dei tabacchi si potrebbero ricavare 4,5 miliardi l’anno. È la proposta degli oncologi presenti a Milano per il Congresso Europeo ESMO, il più importante appuntamento scientifico annuale che riunisce 15.000 esperti.
“Chiediamo al Governo di intervenire come capofila per una misura da estendere poi a tutto il continente. Siamo stati un modello con la legge antifumo del 2005, possiamo esserlo anche per l’introduzione di questo provvedimento che darebbe effetti immediati soprattutto sui giovani” – afferma Carmelo Iacono, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
Nel nostro Paese, come in tutta Europa, la mortalità per cancro è in calo ma cresce inesorabilmente quella da tumore al polmone fra le donne e da melanoma fra gli uomini (+1,5 e +2,6 dal 1998 al 2005).
“Si tratta di due neoplasie per cui la prevenzione può fare davvero la differenza - aggiunge il prof. Roberto Labianca, oncologo degli Ospedali Riuniti di Bergamo e presidente del Comitato italiano del Congresso ESMO 2010 - invece il consumo di tabacco aumenta, soprattutto nel sesso femminile (le fumatrici italiane sono 5.2 milioni) e si sottovalutano poi i pericoli di un’esposizione ai lettini abbronzanti, dannosissimi in particolare per i ragazzi. Se usati prima dei 35 anni incrementano del 75% il rischio di sviluppare melanoma. Le campagne di prevenzione non bastano, è necessario andare a ’toccare le tasche’ dei cittadini, nessuna misura è più valida”.
Conferme giungono da uno studio pubblicato sull’American Journal of Public Health secondo cui imporre un aumento dei prezzi rappresenta la mossa più efficace per limitare i costi umani e sanitari della mortalità correlata all’abuso di bevande alcoliche. (*)
Raddoppiare le imposte, porterebbe ad una riduzione del 35% delle morti totali. “La nostra proposta va oltre e prevede anche una precisa destinazione d’uso per le risorse raccolte – continua Iacono. La priorità oggi è garantire migliore efficienza a un’oncologia che è già di eccellenza e che è ben radicata nel territorio. Vanno potenziate soprattutto le strutture in sofferenza di personale e questo consentirà anche di garantire un funzionamento ottimale delle apparecchiature diagnostiche, riducendo le liste d’attesa. Questo congresso è l’occasione per lanciare un segnale forte alle altre nazioni”. L’ESMO rappresenta infatti oncologi provenienti da più di 100 Paesi.
L’incidenza del melanoma è cresciuta ad un ritmo superiore a qualsiasi altro tipo di tumore, ad eccezione di quello al polmone nelle donne, con un aumento di 10 volte nell’ultimo mezzo secolo e un incremento annuo del 6% dagli anni Settanta.
Il cancro del polmone rappresenta il 20% di tutti i tumori maligni e la prima causa di morte oncologica negli uomini, la seconda nel sesso femminile e il numero di decessi supera la somma di quelli di mammella, colon e cervice.
“Il fumo di sigaretta è responsabile dell’87% dei casi – spiega il prof. Marco Venturini, presidente eletto AIOM. Un maschio che fuma ha 23 volte più probabilità di ammalarsi, mentre per le donne il pericolo è 13 volte maggiore. Ma il messaggio che dobbiamo trasmettere è che non è mai troppo tardi per smettere: se un tabagista cessa di fumare, il rischio di sviluppare la malattia si riduce progressivamente e dopo 10-15 anni le possibilità che si ammali sono identiche a quelle di una persona che non ha mai fumato. Ma la prevenzione è centrale anche per i tumori della pelle: se il ruolo del sole è controverso, non vi sono invece più dubbi sugli effetti dannosi delle lampade solari. Abbiamo volutamente accostato queste apparecchiature al fumo, per sottolinearne il pericolo”.
L’AIOM è da tempo impegnata al fianco delle Istituzioni per definire politiche di ottimizzazione del sistema, su più fronti: “è necessario contrastare gli sprechi, ma anche valorizzare il patrimonio di cui già disponiamo – conclude Iacono. Contro le liste d’attesa, non serve acquisire ulteriori nuovi macchinari, ma vanno potenziati gli organici per far funzionare al massimo quelli esistenti. Dai dati del nostro ’Libro bianco’ risulta che, nel 2008, ogni struttura abbia speso più di 1.152.000 euro l’anno. La spesa complessiva effettiva del Servizio sanitario nazionale nel 2009, ammonta a 109,669 miliardi di euro. È evidente che il ricavato della tassa su fumo e lettini, potrebbe dare un contributo sostanziale per potenziare l’assistenza oncologica in tutto il Paese, con investimenti soprattutto nelle strutture del sud”.
(*) Nota: la mortalità oncologica causata dagli alcolici è sicuramente superiore a quella determinata dai lettini abbronzanti. Visto che oltretutto ci sono molte documentazioni che attestano che la tassazione degli alcolici è efficace nel ridurre le patologie alcol correlate, sarebbe logico proporre un aumento del prezzo. A quanto pare però l’idea di limitare il consumo di alcolici è ancora un tabù anche tra gli oncologi.


FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI PEDIATRI
Pediatria: a 15 anni 1 drink a settimana per 40% maschi e 24% femmine
Roma, 12 ott. - Meno problemi con la bilancia, ma anche meno attività fisica per i 15enni italiani rispetto a quelli appena usciti dalle scuole elementari. E una precoce passione per gli alcolici: due maschi su cinque (40%) e una femmina su quattro (24%) consumano alcol almeno una volta a settimana. A ’fotografare’ i teenager della Penisola è l’Health Behaviour in School-aged Children, uno studio multicentrico promosso dall’Oms e realizzato in collaborazione dall’Istituto superiore di sanità e le Università di Torino, Padova e Siena, che ha coinvolto per la prima volta tutte le Regioni.
I risultati sono stati presentati oggi a Roma in un convegno al ministero della Salute. Per quanto riguarda i ragazzi tra gli 11 e i 15 anni, la raccolta dati nel 2009-10 ha coinvolto 77.000, mostrando "una diminuzione della prevalenza di sovrappeso e obesità che va dal 29% nei ragazzi e dal 20% nelle ragazze undicenni, al 26% nei maschi e al 12% nelle femmine di 15 anni", riferisce l’Iss. Emerge inoltre un minor consumo quotidiano di verdura nel Sud e tra i maschi.
E ancora: l’attività fisica tra i ragazzi di 15 anni si riduce (48% dei maschi e 27% delle femmine) rispetto a quella dei tredicenni (51% dei maschi e 34% delle femmine). Oltre alla passione per i drink, il 19% dei quindicenni (maschi e femmine) dichiara di fumare almeno una volta a settimana.


IL GAZZETTINO
Belluno. Bottiglia di vodka nello zainetto: studenti a scuola con i superalcolici
Allarme a Pieve di Cadore, sindaco ai parlamentari: leggi più severe. Pochi giorni fa ragazzo abbandonato su una panchina
di Nives Dilani
BELLUNO (12 ottobre) - Che in montagna l’alcol non fosse proprio uno sconosciuto, si sapeva. Ma una cosa è la grappa bevuta dagli alpini per rinfrancarsi durante le interminabili marce in quota o dai taglialegna impegnati per giorni interi nel freddo dei boschi, un’altra è la vodka nello zainetto dei ragazzini del liceo. (*)
Alcuni studenti sono andati a scuola con la vodka nascosta tra i libri. Qualcuno però ha assistito all’acquisto avvenuto poco prima in un supermercato del paese e ha avvisato i vigili urbani. Sei quindicenni, quattro ragazze e due ragazzi, tutti cadorini che frequentano il Liceo Scientifico Fermi di Pieve di Cadore, sono stati individuati e fermati in piazza, a poca distanza dal portone d’ingresso della scuola. Nessuno si è sottratto alla richiesta di mostrare il contenuto dello zaino. Da uno è emersa una bottiglia da un litro di vodka, già scolata quasi per intero. I genitori, avvisati, hanno reagito con incredulità e imbarazzo. Inevitabile, ora scoppia la polemica sulla facilità con cui i ragazzi possono acquistare birra e superalcolici in certe rivendite di alimentari.
Pieve di Cadore non è nuova a fatti del genere. Pochi giorni fa un ragazzo poco più che ventenne è stato abbandonato per tutta la notte su una panchina in stato di incoscienza dai compagni di bevute. Gli avevano anche sottratto i documenti, ma lui, portato all’ospedale, si è ripreso ed ha potuto fare i nomi dei compari. Nel gruppo anche un minorenne. Su quella panchina, tra l’altro, sono apparse sempre più numerose, giorno dopo giorno, scritte oscene, frasi ingiuriose, disegni inequivocabili e sottolineature di appuntamenti erotici con tanto di numero di cellulare da richiamare. È stato lo stesso sindaco di Pieve, Antonia Ciotti, armata di pennello e vernice marrone, a ridipingere domenica mattina quella panchina. E non si aspettava di certo ciò che è accaduto ieri. Ha così inviato una lettera ai parlamentari bellunesi a Roma. «L’alcol tra i giovani è sempre più diffuso, soprattutto in montagna. Chiedete ai colleghi di promulgare leggi più severe».
Il sindaco sta anche pensando di emettere un’ordinanza comunale che vieti la vendita e la somministrazione di alcolici agli under 16 nei supermercati. La sua preoccupazione è quella di tanti altri primi cittadini del Cadore. Tra gli studenti del gruppo trovato con la vodka ce n’è infatti uno che risiede in Valle del Boite e un altro nelle zone del Comelico.
(*) Nota: esiste una continuità tra le passate modalità di bere e quelle presenti, tra il bere degli adulti e quello dei ragazzi. Questa continuità è la conseguenza di quella cultura del bere che molti vogliono farci passare come fattore di protezione per i problemi alcol correlati.  


CITY
FATTI
Chi studia all’estero beve di più
Uno studio mostra che gli studenti che frequentano l’università all’estero raddoppiano la quantità di alcol ingerita: una specie di “effetto Erasmus alcolico”
12 ottobre 2010 - Gli studenti universitari che studiano all’estero raddoppiano, nel periodo trascorso al di fuori dei propri confini, la quantità di alcol ingerita. E le aree dove questo effetto si registra maggiormente sono l’Europa, l’Australia e la Nuova Zelanda. A svelare questo “effetto collaterale” di piani di studio all’estero come l’Erasmus è uno studio della University of Washington, pubblicato sulla rivista Psychology of Addictive Behaviors. La ricerca è in realtà basata solo su un campione di studenti provenienti dall’University of Washington: ma l’effetto è, con ogni probabilità, generale.
In Europa si beve di più
La ricerca non parla necessariamente, peraltro, di bevute “sregolate” o fuori norma. In fondo, spiegano i ricercatori, in Europa la cultura dell’alcol è profondamente diversa da quella americana. E un bicchiere di vino a pasto, come avviene quasi comunemente in Europa, da solo aggiunge molto alla quantità di alcol ingerita da uno studente americano medio. Quel che è certo è che, nel campione di studenti studiati dalla ricerca, si registra un raddoppio della quantità di alcol ingerita nel periodo in cui ci si trova all’estero: la crescita è del 105% (170% per chi è al di sotto dei 21 anni e dunque negli States non potrebbe nemmeno bere una birra) - Una volta tornati a casa, si ritorna alle medie pre-viaggio. “In realtà”, spiegano i ricercatori, “quello che si nota è un adeguamento alle abitudini alcoliche dell’area dove si va a studiare”. Anche quella dell’alcol, in fondo, può essere una cultura da scoprire.


CORRIERE DI COMO
Lotta alle stragi del sabato sera. Quattro auto e 38 patenti ritirate
OPERAZIONE DI TUTTE LE FORZE DELL’ORDINE
Martedì 12 Ottobre 2010  Numeri impressionanti dell’operazione congiunta di tutte le forze dell’ordine per contrastare e prevenire la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, polizia, carabinieri, guardia di finanza e le polizie locali di Como, Alzate Brianza, Appiano Gentile, Cantù, Canzo, Lomazzo e Uggiate Trevano hanno controllato ben 737 veicoli ritirando 38 patenti, 36 delle quali per guida sollo l’effetto di alcol e 2 per la guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Nell’operazione sono poi state confiscate quattro automobili mentre le forze dell’ordine hanno rilevato altre 81 infrazioni, tutte ovviamente sanzionate. L’azione, che verrà ripetuta nelle prossime settimane, ha permesso di coprire quasi tutto il territorio della provincia di Como.
Mauro Peverelli 


CORRIERE ADRIATICO
In centro
Denunciati ubriachi alla guida
Ancona Domenica notte le Volanti hanno denunciato in stato di libertà due persone trovate alla guida delle rispettive autovetture in stato di ebbrezza alcolica. C. D., anconetano classe 1978, è stato rintracciato nelle vie limitrofe al porto. Sottoposto all’ accertamento con l’etilometro è risultato avere un tasso alcolemico pari a 1.08 g/l. Gli è stata ritirata la patente di guida. Patente ritirata anche a S.D.A., 23 enne argentino, con tasso alcolemico pari a 0,89 g/l, che girava per le vie del centro città. Quest’ultimo è stato inoltre denunciato in stato di libertà perchè portava, senza giustificato motivo, oggetti atti ad offendere. Nel corso del controllo infatti l’attenzione dei poliziotti è stata attirata da alcuni arnesi che S.D.A. teneva in bella vista sul cruscotto, del cui possesso non sapeva fornire valida giustificazione. Gli oggetti sono stati sequestrati. La doppia denuncia conferma l’importanza della presenza in città delle forze dell’ordine, che con il presidio continuo del territorio alzano il livello di percezione della sicurezza, esigenza molto sentita specie nei quartieri più sensibili.


IL GAZZETTINO (Treviso)
A MONIGO Riesplode la tensione nel quartiere dopo giorni scanditi da episodi di violenza
Sbornie e rissa: altra notte di fuoco
Pugni e calci nel bar. Gli agenti intervengono e vengono accolti da insulti: denunciato un giovane
Martedì 12 Ottobre 2010 - Sbornie e botte sulla Feltrina. Ed ancora una volta la strada che attraversa Monigo è teatro di episodi che richiedono l’intervento delle forze dell’ordine.
La chiamata è pervenuta domenica sera al 113. Qualcuno chiedeva un intervento per una rissa al bar Tattoo. Un equipaggio delle Volanti si è portato velocemente sul posto. Ma di risse in atto nessuna traccia. Gli agenti s’imbattevano invece in una quarantina di persone e tra queste identificavano una trentaduenne, residente a Rosà. È stata lei a spiegare che effettivamente lì qualche cosa era successo. E indicava un giovane che avrebbe subito un’aggressione. Questi, in stato di evidente alterazione alcolica, riferiva a sua volta ai poliziotti che mentre se ne stava tranquillamente con gli amici a sorbire una birra, veniva affrontato da un gruppo di cinque persone da cui partiva un pugno che lo raggiungeva. Un atto che, a suo dire, sarebbe stato del tutto immotivato. Quel gruppo era davvero scatenato. Si era infatti dato a menar botte, calci e pugni a tutti coloro che cercavano di portare la calma.
Gli agenti venivano così a ricostruire quel che poteva essersi verificato. Ma nel bel mentre ecco un fuori programma. Si avvicinava a loro un giovane il quale cominciava a investirli con parole e frasi dal contenuto pesantemente ingiurioso. Un’interferenza non solo indebita e gratuita, ma carica di livore e toni provocanti. I poliziotti lì per lì si sono limitati ad invitare l’intruso ad allontanarsi e a lasciar loro concludere il lavoro. Ma l’altro non mollava. Ad un tratto è passato dalle parole ai fatti, ponendosi davanti al mezzo della Volante, ostacolandone le manovre.
Era veramente troppo. A quel punto veniva identificato. Si trattava del ventinovenne R.M. di Cittadella, che veniva fatto salire sull’auto della polizia ed accompagnato in Questura. È stato denunciato per resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. 


IL TIRRENO
MARTEDÌ, 12 OTTOBRE 2010
Con il cane contro i carabinieri 
VAGLI. È finita in prigione la notte brava di un uomo di 46 anni residente a Vagli. Prima ha minacciato alcuni clienti di un bar, quindi è fuggito su un fuoristrada e ha aggredito i carabinieri insieme al suo cane di grossa taglia. Dopo una violenta colluttazione l’uomo è finito in manette. Ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto, il processo ci sarà lunedì.
 Tutto è iniziato verso le 21 in un bar. Dopo che il barista si è rifiutato di servirgli da bere perchè già ubriaco, l’uomo ha minacciato un cliente con una siringa, successivamente dopo avere preso un coltello dal banco del locale lo ha puntato alla gola di un altro cliente. All’arrivo dei carabinieri guidati dal comandante della stazione di Camporgiano maresciallo Sandro Gulisano, l’uomo è fuggito alla guida della sua Land Rover, ma dopo poco è uscito di strada. Quando i militari si sono avvicinati ha aizzato il suo cane ed anche lui si è scagliato contro di loro. (d.t.)


IL GAZZETTINO (Venezia)
Il suo amico guidava in stato di ebbrezza. E lui, per difenderlo, ha pensato bene di prendere a calci e pugni i poliziotti
Martedì 12 Ottobre 2010 - (L.M.) Il suo amico guidava in stato di ebbrezza. E lui, per difenderlo, ha pensato bene di prendere a calci e pugni i poliziotti che avevano fermato l’auto. È finita così, con un arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, la serata di un lidense, fermato poco prima dell’una, nella notte tra domenica e lunedì, a un posto di blocco in via Sandro Gallo. Durante un normale servizio di controllo, la volante aveva fermato un’auto con a bordo quattro persone, tutte dai 32 ai 35 veneziani. Il conducente è risultato positivo all’alcoltest. A quel punto, uno dei passeggeri ha iniziato ad inveire contro i poliziotti, prima con frasi ingiuriose per poi cercare di colpirli con calci e pugni. Nel parapiglia, due agenti sono stati colpiti e feriti fortunatamente in modo lieve, con prognosi di 5 e 7 giorni.


IL GIORNALE DI CALABRIA
Ubriaco al volante minaccia i carabinieri, arrestato 
VIBO VALENTIA, 12 ottobre 2010 - Un uomo di 50 anni, Antonio Ciancio, operaio forestale, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di guida in stato di ebbrezza e minacce a pubblico ufficiale. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Monsoreto, una frazione di Dinami, nel vibonese. Fermato alla guida di una Fiat Panda nel centro abitato da una pattuglia dei militari dell’Arma della locale stazione, diretti dal maresciallo Gianluca Perrotta, l’uomo anziché rallentare, ha accelerato la corsa. Inseguito e bloccato, avrebbe, fra l’altro, minacciato di morte i militari. Motivo per cui oltre a dover rispondere di guida in stato di ebbrezza, dovrà rispondere anche del reato di minacce.


AGI
UBRIACO, SENZA ASSICURAZIONE E SENZA PATENTE INVESTE DUE PERSONE
Lamezia Terme (Catanzaro), 12 ott. - Guidava con un tasso alcolemico 7 volte superiore a quello tollerato dalla legge un’autovettura priva della copertura assicurativa e senza patente di guida, investendo due autovetture in pieno centro abitato in piazza Mazzini e via De Medici. E’ successo a Lamezia Terme dove un ucraino residente in citta’, Shachenev Andriy anni 38, sottoposto a obbligo di firma alla polizia giudiziaria ha seminato il panico nella serata di ieri, andando ad impattare contro due automobili. L’uomo, fermato dalla polizia e dai vigili urbani, e sottoposto al rilievo etilometrico, presentava un tasso alcolemico nel sangue di 3,60 g/l. Praticamente alla soglia del coma etilico.
Sull’autovettura sottoposta a sequestro sono state rinvenute bottiglie di vino e vodka. L’ucraino, dopo aver investito anche due persone, ha tentato la fuga, ma e’ stato bloccato dalla polizia e arrestato in flagranza con l’accusa di omissione di soccorso. (AGI) Ros/Cli


LA NAZIONE
FIRENZE METROPOLI 
OSMANNORO TRAFFICO IN TILT, MA NESSUN FERITO. IL VEICOLO ERA CARICO DI MATERIALE PLASTICO
Tir ribaltato sul raccordo, l’autista positivo all’alcoltest
UNO SCHIANTO fortissimo e una lunga strisciata nera sull’asfalto: i vetri dell’abitacolo sono andati in mille pezzi. L’autoarticolato che si è ribaltato intorno alle 18.45 di ieri ha seminato il panico sull’ A11. Traffico in tilt ma nessun ferito. L’incidente è avvenuto sulla corsia procedente in direzione mare all’altezza dello svincolo autostradale di Osmannoro. Il gigante rosso conteneva chili e chili di materiale plastico disseminato su tutta la carreggiata. N. F., 33 anni di nazionalità albanese, era alla guida e, sulla base delle informazioni fornite dalla polizia municipale di Sesto, sul posto insieme ai vigili del fuoco e al 118, l’uomo, ha rifiutato le cure ed è poi risultato positivo all’alcoltest: 1,50 il valore registrato. Ritiro della patente e denuncia per guida in stato di ebbrezza, questi sono stati i provvedimenti adottati dagli agenti. Disagi consistenti alla viabilità: la zona interessata è stata transennata poco dopo l’accaduto e il traffico deviato su un’unica corsia di marcia. L’orario di punta ha fornito l’aggravante. Si sono formate lunghe code dovute anche al grosso ingombro del carico ribaltato: il materiale riversato sulla strada ha coperto un’ampia area e per porre fine ai disagi occorrerà attendere fino alla tarda mattinata quando sarà possibile riportare il mezzo sulle due ruote.
E. Mar.


CORRIERE DELL’UMBRIA
Ubriaco guida il trattore in città.
Tifernate di 44 anni denunciato dalla polstrada. Sequestrato anche il mezzo agricolo. Fermato senza patente e con un livello di alcol cinque volte oltre il consentito. (*)
CITTA’ DI CASTELLO, 12.10.2010 - ( p.p. ) La polizia stradale, ha fermato poco dopo la mezzanotte di venerdì, un uomo alla guida di un trattore agricolo che si muoveva all’interno del centro abitato di Città di Castello. Per la precisione procedeva lungo via Morandi. L’uomo ha dichiarato al personale in servizio di essersi recato al bar con lo stesso particolare mezzo di locomozione, nonostante fosse in orario notturno. Alla guida del mezzo agricolo si trovava B. N. di 44 anni, che sin dalle prime battute risultava agli agenti in servizio in stato di alterazione psicofisica dovuta ad un serio abuso di sostanze alcoliche, che certificavano che l’uomo in effetti era stato in un luogo dove vendevano bevande alcoliche e che si dirigeva verso la sua abitazione in una frazione non distante da dove è stato fermato. B. N., oltre ad essere in stato di ebbrezza, con un tasso di ben oltre cinque volte il massimo consentito, circolava senza la patente di guida che già gli era stata sospesa sempre per guida in stato di ebbrezza. Non solo non aveva la patente di guida, ma non aveva neppure i documenti del trattore e la copertura assicurativa. Dagli accertamenti effettuati dal personale della Polstrada tifernate diretti dal comandante, ispettore capo Paolo Ferri, il veicolo è risultato esser stato acquistato, (o meglio scambiato con analogo veicolo) dallo stesso B. N., ma essendo privo di documenti e della prescritta copertura assicurativa, non poteva circolare su strada. Di conseguenza B. N., è stato denunciato alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza e alla Prefettura per aver circolato durante un periodo di sospensione della patente di guida e per la mancanza della copertura assicurativa. Il veicolo è stato posto sotto “fermo amministrativo” per tre mesi come sanzione accessoria per la mancanza della patente e sotto “sequestro amministrativo” per la mancanza dell’assicurazione, oltre ad una bella somma da pagare per tutte le infrazioni al codice della strada riscontrata
(*) Nota: la guida di trattori in stato di ebbrezza è verosimilmente poco sottoposta a controlli con l’etilometro. Gli incidenti con trattori, tuttavia, sono una componente molto importante degli infortuni sul lavoro nelle campagne.      


CORRIERE ADRIATICO
In scooter ubriaco Giovane denunciato
San Benedetto Guida ubriaco un ciclomotore e non si ferma all’alt della polizia stradale; tenta di fuggire salendo sui binari della ferrovia ma cade, rimane ferito e rimedia pure una denuncia.
L’episodio si è verificato all’alba di ieri quando una pattuglia della polizia stradale stava effettuando dei controlli sulla Statale a Porto d’Ascoli. Quando gli agenti hanno intimato l’alt e un giovane extracomunitario, questi non solo non si è fermato ma ha tentato di fuggire. All’altezza del passaggio a livello ha imboccato i binari sperando di sfuggire alla cattura ma gli è andata male: è caduto ed è rimasto ferito. Sottoposto al test alcolemico è risultato completamente ubriaco e, pertanto, nei suoi confronti è scattata una denuncia per guida in stato di ebbrezza.
I poliziotti, che non hanno reso note le generalità del giovane, stanno ora effettuando ulteriori accertamenti.


CORRIERE ADRIATICO
Devasta un bar, ucraino in manette
Fano E’ stato un sabato sera movimentato per i gestori di un bar del centro cittadino, frequentato dai giovani del luogo. Un 29enne ucraino, nullafacente, clandestino, aveva alzato un po’ troppo il gomito e ha iniziato a dare più volte in escandescenze per futili motivi. In evidente stato di ubriachezza, il giovane ha finito per danneggiare alcuni tavolini e delle suppellettili all’interno del bar, tentando anche di aggredire i gestori del locale, che, sentendosi minacciati fisicamente, hanno subito allertato il 112, chiedendo l’intervento dei carabinieri. I militari che sono giunti sul posto hanno avuto una breve colluttazione con l’ucraino, che non ne voleva sapere di calmarsi. Alla fine, però, sono riusciti a bloccarlo e arrestarlo per danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza del Comando di Fano, in attesa di essere giudicato con il rito per direttissima.


BOLOGNA2000
Vende birre abusivamente: multa da 5.000 euro a Bologna
12 ott 10 - Vendeva abusivamente birre per le vie del centro di Bologna. Per questo un bengalese di 40 anni, in regola con le norme sul permesso di soggiorno e incensurato, è stato sanzionato con una multa di 5.000 euro. L’uomo è stato sorpreso la scorsa notte nel corso di un apposito servizio di polizia e vigili urbani lungo le strade del centro comprese tra piazza Verdi, via Zamboni, via Petroni, piazza Aldrovandi e piazza Santo Stefano.
Gli agenti lo hanno notato mentre vendeva bottiglie di birra che trasportava in un trolley. Non avendo alcuna licenza per lui è scattata una sanzione da 5.000 euro per la vendita abusiva degli alcolici.


LA NAZIONE
Vino, sangue della vita e della terra
Scienza & conoscenza secondo Tachis Guida al nuovo libri dell’enologo: ‘Eccellenza è gioia’
di PAOLO PELLEGRINI
LA PENICILLINA guarisce gli uomini, il vino li rende felici. Motto ideale, le parole di Alexander Fleming, per far da slogan a una piccola bibbia del vino. Piccola perché sono poche le 160 pagine di “Sapere di vino” ( Mondadori,18 euro ) per raccogliere la conoscenza e la scienza, la passione e l’amore di Giacomo Tachis. Il principe degli enologi italiani, principe anche di modestia, “protagonista della rivoluzione del vino italiano, dagli anni dell’oscurantismo e della quantità alle vette attuali della qualità”. Parole di Piero Antinori, grande amico, datore di lavoro a San Casciano Val di Pesa, coprotagonista in decenni di vita tra vigneti e cantine – insieme a pochi altri: il padre Niccolò, il fratello Ludovico, gli incisa della Rocchetta a Bolgheri – della svolta epocale guidata da Tachis. Piemontese sbarcato in Toscana “per essermi visto rifiutare un pezzo di pane e di formaggio come pasto quotidiano da uno a cui chiedevo di insegnarmi a fare spumante”. Ieri all’Accademia dei Georgofili la presentazione. Ma più una festa, un abbraccio caloroso, presente in sala anche il gotha del vino toscano, sardo e siciliano per l’accademico Tachis, di cui il moderatore Carlo Cambi, docente e giornalista, ha detto che “sta al vino come Marsilio Ficino sta alla cultura europea”.
PARLA poco, Giacomo Tachis. Ma non risparmia bacchettate. Agli enologi: “Il valore del vino italiano – dice- è determinato dalla geostoria, dalla fatica che si profonde per far entrare nella testa la cultura del vino. Che si esprime nell’assaporamento, nell’esame organolettico, nella cultura. Troppi si appellano alla scienza ma non hanno scienza né capacità. Tirano fuori dalle tasche le formule chimiche, ma non è quello che fa il vino”. Ai professori: “Non ho un buon ricordo dell’Università di Firenze…”.Parla poco, Tachis, ma parla il libro. C’è storia e tecnica, geografia e antropologia, dopo la toccante introduzione dedicata al “mago di Bordeaux” Emile Peynaud. Ecco qualche perla.
CHE COS’E’ IL VINO. “ Sangue della vite fermentato, più ancora sangue della terra, esso è simbolo di morte e di rinascita, e presiede quindi ai riti di passaggio e dell’iniziazione esoterica”.
FA MALE? “L’eccellenza di un vino tocca la gioia, la serenità e il benessere dell’uomo, giunge a migliorarne l’umore e alleviare le sue pene, attutire il peso della sua età, rinvigorirlo infondendogli speranza, coraggio, risolutezza… (*)  Il binomio vino e salute è sempre più rafforzato, sempre più garantito”.
IL VINO DEL FUTURO. “Non ci sarà più l’enologo stregone che indossa un camice bianco per fare scena, per poi mettere la polverina nel vino. Il vino si fa nella vigna. Non dobbiamo più fare vini, come stiamo rischiando di fare ora, di moda. Serve un prodotto che vada bene per il consumo di un pubblico enorme”.
COME SI FA UN VINO BUONO. “Il valore reale dio un vino si basa su due elementi: la qualità dell’uva e il corretto espletamento dei processi microbiologici enzimatici, a cui l’uva e il vino verranno sottoposti a partire dalla bacca al momento della vendemmia”.
TRA qualche secolo “ci si accorgerà del profondo cambiamento che verrà rinviato al nome di Giacomo Tachis”, conclude il presidente dei Georgofili Franco Scaramuzzi. Perché non esiste grande futuro senza un grande passato.
(*) Nota: a conferma che gli alcolici sono droghe, le sensazioni che da il vino sono esattamente quelle che vengono ricercate in qualsiasi droga.   


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Mercoledì, 13 Ottobre 2010
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