Alcuni dei documenti falsi, sequestrati dalla Polizia Stradale (ASAPS), 15 ottobre 2010 - E’ partita da Rimini l’indagine che ha consentito di porre termine all’attività criminale di un’organizzazione dedita alla produzione di documenti falsi, in particolare di patenti. L’operazione, che ha avuto origine da un normale controllo operato dalla Polizia Stradale di Rimini, ha permesso di arrivare all’arresto di due cittadini brasiliani e al sequestro di diverse patenti estere contraffatte, appartenenti a cittadini sudamericani residenti nel riminese apparentemente rilasciate dalle autorità portoghesi per poi essere convertite nel corrispettivo italiano. L’inchiesta, della Squadra di PG della Sezione riminese diretta dall’ispettore capo Raffaele Chianca (che è poco definire un esperto del settore!), si è spostata prima nelle Marche, dove sono state effettuate ulteriori perquisizioni e sequestri, e poi nel nord Italia nelle province di Milano e Lodi dove sono stati tratti in arresto due autotrasportatori brasiliani, già coinvolti in una precedente analoga inchiesta sulla produzione di falsi documenti di guida. Gli inquirenti hanno scoperto che per aggirare i controlli delle forze dell’ordine venivano procurate patenti rilasciate apparentemente da paesi comunitari, come Portogallo e Spagna, per consentire ai destinatari, per lo più autotrasportatori stranieri, una più facile circolazione nei paesi della Comunità europea. Molti di loro, poi, per ottenere un documento autentico, richiedevano presso gli uffici della motorizzazione civile la conversione della patente di guida comunitaria (falsa), ottenendo quindi una patente di guida italiana (originale). |
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