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Rassegna alcol e guida del 15 ottobre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

ROMAGNA OGGI
Forlì, in centro storico risorge la discoteca ed è "anti-sballo"
FORLI’ 15 ottobre 2010 - Si chiama ControTempo e non è solo un gioco di parole: il locale di via dei Filergiti apre promettendo ai forlivesi un salto nel futuro. Il nuovo locale di Sauro Moretti dice addio alla vecchia discoteca, allo "sballo alcolico" e alle stragi puntuali del sabato sera. Per i forlivesi il divertimento è a chilometri zero, per le famiglie dei ragazzi che affolleranno il centro della loro città finalmente c’è la garanzia, grazie ad un innovativo accordo con i tassisti, di notti serene. Lo spiega una nota del nuovo locale.
Un breve vademecum per sapere tutto sul ControTempo.
SOCIAL BARMAN: la scollatura non basta più. Baristi e bariste frequentano corsi con psicologici, psichiatri e operatori del Sert di Forlì. Obiettivo: educare chi sta dietro al bancone a distinguere le situazioni a rischio prima che il rischio degeneri
NO ALCOL AGLI UNDER 18: prima discoteca in Italia a vietare la somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni (la legge mette il paletto ai 16 anni). "Abbiamo un dovere morale verso i nostri ragazzi", spiega il titolare Sauro Moretti
TAXI: all’uscita dalla discoteca i ragazzi potranno beneficiare del trasporto a casa ad un costo decisamente accessibile grazie all’accordo stipulato con la categoria. Cinque euro a testa per raggiungere il letto senza rischi, basta essere almeno in due ed avere una sola destinazione.
VENERDI E SABATO: due serate di apertura, i migliori dj della Romagna (domani sera, sabato, Mirko the voice, Master Ricky, Robert-eno, Alex Effe, Massimo Padovani, Marco Emme, Andrea Colletto, Blanches e Sofy G). Il ControTempo è in via dei Filergiti 26, a due passi da piazza Saffi. E’ possibile anche cenare, consigliata la prenotazione: 0543-21407. L’ingresso costa 8 euro per le donne e 12 per gli uomini.
Sauro Moretti



CORRIERE DEL VENETO
TREVISO
Gara delle oche, è scontro e ora spunta «Birralonga»
Torna la corsa sulle mura. Insorgono gli animalisti. Abolita l’«ombra», allo studio la nuova kermesse. Bastianetto: «Non vogliamo un festival alcolico»
TREVISO - Al posto di prosecco e merlot ci saranno birra bionda, bianca e rossa. Stand e spine in tutta la città, festa e musica a fare da contorno. E se tanto mi dà tanto, al posto dei crostini coi tradizionali radicchio e baccalà ci saranno panini, würstel e salsicce. Il progetto è ancora in fase embrionale, ma lo spunto non è da sottovalutare: una festa della birra in centro storico, una due giorni di banchetti forse già la prossima estate. L’assessore al commercio Stefano Bastianetto lancia una proposta per celebrare e promuovere l’artigianato del malto locale. «A livello provinciale abbiamo tante belle realtà produttive, birrifici di alto livello - spiega -, alcuni di lunga tradizione, tutti di grande qualità. Sarebbe bello creare un week-end di eventi nelle piazze, coinvolgendo gli operatori e gli esercenti cittadini». Solo che lo spettro dell’invasione alcolica è il primo a farsi avanti, quando si parla di manifestazioni simili. «Non avrà niente a che vedere con l’Ombralonga - rassicura tutti Bastianetto -. Quella è morta e sepolta. L’anno scorso l’abbiamo sostituita con Veneto fra terra e cielo, ora penseremo a qualche altro appuntamento autunnale». (*)
Treviso cerca nuovi stimoli e kermesse capaci di attirare in città migliaia di persone: la birra può essere per Bastianetto un buon elemento di richiamo. «La fiera della birra di Rimini sta perdendo la sua forza - chiude -, sarebbe un bel colpo rilanciarla in Veneto e farla nostra, avrebbe implicazioni favorevoli in tutto il territorio». E a proposito di manifestazioni in città, torna sabato per la tredicesima volta la «corsa delle oche». La Congrega per il recupero delle tradizioni trevigiane riporta sulle mura, sul bastione di San Marco, la competizione ironico-agonistica fra bianchi volatili. Unico punto di domanda è come ogni anno la reazione degli animalisti, storici oppositori della gara. (**)
Il blog Trevisoanimale denuncia quello che viene ritenuto solo un maltrattamento degli animali, spinti a correre dai loro allevatori. Ma l’anno scorso fu l’Usl 9 a fermare la corsa per allontanare la paura dell’influenza aviaria (e sulle mura arrivarono gabbie di uccelli, anche selvatici). «Non è ammissibile che esistano ancora degli eventi in cui si esalta e pubblicizza una pseudo-cultura incentrata sullo sfruttamento, sul denigrare e sulla morte di animali» attacca il blog. Quest’anno la polemica tornerà come di consueto. Invece, forti di un seguito folto e divertito, l’architetto Fantin e la sua Congrega riportano le oche sulle mura, per la gioia di grandi e piccini. Dopo un qui pro quo con l’organizzazione sulle modalità di partecipazione (inizialmente si era diffusa la notizia di carriole di legno e cartone), tutto è pronto per accogliere la corsa e le esposizioni.
Silvia Madiotto

(*) Nota: il solito vecchio trucco di cambiare nome alle cose per lasciare tutto come prima. Dopo 19 anni di risse, violenze e un morto causati dall’Ombralonga, si ripropone la Birralonga.

(**) Nota: a volte c’è più sensibilità verso le sofferenze degli animali che verso quelle degli uomini. Se si mettessero delle oche in condizione di bere della birra questo verrebbe visto come un insopportabile malvagità, se la stessa cosa viene proposta agli essere umani viene vista come una simpatica manifestazione.


LA DOMENICA DI VICENZA
Ordinanza Campo Marzo “è il giorno della fermezza”
Divieto di vendita di alcolici, chiusure anticipate dei negozi, strade off-limits dopo le 22. “Cominciamo dal Centro, ma non è detto che non si possa esportare la stessa filosofia in altre zone”
di Tiziano Bullato
«Oggi è il giorno della fermezza. Arriverà anche il giorno del dialogo e della proposta, ma con chi fino ad oggi non si è comportato come si deve, a nome dei cittadini e della città, cala una mazzata. Un provvedimento fermo e giusto che oggi è localizzato a Campo Marzo, ma che domani potrebbe essere esteso ad altre zone che stiamo tenendo sotto controllo».
Fino a qui il Variati-pensiero nel giorno dell’emanazione ufficiale dell’ordinanza studiata per giorni dagli uffici comunali, presentata ieri in comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Del resto si parte da un quadro a tinte fosche che non è fatto solo dall’aggressione a base di acido nei confronti di alcuni stranieri e dall’accoltellamento fra tunisini. A partire dal 2009 sono state 130 le informative di reato presentate all’autorità giudiziaria e riguardanti episodi di micro criminalità in Campo Marzo. Il degrado della zona quindi è evidente, così come evidente è il rischio che il parco, destinato ad essere goduto da tutti i cittadini, rischi di diventare zona in mano agli spacciatori e ovviamente a tutti quei compratori che, alla fine, altri non sono se non i nostri ragazzi, quelli che scendono dalle corriere o dai treni e si dirigono a scuola.
Ecco allora che l’intervento del sindaco, che trae le sue giustificazioni giuridiche dalla legge 125, si tramuta in una articolata ordinanza. In primo luogo viene vietata la vendita e la somministrazione di alcolici a partire dalle ore 20. E a dire il vero qualcosa di simile si è visto spesso per i bar della zona dello stadio in occasione di partite a rischio. In più le attività commerciali dovranno chiudere entro le 21, i pubblici esercizi entro le 22. Sempre entro le 21 dovranno essere abbassate le serrande di sale da gioco, phone center, money tranfer e - particolarità - anche i "centri massaggi". Centri, va sottolineato, che sono scritti fra virgolette nel testo stesso dell’ordinanza, come se anche l’amministrazione si fosse ben resa conto che, sotto quella asettica denominazione, spesso si nasconde ben altro commercio. Sia come sia, però, sindaco e assessore assicurano che di quei "centri massaggi" in zona ancora non c’è traccia, ma che sono stati citati a scopo preventivo. Prendiamo atto.
Dal momento poi che, a partire dalle 22, nella cosiddetta "zona rossa", per il colore con il quale è stata indicata nella cartina mostrata in conferenza stampa, non ci sarà più alcuna attività per il pubblico, ecco arrivare la seconda novità dell’ordinanza: si tratta del divieto di transito ai veicoli lungo via Torino, via Genova e via Firenze dalle 22 alle sei del mattino. Un freno, è stato detto, per il commercio del sesso a pagamento e un aiuto ai controlli delle forze dell’ordine.
Un capitolo non trascurabile è quello delle sanzioni. Chi trasgredisce a questa ordinanza non rischia solo una sanzione amministrativa, ma anche una denuncia penale per il reato previsto e punito dall’articolo 650 del codice penale: mancata osservanza degli ordini dell’autorità. Ma se questo non bastasse ancora ecco una panoramica delle multe. I negozi che dovessero essere aperti oltre l’orario consentito passano da una sanzione di 50 euro a 500 euro, la giunta inoltre proprio oggi ha licenziato un provvedimento con il quale fa passare da 150 a 350 euro la multa per chi consuma alcool in strada a Vicenza, da 50 a 350 euro anche la pena per chi usa in modo improprio le panchine, stendendosi o sedendosi sullo schienale.
Il provvedimento entra in vigore lunedì prossimo e sarà valido fino al 31 dicembre prossimo, salvo proroghe.
Ora è evidente che la sfida sarà quella di fare in modo che tutte le prescrizioni vengano osservate, ma certo il provvedimento offre possibilità di intervento alla polizia locale e a tutte le altre forze dell’ordine. È evidente che saranno utilizzati tutti gli strumenti possibili: certo le pattuglie in circuito, ma anche le telecamere e la videosorveglianza anche per il rispetto dei divieti di transito. «Non dimenticate - spiega Variati - che il periodo è drammatico dal punto di vista economico. Stiamo assistendo a tagli della spesa pubblica drammatici». E non a caso, scherzando con i cronisti, Variati aveva detto che quando sarà il momento di discutere di bilancio farà scrivere "sala del pianto" sulla targhetta della sala giunta. «In questo contesto - ragiona il primo cittadino - la Regione ci deve aiutare. Tempo fa hanno preteso che sull’uniforme della polizia locale il simbolo della Regione Veneto sostituisse lo stemma del comune. Beh, adesso devono anche prendersi la responsabilità di aiutarci, finanziando progetti per la sicurezza e turni serali e notturni».
«Con il ritorno della buona stagione - ha detto il sindaco - ci sarà modo di tornare a pensare a progetti di rivitalizzazione del parco, al dialogo e ad un utilizzo gioioso e pieno di una area verde che altre città ci invidiano. Ma oggi è solo il giorno della fermezza».


WINENEWS
Montalcino - 15 Ottobre 2010
ALIMENTAZIONE E BENESSERE FISICO, CULTURA DEL BUON BERE E RAPPORTO TRA I GIOVANI E L’ALCOL, COMUNICAZIONE E SPORT: ECCO “VINO & SALUTE” OGGI E DOMANI A MONTALCINO
L’alimentazione come fonte di benessere fisico, fondamentale per la prevenzione della salute e alla base di ogni disciplina sportiva, la cultura del buon bere ed il modo in cui affrontare il problema dell’alcol per i giovani, anche e soprattutto attraverso la giusta comunicazione: ecco gli argomenti di “Vino & Salute”, che oggi e domani, riunisce a Montalcino esperti del mondo scientifico, della comunicazione, del marketing e dello sport, per fare il punto sulla ricerca scientifica sugli effetti benefici del vino. (*) Il convegno sarà anche l’occasione per presentare un progetto di studio sui componenti del cibo per il miglioramento della salute, dedicato all’azione antagonista degli antiossidanti sui radicali liberi, al quale parteciperanno numerose università italiane: da Siena a Verona, da Palermo a Napoli, da Messina alle Università Cattolica e La Sapienza di Roma, fino alle Università di Philadelphia e Temple, supportate da laboratori scientifici di Terni, Spoleto e Mercogliano.

(*) Nota: qualsiasi attività sportiva esclude gli alcolici dalla propria dieta. A meno che non si intenda per attività sportive le corse al gabinetto per vomitare, le gare in auto in stato di ebbrezza o il lancio delle bottiglie vuote nelle sagre di paese.


IL TEMPO
Arresti a Belgrado
Ivan Bogdanov: "Scusa Italia ero ubriaco"
15/10/2010 - A poche ore dal suo arresto l’ultrà serbo arrestato per la guerriglia di Genova cerca di sminuire la portata delle sue azioni: "Non immaginavo di provocare un incidente diplomatico".
Calmo, tranquillo, incredulo. A poche ore dal suo arresto nel parlatorio del carcere di Genova, Ivan Bogdanov, l’ultrà serbo arrestato per la guerriglia che ha stoppato la partita guarda le sue foto con gli occhi sgranati. E per prima cosa chiede scusa: «all’Italia e agli italiani». Parla con il suo avvocato e cerca di sminuire la portata dei suoi gesti. «Non immaginavo di provocare un incidente diplomatico tra Serbia e Italia perchè noi non contestavamo l’Italia, un paese bellissimo e che ci piace. (*) E non volevamo nemmeno far sospendere la partita, siamo rimasti molto meravigliati di questo. Non volevamo creare tutto questo casino. Noi siamo tifosi, non politici. Non abbiamo nulla a che vedere con le Tigri di Arkan, il nostro cuore è per lo Stella Rossa». Ha chiesto il patteggiamento, oggi l’udienza davanti ai giudici. Intanto gli ultrà serbi che hanno messo a ferro e fuoco lo stadio di Genova non potranno tornare in Italia almeno per dieci anni, pena l’arresto. Lo assicura il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli. Inoltre a Belgrado sono stati arrestati altri 19 ultrà serbi.

(*) Nota: in effetti l’Italia è un paese molto ospitale per chi vuole fare danni e provocare disordini in uno stadio. Offre tutto ciò che serve: fumogeni, cesoie, birra…

IL SECOLO XIX
Ucciso in moto da un ubriaco sull’Aurelia
Sestri, muore in moto a 30 anni
15 ottobre 2010 - Lo schianto se l’è portato via, all’istante, a 30 anni. Con la sua moto ha centrato la fiancata di un’auto che stava svoltando, e per lui non c’è stato nulla da fare. In un rettilineo, con piena visibilità e quindi con una dinamica che ancora deve essere ricostruita, per capire con esattezza le responsabilità. Di certo, alla guida della vettura, c’era un uomo risultato positivo al test dell’etilometro, con un tasso di alcol tra 0,50 e 0,80 grammi per litro di sangue.
L’incidente mortale è avvenuto ieri pomeriggio, sulla via Aurelia a Sestri Levante, all’altezza dell’incrocio con via Pestella, nelle vicinanze dello stabilimento Arinox: in pratica all’inizio della strada che porta al passo del Bracco per poi scollinare nello Spezzino. La vittima si chiamava Andrea Lucatello, pizzaiolo trentenne, residente nel quartiere di Oregina a Genova. A bordo della sua moto Aprilia Rs 250 il trentenne stava scendendo dal passo del Bracco in direzione di Sestri.
Nello stesso istante un uomo di 38 anni, sestrese, a bordo della sua auto Ford Focus station wagon stava percorrendo lo stesso tratto di via Aurelia, ma in direzione del passo. L’auto, in un tratto di rettilineo, ha svoltato a sinistra per immettersi in via Pestella. La moto di Lucatello ha centrato la fiancata destra dell’auto, il trentenne è finito sull’asfalto a diversi metri dal punto dell’impatto. L’incidente ha avuto diversi testimoni oculari: persone che in quel momento, erano circa le 15,30, passavano all’altezza dell’incrocio tra la via Aurelia e via Pestella. In pochi istanti sono giunti i soccorritori: l’automedica del 118 Tigullio soccorso e un’ambulanza della Croce rossa di Riva Trigoso. Il trentenne era privo di sensi, per oltre mezz’ora i sanitari hanno tentato di far riprendere il battito al suo cuore, con le manovre di rianimazione. Purtroppo senza risultato. Intanto anche gli uomini della Polizia stradale di Chiavari e della polizia locale di Sestri sono intervenuti sull’incidente. Per circa mezz’ora la strada è stata chiusa al traffico, per consentire lo svolgimento delle operazioni di soccorso e poi di rimozione dei mezzi coinvolti. Mentre Andrea Lucatello veniva portato, ormai senza vita, all’obitorio dell’ospedale di Lavagna, la Polstrada, che guida le indagini, ha svolto i rilievi sul luogo dell’impatto. Poi ha sottoposto il conducente della vettura (uscito illeso dall’impatto) al test dell’etilometro: il trentottenne è risultato positivo con un tasso tra 0,50 e 0,80. Secondo il nuovo Codice della Strada gli è stata ritirata la patente ed applicata una sanzione, ma non è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza (il “penale” scatta infatti sopra lo 0,80). L’automobilista è attualmente indagato per omicidio colposo. Ora il magistrato di turno, il sostituto procuratore chiavarese Francesco Brancaccio, dovrà decidere se effettuare o meno l’autopsia sul corpo del trentenne. Agli uomini della Stradale chiavarese è poi toccato avvertire i genitori di Lucatello della tragedia avvenuta. Padre e madre del trentenne abitano a Carro, nello Spezzino.

CORRIERE ADRIATICO
Pesaro/Urbino
In tavola l’etilometro per i clienti
Pesaro Dal 13 novembre scatta l’obbligo per bar e ristoranti che non svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento, ma la cui attività si protrae oltre la mezzanotte, di mettere a disposizione della propria clientela un misuratore del tasso alcolemico o precursore. Tale obbligo è disposto dal nuovo codice della strada con funzione preventiva - spiega il direttore provinciale Fiepet Domenico Passeri - e il test sarà facoltativo per i clienti dei locali. Per venire incontro alle esigenze della categoria Confesercenti ha già predisposto una convenzione con un’azienda specializzata nel settore, che permetterà agli esercenti di acquistare misuratori alcolemici usa e getta, molto più igienici e pratici degli altri, a prezzo agevolato (info 0722.2584 - 348.7282833). Resta obbligatorio esporre nei locali le tabelle relative alla misurazione del tasso alcolemico”.

UDINE20
Guida sotto influenza alcool. Nella notte 724 controlli, 16 in stato di ebbrezza
15 ottobre 2010 - Numerosi i controlli svolti nella notte del 14 ottobre dai Carabinieri di Martignacco, Feletto Umberto, Codroipo e San Daniele del Friuli finalizzati al controllo della circolazione stradale in occasione della manifestazione musicale “Ceghedaccio [1]” che si è svolta alla Fiera di Udine. 724 le persone che sono state sottoposte a controllo con “precursore” ed “etilometro” sorprendendone 16 alla guida in stato di ebbrezza. Di questi 6 guidatori sono stati contravvenzionati con sanzioni amministrative ai sensi dell’art 186 comma 2 lett. B mentre 10 sono stati deferiti in stato di libertà ai sensi dell’articolo 186 comma 2 lettera C
- F.P. NATO 70, RESIDENTE A LATISANA (UD), COMMERCIANTE;
- L.N. NATO 74, RESIDENTE A TAIPANA (UD), MECCANICO;
- D.F. NATO 73, RESIDENTE A PORCIA (PN), RESPONSABILE COMMERCIALE;
- S.V. NATO A 83, RESIDENTE A LATISANA, IMPRESARIO;
- L.T., NATO 78 A UDINE, IVI RESIDENTE, IMPIEGATO;
- G.N. NATO 73, RESIDENTE A PAVIA DI UDINE (UD), MACCHINISTA;
- F.C., NATO 68 UDINE, IVI RESIDENTE, OPERAIO;
- G.C., NATO 75, RESIDENTE A DIGNANO (UD), BANCARIO;
- R.B. NATO 79, RESIDENTE A MORTEGLIANO (UD), INGEGNERE;
- M.C. NATO 60, RESIDENTE A MARTIGNACCO (UD), CAMERIERE. (*)

(*) Nota: approfittiamo di questo insolito elenco di persone sorprese alla guida in stato di ebbrezza con un’alcolemia superiore a 1,5 grammi/litro per fare una riflessione. Ma non hanno sempre raccontato che la guida in stato di ebbrezza è un problema dei giovani, degli stranieri, di chi non ha avuto la possibilità di assimilare la cultura del buon bere?
CORRIERE ADRIATICO
Ubriaco travolge ciclista e scappa Fermato un pirata della strada
Pesaro Lo ha investito con il suo furgone da lavoro ed è fuggito. E’ accaduto ieri pomeriggio poco prima delle 15 in via Mirabelli di fronte all’ingresso del cimitero centrale e dei chioschi dei fiorai presenti in quella zona.
Protagonista un giovane tunisino di 26 anni K.M che ha urtato la bicicletta di un 53enne pesarese D.A. il quale è caduto a terra sbattendo violentemente la testa contro il selciato.
Il conducente del furgone invece di fermarsi per prestare i necessari soccorsi all’uomo che aveva investito è fuggito via. A rintracciarlo dopo nemmeno un’ora gli agenti della polizia municipale di Pesaro che lo hanno individuato attraverso le informazioni raccolte da un testimone oculare che ha assistito alla scena e che ha visto il furgone dell’investitore.
Grazie alla descrizione di questo testimone e alle scritte pubblicitarie che rimandano alla ditta a cui il mezzo appartiene, le forze dell’ordine sono risalite al veicolo e al nome del conducente dopo aver rintracciato il titolare per il quale K.M lavora.
Il pirata della strada è stato bloccato mentre percorreva la zona di Roccosanbaccio. Il giovane una volta fermato è stato sottoposto all’alcol test dal momento che è subito apparso in evidente stato di ebbrezza. Nel sangue aveva infatti un tasso alcolemico del 2.6 quindi molto al di sopra del limite consentito.
La persona investita invece, soccorsa dall’ambulanza del 118, è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore di Pesaro dov’è stata sottoposta ad accertamenti e alla tac. I controlli hanno accertato un trauma cranico e la prognosi è stata dichiarata riservata.
Sono in corso ulteriori accertamenti sulle condizioni del giovane tunisino che è già stato sottoposto agli esami del sangue necessari per stabilire se, oltre all’alcol, avesse utilizzato anche sostanze stupefacenti. Per il momento l’investitore è in stato di fermo presso il comando dei vigili urbani.
In base ai risultati si stabilirà se tramutare il fermo in arresto oppure se procedere con una denuncia a piede libero. Anche l’eventuale aggravarsi delle condizioni del pesarese potrebbero complicare la già delicata situazione giuridica del 26enne.
Luca Senesi

LA NAZIONE
Ubriaco aggredisce un uomo e un poliziotto: scattano le manette
Il protagonista è un tunisino di 24 anni, pregiudicato
Siena, 13 ottobre 2010 - Ieri sera intorno alle 21, in un locale di Chiusi un uomo sotto l’effetto di alcool ha dato in escandescenza aggredendo prima un cliente di un bar, poi un poliziotto della Volante che era intervenuto sul posto insieme a un collega. Il protagonista della vicenda, un tunisino di 24 anni, pregiudicato, è stato arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale dopo che sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti.
All’atto del controllo il tunisino si è scagliato anche contro i poliziotti riuscendo a colpirne uno alla spalla destra, con la testa. Mentre gli agenti tentavano di bloccarlo si è più volte divincolato finchè, con molta difficoltà, è stato accompagnato in Commissariato e arrestato.
Dai riscontri effettuati dalla Polizia, è emerso che il tunisino, regolarmente soggiornate sul territorio nazionale, aveva numerosi precedenti penali e di polizia, anche specifici, che risultavano a suo carico anche sotto una decina di falsi nomi e alias. Era uscito dal carcere di Orvieto da poco più di un mese. Lì stava scontando una pena per evasione dagli arresti domiciliari ai quali era stato ristretto sempre per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

IL NUOVO.IT
Offende steward, Daspo di due anni
La sanzione per un tifoso del Siena dopo la gara col Cittadella
(ANSA) - SIENA, 15 OTT - Offende gli steward dello stadio e rimedia denuncia e Daspo per due anni. E’ quanto capitato a un tifoso del Siena. L’episodio risale a Siena-Cittadella dell’11 settembre scorso, allorche’ all’uscita nel fine gara ha inveito contro gli steward incitando altri supporter a usare violenza. L’uomo, 36 anni, sarebbe stato ubriaco. (*) Cio’ non gli ha evitato la denuncia della Digos per ’violenza e minacce’, cosi’ come il provvedimento di Daspo per 2 anni da parte del Questore.

(*) Nota: visto che il reato è stato commesso in stato di ebbrezza, più che il Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) sarebbe stato opportuno sanzionare con un Daa (Divieto di Accedere agli Alcolici).

IL GAZZETTINO (Pordenone)
PROCESSO
De Anna scagiona il paziente accusato di guidare ubriaco
PORDENONE Venerdì 15 Ottobre 2010 - Sottoposto all’alcoltest dopo aver assunto due farmaci per curare una rinite cronica, era risultato positivo. A scagionare Alessandro Celotto, di Cordenons, dall’accusa di guida in stato di ebbrezza hanno contribuito la dichiarazioni dell’assessore regionale Elio De Anna, chiamato a testimoniare nella sua veste di medico. L’imputato è un suo paziente. Era stato sorpreso alla guida dell’auto con un tasso alcolemico di 1,02 (il minino è 0,5). Secondo il difensore Sergio Gerin, il medico gli aveva prescritto un farmaco orale per una rinite diagnosticata nel 2006. De Anna aveva confermato. Al giudice monocratico Roberta Bolzoni aveva spiegato di aver prescritto due soluzioni a base alcolica, l’Aminomal (20% in volume di alcol, ossia fino a 8,28 g per dose, equivalenti a 200 ml di birra o 83 ml di vino) e il Nebucort. (*) La madre di Celotto aveva successivamente confermato che il figlio assumeva i farmaci tre volte al giorno. Secondo la difesa, le soluzioni idroalcoliche prescritte per la rinite avrebbero alterato la prova dell’etilometro. Ieri l’assoluzione perchè il fatto non costituisce reato.

(*) Nota: il Codice della strada punisce l’alcolemia elevata, non determinate modalità di assorbimento dell’alcol. Un’alcolemia di 1.02 produce lo stesso rischio indipendentemente da come è stata determinata. In ogni caso i conti non tornano, il dosaggio massimo di Aminomal è di 50 ml, ogni otto ore, corrispondenti a 10 grammi di alcol. Quanto dichiarato il tribunale, presupponendo una corporatura media, corrisponde a due bicchieroni di sciroppo ogni assunzione. Chissà se gli è passata la rinite…

IL GAZZETTINO (Udine)
LA CURIOSITÀ
Ubriaco in bici «Le ritiriamo la patente» «Non ce l’ho»
Venerdì 15 Ottobre 2010 - (ev) Procede lungo via Marsala zigzagando contromano, a fari spenti all’imbrunire, in sella alla sua bicicletta. Un paio di automobilisti lo schivano per un soffio ma, allarmati, chiedono l’intervento di una pattuglia delle Volanti, che lo sorprendono in sella alla sua due ruote con un tasso alcolemico di 2,76 grammi/litro. Da norme del Codice della Strada, per il ciclista, A.B. del ’54, dovrebbe scattare il ritiro della patente, peccato però che il 56enne la patente non l’abbia neppure conseguita.

LIBERO NEWS
Nuova Zelanda: vino costa meno di acqua
Un bicchiere vino 33 cent, 36 una bottiglia d’acqua da ¼

(ANSA) - SYDNEY, 15 OTT - Dopo un eccesso di produzione che per anni ha abbattuto i prezzi, il vino in Nuova Zelanda costa meno dell’acqua in bottiglia. E gli studiosi avvertono delle conseguenze per la salute pubblica. Un bicchiere di vino costa l’equivalente di 33 centesimi di euro, contro i 36 per una bottiglia d’acqua da un quarto e i 23 centesimi per un quarto di latte. A esacerbare il problema, i forti sconti concessi dai supermercati, che rendono l’alcool piu’ facilmente disponibile.
WALLSTREET ITALIA
Il banchetto di nozze ora si fa da McDonald’s
15 ottobre 2010 - Per le coppie che vogliono rompere la tradizione novità in arrivo. Ad Hong Kong il fast food lancia il "pacchetto nuziale" che comprende una torta alla mele gigante. Banditi gli alcolici. (*)

(*) Nota: più volte in questa rassegna abbiamo letto di risse e incidenti correlati al consumo di alcolici durante il pranzo di nozze. Un banchetto nuziale in un Fast food forse non è il massimo come cerimoniale, ma almeno si evitano rischi causati dagli alcolici.


LA REPUBBLICA
L’anchor pizzicato mentre scola una birra nel tg: licenziato
(14 ottobre 2010) Kimmo Wilska, anchorman del TG finlandese della tv di stato YLE, è stato licenziato in tronco dopo che le telecamere lo hanno colto mentre beveva una bottiglia di birra in diretta tv. Una leggerezza imperdonabile visto che il giornalista, pochi istanti prima, aveva lanciato un servizio sulle ispezioni della polizia in alcuni locali accusati di somministrare alcol con gravi irregolarità.
Secondo alcuni Wilska, conduttore storico delle news in inglese e popolare nel suo paese per la sua voce profonda (è soprannominato "il Barry White di Finlandia"), sarebbe la vittima di uno scherzo ai colleghi riuscito male. L’espressione buffa dell’anchorman e la bottiglia molto distante dal viso non escludono, in effetti, questa versione. ma la YLE non s’è l’è sentita di giustificarlo. E ora, su Facebook, nascono gruppi di sostegno per il giornalista.

 

Sabato, 16 Ottobre 2010
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